Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 2.4.3.4 S1 - Aree Agricole del Vivaismo

1. REGOLE GENERALI

Le Aree Agricole del Vivaismo sono aree ad uso agricolo del territorio rurale caratterizzate dalle coltivazioni floro-vivaistiche e comprendono ampie porzioni di territorio comunale, poste tra il confine con il comune di Pistoia e la SP6.

Il territorio dei vivai così come si configura in questa zona, è organizzato prevalentemente a pieno campo con quote percentuali di vasetteria, per circa un terzo della superficie totale e le problematiche da regolamentare relative a quest'attività riguardano essenzialmente tre ordini di problemi: il sottosuolo e le acque sotterranee; le acque superficiali; il paesaggio.

2. REGOLE PER GLI USI

Sono consentite esclusivamente tutte le attività agricole (A) e le attività connesse ai sensi dell'art. 2135 del CC, con prevalenza delle attività vivaistiche, nel rispetto delle caratteristiche dei suoli e della corretta regimazione delle acque.

Sono inoltre ammesse, nel solo caso di interventi su edifici esistenti non più funzionali alla conduzione dei fondi agricoli, da dimostrare attraverso Piani Aziendali o Certificazioni Catastali Storiche decennali dell'assetto proprietario correlato agli edifici, anche le seguenti destinazioni d'uso:

  • R - Residenziale.
  • S - Servizi Pubblici o di Uso Pubblico.

Sono comunque escluse le seguenti destinazioni d'uso, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico, nelle quali, oltre agli usi ammessi, la caratterizzazione individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della Superficie Edificata (SE).

  • I - Industriale e Artigianale;
  • L - Commerciale all'Ingrosso e Logistica;
  • C - Commerciale.
  • U - Turistico Ricettivo.
  • D - Direzionale;
  • M - Mobilità.

3. REGOLE PER GLI INTERVENTI

Per gli interventi sugli edifici esistenti, in queste aree sono previste azioni orientate alla conservazione del principio insediativo ed al mantenimento delle tipologie edilizie realizzate; sono interventi caratterizzanti le Aree Agricole del Vivaismo:

  • RS - Ristrutturazione Edilizia Small.
Sono ammessi anche i seguenti tipi d'intervento:

  • RM - Ristrutturazione Edilizia Medium.

Sono esclusi i seguenti tipi d'intervento, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico ed eventualmente ammissibili solo previa presentazione di Piano Aziendale e quindi a sola destinazione Agricola:

  • RL - Ristrutturazione Edilizia Large;
  • RX - Sostituzione Edilizia;
  • RU - Ristrutturazione Urbanistica;
  • N - Nuovi Interventi.

Al fine di garantire la tutela della funzione ecologica e ambientale svolta dal territorio rurale e per il corretto svolgimento delle pratiche agricole vivaistiche, per gli interventi sulle aree aperte nel caso di realizzazione di Impianti di Vasetteria (NA), ammessi in queste aree, valgono le seguenti prescrizioni:

  • - di norma tutti gli interventi devono tendere alla conservazione degli elementi tipici del paesaggio agrario ancora integri (viabilità poderale, sistema dei fossi irrigui, singolarità arboree, formazioni arboree di ripa, ecc.) e utilizzare tecniche a basso impatto ambientale (strade bianche, opere di ingegneria naturalistica, uso di materiali naturali e di tecniche tradizionali);
  • - salvo documentate esigenze di sicurezza dei lavoratori, sono vietati interventi di impermeabilizzazione integrale del suolo ed ogni modifica della superficie permeabile esistente deve essere sottoposta a valutazione del relativo rischio idraulico, previo relazione tecnico idraulica e progetto di mitigazione degli effetti attesi, tenendo conto dei battenti attesi per tempi di ritorno Tr=200 anni;
  • - sono vietati depositi di materiale d'ogni tipo a cielo aperto, eccetto quelli necessari o prodotti dall'attività agricola;
  • - sono vietati interventi di impermeabilizzazione del suolo nelle zone dedicate ad attività complementari a quelle agricole come piazzali e viabilità d'accesso, che dovranno essere trattati a stabilizzato o come strade bianche;
  • - per ogni mq di superficie di impianto a vasetteria deve essere dimostrata la presenza nel corpo aziendale all'interno del territorio comunale di una stessa quantità di vivaio a pieno campo o di superficie non impermeabilizzata, fatte salve:
    • - le piccole aziende specializzate con SAU inferiore a Ha 2,00;
    • - gli interventi che garantiscano il sistema del "ciclo chiuso", inteso come totale recupero delle acque di irrigazione e parziale recupero delle acque piovane, con unico sistema di drenaggio ad idoneo invaso provvisto di bocca tarata per il rilascio delle acque in eccesso;
    • - fatte salve le ordinarie pratiche agricole, quali la zollatura, non sono ammessi sbancamenti o rialzamenti dei terreni che superino i 30 centimetri rispetto alle quote esistenti, misurate sulla CTR comunale, ed eventuali trasformazioni eccedenti tali limiti sono subordinate all'approvazione di un Programma Aziendale, corredato di specifico studio morfologico e idraulico che ne dimostri la compatibilità, tenendo conto dei battenti attesi per tempi di ritorno Tr=200 anni;
    • - le nuove superfici di coltivazioni in vaso dovranno essere realizzate mediante semplice apposizione su terreno vegetale di membrana semi-permeabile (telo antialga) con soprastante strato di ghiaino con spessore massimo di 10 centimetri, fatto salvo quanto sopra;
    • - devono essere previste specifiche misure finalizzate alla tutela della risorsa acqua, anche sotterranea, incentivando il recupero delle acque reflue e privilegiando le opere idrauliche di risparmio idrico (esempio irrigazione goccia a goccia) e stoccaggio temporaneo (esempio laghetti);
    • - i nuovi impianti di vasetteria, nonché gli ampliamenti di quelli esistenti, dovranno osservare una distanza minima di ml 20,00 dalle abitazioni esterne all'azienda;

4. REGOLE INTEGRATIVE

L'approvazione del PGRA e le disposizioni contenute nella LR 41/2018 comportano limitazioni alle trasformazioni territoriali e agli interventi sugli edifici e sugli spazi aperti, cui si deve far riferimento per l'ammissibilità e la fattibilità geologica di ogni intervento.