Norme Tecniche di attuazione del Piano della Città Storica

Art. 8 Manutenzione ordinaria e straordinaria

Gli interventi di manutenzione sono ammessi per tutte le categorie di edifici e sono:

  • a) Interventi di manutenzione ordinaria: in aggiunta alla normativa nazionale e regionale, per quanto concerne gli edifici tipologizzati costituiscono manutenzione ordinaria le opere di riparazione o rifacimento delle finiture, con gli stessi materiali e tecnologie tradizionali, e le opere necessarie a integrare o a mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.

In particolare:

  • la ripresa parziale di intonaci esterni senza alterazione dei materiali e delle tinte esistenti;
  • la riparazione, sostituzione o tinteggiatura degli infissi esterni, recinzioni o manti di copertura, rivestimenti e pavimentazioni esterne senza modificare tipi di materiali, tinte e tecnologie esistenti se tradizionali;
  • la riparazione e l’ammodernamento di impianti e servizi igienici e tecnologici;
  • il rifacimento di intonaci interni, la sostituzione di infissi interni;
  • la sostituzione di tetti, manti di copertura, grondaie e la riparazione di canne fumarie purché avvengano utilizzando i sistemi tradizionali evitando in ogni caso materiale plastico o altro materiale non conforme alla storia e ai caratteri materici e morfologici di ogni singola componente sottoposta a manutenzione.

Si attuano dopo semplice comunicazione scritta corredata da fotografie dell’esistente.

  • b) Interventi di manutenzione straordinaria: per tutti gli edifici le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni d’uso.

In particolare:

  • il rifacimento totale degli intonaci esterni purché fatti con calce e grassello di calce, ovvero in malta bastarda o con altre tecniche storiche;
  • il rifacimento di recinzioni, manti di copertura e pavimentazioni esterne utilizzando tecniche, materiali e forme della tradizione, quando non sono recuperabili quelli originali;
  • il consolidamento e risanamento delle strutture verticali esterne e interne mediante sistemi statici tradizionali di legno o mediante trefoli in acciaio, catene o altre tecniche storiche o comunque compatibili;
  • la sostituzione di singoli elementi di orditura delle strutture orizzontali (solai, coperture, volte) ripetendo il disegno, la forma, le tecniche e il posizionamento preesistente con materiali della tradizione;
  • rifacimento di elementi architettonici e decorativi: inferriate, bancali, grondaie, cornicioni ecc. ripetendo tecniche, disegni e materiali analoghi o comunque coerenti con quelle originali;
  • la realizzazione di servizi igienici e impianti tecnologici mancanti, destinando a tale uso locali già esistenti all’interno dell’edificio, senza modifiche alla facciata per gli impianti;
  • la riapertura di finestre tamponate che rientrano nel quadro tipologico,
  • la riduzione in pristino di aperture incongrue,
  • demolizione, sostituzione e costruzione di partizioni e strutture interne;
  • rifacimento di scale e rampe senza modifiche dello schema distributivo e dell'articolazione del vano scala,
  • realizzazione di chiusure o di aperture interne che non modifichino lo schema distributivo,
  • consolidamento e rifacimento parziale delle strutture di fondazione
  • consolidamento e rifacimento parziale di strutture di elevazione, compreso sottomurazioni,
  • costruzione e rifacimento di vespai e scannafossi e muri di sostegno,

Si attuano con denuncia d’inizio dell’attività.

Ultima modifica 17.03.2022 - 11:09