Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Titolo VIII Disposizioni generali per le trasformazioni

Art. 81 Previsioni quinquennali del Piano Operativo

1. Le previsioni quinquennali del Piano Operativo sono definite con riferimento alle Unità Territoriali Organiche Elementari (UTOE) e sono articolate per categorie funzionali secondo quanto previsto dalle tabelle di cui al comma 5 dell'art. 5 del D.P.G.R. n. 32/R/2017, distinguendo le previsioni interne al perimetro del territorio urbanizzato - corrispondenti al dimensionamento del P.O. - da quelle esterne.

2. Il dimensionamento del Piano Operativo è stabilito con i seguenti criteri:

  • - non vi concorrono gli interventi posti all'interno del limite del territorio urbanizzato, ritenuti compatibili, che non comportano trasformazioni delle risorse, come le ristrutturazioni edilizie, i cambi di destinazione d'uso e gli ampliamenti nel patrimonio edilizio esistente consentiti dalle classi c2b, c3a e c3b;
  • - vi concorrono gli interventi di nuova edificazione di completamento e saturazione oppure di espansione e le riqualificazioni insediative (tramite sostituzione edilizia o ristrutturazione urbanistica), per le quote di SE interessate da mutamento d'uso, da realizzarsi tramite piano attuativo o progetto unitario convenzionato.

Il dimensionamento inoltre non comprende le quantità edificatorie previste dai Piani Attuativi vigenti perimetrati nelle Tavole di P.O. ed in particolare:

  • - PV1.03 · Lotto Libero a destinazione residenziale in via Danimarca a Greve (L.L. 13 del R.U.);
  • - PV2.03 · Polo Produttivo di Testi (P.P.3 del R.U.);
  • - PV3.02 · Area di ristrutturazione urbanistica a Strada (Piano di recupero a fini residenziali del complesso produttivo ex Alma, classificato come TP.2 del R.U.);
  • - PV3.04 · Area di espansione residenziale in via di Palaia a Chiocchio (A.E. 5 del R.U.);
  • - PV3.05 · Area di ristrutturazione urbanistica a Strada (Piano di recupero ex Fornace Ricceri, classificato come TP.2 del R.U.); Piano di Recupero approvato con D.C.C. n. 13 del 31/01/2007 e convenzione sottoscritta il 13/03/2008;
  • - PV4.01 · Lotto Libero a destinazione residenziale lungo il borro di Rubbiana a San Polo (L.L. 3 del R.U.).

Nelle Tavole di P.O. è inoltre riportato il perimetro del Piano di Recupero di Vitigliano (PV7.01), anch'esso vigente.

Per tali aree si rimanda alle previsioni contenute nei Piani Attuativi, entro i relativi termini di efficacia. Alla scadenza della convenzione o dell'atto d'obbligo o decorsi i termini di validità dei Piani Attuativi, in assenza di convenzione, l'Amministrazione Comunale ha facoltà di rivalutare tali previsioni e il loro inserimento all'interno del perimetro del territorio urbanizzato in conformità con il PIT/PPR e con la L.R. 65/2014.

3. Nelle seguenti tabelle il dimensionamento comprende eventuali esercizi di vicinato e somministrazione di alimenti e bevande realizzati negli interventi a destinazione residenziale o industriale e artigianale.

4. Individuazione delle previsioni quinquennali per UTOE:

U.T.O.E. 1 Greve, Greti e Montefioralle Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi (PA) o Progetti Unitari Convenzionati (IC) Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi (PA) o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 600 0
industriale-artigianale 8.900 0 0 0
commerciale al dettaglio 0 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 450
direzionale e di servizio 0 0 150 0
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0 0
totali 9.500 0 150 450
U.T.O.E. 2 Ferrone e Passo dei Pecorai Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi (PA) o Progetti Unitari Convenzionati (IC) Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi (PA) o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 300 0
industriale-artigianale 25 0 0 0
commerciale al dettaglio 0 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 0
direzionale e di servizio 0 0 0 0
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0 0
totali 325 0 0 0
U.T.O.E. 3 Strada, Chiocchio, Santa Cristina, Presura e Meleto Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi (PA) o Progetti Unitari Convenzionati (IC) Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi (PA) o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 7.340 1.600 1.510
industriale-artigianale 0 0 0 0
commerciale al dettaglio 1.580 0 80 0
turistico-ricettiva 0 0 3.700 0
direzionale e di servizio 4.925 0 100 0
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0 0
totali 13.845 1.600 1.510 3.880 0
U.T.O.E. 4 San Polo Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi (PA) o Progetti Unitari Convenzionati (IC) Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi (PA) o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 1.160 1.700
industriale-artigianale 3.200 0 0 0
commerciale al dettaglio 0 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 0
direzionale e di servizio 0 0 0 0
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0 0
totali 4.360 1.700 0 0
U.T.O.E. 5 Cintoia Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi (PA) o Progetti Unitari Convenzionati (IC) Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi (PA) o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale
industriale-artigianale 0 0
commerciale al dettaglio 0 0
turistico-ricettiva 2.270 491
direzionale e di servizio 1.082 6.426
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0
totali 3.352 6.917
U.T.O.E. 6 Lucolena e Dudda Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi (PA) o Progetti Unitari Convenzionati (IC) Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi (PA) o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 0 0
industriale-artigianale 5.100 0 1.280 0
commerciale al dettaglio 0 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 0
direzionale e di servizio 0 0 0 0
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0 0
totali 5.100 0 1.280 0
U.T.O.E. 7 Panzano e Lamole Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi (PA) o Progetti Unitari Convenzionati (IC) Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi (PA) o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 600 0
industriale-artigianale 0 0 4.540 0
commerciale al dettaglio 0 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 1.633
direzionale e di servizio 0 0 0 0
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0 0
totali 600 0 4.540 1.633

5. Individuazione delle previsioni quinquennali per l'intero territorio comunale:

territorio comunale Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi (PA) o Progetti Unitari Convenzionati (IC) Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi (PA) o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 10.000 1.600 3.210
industriale-artigianale 17.225 0 5.820 0 0
commerciale al dettaglio 1.580 0 80 0 0
turistico-ricettiva 0 0 5.970 491 2.083
direzionale e di servizio 4.925 0 1.332 6.426 0
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0 0 0
totali 33.730 1.600 3.210 13.202 6.917 2.083
territorio comunale Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso totale (NE+R) Nuova edificazione Riuso totale (NE+R) Nuova edificazione
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 11.600 3.210 14.810
industriale-artigianale 17.225 0 17.225 5.820 0 5.820 0
commerciale al dettaglio 1.580 0 1.580 80 0 80 0
turistico-ricettiva 0 0 0 5.970 491 6.461 2.083
direzionale e di servizio 4.925 0 4.925 1.332 6.426 7.758 0
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0 0 0 0 0
totali 35.330 3.210 38.540 13.202 6.917 20.119 2.083

Art. 82 Criteri per la progettazione degli spazi per le attrezzature di servizio pubbliche

1. Al fine di garantire elevati livelli di accessibilità da parte di tutti i cittadini e utenti dei servizi e degli spazi di uso pubblico, i progetti per la realizzazione degli spazi per le attrezzature di servizio pubbliche o per successivi interventi di riqualificazione, adeguamento e/o ampliamento dovranno rispettare i seguenti requisiti:

  • - privilegiare soluzioni progettuali inclusive, in modo da rendere servizi e spazi compatibili con le esigenze del maggior numero possibile di utenti, rispetto alle soluzioni speciali, cioè dedicate ad uno specifico profilo di utenza;
  • - elevato grado di comfort e di sicurezza, anche con particolare riferimento all'illuminazione;
  • - assenza di barriere architettoniche (fisiche o percettive), in riferimento alla generalità degli utenti ed in particolare agli utenti deboli, cioè persone disabili, persone con traumi temporanei, donne in stato interessante, bambini, persone con bambini piccoli, persone anziane;
  • - dotazione di elementi di sostegno e di linee guida nei percorsi per facilitarne la percorribilità;
  • - predisposizione di idonei spazi per la sosta, anche per le biciclette;
  • - individuazione di sistemi per la raccolta dei rifiuti, previa verifica di inserimento nell'impianto spaziale complessivo.

Inoltre essi dovranno essere specificamente orientati al contenimento delle esigenze e dei costi di manutenzione.

2. I parchi e giardini pubblici (Sv, Svt) dovranno inoltre rispettare i seguenti requisiti:

  • - presenza di recinzione o di strutture di filtro e protezione rispetto alla viabilità ed in generale agli spazi carrabili, privilegiando elementi vegetazionali quali alberature e siepi, sempreché di altezza tale da non impedire la sorveglianza e la sicurezza; a seconda delle specifiche situazioni, il trattamento dei margini dovrà valutare le esigenze di schermatura o trasparenza visiva, di protezione dai venti, di protezione acustica, di penetrabilità pedonale ecc.;
  • - individuazione di aree ombreggiate per maggiore comfort nei mesi estivi;
  • - nel caso di spazi di grande dimensione, dotazione di servizi igienici accessibili;
  • - coerenza dell'articolazione funzionale con la morfologia naturale del terreno e con la tutela del paesaggio e con i suoi elementi consolidati, comprese le specie vegetazionali autoctone o naturalizzate;
  • - scelta di materiali vegetali adeguati, evitando in ogni caso quelli spinosi o velenosi e con particolare riguardo ai possibili effetti allergici soprattutto in prossimità di edifici pubblici frequentati da bambini ed anziani.

3. Le piazze e gli spazi pedonali pubblici (Sz) dovranno rispettare inoltre i seguenti requisiti:

  • - presenza di elementi di filtro e protezione rispetto alla viabilità ed in generale agli spazi carrabili oppure adozione di misure per garantire la sicurezza dei pedoni (regolamentazione della circolazione, segnaletica, dissuasori...), tenendo conto comunque dell'accessibilità ai mezzi di emergenza e dell'eventuale esigenza di spazi destinati al carico e scarico;
  • - realizzazione di sistemi di drenaggio rapido delle acque superficiali.

4. I parcheggi pubblici a raso (Sp) dovranno rispettare inoltre i seguenti requisiti:

  • - per i parcheggi esterni alla sede stradale dovranno essere previsti posti auto riservati agli utenti deboli, nella misura minima di 2 stalli ogni 30 (o frazione di 30), dei quali 1 riservato alle persone disabili; dovranno inoltre essere previsti adeguati spazi per la sosta delle biciclette;
  • - dovrà essere prevista dotazione di alberature nella misura minima di un albero ad alto fusto ogni 80 mq. di parcheggio, ad eccezione dei parcheggi realizzati lungo la viabilità pubblica esistente, riservando a ciascuna pianta adeguato spazio permeabile, eventualmente protetto da griglie, fatti salvi eventuali inderogabili motivi di tutela storica ed ambientale; per questo scopo si dovranno impiegare specie di alberi funzionali all'ombreggiamento nel periodo estivo, prive di fruttificazione ed essudati e con apparato radicale contenuto e profondo;
  • - per quanto possibile si dovrà provvedere al contenimento visuale dei veicoli in sosta, attraverso alberi, siepi, dossi inverditi, scarpate addossate a muri perimetrali o altri sistemi similari, fatte salve eventuali particolari disposizioni di tutela storica e ambientale;
  • - dovrà essere prevista la realizzazione di sistemi di drenaggio rapido delle acque superficiali;
  • - dovrà essere prevista una pavimentazione con materiali semipermeabili, in particolare per gli stalli, ove compatibile con il tipo prevalente di veicoli e con l'intensità d'uso;
  • - gli impianti di illuminazione dovranno essere posti ad un'altezza adeguata, non superiore a 4 ml., opportunamente schermati e orientati verso il basso, ai fini del mantenimento della qualità degli insediamenti e del paesaggio, anche notturno, del contenimento dell'inquinamento luminoso e del risparmio energetico.

5. Nelle attrezzature di servizio pubbliche eventuali chioschi e servizi igienici dovranno in ogni caso rispettare integralmente i requisiti di accessibilità.

6. Tutti gli spazi pubblici scoperti pavimentati devono essere prioritariamente realizzati con materiali e tecniche che consentano l'infiltrazione e la ritenzione ed il corretto deflusso delle acque meteoriche.

Nel territorio rurale, in particolare, per la realizzazione di nuovi parcheggi pubblici si dovrà garantire la più possibile estesa permeabilità delle aree, attraverso la scelta di materiali e superfici pavimentate che consentano l'assorbimento delle acque meteoriche e si dovrà altresì garantire la compatibilità paesaggistica degli interventi, con colori e piantumazioni adeguate ai contesti di maggiore qualità paesaggistica.

Per tutti gli interventi si dovrà mirare al massimo contenimento dell'impermeabilizzazione del suolo, recependo gli indirizzi del documento CE 2012 "Orientamenti in materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare l'impermeabilizzazione del suolo".

