Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 3.2.1.5 Regole della Trasformazione 2 - Disegno

Nella parte grafica delle schede progettuali, raccolte nelle tavole di Regolamento, sono individuate le regole relative ad ogni area, che definiscono norme programmatiche e prestazionali da verificare e rispettare nella redazione degli strumenti attuativi o dei permessi convenzionati.

Ferme restando le consistenze ed i parametri urbanistici previsti dalle schede progettuali, nonché gli eventuali obblighi prescritti ai proponenti, le indicazioni grafiche riportate sulle tavole del Regolamento Urbanistico all'interno del loro perimetro hanno carattere indicativo, ivi compresa la viabilità di progetto, e possono essere oggetto di rettifiche e varianti in sede di approvazione dei relativi strumenti attuativi al fine di meglio coordinarsi con le previsioni del Regolamento Urbanistico sulle aree contermini e ai luoghi.

La Superficie Territoriale indicata deriva dal calcolo omogeneo delle aree operato tramite il Sistema Informativo Territoriale del Comune di Agliana e fornisce il riferimento prescrittivo per il calcolo del dimensionamento.

Le aree di trasformazione sono di norma ripartite nelle cinque seguenti tipologie di aree funzionali:

1. STRADE

Le aree indicate a "Strada" comprendono lo sviluppo della rete infrastrutturale necessaria a urbanizzare i comparti, da realizzare nell'ambito dell'intervento.

Se devono essere considerati prescrittivi i recapiti, sono invece indicativi il dimensionamento (assunto in questa fase di 10 ml) e il percorso seguito dalle infrastrutture, come pure le modalità d'intersezione con la rete esistente; questi elementi sono modificabili in sede di Piano Attuativo, a condizione che vengano garantiti la funzionalità ed i rapporti con il tessuto esistente.

Di norma esse ricomprendono: viabilità primaria, non a stretto servizio degli insediamenti; viabilità a servizio degli insediamenti; percorsi ciclo-pedonali.

Queste infrastrutture sono da realizzare contestualmente all'attuazione degli interventi e cedere gratuitamente al Comune, entrandone a far parte del patrimonio indisponibile.

2. PARCHEGGI

Le aree indicate a "Parcheggio" comprendono lo sviluppo delle dotazioni a parcheggio, necessarie a urbanizzare i comparti, su cui possono essere posizionate le aree a standard, dimensionate in funzione dei carichi urbanistici indotti dalle trasformazioni.

Di norma i parcheggi devono essere adeguatamente alberati con essenze funzionali, presentare stalli di sosta in superfici semipermeabili, ospitare percorsi pedonali razionali e se del caso prevedere stalli per mezzi alternativi.

Queste infrastrutture sono da realizzare contestualmente all'attuazione degli interventi e cedere gratuitamente al Comune, entrandone a far parte del patrimonio indisponibile.

3. VERDE

Le aree indicate a "Verde" comprendono lo sviluppo delle dotazioni a verde dei comparti di trasformazione, su cui possono essere posizionate le aree a standard, dimensionate in funzione dei carichi urbanistici indotti dalle trasformazioni.

Di norma esse ricomprendono:

  • - le zone destinate a "Verde Pubblico", dove oltre alla piantumazione e al trattamento a verde delle aree si possono prevedere piste ciclopedonali, attrezzature relative a standard urbani, ma non parcheggi; queste infrastrutture sono da realizzare contestualmente all'attuazione degli interventi e cedere gratuitamente al Comune, entrandone a far parte del patrimonio indisponibile;
  • -le zone destinate a "Verde di Mitigazione Ambientale", cioè le fasce di mitigazione dell'inquinamento acustico e atmosferico o i corridoi bio-climatici; in tali zone è possibile attrezzare spazi liberi da alberare e/o da sistemare a prato, con dimensione e disegno da verificare in sede di attuazione degli interventi al fine di proteggere gli insediamenti dalla viabilità e permettere una miglio circolazione della fauna.
  • - le zone destinate a "Verde di Mitigazione del Rischio Idraulico"; in tali zone sono realizzate le opere necessarie a rendere fattibile l'intervento al fine della sua messa in sicurezza rispetto ai battenti idraulici determinati nell'apposita sezione delle singole schede progetto ed al non aggravio del rischio idraulico nelle aree limitrofe; tali opere dovranno presentare il minor impatto ambientale possibile, privilegiando soluzioni che prevedano scavi rispetto al piano di campagna non superiori a 1,50 ml, contenuti movimenti di terra e svuotamento a gravità;
  • -le zone destinate a "Verde Privato" cioè gli spazi scoperti e liberi da edifici, sistemati a verde, di proprietà privata, di pertinenza o autonomi e di valore ambientale.

4. SERVIZI

Le aree indicate a "Servizi" comprendono le superfici, da cedere gratuitamente al Comune, destinate alla realizzazione dei servizi urbani necessari al soddisfacimento del fabbisogno espresso dalla nuova edificazione e dal fabbisogno pregresso interno ai tessuti circostanti; la quantità e l'ubicazione delle suddette superfici sono stabilite nella corrispondenti schede norma.

Di norma esse ricomprendono le aree destinate a: servizi scolastici; verde attrezzato o sportivo di interesse comunale o di quartiere; infrastrutturazione ecologica del territorio (centrale solare).

5. AREA DI PERTINENZA

La "Area di Pertinenza" è la porzione di area sulla quale deve essere concentrata l'edificazione privata.

All'interno degli ambiti di possibile localizzazione della superficie edificabile, oltre alla superficie fondiaria può essere compresa viabilità privata di servizio agli insediamenti, verde privato, parcheggi pertinenziali e aree per la mitigazione del rischio idraulico.

Le dotazioni di parcheggi pertinenziali per la sosta privata sono stabilite dalle disposizioni generali del presente regolamento e nella misura minima di 30 mq ogni 100 mq di SE di progetto.

Per ogni Superficie Fondiaria individuata dal progetto deve essere localizzata la superficie permeabile fissata dalle disposizioni regionali in materia.

Le indicazioni planivolumetriche degli edifici sono indicative del tessuto, del numero e delle caratteristiche degli edifici che devono essere realizzati, ma al fine di controllare la qualità urbanistica dei nuovi interventi nelle aree di frangia e nei vuoti urbani, occorre comunque dimostrare in apposita sezione della Relazione Generale al progetto che:

  • - la collocazione e la forma dei nuovi edifici sia adeguata alle linee informative del disegno di suolo esistente, al fine di ridurre le interferenze con il reticolo idraulico;
  • -il sistema di testimonianze e segni, presenti sui luoghi e rilevanti sotto il profilo ambientale e culturale, sia stato valorizzato al fine di costituire il rapporto tra costruito e spazi aperti del territorio rurale;
  • -siano stati valorizzati i varchi urbani interni per connettere il complesso degli spazi a verde con la campagna circostante;
  • -i nuovi edifici, assieme ai parcheggi pubblici, siano posizionati sul perimetro delle nuove aree verdi interne alle aree di trasformazione;
  • -la parte scoperta a verde pubblico dei comparti sia organicamente distribuita e priva di frammentazione.

All'interno di tali aree rientrano le superfici di pertinenza privata di edifici, anche esistenti, da destinare a parcheggio, giardino, orto, spazio pedonale e altri similari e funzionali usi privati scoperti.