Norme di attuazione territoriali del RU di Castelfranco di Sopra

Art. 11 Aree di lavaggio materiali inerti – A li

Oggetto e obiettivi

Comprende le aree in degrado per ragioni antropiche occupate dall'attività di trattamento inerti poste in area di perialveo in stretta prossimità del torrente Faella presso il Ponte del Bernino.

Funzioni ammesse

Proseguimento dell'attività produttiva di trattamento inerti in genere (lavaggio di materiali inerti naturali, stoccaggio di rifiuti inerti, recupero di rifiuti inerti tramite messa in riserva, lavaggio, trattamento, stoccaggio e commercializzazione di materiali inerti) fino all'approvazione del progetto di risanamento ambientale.

Naturalizzazione di parte dell'area e funzione residenziale per l'altra parte nel caso di cessazione dell'attività di trattamento inerti.

Interventi ammessi

Per lo svolgimento dell'attività sono consentiti:

  • interventi sull'edificio esistente:
    manutenzione ordinaria, straordinaria, ristrutturazione edilizia senza cambio di destinazione d'uso;
  • installazione di attrezzature mobili per la conduzione delle attività consentite;
  • realizzazione di tettoie per il ricovero dei materiali inerti fino ad un massimo di 1.000 mq di superficie coperta;
  • realizzazione di edificio per le attrezzature e per i locali legati allo svolgimento delle attività ammesse
    • - SUL massima: mq. 1.000;
    • - H massima: m. 7,00;
    • - Distanza minima dai confini: 5 metri;

Nel caso di riconversione complessiva dell'area, è ammessa la costruzione di un massimo di tre alloggi in corpo edilizio di due piani da attuare mediante demolizione delle strutture presenti e ricostruzione con i seguenti parametri:

  • Su massima: mq. 360;
  • H massima: m. 6,50;
  • Distanza minima dai confini: 10 metri;
  • Distanza minima dalla strada degli Urbini: 20 metri.

Non sono ammessi locali interrati di qualsiasi natura e per qualsiasi uso.

Sono ammessi tutti gli interventi anche di modificazione della geometria del suolo strettamente necessari al risanamento ambientale.

Modalità di attuazione

Gli interventi consentiti per lo svolgimento dell'attività sono soggetti ad intervento diretto previa stipula di atto d'obbligo che disciplini le modalità di rimozione degli edifici e dei macchinari alla cessazione dell'attività produttiva di trattamento inerti in genere, ivi compresa l'attivazione di idonee garanzie finanziarie commisurate agli obblighi assunti.

Le previsioni di riconversione dell'area si attuano con intervento diretto previa la stipula di atto d'obbligo che preveda l'assunzione degli obblighi di risanamento ambientale previsti nel progetto e congrue garanzie finanziarie commisurate agli obblighi assunti.

Prescrizioni

Non è consentita l'impermeabilizzazione delle aree salvo quelle occupate dalle strutture edilizie consentite.

Gli interventi di naturalizzazione di parte dell'area per area naturale di perialveo devono essere previsti e attuati con le tecniche della bioingegneria naturalistica.

L'attuazione dell'area residenziale è connessa esclusivamente alla dismissione della funzione produttiva e al completo risanamento ambientale.

Nel progetto dovrà essere definita l'area di riferimento (lotto) e studiate, mediante specifico studio di fattibilità, la localizzazione e la morfologia più adatte a garantire il minimo impatto ambientale e paesaggistico. Con gli stessi criteri in esso dovranno essere definite inoltre la sistemazione dell'area di pertinenza e delle delimitazioni, compresa quella con la strada degli Urbini, che dovranno essere costituite da vegetazione di essenze locali.

Estratto della Carta della fattibilità in relazione agli aspetti geologici: area di lavaggio materiali inerti

Carta della fattibilità in relazione agli aspetti geologici (scala 1:2.000)

Estratto della Carta della fattibilità in relazione agli aspetti idraulici: area di lavaggio materiali inerti

Carta della fattibilità in relazione agli aspetti idraulici (scala 1:2.000)

Ultimo aggiornamento
30/05/2023, 14:51