7. La monetizzazione degli spazi e attrezzature di servizio pubbliche previste in cessione è ammissibile qualora questi siano dal Comune ritenuti non idonei in relazione alla conformazione, ovvero ritenute eccessivamente onerose in relazione ai costi di gestione e manutenzione e comunque tali da non risultare idonee alle finalità di interesse pubblico preposte.

Art. 83 Disposizioni per la qualità e la tutela ambientale nei progetti

1. Al fine di garantire adeguati livelli di tutela ambientale i progetti per le Aree di Trasformazione attraverso la redazione dei Piani Attuativi e/o dei Permessi di costruire dovranno rispettare le seguenti disposizioni:

  • - dovrà essere privilegiato l'impiego di tecniche bioclimatiche e l'utilizzo di modalità costruttive riferibili all'edilizia sostenibile e di fonti di energia rinnovabile, che dovranno risultare pienamente integrate con le architetture di progetto;
  • - adottare una corretta esposizione degli edifici, garantendo il c.d. "diritto al sole", ovvero illuminazione naturale e assenza di ombreggiamenti per la produttività di eventuali impianti solari;
  • - prevedere tipologie edilizie rispondenti all'obiettivo di limitare l'artificializzazione del suolo e l'incremento di superfici impermeabilizzate, assicurando al contempo, per gli edifici residenziali, adeguate prestazioni in termini di privacy e di disponibilità di spazi aperti di uso individuale quale parte integrante dell'alloggio;
  • - prevedere nelle aree a verde impianti vegetazionali per il miglioramento della qualità dell'aria e del microclima e per la compensazione dell'incremento delle emissioni di anidride carbonica, con almeno un albero ogni 25 mq. di SE prevista dal progetto;
  • - privilegiare pavimentazioni idonee alla crescita di tappeti erbosi per gli spazi pubblici e privati destinati a piazzali, a parcheggi, alla viabilità pedonale e ciclabile;
  • - prevedere per gli spazi carrabili impermeabili sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia;
  • - adottare soluzioni tecniche per il recupero delle acque meteoriche e l'utilizzo delle acque di riciclo.

2. Fermo restando quanto previsto in relazione a specifiche Aree di Trasformazione sono in ogni caso prescritte:

  • - la verifica della capacità di carico della rete di collettamento e depurazione con eventuale conseguente potenziamento del sistema di trattamento e smaltimento dei reflui;
  • - la verifica della capacità della rete dell'acquedotto con eventuali conseguenti interventi di rinnovo della stessa;
  • - la verifica del rispetto delle disposizioni sovraordinate, con particolare riferimento agli interventi lungo la viabilità principale in ambito extraurbano, in merito a fasce di rispetto, acustica e sicurezza stradale, anche per quanto riguarda le piantumazioni.

3. Anche in conformità alle disposizioni per la tutela e valorizzazione degli insediamenti del D.P.G.R. n. 2/R del 09/02/2007 e s.m.i. nei progetti dovranno essere rispettati inoltre i requisiti di qualità corrispondenti alle seguenti prestazioni:

  • - supporto alla mobilità pedonale e ciclistica con l'estensione ed il miglioramento delle infrastrutture e degli spazi ad esse dedicati;
  • - incremento del verde di connettività urbana cioè mantenimento, rafforzamento e/o ricostituzione delle connessioni sia verso le aree di verde urbano più vicine sia verso le aree agricole attraverso le dotazioni di spazi verdi e fasce alberate all'interno dei nuovi insediamenti.

Art. 84 Regole grafiche per i progetti

1. Le regole per l'attuazione del progetto sono sinteticamente rappresentate nelle tavole di P.O. attraverso indicazioni grafiche che riguardano prioritariamente la definizione degli spazi pubblici e la loro disposizione reciproca ed orientano l'impianto insediativo ed i caratteri dell'edificazione.

2. Tali indicazioni hanno carattere di indirizzo e - fermo restando l'obbligo di rispetto del dimensionamento, degli obiettivi, delle prescrizioni, dei condizionamenti, dei requisiti e delle prestazioni richiesti dal Piano Operativo - possono essere oggetto di rettifiche e parziali modifiche in sede di approvazione dei relativi strumenti attuativi al fine di meglio coordinarsi con i luoghi e con le aree contermini, entro i limiti stabiliti dal presente articolo.

Alle indicazioni grafiche, in coerenza con le disposizioni specifiche per ciascuna Area di trasformazione, si dovrà comunque fare riferimento per la definizione progettuale delle opere ed attrezzature pubbliche da realizzare e per l'individuazione delle aree da cedere.

Nella definizione dei servizi e degli spazi di uso pubblico si dovranno in ogni caso rispettare le regole ed i criteri per la progettazione degli spazi per le attività di servizio individuati all'art. 82 delle presenti norme e le indicazioni per gli spazi di uso pubblico riportate per ciascun ambito.

3. Viabilità

Le aree indicate come viabilità corrispondono alla rete infrastrutturale di servizio ai comparti e/o di completamento/adeguamento della rete viaria esistente. Fatto salvo quanto eventualmente definito per le specifiche Aree di Trasformazione, sono da considerarsi prescrittivi i recapiti, mentre sono indicativi il dimensionamento in sezione, il percorso e le modalità di intersezione.

I nuovi tracciati viari, così come la riconfigurazione di quelli esistenti, fermo restando il rispetto delle normative sovraordinate vigenti, dovranno essere progettati in modo da garantire adeguate prestazioni per ciascuna delle componenti di traffico ammesse; in tutti i casi essi dovranno essere caratterizzati da una carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia ed intersezioni a raso.

In tutte le nuove strade urbane e di servizio ai comparti, in particolare, dovrà essere prevista la presenza del marciapiede su entrambi i lati; il marciapiede non potrà avere larghezza inferiore a 1,50 ml., al netto degli spazi occupati da elementi di ingombro (alberature, impianti per l'illuminazione, sedute, impianti pubblicitari, impianti tecnologici), e dovrà essere realizzato nel totale rispetto dei requisiti per i percorsi pedonali stabiliti dalle norme in materia di barriere architettoniche.

Le nuove strade dovranno di norma essere corredate da alberature e/o altri elementi vegetazionali.

4. Percorsi pedonali e/o ciclopedonali

Le aree indicate come percorsi individuano i principali tracciati pedonali e/o ciclopedonali da realizzare nell'ambito dell'intervento. Sono da considerarsi prescrittivi i recapiti, mentre è indicativo il tracciato.

I percorsi pedonali non potranno avere larghezza inferiore a 1,50 ml., al netto degli spazi occupati da elementi di ingombro (alberature, impianti per l'illuminazione, sedute, impianti pubblicitari, impianti tecnologici), e dovranno essere realizzati nel totale rispetto dei requisiti per i percorsi pedonali stabiliti dalle norme in materia di barriere architettoniche.

Nel caso di percorsi ciclo-pedonali, la larghezza minima dovrà essere pari a 1, 50 ml. se a senso unico e 3 ml. se a doppio senso.

5. Piazze e spazi pedonali

Le aree indicate come piazze e spazi pedonali individuano gli spazi specificamente riservati allo stare ed alle attività proprie dei luoghi centrali, comprese le aree richieste quali standard urbanistici. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

6. Parcheggi

Le aree indicate come parcheggi individuano gli spazi di sosta a raso per i veicoli, comprese le aree destinate a parcheggio pubblico richieste quali standard urbanistici. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

7. Verde

Le aree indicate come verde individuano i giardini, gli spazi di gioco, le aree attrezzate e gli impianti sportivi all'aperto, il verde di ambientazione e di mitigazione, comprese le aree destinate a verde richieste quali standard urbanistici; parte di esse può essere di proprietà privata ma comunque sistemata a verde, libera da edifici e manufatti. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

8. Servizi

Le aree indicate come servizi comprendono le superfici destinate alle strutture di servizio. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

Titolo IX Progetti unitari convenzionati

Art. 85 Disposizioni comuni per i progetti unitari convenzionati

1. I Progetti unitari convenzionati individuano all'interno del territorio urbanizzato quegli interventi di modesta dimensione che si configurano come integrazione/reintegrazione del tessuto urbanizzato esistente anche attraverso il miglioramento delle dotazioni di interesse pubblico ad esse richiesto.

2. Tali Progetti si attuano attraverso intervento diretto convenzionato.

3. I Progetti sono identificati da una sigla composta dall'U.T.O.E. di appartenenza e da un numero progressivo; esse sono perimetrate ed indicate con tale sigla nelle tavole di P.O.

4. In sede di elaborazione del progetto unitario qualora le indicazioni grafiche riguardanti il perimetro e/o le suddivisioni interne cadano in prossimità ma non coincidano con elementi reali di suddivisione del territorio rilevabili sul posto o su mappe a scala di maggiore dettaglio, dette linee grafiche di perimetrazione e di suddivisione possono essere portate a combaciare con i corrispondenti elementi di suddivisione reale del territorio; in tali casi la corrispondente rettifica non comporta variante al Piano Operativo.

5. I successivi articoli definiscono, per ciascun Progetto:

  • - destinazione d'uso;
  • - quantità massime edificabili, attraverso interventi di nuova edificazione o di sostituzione edilizia, e relativi parametri (SE, numero di alloggi, numero di piani, Indice di Copertura); il numero di piani comprende i livelli dell'edificio fuori terra e i livelli non totalmente o prevalentemente interrati nel caso di locali con altezza utile (HU) non superiore a 2,40 ml. o comunque esclusi dal computo della Superficie edificabile (o Edificata) (SE);
  • - opere ed attrezzature da realizzare e/o cedere al Comune;
  • - specifici indirizzi e prescrizioni in relazione ai singoli contesti, anche per quanto attiene eventuali interventi di recupero compresi nel progetto;
    si dovrà inoltre fare riferimento al documento denominato "Criteri e modalità di inserimento paesaggistico degli interventi" allegato alle presenti Norme.

Per l'altezza dei piani si fa riferimento all'"altezza virtuale", così come definita dal Regolamento di attuazione dell'art. 216 della L.R. 65/2014 in materia di unificazione dei parametri urbanistici e edilizi; nel caso di terreni in pendenza o con quote differenti il numero massimo di piani si intende relativo al fronte a valle.

Per gli edifici destinati ad attività industriali ed artigianali oppure ad attività commerciali all'ingrosso e depositi ad un solo livello è consentita un'altezza massima (Hmax) di 7,50 ml. nel caso in cui il numero di piani fuori terra massimo sia pari a 2; in caso di comprovata necessità per la messa in opera di carri-ponte od altre attrezzature strettamente legate alla produzione oppure per i mezzi impiegati nell'attività e solo per quelle parti dell'edificio che ospitano l'attrezzatura oppure i mezzi impiegati nell'attività, l'altezza massima (Hmax) è elevata a 9 ml.

6. La progettazione degli spazi pubblici o di uso pubblico e per le attività di servizio dovrà rispettare i criteri e le regole generali definiti all'art. 82 ed i criteri e le regole specifici definiti per ciascun ambito.

7. Nelle aree appartenenti ai Progetti unitari convenzionati fino all'attuazione degli interventi previsti dal Piano Operativo su edifici e spazi aperti sono consentiti solo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e, limitatamente alle modifiche dei prospetti, la ristrutturazione edilizia, comunque senza cambio di destinazione d'uso e suddivisione delle unità immobiliari.

8. Ad avvenuta ultimazione degli interventi previsti dal Piano Operativo gli edifici e le aree di pertinenza saranno da considerare in classe c2b, comunque senza possibilità di realizzare le addizioni volumetriche di cui al precedente comma 3 dell'art. 26 e fatto salvo quanto eventualmente disciplinato per edifici di particolare pregio.

Art. 86 Progetti unitari convenzionati nella U.T.O.E. 1 Greve, Greti e Montefioralle

1. abrogato

2. IC1.02 · Villa Bordoni, località Mezzuola

ampliamento di struttura ricettiva

area di intervento (ST): 5.620 mq.

SE massima: 450 mq.

numero piani massimo: 1

Si prevede la realizzazione di due nuovi edifici: un edificio per quattro camere con bagno e un edificio per cinque camere con bagno e centro benessere. I due edifici dovranno essere collocati uno lungo il muro che delimita il parco verso l'oliveto e l'altro alle spalle della villa, disponendosi ortogonalmente alla via di San Cresci, lungo lo stradello che corre alle sue spalle.

L'intervento comprende la sistemazione di via San Cresci.

3. IC1.03 · località Novoli

nuova struttura di parco-rifugio per cani, finalizzato all'addestramento educativo di base oltre che a disporre di uno spazio per la socializzazione e la ricreazione in sicurezza degli animali domestici che vivono all'interno dei centri abitati

area di intervento (ST): 8.401 mq.

