Norme di attuazione territoriali del RU di Castelfranco di Sopra

Art. 36 Norme generali

Oggetto

Comprende le parti di territorio interessate dai centri e dai nuclei esistenti ed edificati con continuità come definiti dall'articolo 55 comma 2 lettera b della L.R. 1/2005, ivi comprese le aree aperte intercluse e quelle interessate dalle nuove quote di sviluppo previste nel regolamento urbanistico ai sensi dell'art. 55 comma 4 della L.R. 1/2005.

Le aree degli insediamenti accentrati comprendono i centri abitati di: Castelfranco, Certignano, Pulicciano, Caspri, Botriolo, Campo Cellani, Chiusoli, Faella, Fruscola, Galligiano, Lama, Pratigliolmi, Trebbio.

In conseguenza degli accrescimenti e delle trasformazioni che hanno registrato nel tempo e che hanno modificato il loro assetto morfologico e funzionale, centri e nuclei si presentano al loro interno fortemente differenziati nei tessuti componenti.

Per essi si individuano pertanto strategie diversificate:

  • - tutela e conservazione per i tessuti consolidati di interesse storico e assimilabili o per quelli omogenei di recente formazione (capo I);
  • - modificazione puntuale o settoriale per la correzione di specifici problemi senza la necessità di mettere in discussione l'assetto urbanistico nel suo complesso (capo II);
  • - trasformazione integrale dell'assetto urbanistico attuale e sua sostituzione con altri di nuova realizzazione comportanti l'introduzione di nuove funzioni (capo III).

Funzioni ammesse

Le funzioni ammesse o prescritte per le zone sono quelle indicate negli articoli seguenti e, per quanto riguarda gli edifici oggetto di tutela, sono quelle indicate nella parte III delle norme 2.2.

Interventi ammessi e modalità di attuazione

Gli interventi ammessi o prescritti per le zone, gli eventuali parametri e prescrizioni per l'edificazione e per l'ampliamento degli edifici esistenti e le modalità di attuazione degli interventi sono quelle indicate negli articoli seguenti.

Per gli edifici oggetto di tutela gli interventi ammessi o prescritti sono quelli indicati nella parte I delle norme 2.2.

Prescrizioni

Prima dell'approvazione dei piani attuativi o, comunque delle nuove costruzioni previste nelle zone "B", dovrà essere richiesto al gestore del servizio idrico integrato un parere di compatibilità in merito alla disponibilità della risorsa idrica in base ai fabbisogni previsti e, nelle more della realizzazione del collegamento al depuratore, tutti i nuovi scarichi e gli eventuali adeguamenti dovranno essere dotati di impianto autonomo di depurazione.

La percentuale permeabilità del suolo non dovrà essere inferiore al 30% della superficie fondiaria del lotto.

Negli interventi edilizi dovranno essere rispettate le prescrizioni dell'art. 3.3.14 del Regolamento Edilizio in materia di nuovi fabbisogni energetici e produzione di energia da fonti rinnovabili.

Fattibilità geologia - norme generali

Per gli interventi ammessi all'interno degli insediamenti accentrati è definita la classe di fattibilità e le relative prescrizioni.

Capo I Tessuti consolidati

Art. 37 Aree di interesse storico - A

Oggetto

Comprendono le parti di territorio di antica formazione e riferimento storico culturale della comunità insediata.

In esse gli obiettivi sono quelli della tutela del patrimonio edilizio esistente, ivi comprese le aree inedificate che ne sono parte integrante, e del ripristino di condizioni di compatibilità con esso ove l'assetto del tessuto antico sia stato compromesso.

Funzioni ammesse

Nei singoli lotti edificati le funzioni ammesse sono quelle compatibili con le tipologie insediative presenti e con gli interventi ammessi in esse di cui alla parte III delle norme 2.2.

Le attività ai piani terra degli edifici sono consentite solo in quelli individuati come polifunzionali nelle tavole 6.1 e 6.2.

I cambiamenti di destinazione d'uso dei piani terra a favore della residenza non sono consentiti nel borgo maestro (via Cavour e via V. Veneto), nella via traversa (via Roma e via Piave) e nella piazza V. Emanuele. Nelle stesse strade e piazze sono consentiti invece i soli cambiamenti di destinazione d'uso da attività commerciali (A4) ad attività terziarie direzionali (F).

