Norme Tecniche di Attuazione del Piano Operativo

Art. 54 Condizioni per l’uso sostenibile delle risorse ambientali

1. Sono soggetti alle disposizioni del presente articolo:

  • a) i Piani Attuativi previsti dal presente Piano Operativo soggetti a VAS ai sensi delle vigenti norme statali e regionali;
  • b) i Piani Attuativi non soggetti a VAS ed i Progetti unitari convenzionati di cui all’art. 121 della L.R. 65/2014 previsti dal presente Piano Operativo, relativi a interventi di trasformazione e/o riqualificazione degli assetti insediativi comportanti:

• interventi di trasformazione relativi a insediamenti residenziali, o direzionali di SE pari o superiore a 1.200 mq;

• la realizzazione di strutture commerciali di media distribuzione;

• nuovi insediamenti industriali-artigianali o ampliamento di insediamenti esistenti comportanti incremento della SC superiore al 20% dell’esistente e/o incremento della capacità produttiva dello stabilimento produttivo da attuare mediante interventi aventi rilevanza urbanistico-edilizia

• programmi aziendali pluriennali di miglioramento agricolo ambientale con valore di piano attuativo di cui all’art. 142 delle presenti Norme

• interventi di riconversione funzionale di insediamenti produttivi artigianali in territorio rurale (TRp) soggetti a PUC ai sensi dell’art. 164 delle presenti Norme.

  • c) I piani e programmi di settore di competenza comunale soggetti a VAS

2. Per le Aree di Trasformazione degli assetti insediativi, di cui all’art.119 delle presenti Norme, in attuazione e/o ad integrazione di quanto disciplinato al presente articolo, sono stabilite specifiche condizioni di mitigazione e sostenibilità ambientale contenute nelle relative “schede normative e di indirizzo progettuale” di cui all’elaborato QPN.01.A parte integrante delle presenti Norme.

3. Per i piani attuativi, piani e programmi soggetti a VAS, di cui alle lettere a) e c) del precedente comma 1, il relativo rapporto ambientale (o documento preliminare di VAS) dovrà contenere l’analisi e la verifica della trasformazione prevista rispetto ai principi e criteri di cui al presente articolo, fatto salvo il rispetto della normativa statale e regionale vigente in materia di VAS;

4. I Piani Attuativi non soggetti a VAS e progetti Unitari Convenzionati di cui alla lettera b), del precedente comma 1 dovranno essere corredati di specifico elaborato, così come disciplinato al precedente articolo 21, contenente l’analisi delle risorse del territorio interessate dalla trasformazione e l’individuazione delle misure/soluzioni adottate per l’applicazione delle condizioni di sostenibilità ambientale di cui al presente articolo e delle specifiche disposizioni contenute nelle relative “schede normative e di indirizzo progettuale”, laddove presenti. Il grado di approfondimento delle valutazioni sarà commisurato alla tipologia e all’entità delle azioni di trasformazioni previste da ciascun Piano/Progetto.

5. La declinazione delle misure e delle condizioni di sostenibilità ambientale di cui al presente articolo potrà essere definita più nel dettaglio mediante apposite Regole Applicative che costituiranno complemento al Piano Operativo.

6. In attuazione dei principi e delle condizioni di sostenibilità ambientale di cui al presente articolo nonché delle Linee Guida per l’edilizia sostenibile della Regione Toscana, e’ demandata al Regolamento Edilizio comunale l’applicazione e declinazione delle condizioni di sostenibilità ambientale per gli interventi edilizi non ricompresi nelle casistiche di cui al comma 1.

7. Per i progetti di opera pubblica di competenza comunale le condizioni di sostenibilità ambientale stabilite al presente articolo si applicano in coordinamento con le Linee Guida per la qualità dello spazio pubblico- Carta Strategica della sostenibilità urbana di cui all’Allegato D delle presenti Norme, fatte salve le specifiche diposizioni normative di settore e la normativa in materia di opere pubbliche . A tal fine la presente disciplina dovrà orientare la definizione dei capitolati e dei documenti preliminari alla progettazione (DPP) delle opere pubbliche.

