Schede di Fattibilità degli Interventi

Scheda n. 26- RP 6 - Via Fattori - Tav 07/08 Tignamica L'Isola/Briglia Camino Cartaia - UTOE 3 "La città fabbrica e le sue propaggini"

1 - Obiettivi

Riorganizzazione funzionale e riqualificazione urbana del fronte in fregio a Via Fattori. Formazione di aree residenziali, aree per servizi di uso pubblico e verdi verso il lungo fiume.

2 - Destinazioni d'uso

Residenza; attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione di alimenti e bevande, artigianato di servizio); attività direzionali; attività artigianali; attività di servizio (nuovo plesso scolastico).

3 - Interventi previsti

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica.

Parametri urbanistici ed edilizi

Intervento 1 - P3b.3 - R2b.2 - Si - Vf.5 - VP1 - Vpz - P - interventi di mobilità (AU1)

P3b.3

Nuova edificazione a destinazione residenziale e per attività commerciali (somministrazione alimenti e bevande, esercizi di vicinato), attività direzionali e/o artigianato di servizio in sostituzione del fabbricato produttivo ricadente nell'area.

Dati urbanistici
  • Slp max mq. 2.500
  • Slp residenziale max mq. 1.700
  • H max ml. 9,50
R2b.2

Sostituzione degli edifici esistenti finalizzata al cambio di destinazione d'uso a destinazione residenziale.

Dati urbanistici
  • Slp max mq. 2.500
  • H max ml. 9,50 lungo via Fattori
    ml. 7,50 nella parte retrostante,che prosegue l'insediamento su via Lavagnini
Si

Demolizione degli edifici produttivi e realizzazione di un nuovo complesso scolastico.

Dati urbanistici
  • i dati dimensionali saranno definiti in relazione alle effettive esigenze.
Vf.5

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - realizzazione di aree di sosta e attrezzature ricreative e per il gioco dei bambini;
  • - in quanto testimonianza di archeologia industriale, dovr&agravve; essere conservato l'impianto di alimentazione del sistema delle gore presente in riva destra del fiume.
VP1

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 delle presenti NTA.

Vpz

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1, 29.2 delle presenti NTA. Lo spazio pubblico dovrà essere localizzato alla stessa quota di Via Fattori, a costituirne il prolungamento ed a formare una sorta di piazza allungata.

P

Realizzazione di un parcheggio pubblico a servizio delle attrezzature pubbliche della Briglia.

Intervento 2 - P3b.1 - VP1 - Vpz - interventi di mobilità (AU2)

P3b.1

Nuova edificazione a destinazione residenziale, direzionale, artigianale e commerciale in sostituzione dei fabbricati produttivi e residenziali ricadenti nell'area.

Dati urbanistici
  • Slp max mq. 3.350
  • Slp residenziale max mq. 1.550 in aggiunta alla Slp residenziale esistente, recuperabile con intervento di demolizione e ricostruzione
  • Slp artigianale e commerciale max mq. 1.800 con Slp artigianale ≥ al 50% della Slp complessiva
  • H max per edifici a destinazione residenziale e mista ml. 9,50
  • H max per edifici a destinazione artigianale e commerciale ml. 5,50
  • Parcheggi pubblici mq. 600
VP1

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 delle presenti NTA.

Vpz

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1, 29.2 delle presenti NTA. Lo spazio pubblico lungo Via Fattori dovrà essere localizzato alla stessa quota della viabilità principale, a costituirne il prolungamento ed a formare una sorta di piazza allungata.

Intervento 3 - P3b.2 - VP1 - interventi di mobilità (AU3)

P3b.2

Nuova edificazione di edificio residenziale

Dati urbanistici
  • Slp max mq. 1.500
  • Sc max mq. 550
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblici mq. 200
VP1

È ammessa unicamente la realizzazione di sistemazioni a verde e parcheggio con alberatura a filare in fregio al lungo Bisenzio.

4 - Strumento attuativo

Piani di Recupero estesi alle singole Aree Unitarie.

PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA 1-2-3

classe G.1 - Aree in cui non sussistono fattori predisponenti il verificarsi di movimenti di massa in quanto la pendenza è comunque inferiore al 10%

classe G.3 - Area di potenziale instabilità dovuta alla pendenza del versante; in questo caso terreni argillosi con pendenze superiori al 10% e terreni sabbiosi con pendenze maggiori del 20%. La porzione ovest dell'area dove adesso è presente la scuola è interessata dalle propaggini marginali della frana di Popigliano che è classificata come quiescente dopo i lavori di stabilizzazione realizzati di recente.