Nelle altre strade, se non comportanti interventi incompatibili con quelli consentiti dalla categoria di edificio, i cambiamenti di destinazione d'uso da attività a residenza stabile sono sempre consentiti.

Interventi ammessi

Gli interventi ammessi sono quelli prescritti per categorie omogenee di edifici di cui al titolo III della parte I delle norme 2.2.

Non sono ammessi ampliamenti e/o edificazione di nuovi edifici.

Modalità di attuazione

Fatta salva comunque la possibilità di operare con piano di recupero nelle aree in condizioni di degrado, la modalità per tutte le categorie di intervento è quella diretta.

Prescrizioni

Fattibilità geologica

Secondo l'abaco di cui all'elaborato 7.2 "Relazione di fattibilità".

Art. 38 Tessuti dell'edilizia popolare postbellica - B0

Oggetto

Comprendono le aree interessate dall'edificazione a scopo residenziale attuate nell'immediato dopoguerra ad opera .

In esse gli obiettivi sono quelli della tutela del patrimonio edilizio esistente, ivi comprese le aree inedificate che ne sono parte integrante, con particolare riferimento a quelle antistanti gli edifici.

Funzioni ammesse

La sola funzione ammessa è quella della residenza stabile (A1).

Interventi ammessi

Gli interventi ammessi sugli edifici esistenti sono quelli prescritti per categorie omogenee di edifici di cui al titolo III della parte I delle norme 2.2.

Non è ammessa l'edificazione di nuovi edifici e.

Nella parte posteriore del lotto è ammessa l'edificazione di annessi di servizio all'area pertinenziale nella misura di mq. 15 di Su per ciascun lotto, comprensiva di quella eventualmente esistente.

Modalità di attuazione

Intervento diretto

Prescrizioni

Fattibilità geologica

Secondo l'abaco di cui all'elaborato 7.2 "Relazione di fattibilità".

Art. 39 Tessuti prevalentemente residenziali omogenei - B1

Oggetto

Comprendono le parti di territorio di recente urbanizzazione ed edificazione interamente compiute.

In esse gli obiettivi sono quelli della tutela del disegno urbanistico degli insediamenti e di miglioramento dell'assetto dell'ambiente costruito da perseguire anche con l'aumento del carico urbanistico.

In particolare essi comprendono:

  • - piani di zona esistenti e conclusi;
  • - aree attuate con piani di lottizzazione convenzionata conclusi o in avanzato stato di attuazione da non rendere prevedibili modifiche;
  • - altri tessuti residenziali morfologicamente omogenei interamente edificati.

Funzioni ammesse

Le funzioni ammesse (articolo 8) sono quelle della residenza (A).

Interventi ammessi

Non sono ammessi nuovi edifici ad esclusione delle aree residue a margine di via Soffena per le quali è ammessa la costruzione di nuovi edifici, con SUL massima pari a 250 mq, compatibilmente con le dimensioni del lotto e comunque da definirsi in sede di progettazione esecutiva, analizzate le problematiche specifiche di ogni singola area.

Il rapporto di copertura ammesso per queste costruzioni è pari al 50%.

Altezza massima 6,50 metri e comunque non superiore a quella degli edifici contermini.

In caso di nuova costruzione, sono da definirsi, in sede di progettazione esecutiva, gli allineamenti delle recinzioni per permettere l'eventuale realizzazione di percorsi pedonali.

Gli interventi ammessi sono tutti quelli consentiti sul patrimonio edilizio esistente che possono comportare anche un ampliamento fino al limite di 0,50 mq./mq. sotto la Sette Ponti e 0,35 mq./mq. al di sopra di essa, oltre ad un incremento una tantum del 20% della SUL massima ottenibile.

Per le aree con carico urbanistico superiore a quello massimo ammesso è consentito un incremento una tantum del 20% della SUL esistente.

Gli ampliamenti di cui ai commi precedenti possono essere applicati agli edifici unifamiliari estesi da terra a tetto e agli edifici bifamiliari o comunque di SUL non superiore a 350 mq.

Nelle aree pertinenziali è ammessa la realizzazione di locali per rimessa attrezzi da giardino, barbecue, fino ad un massimo di 15 mq non costituenti SUL.

Modalità di attuazione

Per tutti gli interventi ammessi la modalità di attuazione è diretta.

Nei casi indicati dal punto 2) delle prescrizioni occorre la sottoscrizione di atto d'obbligo a garanzia della realizzazione delle opere ivi previste.

Prescrizioni

  1. 1) Le distanze dai confini non possono essere inferiore a 5 m e le distanze tra pareti finestrate non inferiori a 10 m. Sono consentite distanze dai confini inferiori a 5 metri previo accordo tra le parti, fermo restando la distanza di 10 metri tra pareti finestrate.
  2. 2) Nel caso di aumento di unità abitative che comporti la realizzazione, a fine lavori, di tre o più unità abitative, oltre al reperimento nell'area privata dei parcheggi ai sensi della L. 122/89, dovrà essere realizzato e ceduto all'amministrazione almeno un posto auto pubblico per unità abitativa in adiacenza al lotto o in area indicata dall'amministrazione.
  3. 3) Nel caso di ampliamenti non può essere modificata la destinazione d'uso degli edifici interessati. Sono altresì consentiti i frazionamenti nel rispetto di quanto previsto al punto 2.

Fattibilità geologica

Secondo l'abaco di cui all'elaborato 7.2 "Relazione di fattibilità".

Art. 40 Tessuti prevalentemente produttivi omogenei - D1

Oggetto

Comprendono le parti di territorio di recente urbanizzazione ed edificazione interamente compiute con destinazioni d'uso produttive o assimilabili.

In esse gli obiettivi sono quelli della tutela del disegno urbanistico degli insediamenti e di miglioramento dell'assetto dell'ambiente costruito da perseguire anche con l'aumento del carico urbanistico.

In particolare essi comprendono:

  • - aree attuate con piani di lottizzazione convenzionata conclusi o in avanzato stato di attuazione da non rendere prevedibili modifiche;
  • - altre aree e tessuti produttivi morfologicamente omogenei interamente edificati.

Funzioni ammesse

Le funzioni ammesse sono quelle inerenti le attività produttive (B - art. 8 con esclusione di B5 e B6).

Interventi ammessi

Gli interventi ammessi sono tutti quelli ammissibili sul patrimonio edilizio esistente, ivi compresa la demolizione e ricostruzione senza aumento del carico urbanistico.

L'edificazione o l'ampliamento di edifici esistenti sono ammessi nei soli casi di piani attuativi nel rispetto degli indici e delle prescrizioni in essi contenute.

Ferma restando la possibilità di installazione di attrezzature e impianti tecnologici anche esterni agli edifici esistenti senza limitazioni, in tutti gli altri casi non è ammessa l'edificazione di nuovi fabbricati.

Per la Fornace Pratigliolmi è ammesso l'ampliamento della superfice produttiva fino ad un massimo di 0,50 mq/mq.

Modalità di attuazione

Per tutti gli interventi ammessi la modalità di attuazione è diretta.

Prescrizioni

Nel caso di nuova edificazione o ampliamento di edifici esistenti compresi in piani attuativi le distanze dai confini del lotto e dalla strada e le altezze massime sono quelle prescritte negli stessi strumenti.

Per i silos e le eventuali altre attrezzature tecnologiche esterne ai fabbricati, fermo restando il rispetto dei confini del lotto, la distanza può essere inferiore a quella prescritta.

Ferme restando le distanze prescritte dai confini e dalle strade non inferiori a 5 metri, sono ammesse pensiline a sbalzo aperte su tre lati per carico e scarico merci, rimessaggio materie prime e semilavorati, ecc.

Fattibilità geologica

Secondo l'abaco di cui all'elaborato 7.2 "Relazione di fattibilità".

Capo II Tessuti da riqualificare o potenziare

Art. 41 Aree interstiziale di riordino morfologico nel tessuto storico - A1

Oggetto

Comprendono le aree di recente edificazione comprese nel tessuto urbanistico di antica formazione ed i lotti interclusi ai margini dello stesso, sulle quali insistono fabbricati in contrasto con il contesto per dimensioni geometriche del lotto, per posizione o per relazione del fabbricato nei confronti di quelli contermini.

Nel caso della città murata il contrasto con il tessuto circostante si sostanzia nella puntuale negazione delle regole urbanistiche ed edilizie della città trecentesca.