SE massima: 150 mq.

numero piani massimo: 1

La struttura prevede box separati per il servizio di pensione e per ospitare animali abbandonati (strutture leggere e rimovibili che non costituiscono SE), nel rispetto delle norme per il benessere animale, oltre a locali per supporto sanitario, riabilitazione, magazzino e spazi accessori funzionali all'attività.

Dovranno essere predisposti adeguati sistemi di collettamento dei reflui che dovranno essere raccolti in appositi pozzetti ed incanalati per il successivo trattamento nel rispetto delle normative vigenti in materia. La fornitura di acqua necessaria per la pulizia sarà resa autonoma, non attingendo all'acquedotto comunale.

L'intervento dovrà garantire il mantenimento e il restauro dei terrazzamenti e la predisposizione di opportune piantumazioni di mitigazione ambientale. Al margine sud dell'area è presente inoltre un acquidoccio in pietra che dovrà essere conservato.

4. IC1.04 · via Rossi

nuova edificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 1.000 mq.

SE massima: 200 mq.

numero alloggi massimo: 3

numero piani massimo: 2

L'accesso carrabile sarà localizzato sulla strada di Uzzano.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici attigui.

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

5. IC1.05 · via Dante Alighieri, via Zano

nuovo edificio residenziale a chiusura del margine del margine del tessuto urbanizzato

area di intervento (ST): 2.340 mq.

SE massima: 400 mq.

numero alloggi massimo: 5

numero piani massimo: 2

Il progetto deve porre particolare attenzione all'andamento clivometrico del suolo, che qui è costituito da un ripido versante. Intervenendo un contesto residenziale recente, ma dotato di una certa omogeneità, il nuovo volume dovrà mantenere gli allineamenti esistenti (degli edifici e dei muretti di recinzione) e assumere un linguaggio architettonico semplice e coerente con quello dell'intorno, proporzionando adeguatamente i volumi e le opere di corredo. Particolare cura dovrà essere posta anche alle pavimentazioni esterne, che devono essere mantenute quanto più possibile permeabili e alle recinzioni del resede su via Dante Alighieri, cercando di declinare gli elementi già presenti nell'intorno. Si dovrà assumere un approccio progettuale integrato, con soluzioni che, contemporaneamente, controllino il soleggiamento estivo, favoriscano il soleggiamento invernale e ottimizzino le prestazioni passive degli edifici, con soluzioni tecniche appropriate all'uso delle FER. Si dovranno mantenere ed eventualmente arricchire le alberature esistenti, e tutte le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione per una migliore integrazione con il peculiare contesto ambientale. Dovrà essere ceduta un'area a parcheggio pubblico, che dovrà essere a sua volta permeabile ed adeguatamente alberata.

Art. 87 Progetti unitari convenzionati nella U.T.O.E. 2 Ferrone e Passo dei Pecorai

1. abrogato

2. IC2.02 · località Fornace al Ferrone

nuovo impianto per il recupero di materiali inerti (Ir)

area di intervento (ST): 17.558 mq.

SE massima: 25 mq. (uffici e locali per il personale, deposito)

numero piani massimo: 1

È consentita la realizzazione di box (non coperti) per lo stoccaggio dei prodotti e dei materiali per una superficie complessiva di 1.000 mq. e della struttura lavaruote, oltre all'installazione dei macchinari per lo svolgimento dell'attività.

L'intervento è subordinato alla realizzazione di adeguati sistemi di raccolta delle acque ed alla realizzazione di una fascia arborata sul perimetro dell'area lungo la Chiantigiana e al margine nord. Dovranno inoltre essere adottate opportune misure per evitare la dispersione di polveri.

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

3. IC2.03 · via Donzelli da Poneta, via Fratelli Staffolani al Ferrone

sostituzione edilizia a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 12.826 mq.

SE massima: SE esistente con incremento massimo pari a 300 mq.

numero alloggi massimo: 10

numero piani massimo: 2

Il progetto di riconfigurazione dell'insediamento ha come obiettivo prioritario la riduzione dell'impatto dei volumi edificati, individuando un assetto morfologico più equilibrato ed adeguato al contesto, in particolare attraverso la riduzione dell'altezza degli edifici.

L'intervento prevede la sistemazione di via Fratelli Staffolani ed il suo prolungamento con la realizzazione del collegamento con via Donzelli da Poneta; è prevista inoltre la realizzazione di un parcheggio pubblico (640 mq.) e la cessione dell'area da destinare a verde pubblico (2.600 mq.). Tutte le sistemazioni dovranno prevedere minime opere di scavo e riporto, limitando il rimodellamento del suolo a quanto eventualmente necessario alla formazione di terrazzamenti di modesta altezza, privilegiando in ogni caso il trattamento a verde dei dislivelli o finiture dei muri di sostegno con materiali coerenti con il contesto quale la pietra.

4. IC2.04 · Nuovo edificio per servizi per il culto al Ferrone

nuova attrezzatura di interesse collettivo per servizi per il culto (sr)

area di intervento (ST): 2.338 mq.

SE massima: 300 mq.

numero piani massimo: 1

L'intervento prevede la realizzazione di un nuovo edificio a servizi per il culto, il cui progetto dovrà mantenere e potenziare le alberature esistenti. Particolare cura dovrà essere posta alle pavimentazioni ed al sistema di illuminazione esterni. Dovrà essere garantita la massima permeabilità del suolo e la continuità con lo spazio verde verso il fiume, mentre l'illuminazione dovrà essere progettata con l'adozione di sistemi adeguati a minimizzare l'eventuale inquinamento luminoso.

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

Art. 88 Progetti unitari convenzionati nella U.T.O.E. 3 Strada, Chiocchio, Santa Cristina, Presura e Meleto

1. IC3.01 · via della Montagnola alla Presura

nuova edificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 1.355 mq.

SE massima: 150 mq.

numero alloggi massimo: 2

numero piani massimo: 2

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto. L'accesso dovrà essere opportunamente arretrato e si dovranno prevedere fasce arboree di filtro lungo il lato della strada.

L'intervento prevede la realizzazione di un parcheggio pubblico (100 mq.) e del marciapiede (80 mq.) su via della Montagnola.

2. IC3.02 · via della Montagnola alla Presura

nuova edificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 2.646 mq.

SE massima: 400 mq.

numero alloggi massimo: 4

numero piani massimo: 2

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto. L'accesso dovrà essere opportunamente arretrato e si dovranno prevedere fasce arboree di filtro lungo il lato della strada.

L'intervento prevede l'allargamento della strada che si innesta su via della Montagnola e la realizzazione di un parcheggio pubblico (100 mq.) lungo tale strada, oltre alla realizzazione del marciapiede (200 mq.) su via della Montagnola.

3. IC3.03 · via della Montagnola, località il Pino, alla Presura

nuova edificazione a destinazione residenziale e cambio d'uso per l'edificio principale esistente

area di intervento (ST): 4.623 mq.

SE massima: 300 mq.

numero alloggi massimo: 3

numero piani massimo: 2

Per la villa al piano terreno sono ammesse attività commerciali limitatamente a esercizi di somministrazione alimenti e bevande. Per gli edifici esistenti sono ammessi gli interventi previsti dalla classe c2a.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici attigui.

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

4. IC3.04 · via Santa Cristina a Santa Cristina

nuova edificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 2.793 mq.

SE massima: 300 mq.

numero alloggi massimo: 4

numero piani massimo: 2

La nuova edificazione dovrà attestarsi su via Santa Cristina in allineamento con l'edificazione esistente.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

L'intervento prevede la realizzazione del marciapiede e del verde pubblico (235 mq.) su via Santa Cristina, oltre alla cessione della strada, ancora di proprietà privata, e dello spazio pedonale di raccordo alla pista ciclabile prevista tra Santa Cristina e Strada.

5. IC3.05 · via di Pancole, via Santa Cristina a Santa Cristina

sostituzione edilizia e riqualificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 2.686 mq.

SE massima: 350 mq., comprensivi della SE risultante dalla demolizione degli annessi (residenza);

numero alloggi massimo: 4

numero piani massimo: 2

L'intervento comprende la realizzazione di un parcheggio pubblico (195 mq.) e di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

Si prevede inoltre il cambio d'uso a residenza per l'edificio esistente originariamente destinato a teatro/bar, per il quale sono ammessi gli interventi della classe c2b.

6. IC3.06 · via Zanobi da Strada a Strada

nuova edificazione a destinazione commerciale/direzionale e di servizio; la destinazione per attività industriali ed artigianali è ammessa per una quota non superiore al 50% della SE totale

area di intervento (ST): 2.178 mq.

SE massima: 700 mq.

numero piani massimo: 2

L'accesso al lotto avverrà da via Zanobi da Strada.

L'intervento prevede la realizzazione del marciapiede e di un parcheggio pubblico (175 mq.) su via Zanobi da Strada.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici attigui.

7. abrogato

8. IC3.08 · Borgo Baldassarre Paoli a Strada

sostituzione edilizia a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 534 mq.

SE massima: 160 mq.

numero alloggi massimo: 2

numero piani massimo: 2

L'intervento comprende la realizzazione di un percorso pedonale (75 mq.) di collegamento con il giardino pubblico.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici attigui.

9. abrogato

10. IC3.10 · via San Cristoforo a Strada

nuova edificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 3.119 mq.

SE massima: 600 mq.

numero alloggi massimo: 7

numero piani massimo: 2

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

L'intervento comprende la realizzazione di un parcheggio pubblico corredato da uno spazio di manovra (550 mq.) del verde pubblico (550 mq.) e del prolungamento del collegamento pedonale esistente.

11. abrogato

12. IC3.12 · via Torello da Strada a Strada

sostituzione edilizia a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 5.014 mq.

SE massima: 1.000 mq.

numero alloggi massimo: 10

numero piani massimo: 2

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

L'intervento comprende la realizzazione di un parcheggio pubblico (395 mq.) su via Torello da Strada e di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

È comunque consentito il mantenimento della destinazione d'uso artigianale o il cambio d'uso per attività commerciale o direzionale e di servizio nei limiti di intervento previsti per la classe c2b.

13. IC3.13 · via Poggensi, via del Palagione a Strada

nuova edificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 2.461 mq.

SE massima: 700 mq.

numero alloggi massimo: 8

numero piani massimo: 2

L'area si colloca al margine del territorio urbanizzato in un'area inedificata. Si dovrà per questo costituire una fascia arborea di margine con il territorio rurale e mantenere quanto più possibile superfici permeabili arborate anche nel lotto di pertinenza.

L'intervento dovrà tenere conto della orografia del terreno privilegiando l'accesso principale dalla strada del Palagione.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

L'intervento comprende la realizzazione di un parcheggio pubblico (195 mq.) su via Poggensi e di un percorso pedonale pubblico di collegamento con via del Palagione.

14. IC3.14 · via del Poggio a Chiocchio

nuova edificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 1.118 mq.

SE massima: 270 mq.

numero alloggi massimo: 3

numero piani massimo: 2

L'area si colloca al margine del territorio urbanizzato in un'area inedificata. Si dovrà per questo costituire una fascia arborea di margine con il territorio rurale e mantenere quanto più possibile superfici permeabili arborate anche nel lotto di pertinenza.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

L'intervento comprende la realizzazione di un tratto di strada a conclusione di via del Poggio (300 mq.) e la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

15. IC3.15 · località Podere Il Pino a Chiocchio

nuova area di sosta camper

area di intervento (ST): 5.003 mq.

L'intervento prevede la realizzazione di 6 piazzole di sosta e dell'impianto di trattamento delle acque di scarico. Vista la collocazione su un terreno in leggero pendio, la sistemazione potrà implicare modesti movimenti di terra per formare dei pianori raccordati all'andamento orografico del versante, mantenendo le alberature esistenti; la viabilità interna sarà inghiaiata o rifinita con manto in conglomerato con leganti trasparenti in modo da garantire un adeguato inserimento nel contesto.

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

16. IC3.16 · via di Palaia a Chiocchio

nuova edificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 2.617 mq.

SE massima: 270 mq.

numero alloggi massimo: 3

numero piani massimo: 2

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici attigui.

17. IC3.17 · via della Montagnola alla Presura

nuova edificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 5.723 mq.

SE massima: 300 mq.

numero alloggi massimo: 3

numero piani massimo: 2

L'area si colloca al margine del territorio urbanizzato in un'area inedificata. Si dovrà per questo costituire una fascia arborea di margine con il territorio rurale e mantenere quanto più possibile superfici permeabili arborate anche nel lotto di pertinenza.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

L'intervento prevede la realizzazione di un percorso pedonale protetto, cioè separato dalla carreggiata stradale attuale, in modo da migliorare la sicurezza stradale, e la cessione dell'area per la successiva realizzazione di un nuovo tracciato per la viabilità principale, in sostituzione del tratto in curva.

