Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 2.4.4.1 Disposizioni Generali e Obiettivi

Il Sottosistema del Territorio Urbano comprende la maggior parte del territorio comunale posto a nord dell'autostrada A11, caratterizzato da una densa urbanizzazione residenziale e produttiva.

La crescita di quello che oggi apparentemente risulta un unico agglomerato urbano, è avvenuta inizialmente attorno ai nuclei, sorti in prossimità delle Pievi, che si sono successivamente sviluppati e saldati tra loro, lasciando aperte alcune porzioni di territorio e consentendo la nascita degli insediamenti produttivi.

La dotazione infrastrutturale del territorio è stretta tra torrenti e ferrovia e occorre evidenziare l'uso indistinto della rete viaria interna.

In questo sottosistema emerge la SP1 che costituisce per questa porzione di territorio forse più una barriera fisica che un elemento connettivo.

Il Regolamento Urbanistico articola il Sottosistema del Territorio Urbano secondo la struttura di seguito illustrata e definisce disposizioni per ogni singola tipologia di area:

AMBITI SUB AMBITI AREE
Le Aree Verdi Il Corridoio Verde Attrezzato V1 - Aree Agricole di Connettività
V2 - Aree per il Verde e lo Sport
I Capisaldi del Verde Urbano V3 - Capisaldi del Verde Urbano
La Produzione e le Attività Economiche Il Polo Produttivo X1 - Polo Carabattole
X2 - Polo Settola
L'Asse delle Attività Economiche - SP1 L1 - Asse Est/Ovest
L2 - Asse Centrale
La Residenza La Residenza R0 - Residenza nei Luoghi Centrali
R1 - Residenza Consolidata
R2 - Residenza Compatta
R3 - Residenza Diffusa

In sintonia con le indicazioni del Piano Strutturale si individuano i seguenti obiettivi specifici:

  1. a) creare una connessione ambientale, intesa come area attrezzata per il gioco, lo sport e le feste, che colleghi le aree naturali lungo il torrente Brana, con gli spazi aperti sul torrente Bure in prossimità di Spedalino e che funga come elemento di riequilibrio ambientale interno al tessuto urbano;
  2. b) creare una struttura di capisaldi verdi attrezzati, collegati tra di loro, intesi come parchi urbani a servizio dei paesi;
  3. c) valorizzare l'impianto territoriale storico, attraverso la riqualificazione dei diversi centri della pianura;
  4. d) arrestare la dispersione insediativa e promuovere la ricomposizione dei tessuti, attraverso il riconoscimento, il mantenimento e il recupero della struttura urbana diffusa, il completamento e il riordino dei tessuti edilizi esistenti non saturi, la loro riqualificazione e ricomposizione morfologica e funzionale;
  5. e) favorire il riuso del patrimonio edilizio esistente, attraverso l'individuazione di regole per il recupero, misurate sulla consistenza e tipologia degli edifici esistenti;
  6. f) ricomporre il sistema insediativo mediante il recupero del patrimonio edilizio esistente, la riqualificazione delle aree dismesse e nuovi interventi finalizzati alla ricucitura e alla definizione dei margini degli insediamenti;
  7. g) salvaguardare la centralità del comparto produttivo tessile esistente;
  8. h) realizzare le aree produttive già previste dal Piano vigente, integrando tali previsioni con opere di urbanizzazione o a servizio qualificanti, dislocate in maniera razionale al loro interno;
  9. i) riqualificare le aree produttive esistenti favorendo l'innalzamento del livello qualitativo e quantitativo delle infrastrutture e dei servizi alle imprese;
  10. l) individuare le aree connotate da condizioni di degrado da sottoporre ad interventi di recupero.

Art. 2.4.4.2 V1 - Aree Agricole di Connettività

1. REGOLE GENERALI

All'interno del Corridoio Verde Attrezzato, che coincide con l'area aperta posta tra S. Piero e Spedalino, insistono aree agricole con funzione di connettività, tra le aree agricole meridionali del comune di Montale e l'ampia porzione di territorio aperto posto a sud della SP1 e dell'A11.

Il Regolamento Urbanistico per queste aree si prefigge di valorizzare e conservare gli aspetti dell'assetto storico del territorio aperto, come fossi, manufatti, filari o specifiche associazioni vegetali, privilegiando assetti vegetazionali che tengano in considerazione le condizioni locali.