Interventi e funzioni ammesse

Gli interventi e le funzioni ammesse sono quelle indicate nelle schede A1-01 "RSA" e A1-02 "Via La Pira" allegate alle presenti norme.

Modalità di attuazione

Per tutti gli interventi ammessi la modalità di attuazione è diretta.

Prescrizioni

Fattibilità geologica

Secondo l'abaco di cui all'elaborato 7.2 "Relazione di fattibilità".

Art. 42 Tessuti e aree prevalentemente residenziali da riordinare - B2

Oggetto

Comprendono le parti di territorio generalmente formate in tempi recenti caratterizzate da una morfologia urbanistica priva di una regola strutturante in grado di conferire loro una immagine urbana unitaria consolidata.

L'obiettivo per queste parti di territorio è quello di ricercare un assetto urbano più ordinato ed omogeneo anche mediante incremento del carico urbanistico

Funzioni ammesse

Residenza (A)

Attività commerciali (C) solo nelle aree relative al viale A. De Gasperi e circostanti

Alberghi e pensioni (E1 e E2) solo nelle aree relative al viale A. De Gasperi e circostanti

Interventi ammessi

In attesa di sistematici progetti di riordino per tutta l'area, nel patrimonio edilizio esistente, sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia senza aumento del carico urbanistico.

In caso di progetto complessivo di riordino è consentito un incremento del 10 % della SUL.

Modalità di attuazione

Per gli interventi ammessi la modalità di attuazione è diretta.

Prescrizioni

l'ampliamento dovrà portare ad una soluzione organica che comporti l'aderenza frontale dei due fabbricati e una loro migliore omogeneità morfologica; dovrà comprendere inoltre la sistemazione dell'accesso all'albergo e il percorso passante ad un parcheggio pertinenziale interno; il parcheggio, che potrà essere anche sotterraneo, dovrà essere congruamente dimensionato alla presenza delle due funzioni commerciale e ricettiva; le aree scoperte dovranno essere sistemate a verde.

Fattibilità geologica

Secondo l'abaco di cui all'elaborato 7.2 "Relazione di fattibilità".

Art. 43 Tessuti residenziali da potenziare - B3

Oggetto

Comprendono le parti di territorio di recente urbanizzazione nelle quali l'assetto urbanistico risulta interamente conformato, ma la morfologia dell'edificazione esistente è debole e il carico urbanistico è basso o tuttavia insufficiente ad una congrua utilizzazione della risorse presenti (suolo e opere di urbanizzazione esistenti).

La norma prevede il potenziamento del tessuto esistente compatibile con le caratteristiche del contesto.

Essi sono inclusi interamente nel centro abitato di Castelfranco e situati a monte della strada dei Sette Ponti.

Funzioni ammesse

La sola funzione ammessa è quella della residenza (A).

Interventi ammessi

Gli interventi ammessi sono di nuova edificazione nei lotti residui e di ampliamento degli edifici esistenti nei lotti edificati, anche mediante demolizione e ricostruzione.

Eventuale edificazione di annessi di servizio all'area pertinenziale, ivi compresi i garage, è ammessa nella sola parte retrostante del lotto con esclusione del fronte stradale.

Indici e parametri

L'edificazione dovrà rispettare i seguenti indici e parametri:

  • - Uf = 0,35 mq/mq;
  • - H max: m. 7,00
  • - Distanze dai confini: 5 metri;
  • - Distanze dalle strade; 5 metri;
  • - Distanze di pareti finestrate da edifici antistanti: 10 metri.

Per le aree in località Mercatale, residuali rispetto alla lottizzazione ex-C8, si hanno i seguenti parametri:

  • - 200 mq di SUL per ogni lotto;
  • - H max: m. 7,50
  • - Distanze dai confini: 5 metri;
  • - Distanze dalle strade; 5 metri;
  • - Distanze di pareti finestrate da edifici antistanti: 10 metri;
  • - Massimo 2 unità abitative per ciascun lotto.

Modalità di attuazione

Per tutti gli interventi ammessi la modalità di attuazione è diretta.

Nei casi indicati dal punto 3) delle prescrizioni occorre la sottoscrizione di atto d'obbligo a garanzia della realizzazione delle opere ivi previste.