18. IC3.18 · Area per attrezzature ludico-ricreative a Strada in Chianti

nuova attrezzatura - Parco ricreativo (direzionale di servizio)

area di intervento (ST): 29.700 mq.

SE massima: 80 mq. commerciale (esercizio di somministrazione alimenti e bevande)
100 mq. rimessa attrezzi e mezzi meccanici (direzionale di servizio)

numero piani massimo: 1

L'intervento si propone di creare uno spazio multifunzionale all'aperto, con un punto di ristoro e somministrazione, con prodotti tipici del Chianti. La nuova attrezzatura si compone di una struttura (chiosco) per la somministrazione, da realizzare completamente in legno, oltre a tettoie e pedane, servizi igienici, dispensa di conservazione dei prodotti e bancone, a cui si associano i seguenti elementi: spazi per attività ludiche per i più piccoli, realizzati con materiali naturali quali legno, corde e fibre vegetali; una zona di aggregazione (tipo anfiteatro all'aperto) utilizzando la pendenza del terreno per gradoni verdi, attrezzata per manifestazioni, dibattiti, incontri e promozioni, con palcoscenico e schermo per proiezione; percorsi verdi sensoriali, attingendo a varie tipologie di piante, alberi e erbe, anche officinali; un manufatto in legno di modeste dimensioni, per alloggiamento strutture, attrezzi agricoli, macchinari. La rimessa per strutture e attrezzi dovrà essere realizzata come un unico manufatto, e collocata nell'angolo nord occidentale dell'area in un punto a bassa intervisibilità; all'intorno dovranno comunque essere utilizzate generose piantumazioni di alberi e siepi ricercando la massima integrazione al contesto paesaggistico. I percorsi sensoriali dovranno seguire la morfologia del versante, prediligendo la disposizione a girapoggio: le piante, alberi e erbe, anche officinali, dovranno distribuirsi nelle forme tipiche della piantata tradizionale evitando forme incoerenti con il paesaggio tipico della campagna toscana; saranno assolutamente da evitare parterres e broderies, cipressi isolati o in filare. L'anfiteatro dovrà essere realizzato facendo ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica, sagomando la terra a gradoni che saranno successivamente inerbiti; l'intervento dovrà essere improntato a un rigoroso minimalismo ricorrendo solo a superfici erbose eventualmente falciate a diverse altezze e pedane e sedute in legno. Eventuali schermi e installazioni sceniche dovranno essere temporanee e rimovibili e non dovranno configurarsi come opera edilizia. Per tutte le aree a parcheggio e in particolare per quella prevista in prossimità del chiosco, si dovrà prevedere una pavimentazione in terra battuta al fine di consentire il massimo assorbimento delle acque da parte del suolo; anche in questo caso si prescrive la dotazione di adeguate alberature al fine di prevedere l'ombreggiamento degli stalli.

19. abrogato

20. IC3.20 · Completamento edificio residenziale a Strada in Chianti

nuova completamento edificio residenziale

area di intervento (ST): 2.682 mq.

SE massima: 800 mq. (residenziale)

numero piani massimo: come da progetto originario (hmax. 6,50 ml)

L'intervento prevede il completamento dell'edificio residenziale prima disciplinato come piano attuativo vigente PV3.06 (ex lotto LL24 del previgente RU).

Il completamento dell'edificio residenziale deve essere contestuale al completamento delle opere pubbliche.

21. IC3.21 · Vivaio per ortoflorovivaismo alla Presura

Serre e altre attrezzature per produzione e vendita di piante

area di intervento (ST): 2.565 mq.

SE massima: 460 mq. (commerciale)

numero piani massimo: 1

L'intervento prevede la sostituzione delle serre esistenti con nuove serre a carattere permanente, e di una nuova pergola per l'installazione di un impianto fotovoltaico, da prevedere con una superficie massima di 80 mq. Si dovranno adottare soluzioni e accorgimenti progettuali volti alla mitigazione della possibilità di collisione dell'avifauna contro le superfici vetrate previste.

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

Art. 89 Progetti unitari convenzionati nella U.T.O.E. 4 San Polo

1. IC4.01 · via del Conventino a San Polo

nuova edificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 2.461 mq.

SE massima: 700 mq.

numero alloggi massimo: 8

numero piani massimo: 2

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

L'intervento comprende la realizzazione di un parcheggio pubblico (165 mq.) e l'allargamento di via del Conventino (150 mq.) e la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

2. IC4.02 · via Iris a San Polo

nuova edificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 486 mq.

SE massima: 150 mq.

numero alloggi massimo: 2

numero piani massimo: 2

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

3. IC4.03 · piazza G. Garibaldi, via dei Giaggioli a San Polo

ristrutturazione edilizia con ampliamento a destinazione commerciale/attrezzature di servizio pubbliche

area di intervento (ST): 408 mq.

SE massima: 60 mq. (110 mq. totali, comprensivi degli spazi destinati ad attrezzature di uso pubblico)

numero piani massimo: 2 (ammesso in aggiunta eventuale volume tecnico di accesso alla copertura praticabile)

Gli spazi al primo piano dovranno essere riservati ad attività sociali e di interesse collettivo, a servizio della frazione.

4. IC4.04 · via di Montemasso, via di Rubbiana a San Polo

sostituzione edilizia e riqualificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 2.159 mq.

SE massima: 800 mq.

numero alloggi massimo: 10 (3 alloggi per edilizia convenzionata)

numero piani massimo: 2

L'intervento prevede la conservazione del fabbricato residenziale posto sull'angolo tra via di Montemasso e via di Rubbiana, per il quale sono ammessi gli interventi della classe c2a, e la demolizione del manufatto a destinazione produttiva con ricostruzione in allineamento con gli edifici attigui, in modo da sistemare il fronte

su via di Rubbiana e permettere la realizzazione del marciapiede (160 mq.). L'intervento comprende inoltre la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

È comunque consentita anche la sostituzione dell'intero complesso, comprendente anche il fabbricato residenziale esistente, da ricostruire senza incremento di SUL; in tale caso tutti i nuovi volumi dovranno essere arretrati rispetto all'attuale fronte edificato in modo da realizzare un adeguato spazio pedonale.

5. IC4.05 · via Nuova a San Polo

nuova edificazione a destinazione residenziale

area di intervento (ST): 754 mq.

SE massima: 250 mq.

numero alloggi massimo: 3

numero piani massimo: 2

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

6. abrogato

7. IC4.07 · via dell'Oliveto a San Polo

nuova edificazione a destinazione industriale e artigianale in tre lotti, attuabili singolarmente

area di intervento (ST): 10.444 mq.

SE massima: 3.200 mq. (1.200 mq. ex lotto 3-4, 1.000 mq. ex lotto 5, 1.000 mq. ex lotto 7)

numero piani massimo: 2

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

L'intervento comprende la sistemazione di via Oliveto nei tratti fronteggianti i lotti e nella parte terminale della via stessa e la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

Art. 90 Progetti unitari convenzionati nella U.T.O.E. 6 Lucolena e Dudda

1. IC6.01 · località Carpineto a Dudda

ampliamento struttura per attività di trasformazione e conservazione di prodotti agricoli

area di intervento (ST): 20.547 mq.

SE massima: 1.500 mq. per ampliamento dell'edificio esistente (altezza massima 6,50 ml.), 600 mq. per nuova struttura coperta per la collocazione dei tini di stoccaggio (altezza massima 12,50 ml.), 3.000 mq. per nuovo edificio composto da deposito - barriccaia - a livello interrato o seminterrato (altezza massima 6,50 ml., doppia altezza; SE massima 2.000 mq.) e da locali per uffici, esposizione e degustazione su un livello fuori terra (altezza massima 4,50 ml.; SE massima 1.000 mq.)

Opere ed attrezzature pubbliche e/o di interesse collettivo richieste:

riassetto e messa in sicurezza dell'alveo del Borro di Dudda con realizzazione di attraversamento carrabile di accesso agli impianti sportivi, ristrutturazione degli spogliatoi del campo sportivo, miglioramento dei percorsi di accesso al cimitero e riqualificazione del patrimonio edificato del cimitero stesso.

Disposizioni specifiche:

Il progetto dovrà prevedere soluzioni atte a ridurre al minimo possibile il rimodellamento dell'andamento orografico attuale; nelle sistemazioni esterne dovranno essere impiegati materiali ed elementi vegetazionali adeguati al contesto, evitando la realizzazione di estese superfici impermeabilizzate, da limitarsi ai soli spazi necessari alla produzione. Dovranno in ogni caso essere salvaguardati i valori paesaggistici riconosciuti nel contesto; in particolare nella fascia di tutela del borro, area tutelata per legge ai sensi dell'Art. 142, c.1, lett. c del Codice, dovranno essere adottate tutte le misure per ridurre al minimo l'impermeabilizzazione e mantenere la vegetazione ripariale.

2. IC6.02 · località Torsoli

nuove strutture per la produzione di materiale per impianti a biomasse

area di intervento (ST): 16.119 mq.

SE massima: 950 mq. per lo stoccaggio e la lavorazione di cippato e cippatino e per lo stoccaggio dei sacchi, 270 mq. per gli spazi di rimessaggio e manutenzione dei macchinari (comprese le tettoie) e 60 mq. per uffici e spazi per il personale

numero piani massimo: 1

Si prevede la realizzazione di nuove volumetrie per lo stoccaggio al riparo dagli agenti atmosferici e per il confezionamento e la conservazione dei sacchi in attesa della vendita. Le nuove strutture dovranno essere collocate in modo da evitare rimodellamenti del terreno e da ridurre al minimo la visibilità dall'esterno.

La viabilità di accesso dovrà essere mantenuta permeabile; i piazzali pavimentati e gli edifici dovranno essere concentrati nella porzione più pianeggiante dell'area di intervento, cioè nella zona sud.

Si dovranno mettere in atto tutte le misure atte ad evitare sversamenti accidentali di sostanze contaminanti. In particolare dovrà essere mantenuta una fascia tampone vegetata di rispetto dal Borro del Cesto di almeno 20 ml. Le nuove strutture dovranno essere poste ad una distanza di almeno 10 ml. dalle aree boscate circostanti.

Il progetto dovrà rispettare le pertinenti misure generali e specifiche di conservazione definite per il SIC /ZSC IT 5190002 Monti del Chianti e prevedere le opportune misure di mitigazione nelle aree interessate dalla movimentazione dei materiali legnosi.

In considerazione degli interventi previsti e delle attività da svolgere in un'area aperta, anche con l'introduzione di attrezzature e macchinari per le lavorazioni, si ritiene che il progetto debba essere assoggettato a studio di incidenza specifico, riferito ad un'area più estesa rispetto a quella di intervento, interna o posta in relazione con il Sito, per individuare eventuali effetti cumulativi con altre attività - interne ed esterne al sito - potenzialmente incidenti sulla integrità del Sito stesso e adeguati interventi di mitigazione in conformità le misure di conservazione previste dalla D.G.R. 1223/2015.

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

3. IC6.03 · Fattoria San Michele, Monte San Michele

potenziamento delle attività ricettive con strutture complementari ed integrative

area di intervento (ST): 80.306 mq.

L'intervento prevede la realizzazione di due piscine e di un campetto polivalente in prossimità degli edifici, e il potenziamento dell'offerta di ricettività attraverso la formula del campeggio, nell'area aperta posta a sud-ovest e, previa verifica dell'assenza di specie tutelate, nelle radure della parte sud-est, e l'allestimento di un "parco avventura" o un "Bioparco" finalizzato ad attività di educazione ambientale, ricerca, divulgazione ed attività affini nella parte boscata a nord.

Le piscine dovranno essere provviste di appositi dispositivi atti a consentire la fuoriuscita della fauna di piccola taglia e all'adeguato trattamento delle acque.

Gli spazi per la sosta carrabile avranno una distribuzione "diffusa" cioè lungo la viabilità di accesso, in modo da limitare al massimo l'alterazione dei luoghi e da favorire la fruizione pedonale delle aree ricreative e ricettive. Le aree a parcheggio saranno trattate con opere tali da garantire la permeabilità dei suoli evitando il rischio di inquinamento dei corpi idrici a seguito di sversamenti accidentali.

Non è comunque consentita la realizzazione di nuova viabilità salvo quanto strettamente indispensabile a raggiungere gli spazi destinati alle tende ed alla manutenzione.

La tutela della risorsa idrica e l'autosufficienza idrica della struttura sono un presupposto essenziale per l'ampliamento dell'attività turistico ricettiva e dovranno essere predisposti idonei sistemi di approvvigionamento e smaltimento dei reflui e altre infrastrutture quali reti di illuminazione ecc. Il sistema di illuminazione notturna dovrà essere limitato alla sicurezza dei luoghi, poco invasivo e adeguatamente posizionato; i corpi illuminanti avranno un raggio di proiezione stretto e saranno di norma rivolti verso il basso.

