Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 2.4.3.1 Disposizioni Generali e Obiettivi

1. DISPOSIZIONI GENERALI

Il Sottosistema del Territorio Rurale è caratterizzato da aree agricole e forestali, dalle aree ad elevato grado di naturalità, ad esclusione degli insediamenti residenziali e di episodici complessi produttivi esistenti.

Il Sottosistema è composto da due grandi partizioni di territorio rurale, suddivise proprio in base alle loro peculiari caratteristiche produttive: la parte posta ad est della SP6 è caratterizzata da aree agricole di tipo tradizionale; la parte posta ad ovest è caratterizzata invece da impianti agricoli produttivi ad alta specializzazione.

Elemento di grande interesse ambientale che taglia in diagonale il territorio è il torrente Brana.

La porzione posta a sud dell'autostrada del "Sottosistema del Territorio Rurale", con la recente approvazione del "Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale" (PGRA), è stata quasi totalmente inserita nella categoria di pericolosità P3; il Regolamento Urbanistico si conforma a tali disposizioni, individuando prescrizioni mirate alla manutenzione e al miglioramento degli edifici e dell'assetto territoriale, con riferimento alle disposizioni in materia contenute nella LR 41/2018.

In riferimento alla "Variante Generale di adeguamento e aggiornamento del PTC della Provincia di Pistoia" (adottata in data 23 Marzo 2018), il Regolamento Urbanistico recepisce - all'approvazione della stessa e senza necessità di variante - le disposizioni relative al Titolo 3.4 "Il territorio rurale", in particolare quelle di cui al Capo 3.4.3 "Le aree a vocazione vivaistica".

Il Regolamento Urbanistico articola il Sottosistema del Territorio Rurale secondo la struttura di seguito illustrata, definisce gli obiettivi per ciascuno degli ambiti individuati e le regole per ogni singola tipologia di area:

AMBITI SUB AMBITI AREE
La Pianura ad Agricoltura Specializzata Il Vivaismo S1 - Aree Agricole del Vivaismo
La Connessione Ambientale S2A - Aree Agricole di tipo Fluviale
S2B - Aree Agricole di tipo Idraulico
S2C - Aree Agricole da Tutelare
La Pianura ad Agricoltura Promiscua l'Agricoltura P1 - Aree Agricole Promiscue
Le Aree Umide P2A - Aree Agricole di tipo Fluviale
P2B - Aree Agricole di tipo Idraulico
P2C - Aree Agricole da Tutelare
Gli Insediamenti nel Territorio Rurale Gli Insediamenti nel Territorio Rurale I1 - Insediamenti Residenziali
I2 - Insediamenti Produttivi

2. OBIETTIVI PER LA PIANURA AD AGRICOLTURA SPECIALIZZATA

L'Ambito della Pianura ad Agricoltura Specializzata è caratterizzato da aree ad uso agricolo del territorio rurale interessate da impianti agricoli produttivi ad alta specializzazione: vivaismo a pieno campo o in vasetteria.

In sintonia con le indicazioni del Piano Strutturale s'individuano i seguenti obiettivi specifici:

  1. a) perseguire l'ordinato sviluppo del "vivaismo" in relazione sia alle caratteristiche morfologiche e insediative del territorio, sia in relazione alla compatibilità ambientale delle impermeabilizzazioni del suolo e dei prelievi e dei rischi di inquinamento dell'acqua di falda;
  2. b) favorire e organizzare l'assetto dell'agricoltura specializzata, attraverso la stesura di regole e procedure per l'approvazione dei progetti di trasformazione del territorio aperto, legati all'attività vivaistica, al fine di preservare la quantità e qualità delle acque superficiali e profonde, l'immagine consolidata del paesaggio rurale e la creazione di una rete di percorsi funzionale;
  3. c) tutelare e qualificare le aree di pertinenza fluviale lungo la Brana, ampliandole ad ulteriori porzioni di territorio, per la creazione di un sistema fruitivo a carattere territoriale, intercomunale e interprovinciale;
  4. d) costituire una rete di percorsi ciclopedonali di collegamento tra luoghi di alta qualità ambientale per caratterizzarli come "punti ad alta capacità di trasformazione del territorio", grazie alla loro individuazione come aree verdi a fini ricreativi ed educativi, attrezzate dal recupero funzionale di edifici esistenti;
  5. e) preservare i caratteri dell'architettura rurale individuando tipi d'intervento, procedure e specifiche regole per consentirne il recupero funzionale.