2. REGOLE PER GLI USI

Sono usi ammessi nelle Aree Agricole di Connettività:

  • A - Agricolo.
  • R - Residenziale;
  • Ca - Commerciale per Esercizi di Vicinato.
  • D - Direzionale;
  • Lz - Depositi all'aperto, alle specifiche condizioni di seguito specificate.
  • U - Turistico Ricettivo.
  • S - Servizi Pubblici o di Uso Pubblico.

Sono comunque escluse le seguenti destinazioni d'uso, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico, nelle quali, oltre agli usi ammessi, la caratterizzazione individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della Superficie Edificata (SE).

  • La - Commercio all'Ingrosso;
  • Lb - Logistica;
  • Cb - Commerciale per Medie Strutture di Vendita;
  • Cc - Commerciale per Grandi Strutture di Vendita;
  • M - Mobilità.

3. REGOLE PER GLI INTERVENTI

In queste aree sono previsti interventi orientati alla conservazione del principio insediativo ed al mantenimento delle tipologie edilizie realizzate.

Al riguardo degli edifici esistenti, sono interventi caratterizzanti le Aree Agricole di Connettività:

  • RM - Ristrutturazione Edilizia Medium.
  • RL - Ristrutturazione Edilizia Large.

Sono esclusi i seguenti tipi d'intervento, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico:

  • RX - Sostituzione Edilizia;
  • RU - Ristrutturazione Urbanistica;
  • N - Nuovi Interventi.

Considerata la loro collocazione urbana, ma nel rispetto di quanto sopra specificato, è ammessa nelle aree aperte delle Aree Agricole di Connettività la realizzazione di attività di Deposito all'Aperto (Lz) nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

  • - la superficie interessata dall'intervento deve risultare inferiore a mq. 2.000;
  • -la superficie occupata dai materiali, merci e mezzi d'opera non potrà essere superiore al 50% della superficie interessata dall'intervento e la restante porzione essere destinata a verde di compensazione e decoro;
  • -l'area d'intervento deve essere adeguatamente schermata con filari o sistemazioni arboree sull'intero perimetro;
  • - è vietata ogni trasformazione del suolo che non ne consenta il ripristino dell'uso agricolo;
  • - l'area deve essere accessibile direttamente dalla viabilità pubblica esistente;
  • - è vietata la realizzazione di nuovi tratti viari interni, ancorché di semplice collegamento;
  • - l'altezza di materiali e merci deve essere inferiore a 3,00 ml;
  • - non può essere esercitata alcuna attività Terziaria o Produttiva;
  • - non può essere realizzata alcuna costruzione, ancorché precaria;
  • - devono essere osservate le seguenti distanze:
    • - distacchi da edifici per abitazione non inferiore a 20 ml;
    • -distacchi da spazi pubblici, eccetto strade e parcheggi, non inferiore a 20 ml.

4. REGOLE INTEGRATIVE

Ogni intervento sulle aree aperte deve valorizzare e conservare gli aspetti dell'assetto storico del territorio aperto, privilegiando assetti vegetazionali che tengano in considerazione le condizioni locali, attraverso appositi e specifici elaborati dimostrativi da produrre nella formazione dei titoli abilitativi edilizi.

Art. 2.4.4.3 V2 - Aree per il Verde e lo Sport

1. REGOLE GENERALI

All'interno del Corridoio Verde Attrezzato, che coincide con l'area aperta posta tra S. Piero e Spedalino, insistono un insieme di Aree per il Verde e lo Sport con funzioni di servizio a carattere territoriale ed urbano, strette tra parti di territorio densamente edificate. Per i suoi caratteri, l'estensione e la posizione esse si prestano a contribuire a formare una connessione ambientale urbana dotata di aree verdi attrezzate e punto di riferimento per i servizi urbani o territoriali, da collegare attraverso un sistema di piste ciclabili e percorsi pedonali.

2. REGOLE PER GLI USI

Sono usi ammessi nelle Aree per il Verde e lo Sport:

  • S - Servizi Pubblici o di Uso Pubblico.
  • R - Residenziale;
  • Ca - Commerciale per Esercizi di Vicinato.
  • D - Direzionale.
  • U - Turistico Ricettivo;
  • A - Agricolo.

Sono comunque escluse le seguenti destinazioni d'uso, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico, nelle quali, oltre agli usi ammessi, la caratterizzazione individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della Superficie Edificata (SE).

  • I - Industriale e Artigianale;
  • L - Commerciale all'Ingrosso e Logistica;
  • Cb - Commerciale per Medie Strutture di Vendita;
  • Cc - Commerciale per Grandi Strutture di Vendita;
  • M - Mobilità.

3. REGOLE PER GLI INTERVENTI

In queste aree sono previsti interventi orientati alla conservazione del principio insediativo ed al mantenimento delle tipologie edilizie realizzate.

Al riguardo degli edifici esistenti, sono interventi caratterizzanti le Aree per il Verde e lo Sport:

  • RM - Ristrutturazione Edilizia Medium.
  • RL - Ristrutturazione Edilizia Large.

Sono esclusi i seguenti tipi d'intervento, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico:

  • RX - Sostituzione Edilizia;
  • RU - Ristrutturazione Urbanistica;
  • N - Nuovi Interventi.

Nelle aree aperte possono essere realizzati spazi attrezzati per lo spettacolo all'aperto o attrezzature per la pratica sportiva di base o di ristoro nei limiti e nel rispetto delle specifiche disposizioni dettate per il tipo d'intervento NA - Impianti Produttivi all'Aperto.

4. REGOLE INTEGRATIVE

Ogni intervento sulle aree aperte deve valorizzare e conservare gli aspetti dell'assetto storico del territorio aperto, privilegiando assetti vegetazionali che tengano in considerazione le condizioni locali, attraverso appositi e specifici elaborati dimostrativi da produrre nella formazione dei titoli abilitativi edilizi.

Art. 2.4.4.4 V3 - Capisaldi del Verde Urbano

1. REGOLE GENERALI

L'Area Artigianale di Carabattole è costituita da zone a prevalente funzione produttiva, destinate a sostenere le attività industriali ed artigianali del Comune.

Il Regolamento Urbanistico riconosce il ruolo fondamentale svolto dalle imprese presenti sul territorio ed il carattere strutturale dell'industrializzazione della piana, assicurandone l'accessibilità dalle principali viabilità regionali, l'infrastrutturazione tecnologicamente adeguata, la prevenzione del rischio idraulico e la compatibilità ambientale con gli insediamenti residenziali contigui.

All'interno del Polo Produttivo, l'area artigianale di Carabattole si configura come area pianificata, caratterizzata dalla presenza di funzioni diversificate, da un consistente rapporto di copertura e dalla tendenza verso l'impermeabilizzazione dei suoli.

Oltre a dette aree questa tipologia di area ricomprende anche un'area produttiva di recente realizzazione in località La Catena, dove è forte la presenza di attività artigianali in funzione.

2. REGOLE PER GLI USI

Sono usi ammessi nell' Area Artigianale di Carabattole:

  • I - Industriale e Artigianale;
  • L - Commerciale all'Ingrosso e Logistica.
  • Ca - Commercio al Dettaglio per Esercizio di Vicinato;
  • Cb - Commercio al Dettaglio per Medie Strutture di Vendita.
  • D - Direzionale.
  • U - Turistico Ricettivo.
  • S - Servizi Pubblici o di Uso Pubblico.

Sono comunque escluse le seguenti destinazioni d'uso, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico, nelle quali, oltre agli usi ammessi, la caratterizzazione individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della Superficie Edificata (SE).

  • A - Agricolo;
  • R - Residenziale;
  • Cc - Commercio al Dettaglio per Grandi Strutture di Vendita;
  • M - Mobilità.

3. REGOLE PER GLI INTERVENTI

In queste aree sono previsti interventi orientati alla conservazione del principio insediativo ed al mantenimento delle tipologie edilizie realizzate con i Piani Attuativi.

Tali aree, realizzate in forza dei successivi PIP promossi dall'amministrazione comunale, comprendono edifici ed urbanizzazioni che, ai fini di un miglior utilizzo del patrimonio, possono essere ristrutturati e/o ampliati.

Sono ammessi interventi nell' Area Artigianale di Carabattole fino a:

  • RX - Sostituzione Edilizia.