È consentita infine la realizzazione di un impianto di produzione acqua calda (per riscaldamento ed acqua calda sanitaria) a biomassa legnosa, con approvvigionamento a chilometro zero derivante dai tagli selvicolturali tramite la selvicoltura del patrimonio boschivo del Parco e di quello delle aziende forestali presenti nell'area; è auspicabile il ricorso ad abbattitori di fumi e polveri sulla canna fumaria dell'impianto.

Tutti gli interventi saranno realizzati mantenendo idonee fasce di rispetto dai corpi idrici principali (Borro delle Ramacce, Borro Carpinete) di almeno 20 ml. e dalle sorgenti o raccolte d'acqua naturali o di antica formazione poste in prossimità del luogo - che dovranno essere conservate e recuperate -, con l'eventuale introduzione di fasce tampone arboreo arbustive.

Le aree verdi saranno mantenute con caratteri di naturalità. Deve in particolare essere escluso l'utilizzo di fitofarmaci nell'area.

Il progetto dovrà rispettare gli obiettivi di conservazione e le pertinenti misure di conservazione generali e specifiche per il SIC /ZSC IT 5190002 Monti del Chianti.

In considerazione della peculiarità dei luoghi e dell'estensione dell'area ed in assenza di una più chiara localizzazione e determinazione dei flussi turistici potenziali, il progetto convenzionato dovrà essere sottoposto a specifico studio di incidenza contestualizzando la previsione nell'ambito delle diverse aree di proprietà comunale ricadenti all'interno del Sito a possibile destinazione agricolo-forestale o ricreativa, adottando una visione unitaria che tenga conto delle specifiche caratteristiche ecologico-produttive e individui le modalità di gestione più idonee in relazione a ciascuna area agricola, forestale o ricreativa ai fini di un migliore inserimento dello stesso intervento all'interno della proprietà comunale e quindi del Sito stesso. Lo studio di incidenza dovrà considerare in particolare gli impatti su habitat e specie protette di interesse conservazionistico ed ecosistemi umidi legati a corsi d'acqua e sorgenti valutando anche gli effetti del rumore e del calpestio indotti dalle attività previste su habitat prioritari, fauna e flora di interesse conservazionistico. Lo studio di incidenza sarà riferito ad un'area più estesa rispetto a quella di intervento, interna o posta in relazione con il Sito, per individuare eventuali effetti cumulativi con altre attività - interne ed esterne al sito - potenzialmente incidenti sulla integrità del Sito stesso e adeguati interventi di mitigazione in conformità le misure di conservazione previste dalla D.G.R. 1223/2015; esso dovrà comunque essere esteso a tutta la proprietà comunale localizzata a Monte San Michele e dovrà anche esaminare nello specifico le caratteristiche e il valore ecologico e naturalistico dei soprassuoli forestali destinati al parco avventura o al Bioparco, evidenziare eventuali piante arboree di valore monumentale per indirizzare gli interventi selvicolturali previsti dal progetto.

Art. 91 Progetti unitari convenzionati nella U.T.O.E. 7 Panzano e Lamole

1. IC7.01 · Villa Le Barone, località San Leolino

ampliamento di struttura ricettiva

area di intervento (ST): 16.867mq.

SE massima: 400 mq.

numero piani massimo: 2

Il progetto prevede l'ampliamento della struttura ricettiva, che dovrà avvenire disponendo i nuovi corpi di fabbrica nel rispetto della morfologia del terreno ed in coerenza con l'impianto planimetrico e volumetrico consolidato, assicurando la salvaguardia del complesso della villa e del parco. L'ampliamento dovrà essere costituito da uno, massimo due corpi di fabbrica e deve disporsi nella parte sud occidentale dell'area di trasformazione in modo da interferire il meno possibile con le visuali dalla strada carrabile e dalla stessa villa.

Le finiture e le sistemazioni esterne (pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle del complesso esistente.

Deve essere ricercato un linguaggio adeguato ai luoghi e alla funzione prevista, al fine della massima integrazione con gli edifici esistenti, anche attraverso l'uso appropriato di materiali e forme contemporanei, purché non in contrasto e finalizzati comunque a rendere l'intervento coerente con il contesto paesaggistico di notevole pregio.

Valgono inoltre le prescrizioni della scheda di vincolo di cui al documento denominato "Criteri e modalità di inserimento paesaggistico degli interventi" allegato alle presenti Norme.

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

2. IC7.02 · località Ferruzzi

riqualificazione per attività industriali ed artigianali e le altre destinazioni d'uso ammesse dall'ambito U4

area di intervento (ST): 28.964 mq.

numero piani massimo: 2

È prevista la sostituzione edilizia e/o l'addizione volumetrica con incremento della SE fino ad un massimo del 35% di quella esistente, entro un Indice di Copertura massimo del 60%, attuabile per singoli lotti funzionali.

Contestualmente dovranno essere realizzate opere di risanamento (ad esempio rimozione di parti e/o coperture in amianto) e di riqualificazione dell'edificato esistente mediante l'uso di schermature che possano migliorare l'inserimento nel contesto utilizzando i materiali del luogo (legno, cotto, essenze verdi).

Dovrà inoltre essere garantito l'utilizzo di tecniche costruttive di edilizia sostenibile che, anche attraverso l'impiego di impianti tecnologici e dispositivi volti al risparmio energetico, consentano al nuovo edificio il raggiungimento di prestazioni energetiche globali particolarmente qualificanti e migliorative rispetto ai parametri di legge.

Valgono inoltre le prescrizioni della scheda di vincolo di cui al documento denominato "Criteri e modalità di inserimento paesaggistico degli interventi" allegato alle presenti Norme.

L'intervento comprende la sistemazione della viabilità interna di servizio all'area artigianale, la predisposizione di elementi vegetazionali di filtro e di ambientazione e l'eventuale realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

3. IC7.03 · località Casole

nuovo edificio per il ciclo produttivo legato alle produzioni agricole locali a carattere artigianale

area di intervento (ST): 2.971 mq.

SE massima: 340 mq.

numero piani massimo: 1

L'area è posta in un ambito poco visibile dalla viabilità pubblica essendo schermata da una spessa fascia di vegetazione di macchia mediterranea su ben tre lati. Il nuovo edificio troverà accessibilità mediante un percorso esistente che partendo dalla viabilità poderale esistente raggiungerà l'area oggetto di integrazione. Il progetto per il nuovo edificio dovrà comunque mirare alla massima integrazione con il paesaggio circostante attraverso un disegno architettonico espresso in forme semplici e compatte e l'impiego di materiali e di colori coerenti; l'impiego di tecniche costruttive orientate alla riduzione dei consumi idrici ed energetici è un elemento progettuale vincolante. L'intervento dovrà essere arricchito di adeguate alberature e schermature verdi per migliorarne l'integrazione con la macchia circostante; si dovranno limitare quanto più possibile eventuali modellazioni del suolo per la realizzazione di slarghi o piazzali. Per queste aree (pz) si dovrà prevedere quanto più possibile l'impiego della terra battuta al fine di consentire il massimo assorbimento delle acque meteoriche. Gli interventi di illuminazione esterni dovranno essere eseguiti secondo criteri di antinquinamento luminoso, con basso fattore di abbagliamento e a ridotto consumo energetico.

Titolo X Piani Attuativi

Art. 92 Disposizioni comuni per i Piani Attuativi

1. Gli interventi consistono nella realizzazione di complessi edilizi in aree libere oppure nella riconfigurazione funzionale e morfologica di parti del territorio urbanizzato e di parti del territorio rurale, e nella realizzazione di nuovi tracciati di viabilità e infrastrutture.

2. I Piani Attuativi sono identificati da una sigla composta dall'U.T.O.E. di appartenenza e da un numero progressivo; essi sono perimetrati ed indicati con tale sigla nelle Tavole di P.O.

3. Gli interventi sono subordinati alla redazione di Piano Attuativo esteso all'intero ambito oppure ad una o più Unità Minime di Intervento, laddove previste dalle presenti Norme.

4. In sede di elaborazione del progetto del Piano Attuativo qualora le indicazioni grafiche riguardanti il perimetro e/o le suddivisioni interne cadano in prossimità ma non coincidano con elementi reali di suddivisione del territorio rilevabili sul posto o su mappe a scala di maggiore dettaglio, dette linee grafiche di perimetrazione e di suddivisione possono essere portate a combaciare con i corrispondenti elementi di suddivisione reale del territorio; in tali casi l'approvazione del Piano Attuativo comporta la corrispondente rettifica senza che ciò comporti variante al Piano Operativo.

5. La disciplina specifica di ciascuna area è riportata ai successivi articoli, nei quali sono definiti il dimensionamento per gli interventi privati e per gli spazi pubblici, gli obiettivi, le prescrizioni ed i condizionamenti per l'attuazione del progetto, i requisiti e le prestazioni richiesti in particolare per garantire il corretto inserimento paesistico e la sostenibilità ambientale. Si dovrà inoltre fare riferimento al documento denominato "Criteri e modalità di inserimento paesaggistico degli interventi" allegato alle presenti Norme.

Le dimensioni degli spazi pubblici sono da considerarsi dei minimi.

Per l'altezza dei piani si fa riferimento all'"altezza virtuale", così come definita dal Regolamento di attuazione dell'art. 216 della L.R. 65/2014 in materia di unificazione dei parametri urbanistici e edilizi; nel caso di terreni in pendenza o con quote differenti il numero massimo di piani si intende relativo al fronte a valle. Il numero di piani comprende i livelli dell'edificio fuori terra e i livelli non totalmente o prevalentemente interrati nel caso di locali con altezza utile (HU) non superiore a 2,40 ml. o comunque esclusi dal computo della Superficie edificabile (o Edificata) (SE).

Per gli edifici destinati ad attività industriali ed artigianali oppure ad attività commerciali all'ingrosso e depositi ad un solo livello è consentita un'altezza massima (Hmax) di 7,50 ml. nel caso in cui il numero di piani massimo sia pari a 2; in caso di comprovata necessità per la messa in opera di carri-ponte od altre attrezzature strettamente legate alla produzione oppure per i mezzi impiegati nell'attività e solo per quelle parti dell'edificio che ospitano l'attrezzatura oppure i mezzi impiegati nell'attività, l'altezza massima (Hmax) è elevata a 9 ml.

6. La progettazione degli spazi pubblici o di uso pubblico e per le attività di servizio dovrà rispettare i criteri e le regole generali definiti all'art. 82 ed i criteri e le regole specifici definiti per ciascun ambito.

7. Fino all'attuazione degli interventi previsti dal Piano Operativo su edifici e spazi aperti sono consentiti solo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e, limitatamente alle modifiche dei prospetti, la ristrutturazione edilizia, comunque senza cambio di destinazione d'uso e suddivisione delle unità immobiliari.

8. Ad avvenuta ultimazione degli interventi previsti dal Piano Operativo, gli edifici e le aree di pertinenza saranno da considerare in classe c2b, comunque senza possibilità di realizzare le addizioni volumetriche di cui al precedente comma 3 dell'art. 26 e fatto salvo quanto eventualmente disciplinato per edifici di particolare pregio.

Capo I Piani Attuativi nella U.T.O.E. 1 Greve, Greti e Montefioralle

Art. 93 bis Piano Attuativo in viale G. da Verrazzano a Greve (PA1.02)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione industriale per la riqualificazione dell'area, in particolare per la realizzazione di un fabbricato da destinarsi a conservazione, immagazzinamento, imbottigliamento e vendita del prodotto vitivinicolo.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 6.890 mq.

Superficie edificabile massima (SE): 2.900 mq.

numero massimo dei piani: 2

altezza massima (H) estradosso solaio di copertura: ml. 9,0

altezza massima (h) intradosso solaio di copertura: ml. 8,5

opere ed attrezzature pubbliche:

Il progetto dovrà verificare le dotazioni di aree a standard come da D.M. 1444/1968, per il nuovo insediamento industriale la superficie da destinare a spazi pubblici o destinata ad attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi non può essere inferiore al 10% dell'intera superficie.

È prevista inoltre la realizzazione di una rotatoria sulla sede stradale della S.R.222 Chiantigiana, all'incrocio con la via G. Pastore, secondo le indicazioni di Regione Toscana e Città Metropolitana, completa di tutte le opere di sistemazione connesse, e l'eventuale realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

3. Disposizioni specifiche:

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici attigui e/o prospicenti, in riferimento al contesto e in considerazione del passaggio dal territorio urbanizzato al territorio rurale.

