Norme Tecniche di Attuazione del Piano Operativo

Art. 88 Punti ormeggio (IPo)

1. Sono ricompresi in questa categoria le seguenti infrastrutture diportistiche esistenti, individuate puntualmente con apposita sigla alfanumerica negli elaborati “Disciplina dei suoli e degli insediamenti” e oggetto di apposta schedatura ricognitiva contenuta nell’elaborato QCD.A2.1 (Ricognizione sistema costiero: stabilimenti balneari e approdi) del presente Piano Operativo:

• punto ormeggio Ardenza (Por1)

• punto ormeggio Antignano Por2)

• punto ormeggio Quercianella Por3)

• punto ormeggio Chioma (Por4)

2. Sulla base delle ricognizioni e indicazioni contenute nel masterplan “La rete dei porti toscani” i seguenti approdi sono suscettibili di trasformazione in porto turistico, a condizione che vengano adeguate le dotazioni degli standard nautici, ambientali e i servizi a terra, in conformità alle direttive del medesimo masterplan e a quanto stabilito nelle presenti norme:

• punto ormeggio Ardenza

• punto ormeggio Antignano

• punto ormeggio Quercianella

3. Per i punti di ormeggio di cui al comma 2, in assenza di PRP, sono consentiti i seguenti interventi ferma restando l’attuale configurazione delle opere foranee:

A) Disciplina degli interventi

A.1) Interventi consentiti sugli edifici classificati quali storico/storicizzato:

• MO manutenzione ordinaria

• MS manutenzione straordinaria

• RRC restauro e risanamento conservativo

• REC ristrutturazione edilizia conservativa

A.2) Interventi consentiti sugli edifici classificati quali edificato di recente formazione:

• MO manutenzione ordinaria

• MS manutenzione straordinaria

• RRC restauro e risanamento conservativo

• RRNF ristrutturazione edilizia ricostruttiva non fedele

• S sostituzione edilizia con incremento max 10% della SE esistente esclusivamente per la realizzazione di dotazioni di servizio e standard così come definiti e disciplinati dal masterplan “La rete dei porti toscani”

• NE nuova costruzione esclusivamente per la realizzazione di dotazioni di servizio e standard così come definiti e disciplinati dal masterplan “La rete dei porti toscani”;

• Sono altresì consentiti:

• tutti gli interventi volti a migliorare e adeguare l’accessibilità, in sicurezza e in autonomia, anche da parte di persone con disabilità;

• interventi di manutenzione e consolidamento delle opere di protezione a mare

• Altezza massima fabbricati: 4 mt.

B) Disciplina delle funzioni:

Sono ammesse le seguenti categorie e sub categorie funzionali:

• servizi alla nautica riconducibili alla sottocategoria (D.8) servizi privati di interesse sociale, culturale, sedi di associazioni

• attività di somministrazione di alimenti e bevande (CD.4)

C) Standard nautici e urbanistici: da dimensionare in conformità alla disciplina del masterplan “La rete dei porti toscani”.

D) Modalità di attuazione: Progetto di opera pubblica e/o titoli edilizi diretti da parte dei soggetti titolari delle concessioni demaniali marittime.

4. Per i punti di ormeggio di cui al comma 2 l’eventuale potenziamento della capacità ricettiva, da attuarsi mediante limitato ampliamento degli specchi acquei esistenti e realizzazione di nuove opere di protezione a mare, è subordinata alla redazione e approvazione di specifico PRP di competenza comunale. Per la redazione del PRP il Comune potrà promuovere avviso pubblico ai sensi dell’art. 2 del Regolamento di attuazione della L.R. 65/2014, n. 7/R/2022, in materia di porti di interesse regionale.

In sede di redazione del PRP dovrà essere analizzata e approfondita la configurazione delle opere di protezione a mare; in ragione di tali approfondimenti sono ammissibili eventuali modifiche e correttivi incidenti sulla configurazione dello specchio acqueo rappresentato negli elaborati cartografici “Disciplina dei suoli e degli insediamenti” del Piano Operativo, senza che ciò comporti variante allo stesso.

Prescrizioni specifiche:

• la destinazione prevalente dovrà rimanere a servizio della nautica sociale, così come definita dal sopra richiamato regolamento regionale, e delle attività veliche-sportive; conseguentemente almeno il 55% dei posti barca dovrà essere riservato a imbarcazioni entro i 10 mt di lunghezza;

• gli interventi di potenziamento della capacità ricettiva sono subordinati al soddisfacimento delle dotazioni di standard e servizi a terra così come stabilito dal masterplan “La rete dei porti toscani”;

• le opere di protezione a mare dovranno prevedere l’uso di massi naturali di cava per le parti emerse ed altezze delle opere medesime, dal pelo dell’acqua, ridotte al minimo indispensabile e tali da non compromettere la continuità visiva tra il mare e le aree retrostanti, o limitare le visuali panoramiche verso il mare che si aprono dai tracciati e dai punti di belvedere accessibili al pubblico;

• pontili e strutture da realizzare con tecniche e materiali ecocompatibili a basso impatto visivo, nel rispetto dei valori paesaggistici del contesto;

• per l’ormeggio di Antignano, contestualmente all’intervento di ampliamento dello specchio acqueo, dovrà essere valutata la modifica della configurazione morfologica attuale al fine di superare le criticità accertate in ordine alla scurezza della navigazione e di protezione del bacino portuale.

5. Per il punto d’ormeggio esistente localizzato alla foce del Torrente Chioma, ancorchè non riconosciuto come infrastruttura nautica esistente nel quadro conoscitivo del masterplan “La rete dei porti toscani”, sono consentiti i seguenti interventi, finalizzati a garantirne la piena efficienza funzionale nonchè l’accessibilità e la corretta gestione ambientale della struttura, ferma restando l’attuale capacità ricettiva in termini di posti barca, e la configurazione delle opere di protezione a mare:

A) Disciplina degli interventi:

• MO manutenzione ordinaria

• MS manutenzione straordinaria

• RRC restauro e risanamento conservativo

• RRNF ristrutturazione edilizia ricostruttiva non fedele

• SE sostituzione edilizia con incremento max 10% della SE esistente esclusivamente per la realizzazione di dotazioni di servizio e standard così come definiti e disciplinati dal masterplan “La rete dei porti toscani”

• NE nuova costruzione esclusivamente per la realizzazione di dotazioni di servizio e standard così come definiti e disciplinati dal masterplan “La rete dei porti toscani”

• Sono altresì consentiti:

• tutti gli interventi volti a migliorare e adeguare l’accessibilità, in sicurezza e in autonomia, anche da parte di persone con disabilità;

• interventi di manutenzione delle sponde del canale, nonché di consolidamento delle opere di protezione a mare

• Altezza massima fabbricati: 3 mt.

B) Disciplina delle funzioni:

Sono ammesse le seguenti categorie e sub categorie funzionali:

C) servizi alla nautica riconducibili alla sottocategoria (D.8) servizi privati di interesse sociale, culturale, sedi di associazioni

D) Standard nautici e urbanistici: da dimensionare in conformità alla disciplina del masterplan “La rete dei porti toscani”.

E) Modalità di attuazione: Progetto di opera pubblica e/o titoli edilizi diretti da parte dei soggetti titolari delle concessioni demaniali marittime.

Ultima modifica 31.07.2023 - 09:05