Sono esclusi i seguenti tipi d'intervento, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico:

  • RU - Ristrutturazione Urbanistica;
  • N - Nuovi Interventi.

4. REGOLE INTEGRATIVE

Per dimostrate esigenze di adeguamento funzionale o sviluppo aziendale, risultanti da concreti programmi di investimento e di crescita occupazionale, il Consiglio Comunale potrà valutare specifici Piani Attuativi con proposte di ampliamenti di tipo esclusivamente produttivo che superino i limiti fissati nella disciplina degli interventi, ma strettamente commisurati alle programmate esigenze delle aziende e senza costituire nuove unità immobiliari; i piani dovranno essere redatti nel pieno rispetto della vigente disciplina edilizia, con particolare riferimento alle norme sull'impermeabilizzazione dei suoli, tenendo conto delle compatibilità urbanistiche e infrastrutturali della zona e della qualità ambientale degli interventi; la convenzione o l'atto equipollente che regola l'attuazione del piano, da registrare e trascrivere, dovrà contenere l'impegno a non modificare le destinazioni d'uso di tipo produttivo, né a frazionare l'edificio ampliato per i successivi 10 anni dalla certificazione di agibilità, con l'obbligo del ripristino dello stato originario dell'edificio in caso di verifica del non rispetto degli impegni assunti, nel periodo di validità dell'atto.

Ogni intervento, comportante incremento di carico urbanistico, deve dimostrare il perseguimento di soluzioni progettuali di qualità funzionale ed estetica, che prevedano l'inserimento di arredi urbani o vegetazionali , la riduzione del fabbisogno energetico ed idrico, grazie all'utilizzazione di energie e risorse idriche rinnovabili e la riduzione della produzione di rifiuti, attraverso il recupero ed il riciclaggio interno dei materiali e la previsione di strutture per un'efficiente raccolta differenziata.

Art. 2.4.4.5 X1 - Polo Produttivo a Carabattole

1. REGOLE GENERALI

L'Area Industriale del Settola è costituita da zone a prevalente funzione produttiva, destinate a sostenere le attività industriali ed artigianali del Comune.

Il Regolamento Urbanistico riconosce il ruolo fondamentale svolto dalle imprese presenti sul territorio ed il carattere strutturale dell'industrializzazione della piana, assicurandone l'accessibilità dalle principali viabilità regionali, l'infrastrutturazione tecnologicamente adeguata, la prevenzione del rischio idraulico e la compatibilità ambientale con gli insediamenti residenziali contigui.

All'interno del Polo Produttivo, l'Area Industriale del Settola si configura come area solo parzialmente pianificata, caratterizzata dalla presenza di funzioni quasi esclusivamente produttive e dalla tendenza verso l'impermeabilizzazione dei suoli; rispetto ad aree produttive contigue essa è caratterizzata da una dimensione maggiore degli edifici e dei lotti.

2. REGOLE PER GLI USI

Sono usi ammessi nell'Area Industriale del Settola:

  • I - Industriale e Artigianale;
  • L - Commerciale all'Ingrosso e Logistica.
  • Ca - Commercio al Dettaglio per Esercizi di Vicinato;
  • Cb - Commercio al Dettaglio per Medie Strutture di Vendita.
  • D - Direzionale.
  • U - Turistico Ricettivo.
  • S - Servizi Pubblici o di Uso Pubblico.

Sono comunque escluse le seguenti destinazioni d'uso, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico, nelle quali, oltre agli usi ammessi, la caratterizzazione individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della Superficie Edificata (SE).

  • R - Residenziale;
  • A - Agricolo;
  • Cc - Commerciale per Grandi Strutture di Vendita;
  • M - Mobilità.

3. REGOLE PER GLI INTERVENTI

In queste aree sono previsti interventi orientati alla conservazione del principio insediativo ed al mantenimento delle tipologie edilizie realizzate con i Piani Attuativi.

Tali aree, realizzate in forza dei successivi Piani Attuativi promossi da privati, comprendono edifici ed urbanizzazioni che, ai fini di un miglior utilizzo del patrimonio, possono essere ristrutturati e/o ampliati.