8. Condizioni generali per l’uso sostenibile delle risorse:

• nell’individuazione delle tipologie produttive/tecnologie di produzione che insisteranno nelle aree di nuova previsione (sia nuova edificazione che recupero), dovranno essere privilegiate quelle caratterizzate da ridotte emissioni inquinanti, minori consumi in termini di risorse (sia idriche, che energetiche), prevedano il recupero ed il riutilizzo dei rifiuti;

• i nuovi insediamenti a destinazione produttivo-commerciali-direzionali dovranno svilupparsi in riferimento al modello APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate) della Regione Toscana, che prevedono tecnologie ambientali e soluzioni gestionali che consentono di minimizzare gli impatti ambientali diretti ed indiretti delle attività produttive: riduzione di emissione di gas serra, adattamento ai mutamenti climatici, produzione di energia da fonti rinnovabili, riduzione dei rifiuti, tutela della risorsa idrica, ecc.

• nella progettazione degli interventi edilizi dovranno essere prese a riferimento le Linee Guida per l’edilizia sostenibile della Regione Toscana;

• promuovere la realizzazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili e l’efficienza ecologica degli edifici, in chiave di risparmio e di produzione energetica;

• nelle aree ove la previsione possa incrementare una situazione di squilibrio in atto della risorsa idrica o generare situazioni di criticità della risorsa idrica è necessario rispettare i seguenti criteri generali, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino:

• la fattibilità degli interventi è subordinata alla preventiva o contestuale esecuzione di interventi di eliminazione o mitigazione dello stato di rischio idrogeologico accertato o potenziale, tenuto conto della natura della trasformazione e delle attività ivi previste;

• la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.

• prevenire e mitigare l’inquinamento luminoso: qualsiasi intervento di nuova edificazione e riuso dovrà essere progettato e realizzato secondo criteri atti a prevenire/contenere qualsiasi forma di inquinamento luminoso, mediante l’attuazione della normativa regionale di settore e relative linee guida di cui alla Del.GR 962/2004 (Linee Guida per la progettazione, l’esecuzione e l’adeguamento degli impianti di illuminazione esterna). Tale obiettivo risulta importante sia ai fini di salute pubbliche, che di risparmio energetico che di riduzione del disturbo alla componente ecosistemica ed in particolare faunistica del territorio.

9. Condizioni specifiche nell’uso delle risorse ambientali

Aria

• prevedere idonea piantagione di specie arboree con capacità di assorbimento di inquinanti gassosi e di deposizione di materiale particolato fine

• favorire l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici attraverso l’intensificazione della rete di trasporto pubblica.

• favorire l’utilizzo di biciclette (installazione di posteggi, realizzazione di parcheggi per bici, implementazione della rete di piste ciclabili).

• favorire l’utilizzo di veicoli elettrici mediante l’installazione di colonnine di ricarica.

• limitazione della circolazione per i veicoli maggiormente inquinanti.

• in fase di cantiere adottare tutti gli accorgimenti atti a minimizzare l’emissione di polveri (D. Lgs. 155/2010 art. 11 comma 1 lettera h).

• prevedere specifiche premialità per soluzioni di climatizzazione degli edifici e produzione di ACS che comportino emissioni in atmosfera nulle (ad es. pompe di calore e pannelli solari termici).

Energia

• attuare interventi volti al miglioramento della prestazione energetica degli edifici (riduzione dell’energia primaria non rinnovabile e utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia).

• attuare misure per il controllo bioclimatico degli edifici, per l’ombreggiamento e il controllo della radiazione solare, per aumentare la ventilazione naturale e il raffrescamento, per migliorare l’isolamento termico anche con materiali innovativi e adottando misure e soluzioni orientate alla sostenibilità ambientale (quali utilizzo delle infrastrutture verdi, falde freatiche, corpi idrici superficiali e sistemi per il recupero e il riutilizzo delle acque piovane e di quelle grigie).