Art. 93 tris Piano Attuativo in via Montebeni a Greve (PA1.03)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione artigianale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 24.075 mq.

Superficie edificabile massima (SE): 6.000 mq.

altezza massima (H) estradosso solaio di copertura: ml. 10,0

opere ed attrezzature pubbliche:

3. Disposizioni specifiche:

L'intervento prevede la realizzazione di un edificio con destinazione artigianale, di massimo due piani, mentre non si potranno realizzare piani interrati o seminterrati. L'intervento dà compimento ad un progetto da molto tempo sospeso e che è stato realizzato solo in parte; nel tempo sono comunque venute meno le condizioni che ne avevano determinato la previsione con la specifica destinazione d'uso.

L'accesso all'edificio dovrà avvenire tramite via Montebeni, con un tratto di strada che costeggerà l'area di laminazione per la riduzione del rischio idraulico.

Il progetto architettonico dovrà proporre volumi semplici e materiali innovativi, visto il contesto e le attrezzature presenti. Dovrà altresì essere adottato un approccio progettuale integrato, con soluzioni che recepiscano i criteri CAM (Criteri Ambientali Minimi) e che ottimizzino le prestazioni passive degli edifici, con soluzioni tecniche appropriate all'uso delle FER.

Per la progettazione degli spazi di aperti e pertinenziali, si dovrà fare riferimento alle linee guida regionali APEA, con particolare riferimento all'integrazione tra paesaggio ed insediamento produttivo e all'infrastrutturazione ecologica dell'area. In tal senso anche i parcheggi (pubblici e privati) a servizio del nuovo insediamento dovranno essere opportunamente alberati per l'ombreggiamento e la mitigazione dell'impatto visivo. Una spessa fascia verde dovrà essere posta lungo tutto il perimetro, mentre lungo via Montebeni si dovrà valutare la possibilità di formate un filare alberato.

A carico dell'intervento è prevista la realizzazione di una cassa di laminazione, secondo le indicazioni della scheda di fattibilità idraulica, tuttavia, se ne riscontra la necessità, tale cassa potrà essere anche realizzata dal Comune di Greve in Chianti e in tal caso al posto di quella l'intervento potrà realizzare altre dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici attigui e/o prospicenti, in riferimento al contesto e in considerazione del passaggio dal territorio urbanizzato al territorio rurale.

Capo II Piani Attuativi nella U.T.O.E. 3 Strada, Chiocchio, Santa Cristina, Presura e Meleto

Art. 94 Piano Attuativo in via della Montagnola alla Presura (PA3.01)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione ricettiva (Residenza Turistico Alberghiera), ad integrazione dell'attività commerciale esistente.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 14.446 mq.

SE massima: 500 mq.

numero alloggi massimo: 8

numero piani massimo: 1

opere ed attrezzature pubbliche: il progetto dovrà verificare le dotazioni di aree a standard come da D.M. 1444/1968.

3. Disposizioni specifiche:

I nuovi edifici dovranno essere collocati in prossimità dei fabbricati esistenti al fine di ricostituire la modalità insediativa di un nucleo rurale. Per l'edificio esistente sono ammessi gli interventi previsti per la classe c3a.

È ammessa la realizzazione di una piscina e di un laghetto per il recupero dell'acqua piovana.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici esistenti attigui.

Art. 95 Piano Attuativo in via di Pancole a Santa Cristina (PA3.02)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 5.623 mq.

SE massima: 600 mq.

numero alloggi massimo: 6

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche: il progetto dovrà verificare le dotazioni di aree a standard come da D.M. 1444/1968 (parcheggio, lungo la viabilità interna, e verde pubblico, direttamente accessibile dalla viabilità principale); nella realizzazione della viabilità di servizio sono previsti l'adeguamento delle strade a fondo cieco esistenti ed il loro collegamento.

3. Disposizioni specifiche:

Collocandosi al margine dell'insediamento, l'intervento dovrà integrarsi con il contesto paesaggistico, definendo con cura i bordi a contatto con il territorio rurale. Per gli edifici, il volume e la copertura dovranno essere concepiti con forme semplici, secondo le modalità progettuali ed esecutive caratteristiche dell'edilizia tradizionale e in coerenza con il contesto ambientale evitando comunque caratterizzazioni vernacolari. L'involucro murario esterno potrà avere finiture anch'esse di tipo tradizionale, fatte salve le innovazioni necessarie al miglioramento delle prestazioni energetiche e quelle finalizzate alla maggiore sostenibilità del ciclo edilizio. Sono comunque considerati compatibili tetti verdi e paramenti naturali (legno, pietra) e, sempre se improntati alla massima semplicità ed a forme elementari, gli approcci progettuali dell'architettura contemporanea.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione, in riferimento al contesto e in considerazione del passaggio dal territorio urbanizzato al territorio rurale.

Art. 96 Piano Attuativo in via della Fonticina, Borgo Baldassarre Paoli a Strada (PA3.03)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione residenziale ed attrezzature di servizio attraverso la riqualificazione dell'area attualmente occupata da un campetto da gioco e dall'asilo dismesso.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 9.999 mq.

SE massima: 850 mq. (residenza)

numero alloggi massimo: 12

numero piani massimo: 2

Per le attrezzature della parrocchia è prevista la demolizione dell'edificio dell'asilo e la costruzione di una nuova struttura nella parte sud dell'area per una SE massima di 280 mq. e con numero di piani massimo pari a 2 ed autorimessa interrata entro le dotazioni minime definite dalle norme statali e regionali.

opere ed attrezzature pubbliche:

  • allargamento di via della Fonticina (115 mq.) e parcheggio pubblico (780 mq.) con accesso dalla stessa via;
  • allargamento di via della Chiesa (120 mq.) e parcheggio pubblico lungo strada (90 mq.);
  • percorso pedonale di collegamento tra via della Chiesa e via della Fonticina;
  • area a verde di uso pubblico (360 mq.);
  • cessione all'Amministrazione dell'area del pallaio (750 mq.).

3. Disposizioni specifiche:

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

Si prescrive il mantenimento del filare di alberi lungo via Borgo Paoli e delle alberature esistenti lungo via della Chiesa.

Art. 97 Piano Attuativo in piazza E. Landi, via dei Cipressi a Strada (PA3.04)

1. Si prevede la riqualificazione del complesso esistente nel quale è presente un'attività artigianale (pastificio), in modo da renderlo più funzionale e meglio contestualizzato, e la realizzazione di un nuovo edificio per la promozione e la valorizzazione delle produzioni alimentari, con spazi a supporto dell'attività svolta, quali una sala multiuso per la didattica e l'esposizione al piano terra ed alloggi ad uso di foresteria al primo piano.

Per la nuova edificazione è comunque ammessa l'attuazione con intervento diretto.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 3.287 mq.

SE massima: 325 mq. (nuova edificazione)

numero piani massimo: 2

Superficie Coperta massima: 162 mq. (nuova edificazione)

per l'edificio esistente sono consentiti la ristrutturazione edilizia e l'ampliamento fino ad un massimo del 20% del volume totale fuori terra esistente, modificando il prospetto per il suo corretto inserimento architettonico nella piazza

opere ed attrezzature pubbliche:

passaggio pedonale e ciclabile, opportunamente separato dalla viabilità carrabile, per il collegamento con il cimitero.

3. Disposizioni specifiche:

Il collegamento al fabbricato dovrà avvenire con una nuova viabilità carrabile prolungando via P. Arpioni ed un piazzale di manovra per i mezzi, tali da escludere qualsiasi accesso alle funzioni produttive dalla piazza. L'accesso dalla piazza dovrà essere riservato esclusivamente alle funzioni amministrative e di rappresentanza.

Art. 98 Piano Attuativo in via F. Ferrucci a Strada (PA3.05)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione residenziale e attrezzature di servizio.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 7.912 mq.

SE massima: 1.350 mq. (residenza)

numero alloggi massimo: 16

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche:

  • parcheggi pubblici in adiacenza al campo sportivo (1.850 mq.) con viabilità di accesso ed area a verde pubblico (700 mq.);
  • ampliamento dell'area del campo sportivo (1.325 mq.) con realizzazione di un edificio a servizio dell'impianto sportivo con spogliatoi, magazzino e punto di ristoro e sistemazione a verde delle aree adiacenti.

3. Disposizioni specifiche:

L'edificazione sarà localizzata nella parte lungo via Ferrucci, in continuità con il tessuto esistente, allo scopo di dare unitarietà al tessuto edificato, con una disposizione degli edifici che assecondi l'andamento del terreno, lungo le curve di livello. L'accesso carrabile dovrà utilizzare le lievi pendenze per minimizzare gli scavi ed i rinterri. Il margine a contatto con l'edificato esistente dovrà essere segnato da siepi miste, con specie locali, mentre il margine con il territorio rurale sarà destinato a parco pertinenziale, alberato con specie tipiche tradizionali, in modo da costituire una "cintura verde" che qualifichi il passaggio tra i due ambiti - urbano e rurale -. I parcheggi, sia quelli di pertinenza della previsione che quelli delle relative opere ed attrezzature pubbliche, dovranno essere opportunamente alberati per l'ombreggiamento e la mitigazione dell'impatto visivo e dovranno essere realizzati con pavimentazioni inerbite che consentano anche il parziale assorbimento delle acque meteoriche (vedi "Orientamenti in materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare l'impermeabilizzazione del suolo, Commissione Europea 2012").

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione, in riferimento al contesto e in considerazione del passaggio dal territorio urbanizzato al territorio rurale.

Art. 99 Piano Attuativo in via Poggensi, via di Palaia a Chiocchio (PA3.06)

1. Si tratta della riqualificazione dell'area dell'ex fornace, con realizzazione di un nuovo insediamento residenziale e creazione di un parco pubblico comprendente il recupero dei resti dell'antico opificio.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 14.645 mq.

SE massima: 750 mq.

numero alloggi massimo: 9

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche:

  • parcheggio pubblico (470 mq.) su via di Palaia;
  • parco pubblico (11.810 mq.) con mantenimento delle strutture superstiti della fornace.

3. Disposizioni specifiche:

I nuovi edifici dovranno mantenere gli allineamenti degli edifici esistenti su via di Palaia.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

Art. 100 Piano Attuativo in via L. Conti a Chiocchio (PA3.07)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione ricettiva.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 7.646 mq.

SE massima: 3.200 mq.

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche: il progetto dovrà verificare le dotazioni di aree a standard come da D.M. 1444/1968.

3. Disposizioni specifiche:

Il progetto prevede la realizzazione della nuova struttura disponendo i nuovi volumi in coerenza con le caratteristiche del paesaggio agrario circostante, e con la creazione di belvedere e spazi di sosta da collegare a via L. Conti.

Il profilo delle nuove costruzioni dovrà tener conto del dislivello tra la via L. Conti e il margine a valle, con soluzioni planivolumetriche anche gradonate tali da assecondare l'andamento del terreno attuale e salvaguardare gli affacci sul panorama delle colline circostanti.

La viabilità di servizio alla nuova struttura sarà organizzata da via del Poggio, senza alcun accesso carrabile da via L. Conti.

Valgono inoltre le prescrizioni della scheda di vincolo di cui al documento denominato "Criteri e modalità di inserimento paesaggistico degli interventi" allegato alle presenti Norme.

Art. 100 bis Piano Attuativo SR 222 Chiantigiana a Strada (PA3.08)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione direzionale, commerciale e residenziale per la riqualificazione dell'area, in particolare per il potenziamento dei servizi sanitari e socio-sanitari, mediante la realizzazione di una Residenza Sanitaria per anziani, un centro medico polifunzionale con attiguo fabbricato commerciale, e fabbricati residenziali per social housing.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 15.609 mq.

SE massima:

  • residenza sanitaria anziani RSA (mq. 3.600);
  • edilizia privata sociale (residenze speciali) o social housing per alloggi (mq. 1.300);
  • centro medico polifunzionale (mq. 1.000);
  • edificio commerciale (mq. 420);

numero piani massimo: n. 3 per l'edificio RSA e n. 2 per tutto l'altro edificato

opere ed attrezzature pubbliche: il progetto dovrà verificare le dotazioni di aree a standard come da D.M. 1444/19681968 in relazione alle destinazioni previste, per la superficie da destinare a spazi pubblici, ad attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi.
È prevista inoltre la realizzazione di un primo tratto di viabilità che dalla variante all'abitato (SR.222) porta al Largo della Cappellina, con relativi parcheggi laterali, nuova strada a due corsie dotata di un marciapiede laterale che dal termine di via Beata Villana porta a via Alamanni (piazzale antistante la scuola elementare), parcheggio pubblico in fregio alla nuova strada in continuazione dell'attuale piazzale antistante la scuola elementare, camminamento pubblico con area ludica e verde di corredo, dal limite del comparto fino alla nuova viabilità, riqualificazione del piazzale ed area antistante dell'edificio scolastico Bucciolini, a seguito della nuova viabilità e dei nuovi parcheggi, realizzazione delle scale di collegamento tra il camminamento pedonale da via Pertini e il parco pubblico esistente (spazio giochi), realizzazione piccola struttura e impianti per area eventi con accesso da via Palmiro Togliatti, con conseguente spostamento dell'area sgambamento cani lungo via Poggio ai Mandorli, in area di proprietà comunale, e l'eventuale realizzazione di ulteriori dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

3. Disposizioni specifiche:

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e coordinate con quelle degli edifici attigui e/o prospicenti, in riferimento al contesto e in considerazione del passaggio dal territorio urbanizzato al territorio rurale.