PERICOLOSITÀ IDRAULICA 1-2-3

classe I.1 - Area collinare e/o di alto morfologico non soggetta alle dinamiche fluviali

classe I.2 - Area interessata da eventi di piena con tempo di ritorno compreso tra 200 e 500 anni

classe I.3 - Area interessata da allagamenti per eventi di piena con Tr compreso tra 30 e 200 anni. Nella cartografia del P.A.I. l'area della variante rientra, in parte in zona P.I.2.

PERICOLOSITÀ SISMICA LOCALE 3

classe S.3

  • - Zona con presenza di depositi alluvionali granulari e/o sciolti
  • - Zona di bordo della valle e/o di raccordo con il versante
  • - Zona con presenza di coltri detritiche di alterazione del substrato e/o coperture colluviali

FATTIBILITÀ GEOMORFOLOGICA 3 - IDRAULICA 1-2-4 - SISMICA 3

  1. a) fattibilità geomorfologica condizionata (F3) dall'andamento clivometrico della zona di raccordo tra il versante dove scorre la s.s. 325 ed il fondovalle del Bisenzio (comparto AU1). Necessità di verifica della stabilità del versante nel caso si realizzino interventi di modifica della morfologia della pendice.
  2. b) fattibilità idraulica parzialmente limitata (F4) nell'area soggetta ad allagamenti per piene con tempo di ritorno compreso tra 30 e 200 anni secondo quanto individuato nello specifico studio idrologico-idraulico sul Bisenzio.
  3. c) fattibilità sismica condizionata al superamento delle problematiche relative agli aspetti sismici legati al possibile verificarsi di effetti di amplificazione delle onde sismiche dovuto alla diversità di comportamento del materasso alluvionale rispetto al "bedrock" sottostante da valutare in sede di realizzazione delle indagini geognostiche.

INDICAZIONI PROGETTUALI PER IL SUPERAMENTO DELLE PROBLEMATICHE

Areale non in sicurezza idraulica rispetto alle piene con tempo di ritorno duecentennale del torrente Bisenzio così come individuato nello specifico studio idrologico-idraulico che definisce le altezze d'acqua raggiunte dalla piena duecentennale nelle diverse sezioni idrauliche del fiume ed i tratti arginali che potranno essere rialzati per una difesa attiva dell'area di intervento contestualmente alla realizzazione di opere di compensazione in alveo.

I progetti unitari dovranno individuare le necessarie soluzioni progettuali per la realizzazione delle nuove strutture edilizie in sicurezza idraulica.

Gli interventi di messa in sicurezza idraulica dovranno rispettare le prescrizioni di cui all'art. 41quater delle n.t.a.

Le verifiche sismiche dovranno essere finalizzate all'individuazione delle effettive condizioni del substrato in merito alla possibilità del verificarsi, in occasione di eventi sismici, di fenomeni di amplificazione diffusa del moto del suolo dovuta alla differenza di risposta sismica tra substrato ("bedrock sismico") e copertura alluvionale e/o accentuazione dei fenomeni di instabilità in atto o potenziali dovuti ad effetti dinamici.

Per quanto riguarda il corretto inserimento ambientale nello specifico contesto fisico si dovrà tener conto delle norme generali per il corretto uso del suolo di cui all'art. 41 delle n.t.a. del R.U. In particolare trattandosi di un intervento di riqualificazione urbanistica di un'area posta lungo il Bisenzio si dovrà osservare il punto 4 - Rispetto dei corsi d'acqua; il punto 10 - Fognature e depurazione e il punto 11 - Impermeabilizzazione del suolo pur verificando che, in generale, la superficie coperta prevista dal R.U. vigente andrà ancora a diminuire (rispetto alla situazione attuale) per effetto delle demolizioni.

Per quanto riguarda le verifiche geognostiche da realizzare in sede di predisposizione dei Piani di recupero, ai sensi dell'art. 41bis delle n.t.a. vigenti, per tutti i comparti dove si prevede o la nuova edificazione (anche a seguito di demolizione dell'esistente) o la ristrutturazione edilizia che coinvolge in modo significativo le strutture di fondazione degli edifici esistenti, si dovranno predisporre idonee indagini atte a verificare le condizioni del substrato in ordine alla natura e spessore dei sedimenti alluvionali, il relativo grado di addensamento per la valutazione del coefficiente di sicurezza relativo alla liquefazione dei terreni, l'andamento della morfologia sepolta del "bedrock" sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato).