Esito della Verifica di Assoggettabilità a VAS della variante relativa alla realizzazione di una rotatoria e pista ciclabile a Faella

Data di inserimento
02.05.2024

Oggetto: Verifica di assoggettabilità a VAS per la variante ai Regolamenti Urbanistici degli estinti comuni di Castelfranco di Sopra e Pian di Scò relativa alla realizzazione di una rotatoria all’ingresso sud di Faella e di pista ciclabile di collegamento fra l’abitato di Faella e Montalpero. Pubblicazione esito della verifica.

Autorità procedente: Consiglio Comunale di Castelfranco Piandiscò

Autorità Competente: Unione dei Comuni del Pratomagno

Con la presente, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 22, comma 5, della L.R. 10/2010, si comunica che con Determinazione N. 63/DT/04-08-2020 del Servizio Bonifica e Difesa del Suolo dell’Unione dei Comuni del Pratomagno è stato approvato il Provvedimento di Verifica di assoggettabilità a VAS per la variante ai Regolamenti Urbanistici degli estinti comuni di Castelfranco di Sopra e Pian di Scò relativa alla realizzazione di una rotatoria all’ingresso sud di Faella e di pista ciclabile di collegamento fra l’abitato di Faella e Montalpero, escludendo la variante stessa dalla Valutazione Ambientale Strategica, in quanto:

  • non si verificano influenze della variante con altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati, ad esclusione delle modifiche da apportare ai Regolamenti Urbanistici vigenti degli estinti comuni di Castelfranco di Sopra e Pian di Scò;
  • è coerente con tutti gli strumenti di pianificazione;
  • non contiene aspetti rilevanti in merito all’attuazione delle politiche comunitarie nel settore dell’ambiente;
  • non interferisce con ambiti di tutela della natura e non interferisce, né ha alcun effetto indiretto con siti di interesse comunitario, zone di protezione speciale o habitat protetti.
  • non si rilevano particolari problematiche ambientali, come impatti cumulativi o significativi e non mitigabili, legate all’attuazione della presente variante;
  • riguarda l’utilizzo di una piccola area a livello locale.

Osservazioni e prescrizioni da rispettare:

  1. Suolo e sottosuolo

Pericolosità geologica

Si riportano le prescrizioni contenute nel parere dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Settentrionale allegato al presente provvedimento (Autorità Bacino):

«L’intervento in oggetto ricade in parte in area classificata a pericolosità da frana molto elevata PF4, ai sensi dell’art. 10 lettera h) del PAI, pertanto i nuovi interventi ammessi sono solo quelli relativi alle opere pubbliche o di interesse pubblico previa realizzazione degli interventi di bonifica del movimento franoso e previa acquisizione del parere di questa autorità di bacino» Si ritiene che le conoscenze di base del dissesto geomorfologico in oggetto debbano essere implementate, in quanto ad oggi praticamente assenti, e le dovute analisi sono state elaborate solo mediante interpretazione cartografica o da ortofoto.

  1. Acqua

Aree esondabili

Nel parere dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’appenino Settentrionale sono riportate anche le prescrizioni riguardanti gli aspetti idraulici: «l’area di intervento ricade in parte in aree a pericolosità da alluvione media P2, pertanto il Comune nella formazione della Variante deve rispettare gli indirizzi di cui all’a rt. 10 e le limitazioni

di cui all’art. 9 delle norme del PGRA.

- l’area di intervento è interessata da classe di pericolosità elevata “3” per fenomeni di “flash flood”, pertanto il comune nella formazione della Variante deve rispettare gli indirizzi di cui all’art. 19 delle norme del PGRA»

Ad integrazione del parere dell’Autorità Distrettuale basato sul PGRA, questa Autorità vuole però porre l’attenzione sui recenti studi idraulici redatti a supporto del nuovo Piano Operativo del Comune di Castelfranco Piandiscò (Allegato 9) e del progetto “Opere di mitigazione del rischio idraulico nel bacino del Borro di Rantigioni”. Sebbene le mappe di pericolosità da alluvione del nuovo Piano Operativo siano difformi da quelle vigenti dell’Autorità di bacino, è opportuno osservare che l’area limitrofa alla rotonda ricade in “Aree a pericolosità per alluvioni frequenti”.

Inoltre, dagli studi idraulici effettuati sul Borro di Rantigioni è emerso che nell’area compresa tra la SP Fiorentina e Via del Varco, si raggiungono battenti dell’ordine dei 50 100 cm per eventi con tempo di ritorno duecentennale. Si ritiene pertanto che il Comune debba prestare la massima attenzione nell’ipotizzare un diverso utilizzo dell’area limitrofa alla rotatoria dalla destinazione d’uso attuale.

Sistema idrico e sistema fognario

Le osservazioni sul sistema idrico e fognario sono contenute nel parere di Publiacqua S.p.A. allegato al presente provvedimento (Publiacqua)

Qualità dei corpi idrici

Si riportano le prescrizioni contenute nel parere dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Settentrionale, allegato al presente provvedimento (Autorità Bacino): «La variante in oggetto dovrà garantire che l’attuazione delle previsioni non determini impatti negativi sui corpi idrici superficiali e sotterranei potenzialmente interessati, verificando che esse non siano causa in generale di alcun deterioramento del loro stato qualitativo o quantitativo, né siano causa del non raggiungimento degli obiettivi di qualità»

  1. Atmosfera

Inquinamento luminoso

Nella progettazione degli eventuali impianti di illuminazione della rotatoria e della pista ciclabile, si prescrive l’utilizzo di lampade a LED e di dispositivi di regolazione e spegnimento dell’impianto di illuminazione

  1. Vegetazione, fauna ed ecosistemi

Nell’eventuale impianto e messa a dimora di specie arboree/arbustive si prediligano quelle autoctone, evitando l’utilizzo di piante esotiche.

Inoltre, come riportato nel contributo della SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI SIENA, GROSSETO E AREZZO, pervenuto in ritardo rispetto alle date imposte dal procedimento ma ugualmente tenuto in considerazione nella stesura del presente atto, si ritiene «che il territorio in oggetto è ricco di aree archeologicamente indiziate si raccomanda, nelle fasi di attuazione dei lavori pubblici o di interesse pubblico, al fine dell'espressione delle valutazioni di competenza legate agli specifici rischi archeologici, l’ottemperanza a quanto previsto dalle norme vigenti in merito alla Verifica Preventiva dell'Interesse Archeologico (DLgs 50/2016, art. 25) e in particolare la presentazione della Valutazione Preventiva di Impatto Archeologico »

Castelfranco Piandiscò, 13 gennaio 2021

Il Responsabile del Settore

Arch. Novedrati Marco

Ultima modifica

23/05/2023, 11:27