Art. 100 ter Piano Attuativo a Chiocchio (PA3.09)

1. Si tratta della realizzazione di una nuova attrezzatura a destinazione turistico-ricettiva.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 14.446 mq.

SE massima: 700 mq. comprensivi delle superfici da destinare a bar e ristorante

numero piani massimo: 1

opere ed attrezzature pubbliche:

3. Disposizioni specifiche:

A mitigazione dell'intervento è previsto il rafforzamento, per le aree non sottoposte a trasformazione, dei caratteri ambientali e paesaggistici anche mediante la piantumazione di nuove alberature attraverso un adeguato e complessivo progetto del verde. L'area, posta a occidente del centro di Chiocchio, comprende un lago di circa 9.000 mq, alimentato da una vena naturale, già utilizzato in precedenza per la pesca sportiva e oggi invece in stato di abbandono, come l'area circostante e che comunque dovrà essere interrato come da richiesta del Genio Civile. L'obiettivo della riqualificazione generale dell'area è perseguito mediante la previsione di un'area con destinazioni d'uso turistiche diversificate. Si prevede infatti la realizzazione di un'area sosta camper e di un'area turistico ricettiva da realizzarsi con strutture leggere, preferibilmente in legno, un parcheggio di servizio, una zona per le attività sportive all'aperto dove potranno essere realizzate anche due piscine rispettivamente di 200 mq e una più piccola di 50 mq per i bambini e infine un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande con bar e ristorante. L'area sosta camper si dovrà porre immediatamente a valle della strada di accesso all'area, in modo da contenerne la visibilità sia dalla Chiantigiana che dalle colline fronti stanti e in particolare dalla Pieve di San Donato a Mugnana. Si dovrà schermare per questo con un denso margine alberato, ottenuto infoltendo l'area con vegetazione spontanea esistente al confine con i coltivi più a valle; il progetto del verde, nel suo complesso, compreso quello che dovrà interessare le aree a destinazione ricreativa e turistico-ricettiva, deve essere prioritariamente finalizzato alla tutela della sopracitata visuale; particolare cura dovrà essere posta alle pavimentazioni dei percorsi, dei parcheggi e degli stalli per i camper, che devono essere mantenute quanto più possibile permeabili. L'area destinata alla struttura turistico ricettiva è quella posta sul margine occidentale dell'area pianeggiante, ai bordi dell'attuale invaso da interrare: la struttura da adibire a camere non potrà superare i 3,5 metri di altezza e dovrà articolarsi in uno, massimo due edifici, preferibilmente in legno, secondo le tecniche dell'edilizia sostenibile. Tale struttura si dovrà integrare con il paesaggio naturale circostante attraverso un disegno architettonico espresso in forme semplici e compatte; l'impiego di tecniche costruttive orientate alla riduzione dei consumi idrici o energetici è elemento progettuale vincolante. Gli interventi di illuminazione esterni dovranno essere eseguiti secondo criteri di antinquinamento luminoso, con basso fattore di abbagliamento e a ridotto consumo energetico. Dovrà essere predisposto un progetto del verde che miri a integrare le nuove attrezzature nel contesto; esso deve essere l'occasione per mitigare gli aspetti detrattori della qualità paesaggistica - in particolare rispetto alla visuale che si coglie dalla Pieve di San Donato a Mugnana -, per la riqualificazione degli assetti ecologico ambientali e per il ristabilimento di valori paesaggistici degradati.

Per le aree a parcheggio in generale si dovrà prevedere l'impiego di una pavimentazione permeabile al fine di consentire il massimo assorbimento delle acque da parte del suolo, dotandole anche di adeguate alberature al fine di prevedere l'ombreggiamento degli stalli.

L'intervento è subordinato alla realizzazione di una rotatoria sulla S.R.222 Chiantigiana, in corrispondenza dell'incrocio di via di Palaia, da concordare con la Città Metropolitana di Firenze. Tale rotatoria dovrà assicurare l'accesso in sicurezza ai due ambiti, quello turistico ricettivo previsto e quello residenziale esistente e contribuire significativamente ala riduzione della velocità per le auto che provengono da nord verso la frazione di Chiocchio.
Nella fascia di rispetto stradale, ai fini della sicurezza, non potranno essere impiantati nuovi alberi.

L'intervento comprende la realizzazione di dotazioni pubbliche che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

Capo III Piani Attuativi nella U.T.O.E. 4 San Polo

Art. 101 Piano Attuativo in via Montemasso a San Polo (PA4.01)

1. Si tratta della riconversione di un insediamento produttivo a destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 7.109 mq.

SE massima: 900 mq.

numero alloggi massimo: 10

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche:

  • parcheggio pubblico (385 mq.) ed area a verde pubblico (1.110 mq.) su via di Montemasso.

3. Disposizioni specifiche:

Collocandosi al margine dell'insediamento, e dunque in un'area particolarmente fragile dal punto di vista paesaggistico, gli edifici, il volume e la copertura dovranno essere concepiti con forme semplici, secondo le modalità progettuali ed esecutive caratteristiche dell'edilizia tradizionale o utilizzando un appropriato linguaggio contemporaneo, in coerenza con il contesto ambientale ed evitando comunque caratterizzazioni vernacolari.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione e riferite allo specifico contesto.

Capo III bis Piani Attuativi nella U.T.O.E. 5 Cintoia

Art. 101 bis Piano Attuativo ex Filanda e “Quartieri spagnoli” (PA5.01)

1. Si tratta della realizzazione, in luogo dell'ex complesso industriale, di una nuova struttura socio-sanitaria a carattere privato, quindi con destinazione direzionale e di servizio, sotto-categoria funzionale Ds.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 12.225 mq.

SE massima: 7.508 di cui 6.426 esistenti e 1.081 ulteriori mq.

numero piani massimo: 3

opere ed attrezzature pubbliche:

3. Disposizioni specifiche:

Il progetto prevede la ridistribuzione della superficie dell'attuale filanda, sui tre piani e una riqualificazione complessiva dell'area.

L'area insiste su un sito industriale dismesso che comprende alcuni fabbricati adiacenti fra loro; una filatura (filanda), che a partire dal dopoguerra e fino alla fine degli anni '80 ha costituito il principale sbocco occupazionale per gli abitanti della valle di Cintoia e un complesso edilizio detto i "Quartieri Spagnoli", ora avente funzione residenziale. Quest'ultimo è costituito da un corpo di fabbrica distribuito su due piani fuori terra, con quattro unità immobiliari residenziali e da un resede di pertinenza posto in adiacenza all'edificio della "Ex Filanda", anch'essa distribuita su due piani. Da tempo abbandonati, entrambi gli edifici versano in condizioni di avanzato degrado, e sono in gran parte diruti (in particolare la ex filanda).

L'intervento prevede la demolizione degli edifici esistente e la realizzazione di una struttura suddivisa in un'area "RSA" da 80 posti letto ed un'area "Riabilitativa" da 40 posti letto, per una capacità totale di accoglienza pari a 120 posti letto, a cui corrispondono complessivi 6.640 mq di SE.

Si prevede la realizzazione di un fabbricato di massimo tre piani fuori terra (terra, primo e secondo), collocato in gran parte nel sedime dell'ex Filanda, di cui il progetto deve conservare la memoria. Il nuovo fabbricato destinato ad ospitare la RSA dovrà attestarsi sull'attuale altezza di colmo dell'edificio esistente dei "Quartieri spagnoli"; inoltre, al fine di perseguire un più corretto inserimento nella valle di Cintoia, il progetto dovrà ricorrere a materiali, forme e colori coerenti con il contesto, attraverso opportuni approfondimenti in sede di piano attuativo. L'impiego di tecniche costruttive orientate al contenimento dei consumi idrici ed energetici è elemento progettuale vincolante. Si dovranno altresì adottare opportuni accorgimenti progettuali per la mitigazione delle possibilità di collisione dell'avifauna contro le eventuali ampie vetrate, se previste, e per la riduzione dell'eventuale inquinamento luminoso, specialmente notturno.

Il recupero dei Quartieri spagnoli e dl prospetto della ex filanda verso la villa non deve comportare modifiche significative dei prospetti, che non devono essere alterati o trasformati.

Particolare cura dovrà essere posta alle pavimentazioni esterne, che devono essere mantenute quanto più possibile permeabili.

Per le aree a parcheggio, si dovranno prevedere alberature, siepi e cespugli di altezze e dimensioni adeguata, in particolare per quella lungo la strada provinciale, al fine di creare di una barriera visiva verso il nuovo edificio. Le cospicue aree a parcheggio dovranno essere opportunamente piantumate al fine della riduzione dell'impatto visivo dai punti panoramici sovrastanti e del miglioramento del microclima complessivo. Dovranno essere impiegate alberature di alto fusto di almeno 15 anni tipiche del contesto locale. Per la progettazione delle aree di sosta dovrà essere predisposto un progetto che tenga conto dell'infiltrazione dell'acqua nel suolo (mediante l'impiego di pavimentazioni quanto più possibile permeabili) e che eventualmente preveda il deflusso delle acque verso aiuole inverdite. Per le aree a parcheggio e per le aree esterne in generale, non dovranno essere impiegati alberi di cipresso, se non per sostituire piante già esistenti ammalorate. Per le aree lasciate a verde, al fine di ridurre il consumo idrico per irrigazione, dovrà essere predisposta la semina di fiori selvatici ovvero specie vegetali poco esigenti e rustiche con diverse infiorescenze; tali aree oltre che costituire isole di naturalità che vanno a costituire microhabitat per gli insetti, svolgono anche una funzione estetica per le differenti variopinte fioriture. Tutto il disegno delle pertinenze esterne dovrà essere volto alla migliore integrazione con il contesto paesaggistico circostante, perseguendo un disegno organico per elementi vegetali, forme, coloriture e materiali. Anche per le sistemazioni esterne dovranno essere impiegati sistemi di illuminazione basso fattore di abbagliamento e a ridotto consumo energetico, al fine di non incrementare l'inquinamento luminoso notturno e nel contempo garantire l'accessibilità e la fruizione al parcheggio stesso.

L'intervento dovrà farsi carico del collegamento acquedottistico alla sorgente esistente, di cui il Comune di Greve ha chiesto l'utilizzo. L'acquedotto dovrà essere collegato anche alle condutture predisposte per il borgo di Casagrande. L'intervento deve altresì recuperare la vecchia strada vicinale e comprende la manutenzione dei sentieri della valle che saranno stabilite dalla convenzione, anche fuori comparto.

Art. 101 tris Piano Attuativo ex stallone a Cintoia (PA5.02)

4. Si tratta della realizzazione, in luogo di una ex stalla, di una nuova struttura turistico ricettiva.

5. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 31.400 mq.

SE massima: 2.761 mq.

numero piani massimo: 3 (di cui 2 fuori terra e uno interrato)

opere ed attrezzature pubbliche:

6. Disposizioni specifiche:

L'intervento prevede, in luogo dell'edificio agricolo denominato "Ex Stallone", attualmente adibito a magazzino/rimessa rurale, la realizzazione di una nuova struttura alberghiera utile anche alle persone che possono essere legate a diverso titolo agli ospiti delle strutture della "Ex Filanda" e della casa-vacanze per bambini con fragilità.

Per il nuovo edificio dovrà essere utilizzato un linguaggio architettonico che sappia integrarsi in quanto a capacità di invecchiamento e durevolezza con il limitrofo contesto rurale, e che insieme sia capace di riqualificare o creare nuovi paesaggi di qualità. Il progetto dovrà proporre volumi semplici e materiali innovativi, evitando comunque espressioni vernacolari, rustiche o linguaggi non propriamente contemporanei.

Dovrà essere adottato un approccio progettuale integrato, con soluzioni che, contemporaneamente, controllino il soleggiamento estivo, favoriscano il soleggiamento invernale e ottimizzino le prestazioni passive degli edifici, con soluzioni tecniche appropriate all'uso delle FER.