• promuovere la realizzazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili

• promuovere l’efficienza ecologica degli edifici in chiave di risparmio e di produzione energetica

Acqua

• utilizzare le migliori tecniche disponibili per la realizzazione dei sistemi di collettamento di acque nere, miste o bianche. Favorire gli interventi funzionali al recupero delle acque meteoriche.

• verificare la disponibilità della risorsa idrica con gli Enti preposti

• rendere maggiormente efficiente la rete acquedottistica comunale, al fine di ridurre la differenza tra acqua distribuita e acqua effettivamente consumata a valori tecnicamente accettabili.

• valutare la fattibilità tecnica, ambientale ed economica per:

- la realizzazione di reti idriche duali fra uso potabile ed altri usi al fine dell’utilizzo di acque meno pregiate per usi compatibili;

- la raccolta e impiego delle acque meteoriche per usi compatibili.

- l’utilizzo delle migliori tecnologie

- apparecchiature per la riduzione dei consumi idrici

Rifiuti

• favorire la raccolta differenziata dei rifiuti solidi.

• il soggetto avente titolo ad operare la trasformazione è tenuto a:

- valutare la quantità e le caratteristiche dei rifiuti (urbani e speciali) che saranno prodotti dalle funzioni insediate ed il loro impatto sul sistema di raccolta esistente;

- prevedere nell’ambito della trasformazione le eventuali aree/strutture necessarie a soddisfare le esigenze di raccolta, differenziata e non, dei rifiuti prodotti.

• adozione di buone prassi in relazione alla produzione di rifiuti correlati ad attività di costruzione, demolizione, ristrutturazione, ecc., quali:

• criteri ed indirizzi tecnici condivisi per il recupero dei rifiuti inerti (ISPRA)

• prassi di riferimento UNI/PdR 75:2020 “Linee guida per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti nell’ottica di economia circolare”, che definisce una metodologia operativa per la decostruzione selettiva che favorisca il recupero (riuso e riciclo) dei rifiuti derivanti dalla costruzione e demolizione.

• attuazione delle azioni individuate e proposte nel documento “Blu Livorno -miglioramento dell’utilizzo della costa”, parte integrante del Quadro Conoscitivo del PO , elaborato QCD.A2.2 volte al miglioramento della gestione dei rifiuti lungo la costa.

Suolo, ecosistemi, biodiversità

• contenere il consumo e l’impermeabilizzazione del suolo, quale bene pubblico da salvaguardare. Localizzare gli interventi con l’obiettivi di mantenere la massima continuità delle superfici permeabili internamente alle aree di trasformazione e rispetto alla presenza di aree inedificate circostanti;

• realizzare interventi di desigillazione dei suoli e promuovere l’utilizzo di superfici drenanti e permeabili nelle aree di sosta e parcheggi;

• attuare la massima tutela e valorizzazione delle sistemazioni idraulico agrarie quali terrazzamenti, ciglionamenti e lunette, muri a retta, fossi e canalette di scolo, reticolo idrografico e rete scolante principale e secondaria;

• mantenere gli elementi di maggiore naturalità e le infrastrutture verdi del territorio rurale, quali arbusteti, siepi, filari alberati, boschetti;

• mantenere gli ecosistemi fluviali e torrentizi e le relative formazioni ripariali. Individuare e tutelare una fascia di rispetto fluviale da non destinare a nuovi consumi di suolo;

• evitare qualsiasi alterazione degli ecosistemi costieri, mantenendo e riqualificando eventuali tratti di costa interni alle aree da trasformare;

• evitare l’uso di specie vegetali aliene e invasive nell’allestimento del verde pubblico e privato;

• Massima valorizzazione della fase di progettazione del verde pubblico e privato al fine di perseguire la migliore ambientazione ed un corretto inserimento paesaggistico delle previsioni.

Ultima modifica 31.07.2023 - 09:05