Sono ammessi interventi nell'Area Industriale del Settola fino a:

  • RX - Sostituzione Edilizia.

Sono esclusi i seguenti tipi d'intervento, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico:

  • RU - Ristrutturazione Urbanistica
  • N - Nuovi Interventi.

4. REGOLE INTEGRATIVE

Per dimostrate esigenze di adeguamento funzionale o sviluppo aziendale, risultanti da concreti programmi di investimento e di crescita occupazionale, il Consiglio Comunale potrà valutare specifici Piani Attuativi con proposte di ampliamenti di tipo esclusivamente produttivo che superino i limiti fissati nella disciplina degli interventi, ma strettamente commisurati alle programmate esigenze delle aziende e senza costituire nuove unità immobiliari; i piani dovranno essere redatti nel pieno rispetto della vigente disciplina edilizia, con particolare riferimento alle norme sull'impermeabilizzazione dei suoli, tenendo conto delle compatibilità urbanistiche e infrastrutturali della zona e della qualità ambientale degli interventi; la convenzione o l'atto equipollente che regola l'attuazione del piano, da registrare e trascrivere, dovrà contenere l'impegno a non modificare le destinazioni d'uso di tipo produttivo, né a frazionare l'edificio ampliato per i successivi 10 anni dalla certificazione di agibilità, con l'obbligo del ripristino dello stato originario dell'edificio in caso di verifica del non rispetto degli impegni assunti, nel periodo di validità dell'atto.

Ogni intervento, comportante incremento di carico urbanistico, deve dimostrare il perseguimento di soluzioni progettuali di qualità funzionale ed estetica, che prevedano l'inserimento di arredi urbani o vegetazionali , la riduzione del fabbisogno energetico ed idrico, grazie all'utilizzazione di energie e risorse idriche rinnovabili e la riduzione della produzione di rifiuti, attraverso il recupero ed il riciclaggio interno dei materiali e la previsione di strutture per un'efficiente raccolta differenziata.

Art. 2.4.4.6 X2 - Polo Produttivo al Settola

1. REGOLE GENERALI

L'Area Industriale del Settola è costituita da zone a prevalente funzione produttiva, destinate a sostenere le attività industriali ed artigianali del Comune.

Il Regolamento Urbanistico riconosce il ruolo fondamentale svolto dalle imprese presenti sul territorio ed il carattere strutturale dell'industrializzazione della piana, assicurandone l'accessibilità dalle principali viabilità regionali, l'infrastrutturazione tecnologicamente adeguata, la prevenzione del rischio idraulico e la compatibilità ambientale con gli insediamenti residenziali contigui.

All'interno del Polo Produttivo, l'Area Industriale del Settola si configura come area solo parzialmente pianificata, caratterizzata dalla presenza di funzioni quasi esclusivamente produttive e dalla tendenza verso l'impermeabilizzazione dei suoli; rispetto ad aree produttive contigue essa è caratterizzata da una dimensione maggiore degli edifici e dei lotti.

2. REGOLE PER GLI USI

Sono usi ammessi nell'Area Industriale del Settola:

  • I - Industriale e Artigianale;
  • L - Commerciale all'Ingrosso e Logistica.
  • Ca - Commercio al Dettaglio per Esercizi di Vicinato;
  • Cb - Commercio al Dettaglio per Medie Strutture di Vendita.
  • D - Direzionale.
  • U - Turistico Ricettivo.
  • S - Servizi Pubblici o di Uso Pubblico.

Sono comunque escluse le seguenti destinazioni d'uso, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico, nelle quali, oltre agli usi ammessi, la caratterizzazione individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della Superficie Edificata (SE).

  • R - Residenziale;
  • A - Agricolo;
  • Cc - Commerciale per Grandi Strutture di Vendita;
  • M - Mobilità.

3. REGOLE PER GLI INTERVENTI

In queste aree sono previsti interventi orientati alla conservazione del principio insediativo ed al mantenimento delle tipologie edilizie realizzate con i Piani Attuativi.

Tali aree, realizzate in forza dei successivi Piani Attuativi promossi da privati, comprendono edifici ed urbanizzazioni che, ai fini di un miglior utilizzo del patrimonio, possono essere ristrutturati e/o ampliati.

Sono ammessi interventi nell'Area Industriale del Settola fino a:

  • RX - Sostituzione Edilizia.

