Norme Tecniche di Attuazione del Piano Operativo

Art. 83 Disposizioni generali e articolazione

1. Il Piano Operativo recepisce e assume le definizioni delle infrastrutture portuali e di quelle dedicate alla nautica da diporto contenute nella normativa statale (L.84/1994 e successive mm.ii.), regionale (L.R. 65/2014) e nella Disciplina del masterplan “La rete dei porti toscani”, parte integrante del Piano di Indirizzo Territoriale, ovvero:

• ambito portuale, inteso come delimitazione geografica dei singoli porti amministrati dall’AdSP che comprendono, oltre alla circoscrizione territoriale dell’AdSP, le ulteriori aree, pubbliche e private, assoggettate alla giurisdizione delle AdSP; l’ambito portuale è sotto articolato in: aree portuali e retroportuali, che nel loro complesso costituiscono il porto operativo, e in aree di interazione porto-città;

• porto turistico quale complesso di strutture movibili e inamovibili realizzate con opere a terra e a mare allo scopo di servire unicamente o precipuamente la nautica da diporto e del diportista nautico, anche mediante l’apprestamento di servizi complementari;

• approdo turistico, ovvero la sezione dei porti polifunzionali aventi le funzioni di cui all’articolo 4 comma 3 della legge n. 84/1994, destinata a servire la nautica da diporto e il diportista nautico, anche mediante l’apprestamento di servizi complementari;

• punti di ormeggio ovvero le aree demaniali marittime, gli specchi acquei, dotati di strutture che non importino impianti di difficile rimozione, destinati all’ormeggio, alaggio, varo e rimessaggio di piccole imbarcazioni e natanti da diporto. Tra questi il masterplan “La rete dei porti toscani”, individua i punti di ormeggio che hanno le condizioni per essere trasformati in approdi turistici.

2. In riferimento alle definizioni sopra riportate, alle caratteristiche funzionali delle infrastrutture portuali e diportistiche, esistenti e di nuova previsione, alle perimetrazioni e ai contenuti del Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (DPSS), di cui all’art. 5 della L.84/1994, adottato dal Comitato di gestione dell' AdSP ed in corso di definitiva approvazione, così come declinati e recepiti dal Piano Strutturale, nonché delle previsioni discendenti dall’Accordo di Pianificazione sottoscritto nel 2015 che il Piano Operativo conferma, il sistema complessivo per la portualità e la nautica nel territorio comunale è articolato come di seguito indicato:

  • a) ambito portuale, così come individuato dal Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (DPSS), a sua volta articolato in:

• aree portuali e retroportuali, con funzioni di tipo commerciale, industriale, di servizio passeggeri e peschereccia, disciplinate al successivo art.84, la cui pianificazione, di contenuto conformativo della disciplina dei suoli, è demandata al Piano Regolatore Portuale (PRP) di competenza dell’AdSP;

• aree di interazione porto-città disciplinate al successivo art.85, la cui pianificazione, di contenuto conformativo della disciplina dei suoli, è demandata agli strumenti urbanistici comunali, ovvero al presente Piano Operativo e agli strumenti urbanistici attuativi da esso discendenti;

  • b) porto turistico Bellana, ricadente nelle aree di interazione porto-città, comprendente opere, impianti e servizi destinati alla ricettività di natanti di nuova previsione, disciplinate al successivo art.86;
  • c) approdo turistico presso il porto Mediceo-Darsena Nuova, ricadente nelle aree di interazione porto-città, comprendenti opere ed impianti idonei alla ricettività dei natanti da diporto, esistenti, soggetti a riqualificazione e incremento, disciplinato al successivo art.87;
  • d) punti di ormeggio, comprendenti le aree demaniali marittime, gli specchi acquei ed i corsi d’acqua dotati di strutture e servizi esistenti, destinati all’ormeggio, alaggio, varo e rimessaggio di piccole imbarcazioni e natanti da diporto, soggetti a riqualificazione e, laddove ritenuto compatibile in conformità alle indicazioni del masterplan “La rete dei porti toscani”, a trasformazione in porto turistico, così come disciplinato nelle presenti Norme. I punti d’ormeggio esistenti, disciplinati al successivo art.88, sono:

• Ardenza

• Antignano

• Quercianella

• Chioma

Le infrastrutture portuali e diportistiche di cui al presente articolo sono identificate con apposito segno grafico negli elaborati “Disciplina dei suoli e degli insediamenti”.

3. L’individuazione nel Piano Operativo delle infrastrutture di cui al comma 2, lettere a) b) c), rende operative le strategie condivise tra Comune e AdSP mediante apposita intesa in attuazione del DPSS, in ordine:

• al potenziamento e allo sviluppo delle attività marittime e portuali, crocieristiche e della loro diversificazione, di attrazione di impresa economica multisettoriale, di realizzazione di una filiera di funzioni integrate che comprendono la portualità commerciale, la logistica, il diportismo nautico, la cantieristica e i servizi;

• agli obiettivi territoriali dello sviluppo delle infrastrutture, del miglioramento dell’accessibilità, dell’aumento di standard, della riconfigurazione del fronte costiero;

• alle condizioni per il contenimento e mitigazione dei carichi e dell’inquinamento ambientale, l’uso di innovazioni tecnologiche per la sicurezza e il controllo degli inquinamenti e per la produzione energetica da fonti rinnovabili in coerenza con (Documento di Pianificazione Energetica e Ambientale del Sistema Portuale (DEASP);

• alla rigenerazione e riqualificazione del waterfront urbano mediante:

- realizzazione dell’approdo turistico presso il porto Mediceo - Darsena Nuova e completamento dell’intervento di rigenerazione urbana della Porta a Mare, derivanti dall’Accordo di Programma siglato nel 2007 per la trasformazione urbanistica dell’ex-Cantiere Navale Orlando e delle aree portuali limitrofe;

- la riorganizzazione, riqualificazione e potenziamento dell’area della Stazione Marittima-Terminal passeggeri, area di cerniera porto-città, nell’ambito della quale si prevede la localizzazione del nuovo scalo ferroviario passeggeri funzionale alla futura Stazione Marittima;

- alla definizione progettuale del nuovo porto turistico della Bellana, anche in funzione delle strategie di riqualificazione del sistema dei fossi;

- alla valorizzazione del patrimonio storico-identitario e ambientale presente nell’ambito portuale.

4. Le modalità attuative per i porti, gli approdi turistici e i punti di ormeggio, di cui alle lettere b) e c) d) del comma 2, sono definite dagli articoli 9 e 10 della disciplina del masterplan “La rete dei porti toscani” e dal Regolamento di attuazione della L.R. 65/2014, n. 7/R/2022, in materia di porti di interesse regionale. Gli interventi per la realizzazione delle opere a terra e a mare di porti e approdi turistici, di competenza comunale, sono attuati mediante piani regolatori portuali (PRP) che costituiscono atti di governo del territorio ai sensi della L.R. 65/2014 assimilati a piani attuativi. I contenuti e il procedimento di formazione dei PRP è disciplinato dal suddetto regolamento regionale.

Ultima modifica 31.07.2023 - 09:05