3. OBIETTIVI PER LA PIANURA AD AGRICOLTURA PROMISCUA

L'Ambito della Pianura ad Agricoltura Promiscua è caratterizzato da aree ad uso agricolo del territorio rurale, interessate da aree agricole di tipo tradizionale comprendenti anche porzioni di aree umide, attestate lungo la sezione meridionale del torrente Calice.

In sintonia con le indicazioni del Strutturale s'individuano i seguenti obiettivi:

  1. a) tutelare e valorizzare il paesaggio agrario, i beni culturali e il patrimonio storico e naturale presente;
  2. b) caratterizzare le "aree umide" lungo il Torrente Calice coerentemente con le parti simili dei territori limitrofi, al fine di far svolgere loro il ruolo di connessione ambientale fra le colline del Monteferrato e del Montalbano;
  3. c) preservare la struttura agraria tradizionale, laddove riconoscibile, con coltivazioni estensive e non specializzate, ma anche attraverso lo sviluppo di attività part-time e la promozione di una specifica disciplina di valorizzazione che attui progetti di integrazione di attività come l'agriturismo;
  4. d) costituire una rete di percorsi ciclopedonali di collegamento tra luoghi di alta qualità ambientale per caratterizzarli come "punti ad alta capacità di trasformazione del territorio", grazie alla loro individuazione come aree verdi a fini ricreativi ed educativi, attrezzate dal recupero funzionale di edifici esistenti (Bocca d'Ombrone, Cassa di Laminazione);
  5. e) tutelare e qualificare le aree di pertinenza fluviale lungo la Brana, ampliandole ad ulteriori porzioni di territorio, per la creazione di un sistema fruitivo a carattere territoriale, intercomunale e interprovinciale;
  6. f) preservare i caratteri dell'architettura rurale individuando tipi d'intervento, procedure e specifiche regole per consentirne un recupero funzionale;

4. SEMPLIFICAZIONE DELL'ATTUAZIONE

Ai fini di semplificazione dell'azione amministrativa e di una lettura e attuazione del Regolamento maggiormente chiara, avendo rilevato simili obiettivi indirizzi e prescrizioni nel Piano Strutturale approvato per alcuni ambiti e sub ambiti del territorio rurale, le discipline delle Aree Agricole di tipo Fluviale, Idraulico o da Tutelare sono ricondotte ad un unico insieme di regole comuni, seppur siglate differentemente.

In tal senso simili aree sia nell'ambito della Pianura ad Agricoltura Specializzata che in quello dell'Agricoltura Promiscua sono definite e conseguentemente disciplinate quali Aree Agricole di tipo Fluviale.

In tal senso simili aree sia nell'ambito della Pianura ad Agricoltura Specializzata che in quello dell'Agricoltura Promiscua sono definite e conseguentemente disciplinate quali Aree Agricole di tipo Idraulico.

In tal senso simili aree sia nell'ambito della Pianura ad Agricoltura Specializzata che in quello dell'Agricoltura Promiscua sono definite e conseguentemente disciplinate quali Aree Agricole da Tutelare.

5. OBIETTIVI PER GLI INSEDIAMENTI NEL TERRITORIO RURALE

All'interno del territorio rurale esistono alcuni insediamenti residenziali e produttivi che pur essendo inseriti all'interno del presente sottosistema richiamano la qualificazione che il Regolamento Urbanistico ha attribuito all'ambito della Residenza o della Produzione, individuati nel Sottosistema del Territorio Urbano, ma le relative disposizioni si differenziano, in quanto l'approvazione del PGRA e le disposizioni contenute nella LR 41/2018 comportano limitazioni alle trasformazioni territoriali e agli interventi sugli edifici e sugli spazi aperti.

In sintonia con le indicazioni del Piano Strutturale s'individuano i seguenti obiettivi specifici:

  1. a) individuare regole che permettano la riqualificazione, il recupero e una maggiore dotazione di servizi pubblici degli insediamenti, in conformità con il PGRA e la LR 41/2018;
  2. b) specificare la compatibilità ambientale dei complessi produttivi, individuando apposite regole d'uso dei manufatti, tipi e modi d'intervento consoni ed azioni finalizzate alla mitigazione degli effetti negativi sull'ambiente e sul paesaggio;
  3. c) individuare le aree connotate da condizioni di degrado da sottoporre ad interventi di recupero.