Particolare cura dovrà essere posta alle pavimentazioni esterne, che devono essere mantenute quanto più possibile permeabili.

Per le aree a parcheggio che qui si estendono su superficie cospicua, si dovranno prevedere siepi e cespugli di altezze e dimensioni adeguata; per tutta l'area del parcheggio dovrà essere impiagata una pavimentazione permeabile al fine di consentire il massimo assorbimento delle acque da parte del suolo; il parcheggio dovrà essere dotato anche di adeguate alberature al fine di prevederne l'ombreggiamento degli stalli, ridurre l'effetto isola di calore e ridurre gli impatti sulla qualità panoramica della valle di Cintoia.

Dovrà essere mantenuta lungo la SP di via della Panca una fascia arborea di adeguato spessore dove prevedere il mantenimento delle alberature e siepi esistenti e la nuova piantumazione di ulteriori alberature, al fine di costituire una spessa fascia verde. Il progetto per il nuovo edificio dovrà mirare a un integrazione con il paesaggio circostante anche attraverso l'impiego di materiali e colori coerenti con esso; il progetto del nuovo edificio dovrà adottare opportuni sistemi costruttivi e impiantistici di mitigazione rispetto al consumo delle risorse energetiche e idriche: sono da preferire forme compatte invece di articolate, involucri che consentano la riduzione dei consumi per riscaldamento e raffrescamento, tetti verdi e sistemi di raccolta e accumulo delle acque piovane.

Dovranno essere adottati particolari accorgimenti relativi all'inquinamento luminoso, specialmente notturno tramite dispositivi di oscuramento previsti nel progetto dell'involucro dell'edificio e delle aree esterne per le quali si dovranno adottare sistemi di illuminazione eseguiti secondo criteri di antinquinamento luminoso, con basso fattore di abbagliamento e a ridotto consumo energetico.

Lo schema progettuale della ampia pertinenza dell'edificio dovrà distribuire i percorsi e le diverse parti e funzioni disponendosi a girapoggio, vero lungo le curve di livello; le piante, gli alberi i percorsi dovranno evitare forme incoerenti con il paesaggio tipico della campagna toscana; saranno assolutamente da evitare parterres e broderies, cipressi isolati o in filare, e i viali monumentali.

L'intervento è subordinato al collegamento acquedottistico alla sorgente esistente, di cui il Comune di Greve ha chiesto l'utilizzo e al recupero dei sentieri anche fuori comparto.

Capo IV Piani Attuativi nella U.T.O.E. 7 Panzano e Lamole

Art. 102 Piano Attuativo in via Chiantigiana a Panzano (PA7.01)

1. Si tratta della realizzazione di un nuovo insediamento a destinazione residenziale.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 7.022 mq.

SE massima: 600 mq.

numero alloggi massimo: 6

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche:

  • parcheggio pubblico alberato con accesso da via Chiantigiana con sistemazione a verde della fascia a valle della viabilità principale (1.500 mq.), limitando per quanto possibile il rimodellamento del terreno e l'impiego di muri a retta;
  • area a verde pubblico (2.600 mq.) connessa al giardino esistente.

3. Disposizioni specifiche:

L'intervento si colloca su un versante in forte pendenza. L'area, più bassa, risulta poco visibile dalla Strada Regionale 222. Si prescrive quindi che l'altezza massima dell'edificio si ponga al di sotto del piano della SR 222, al fine di non compromettere le vedute sul paesaggio della Conca d'Oro.

Le sistemazioni esterne (recinzioni, pavimentazioni, aree a verde) dovranno essere curate con particolare attenzione, secondo un progetto omogeneo esteso all'intero fronte a valle.

Valgono inoltre le prescrizioni della scheda di vincolo di cui al documento denominato "Criteri e modalità di inserimento paesaggistico degli interventi" allegato alle presenti Norme.

Art. 103 Piano Attuativo in località il Ferruzzi a Panzano (PA7.02)

1. L'intervento prevede il completamento dell'insediamento artigianale e la riqualificazione del fronte a valle.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 20.051 mq.

SE massima: 4.200 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche:

  • ampliamento dell'area del campo sportivo (4.040 mq.) con realizzazione di un nuovo accesso carrabile ad adeguata distanza dall'intersezione sulla Chiantigiana e di un parcheggio a servizio dell'impianto sportivo, oltre alla sistemazione a verde degli spazi aperti adiacenti.

3. Disposizioni specifiche:

Al fine di mitigare gli impatti verso il territorio aperto dell'insediamento produttivo esistente. per l'intervento si prescrive la realizzazione di fasce arborate al confine, finalizzata alla mitigazione paesaggistica degli interventi, assicurando il corretto inserimento nel contesto, utilizzando i materiali del luogo (legno, cotto, essenze verdi).

Dovrà altresì essere adottato in approccio progettuale integrato, con soluzioni che recepiscano i criteri CAM (Criteri Ambientali Minimi) e che ottimizzino le prestazioni passive degli edifici e con soluzioni tecniche appropriate all'uso delle FER. Dovrà inoltre essere garantito l'utilizzo di tecniche costruttive di edilizia sostenibile che, anche attraverso l'impiego di impianti tecnologici e dispositivi volti al risparmio energetico, consentano al nuovo edificio il raggiungimento di prestazioni energetiche globali particolarmente qualificanti e migliorative rispetto ai parametri di legge.

I nuovi volumi dovranno essere posizionati in modo da ridurre il più possibile l'impatto visivo e coordinati con gli edifici attigui.

L'intervento dovrà prevedere opere di mitigazione dell'impatto paesaggistico mediante la realizzazione di adeguate schermature arboree, in particolare sul perimetro dell'insediamento, secondo un progetto omogeneo esteso all'intero fronte a valle. Il margine con il territorio rurale sarà costituito da una "cintura verde" boscata realizzata con alberi e siepi miste di specie tipiche tradizionali.

Per la progettazione degli spazi di aperti e pertinenziali, si dovrà fare riferimento alle linee guida regionali APEA, con particolare riferimento all'integrazione tra paesaggio ed insediamento produttivo e all'infrastrutturazione ecologica dell'area. In tal senso anche i parcheggi (pubblici e privati) a servizio del nuovo insediamento dovranno essere opportunamente alberati per l'ombreggiamento e la mitigazione dell'impatto visivo. Valgono inoltre le prescrizioni della scheda di vincolo di cui al documento denominato "Criteri e modalità di inserimento paesaggistico degli interventi" allegato alle presenti Norme.

Art. 103 bis Piano Attuativo a Vitigliano (PA7.03)

1. L'intervento prevede l'ampliamento della struttura alberghiera esistente.

2. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 31.000 mq.

SE massima: 1.233 mq.

numero piani massimo: 2

opere ed attrezzature pubbliche:

ampliamento della struttura alberghiera esistente, con la realizzazione di due nuovi edifici con 14 nuove camere e l'ampliamento di un edificio già esistente, per incrementare gli spazi a deposito e servizi e la realizzazione di una "veranda" per realizzare un giardino d'inverno.

3. Disposizioni specifiche:

L'intervento prevede l'ampliamento della struttura alberghiera esistente, con la realizzazione di due nuovi edifici con 14 nuove camere e l'ampliamento di un edificio già esistente per incrementare gli spazi a deposito e servizi e la realizzazione di una "veranda" per realizzare un giardino d'inverno.

I nuovi edifici dovranno essere collocati in prossimità dei fabbricati esistenti al fine di ricostituire una modalità insediativa assimilabile a quella di un nucleo rurale, comunque da approfondire nell'ambito di redazione del piano attuativo.

Per le aree a parcheggio si dovrà prevedere l'impiego di una pavimentazione permeabile al fine di consentire il massimo assorbimento delle acque da parte del suolo, dotandole anche di adeguate alberature e siepi al fine di mitigarne l'impatto visivo.

Gli interventi di illuminazione dovranno essere eseguiti secondo criteri di antinquinamento luminoso, con basso fattore di abbagliamento e a ridotto consumo energetico.

L'intervento dovrà farsi carico della realizzazione di un tratto della tubazione del nuovo acquedotto che da Ponte Nero porterà a Panzano in Chianti, in particolar del tratto che da Ponte Nero arriva alla struttura alberghiera esistente a Vitigliano.

Titolo XI Infrastrutture e beni soggetti a esproprio

Art. 104 Aree soggette a vincolo espropriativo

1. Le aree soggette a vincolo espropriativo sono quelle necessarie per la realizzazione di nuove opere pubbliche previste dal Piano Operativo che non sono già di proprietà pubblica e che non sono collegate ad altri interventi o comprese in aree di trasformazione.

L'approvazione del Piano Operativo ha per esse valore di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio.

2. Le aree soggette a vincolo espropriativo sono indicate nelle Tavole del P.O. con apposita perimetrazione e da una sigla composta dall'U.T.O.E. di appartenenza e da un numero progressivo.

3. Esse corrispondono alle seguenti opere di interesse pubblico:

  • - AE1.01 · parcheggio pubblico a Greti, località Rimaggio
    tutele: area compresa in immobili ed aree di notevole di interesse pubblico di cui all'art. 136 del Codice, soggetti a vincolo paesaggistico (Id 9048199, D.M. 27/04/1974 G.U. 292 del 1974) e soggetta a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • - AE1.02 · parcheggio pubblico a Greti, zona est
    tutele: area soggetta a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • - AE1.03 · pista ciclabile Greti-Greve
    tutele: area soggetta a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • tutele: area soggetta in parte a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • - AE1.06 · parcheggio pubblico in via Maestro da Greve a Greve
    tutele: area soggetta a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • - AE1.07 · parcheggio pubblico in via G. Garibaldi a Greve
    tutele: area soggetta a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • - AE1.08 · parcheggio pubblico in località Le Bolle
    tutele: area compresa in immobili ed aree di notevole di interesse pubblico di cui all'art. 136 del Codice, soggetti a vincolo paesaggistico (Id 9048199, D.M. 27/04/1974 G.U. 292 del 1974);
  • - AE1.09 · parcheggio pubblico a Montefioralle
    tutele: area compresa in immobili ed aree di notevole di interesse pubblico di cui all'art. 136 del Codice, soggetti a vincolo paesaggistico (Id 9048199, D.M. 27/04/1974 G.U. 295 del 1974);
  • - AE1.10 · percorso pedonale in via Mantegazza a Greve
    tutele: area soggetta in parte a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • - AE2.01 · verde pubblico in via Donzelli da Poneta al Ferrone
    tutele: area soggetta a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • - AE2.02 · verde pubblico in via del Lavoro al Ferrone
    tutele: area soggetta a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • - AE2.03 · parcheggio e verde pubblico a Passo dei Pecorai
    tutele: area soggetta a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • - AE2.04 · parcheggio pubblico in via Villino Le Rose a Passo dei Pecorai
    tutele: area soggetta in parte a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • - AE3.01 · ampliamento del parcheggio pubblico in via della Montagnola a Santa Cristina;
  • - AE3.02 · pista ciclabile Santa Cristina-Strada;
  • - AE3.03 · percorso pedonale tra piazza E. Landi e via P. Arpioni a Strada;
  • - AE3.04 · verde pubblico in via G. Ferrero a Strada;
  • - AE4.01 · adeguamento di via A. Lanfranchi e nuova viabilità pubblica di collegamento tra via A. Lanfranchi e via Iris a San Polo
    tutele: area soggetta in parte a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • - AE4.02 · parcheggio pubblico in via di Linari a San Polo
    tutele: area soggetta a vincolo paesaggistico ex lege ai sensi dell'art. 142 c. 1 lett. c del Codice;
  • - AE5.01 · area per servizi tecnici (acquedotto) a Cintoia
    tutele: area compresa in immobili ed aree di notevole di interesse pubblico di cui all'art. 136 del Codice, soggetti a vincolo paesaggistico (Id 9048199, D.M. 27/04/1974 G.U. 292 del 1974);
  • - AE6.01 · parcheggio pubblico lungo la S.P. 16 Chianti Valdarno a Dudda;
  • - AE6.03 · parcheggio a Case di Dudda;
  • - AE7.01 · parcheggio pubblico in via di Lamole a Lamole;
    tutele: area compresa in immobili ed aree di notevole di interesse pubblico di cui all'art. 136 del Codice, soggetti a vincolo paesaggistico (Id 9048195, D.M. 27/04/1974 G.U. 288 del 1974);
  • - AE7.02 · viabilità pubblica di collegamento tra via Giovanni da Verrazzano e il parcheggio pubblico a valle del centro antico a Panzano;
    tutele: area compresa in immobili ed aree di notevole di interesse pubblico di cui all'art. 136 del Codice, soggetti a vincolo paesaggistico (Id 9048202, D.M. 27/04/1974 G.U. 293 del 1974).
Ultima modifica Martedì, 9 Maggio, 2023 - 11:52