Prescrizioni

  1. 1) Nel caso di formazione di nuovi lotti per frazionamento di lotti preesistenti già edificati la verifica degli indici e parametri deve essere applicata su entrambi.
  2. 2) Sono consentite distanze dai confini inferiori a 5 metri previo accordo tra le parti, fermo restando la distanza di 10 metri tra pareti finestrate.
  3. 3) Nel caso di aumento di unità abitative che comporti la realizzazione, a fine lavori, di tre o più unità abitative, oltre al reperimento nell'area privata dei parcheggi ai sensi della L. 122/89, dovrà essere realizzato e ceduto all'amministrazione almeno un posto auto pubblico per unità abitativa in adiacenza al lotto o in area indicata dall'amministrazione.
  4. 4) Gli interventi dovranno obbligatoriamente allacciarsi alla fognatura comunale.

Fattibilità geologica

Secondo l'abaco di cui all'elaborato 7.2 "Relazione di fattibilità".

Art. 44 Interventi diretti convenzionati residenziali – B4

Oggetto

Comprendono le parti di territorio di recente urbanizzazione nelle quali l'assetto urbanistico risulta interamente conformato, ma la morfologia dell'edificazione esistente è debole e il carico urbanistico è basso o tuttavia insufficiente ad una congrua utilizzazione della risorse presenti (suolo e opere di urbanizzazione esistenti).

La norma prevede il potenziamento del tessuto esistente con modesti interventi di nuova edificazione a fronte della realizzazione e/o cessione di opere di urbanizzazione primaria.

Le funzioni, gli interventi ed i parametri urbanistici consentiti sono quelli indicati nell'Allegato A alle presenti norme.

Art. 45 Tessuti produttivi per la trasformazione dei prodotti agricoli – D2

Oggetto

Comprende l'area edificata per attività produttive connesse alla trasformazione, confezionamento e conservazione di prodotti agricoli (frantoio, lavorazione del giaggiolo) situata in località Grania.

La norma prevede il consolidamento e il potenziamento delle strutture produttive esistenti.

Funzioni ammesse

La sola funzione ammessa è quella per le attività produttive (B1) e le attrezzature strettamente connesse alle stesse attività.

Interventi ammessi

Gli interventi ammessi sono di manutenzione ordinaria e straordinaria, di ristrutturazione edilizia e di ampliamento degli edifici esistenti nei lotti edificati

.È altresì ammessa all'interno dei lotti la costruzione di attrezzature ed impianti tecnici connessi alle stesse destinazioni e l'adeguamento di quelle esistenti.

Indici e parametri

L'edificazione dovrà rispettare i seguenti indici e parametri:

  • - uf: 0,60 mq/mq.
  • - H.: 7,50 m.
  • - distanza dai confini: m. 5,00.
  • - distanza dalla strada provinciale: m. 10,00.

Modalità di attuazione

Per tutti gli interventi ammessi la modalità di attuazione è diretta.

Prescrizioni

Fattibilità geologica

Secondo l'abaco di cui all'elaborato 7.2 "Relazione di fattibilità".

Art. 47 Tessuti ricettivi da potenziare - T

Oggetto

Area per insediamento turistico in località Faellina

Funzioni ammesse

La funzione ammessa è quella ricettiva

Interventi ammessi

Edifici esistenti

Gli interventi sono definiti dalle norme sul patrimonio edilizio esistente.

È consentito l'ampliamento della struttura ricettiva nel complesso fino ad un massino di 550 mq di Sul.

Modalità di attuazione

Per tutti gli interventi ammessi la modalità di attuazione è diretta.

Prescrizioni

L'intervento sarà subordinato all'assunzione dell'impegno alla sistemazione pedonale e per attività didattiche del vecchio percorso di collegamento tra l'abitato di Castelfranco ed il ponte sul Torrente Faella per finalità di fruizione del territorio.

Art. 48 Aree ortive marginali o intercluse interne all'insediamento accentrato - E

Oggetto

Sono le aree libere poste all'interno dell'insediamento accentrato non interessate da previsioni di espansione e/o trasformazione in questo Regolamento Urbanistico e che nella generalità dei casi continuano a svolgere una marginale funzione agricola.

Funzioni ammesse

Le funzioni ammesse sono quelle agricola e quelle relative ai fabbricati ricadenti in tali aree.

Interventi ammessi

Nel territorio

Non è consentita la realizzazione di nuovi edifici rurali ad eccezione dei manufatti precari con le modalità dell'articolo 35.

Edifici esistenti

Gli interventi sono definiti dalle norme sul patrimonio edilizio esistente.

Modalità di attuazione

Per tutti gli interventi ammessi la modalità di attuazione è diretta.

Capo III Aree e tessuti da trasformare

Art. 49 Tessuti urbanistici da ristrutturare - R

Oggetto

Comprendono le parti di territorio attualmente occupate da edificazioni più o meno estese non compatibili in tutto o in parte con il contesto per motivi diversi e fra loro composti: funzionali, ambientali o di salute pubblica, di decoro per il centro abitato, di contrasto con aree di tutela storica o monumentali o dell'identità storica del luogo.

L'obiettivo è quello di pervenire ad una riqualificazione complessiva delle aree, anche mediante bonifica ove occorra, mediante interventi sostituzione totale o parziale del tessuto urbanistico esistente e, ove occorra, mediante la localizzazione di funzioni nuove e compatibili con il contesto.

In carenza attuale delle condizioni di fattibilità l'obiettivo è quello di preparare le condizioni per un futuro intervento complessivo conforme all'obiettivo.

Interventi e funzioni ammesse

Nelle aree comprese all'interno dei perimetri individuati nelle tavole 3.2.1 e 3.2.2 sono ammessi interventi di ristrutturazione urbanistica per un nuovo disegno di suolo di cui alle schede allegate alle presenti norme. In esse è prevista la costruzione di nuove opere di urbanizzazione primaria e secondaria e di nuove costruzioni e aree scoperte connesse.

In assenza di piano attuativo negli edifici a destinazione esclusivamente produttiva sono consentiti gli interventi fino alla manutenzione straordinaria, negli altri sono consentiti interventi fino alla ristrutturazione edilizia.

Modalità di attuazione

In tali aree è prevista l'approvazione di un piano attuativo di iniziativa privata e la stipula di una convenzione che stabilisca:

  • - la cessione delle aree per le opere di urbanizzazione primaria,
  • - la cessione della quota spettante di aree per l'urbanizzazione secondaria, non necessariamente comprese all'interno del perimetro del piano, ma da reperire in aree con analoga destinazione previste dal RU,
  • - l'esecuzione in proprio delle opere di urbanizzazione primaria, comprese quelle necessarie per l'allacciamento ai pubblici servizi anche se non ricadenti all'interno del piano;
  • - congrue garanzie finanziarie rivalutabili a garanzia della corretta e completa esecuzione delle opere.

La convenzione può individuare una quota parte delle opere di urbanizzazione primaria di stretta competenza privata, per le quali non sia da prevedere la cessione al comune, ma delle quali possa essere garantito l'uso pubblico.

Prescrizioni

La convenzione dovrà fare obbligo ai proprietari del risanamento ambientale delle aree (rimozione e smaltimento materiali tossici e inquinanti, rimozione delle impermeabilizzazioni, naturalizzazione delle aree di pertinenza dei corsi d'acqua, ecc.).

Fattibilità geologica

Secondo l'abaco di cui all'elaborato 7.2 "Relazione di fattibilità".

Art. 50 Tessuti urbanistici da ristrutturare con piano approvato – R1

Oggetto

Comprendono le parti di territorio attualmente occupate da edificazioni più o meno estese non compatibili in tutto o in parte con il contesto per motivi diversi e fra loro composti: funzionali, ambientali o di salute pubblica, di decoro per il centro abitato, di contrasto con aree di tutela storica o monumentali o dell'identità storica del luogo.

L'obiettivo è quello di pervenire ad una riqualificazione complessiva delle aree, anche mediante bonifica ove occorra, mediante interventi sostituzione totale o parziale del tessuto urbanistico esistente e, ove occorra, mediante la localizzazione di funzioni nuove e compatibili con il contesto.

Per tali aree è approvato il piano attuativo, non ancora convenzionato, ma tutt'ora efficace.

Interventi e funzioni ammesse

Come da Piano Attuativo approvato

Modalità di attuazione

Come da Piano Attuativo approvato

Prescrizioni

Come da Piano Attuativo approvato

Fattibilità geologica

Come da Piano Attuativo approvato

Art. 51 Tessuti urbanistici da ristrutturare in corso di realizzazione - R2

Oggetto

Comprendono le parti di territorio nelle quali sono in corso interventi di ristrutturazione urbanistica finalizzati alla riqualificazione complessiva delle aree.

Per tali aree è approvato il piano attuativo, stipulata la convenzione ed iniziati i lavori.

Interventi e funzioni ammesse

Come da Piano Attuativo approvato

Modalità di attuazione

Come da Piano Attuativo approvato

Prescrizioni

Come da Piano Attuativo approvato

Al termine di validità del Piano Attuativo, qualora le opere non fossero terminate, fatta salva la possibilità di attivare le garanzie per l'esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria, l'intervento può essere completato in conformità alle prescrizioni del piano decaduto.

È fatta salva la possibilità di presentare un nuovo piano attuativo nel rispetto del dimensionamento già definito con il piano attuativo vigente.

Fattibilità geologica

Come da Piano Attuativo approvato

Art. 52 Nuove quote di espansione residenziali - C

Oggetto

Comprendono le parti di territorio attualmente non urbanizzate sulle quali, in conformità al piano strutturale, può essere prevista una nuova quota di espansione dei centri abitati.

Interventi e funzioni ammesse

Sono ammessi interventi di nuova costruzione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria comportanti anche nuove costruzioni e aree scoperte connesse e autonome come indicato, in maniera non prescrittiva per la disposizione all'interno dell'area di trasformazione, nelle schede allegate alle presenti norme.

Modalità di attuazione

In tali aree è prevista l'approvazione di un piano attuativo di iniziativa privata e la stipula di una convenzione che stabilisca:

  • - la cessione delle aree per le opere di urbanizzazione primaria,
  • - la cessione della quota spettante di aree per l'urbanizzazione secondaria, non necessariamente comprese all'interno del perimetro del piano, ma da reperire in aree con analoga destinazione previste dal RU stabilite dal comune,
  • - l'esecuzione in proprio delle opere di urbanizzazione primaria, comprese quelle necessarie per l'allacciamento ai pubblici servizi anche se non ricadenti all'interno del piano;
  • - congrue garanzie finanziarie rivalutabili a garanzia della corretta e completa esecuzione delle opere.

La convenzione può individuare una quota parte delle opere di urbanizzazione primaria di stretta competenza privata, per le quali non sia da prevedere la cessione al comune, ma delle quali possa essere garantito l'uso pubblico.

Fattibilità geologica

Secondo le schede di fattibilità

Art. 54 Nuove quote di espansione per attività produttive - D3

Oggetto

Comprendono le parti di territorio attualmente non urbanizzate sulle quali, in conformità al piano strutturale, può essere prevista una nuova quota di espansione per attività produttiva.

Interventi e funzioni ammesse

Sono ammessi interventi di nuova costruzione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria comportanti anche nuove costruzioni e aree scoperte connesse e autonome come indicato, in maniera non prescrittiva per la disposizione all'interno dell'area di trasformazione, nelle schede allegate alle presenti norme.

Modalità di attuazione

In tali aree è prevista l'approvazione di un piano attuativo di iniziativa privata e la stipula di una convenzione che stabilisca:

  • - la cessione delle aree per le opere di urbanizzazione primaria,
  • - la cessione della quota spettante di aree per l'urbanizzazione secondaria, non necessariamente comprese all'interno del perimetro del piano, ma da reperire in aree con analoga destinazione previste dal RU stabilite dal comune,
  • - l'esecuzione in proprio delle opere di urbanizzazione primaria, comprese quelle necessarie per l'allacciamento ai pubblici servizi anche se non ricadenti all'interno del piano;
  • - congrue garanzie finanziarie rivalutabili a garanzia della corretta e completa esecuzione delle opere.

La convenzione può individuare una quota parte delle opere di urbanizzazione primaria di stretta competenza privata, per le quali non sia da prevedere la cessione al comune, ma delle quali possa essere garantito l'uso pubblico.

Fattibilità geologica

Secondo l'abaco di cui all'elaborato 7.2 "Relazione di fattibilità".

Ultimo aggiornamento
30/05/2023, 14:51