Sono esclusi i seguenti tipi d'intervento, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico:

  • RU - Ristrutturazione Urbanistica
  • N - Nuovi Interventi.

4. REGOLE INTEGRATIVE

Per dimostrate esigenze di adeguamento funzionale o sviluppo aziendale, risultanti da concreti programmi di investimento e di crescita occupazionale, il Consiglio Comunale potrà valutare specifici Piani Attuativi con proposte di ampliamenti di tipo esclusivamente produttivo che superino i limiti fissati nella disciplina degli interventi, ma strettamente commisurati alle programmate esigenze delle aziende e senza costituire nuove unità immobiliari; i piani dovranno essere redatti nel pieno rispetto della vigente disciplina edilizia, con particolare riferimento alle norme sull'impermeabilizzazione dei suoli, tenendo conto delle compatibilità urbanistiche e infrastrutturali della zona e della qualità ambientale degli interventi; la convenzione o l'atto equipollente che regola l'attuazione del piano, da registrare e trascrivere, dovrà contenere l'impegno a non modificare le destinazioni d'uso di tipo produttivo, né a frazionare l'edificio ampliato per i successivi 10 anni dalla certificazione di agibilità, con l'obbligo del ripristino dello stato originario dell'edificio in caso di verifica del non rispetto degli impegni assunti, nel periodo di validità dell'atto.

Ogni intervento, comportante incremento di carico urbanistico, deve dimostrare il perseguimento di soluzioni progettuali di qualità funzionale ed estetica, che prevedano l'inserimento di arredi urbani o vegetazionali , la riduzione del fabbisogno energetico ed idrico, grazie all'utilizzazione di energie e risorse idriche rinnovabili e la riduzione della produzione di rifiuti, attraverso il recupero ed il riciclaggio interno dei materiali e la previsione di strutture per un'efficiente raccolta differenziata.

Art. 2.4.4.7 L1 - Asse delle Attività Economiche lungo la SP1 - Asse EST/OVEST

1. REGOLE GENERALI

L'Asse delle Attività Economiche nelle sue sezioni est ed ovest è costituito da aree poste lungo la SP1 dove sono localizzabili funzioni miste produttive, direzionali o commerciali.

Il Regolamento Urbanistico per tali aree, individua un insieme di funzioni che, assieme all'adeguamento dell'asse stradale, concorrono alla sua trasformazione in luogo privilegiato delle funzioni e dei servizi d'eccellenza, quali attività direzionali, ricettive, commerciali e produttive, a bassa densità edilizia.

Per tali aree il Regolamento Urbanistico distingue obiettivi complementari:

  • - trasformazione e riuso degli edifici esistenti verso funzioni terziarie e produttive compatibili, nel tratto orientale, dal confine con il Comune di Prato all'intersezione con la SP6;
  • -recupero dell'episodico tessuto esistente verso funzioni terziarie nel tratto occidentale, tra l'intersezione con il prolungamento di via Assisi e il confine comunale con Pistoia.

2. REGOLE PER GLI USI

Sono usi ammessi nell'Asse delle Attività Economiche sezioni est ed ovest:

  • I - Industriale e Artigianale;
  • L - Commerciale all'Ingrosso e Logistica.
  • Ca - Commercio al Dettaglio per Esercizi di Vicinato;
  • Cb - Commerciale al Dettaglio per Medie Strutture di Vendita.
  • D - Direzionale.
  • U - Turistico Ricettivo.
  • S - Servizi Pubblici o di Uso Pubblico;
  • M - Mobilità.

Sono comunque escluse le seguenti destinazioni d'uso, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico, nelle quali, oltre agli usi ammessi, la caratterizzazione individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della Superficie Edificata (SE).

  • R - Residenziale;
  • A - Agricolo.
  • Cc - Commercio al Dettaglio per Grandi Strutture di Vendita.

3. REGOLE PER GLI INTERVENTI

In queste aree sono previsti interventi orientati alla conservazione del principio insediativo ed al mantenimento delle tipologie edilizie realizzate con Piani Attuativi, a Est, o dell'episodico tessuto che si confronta con la SP1, a Ovest.

Sono ammessi interventi nel l'Asse delle Attività Economiche sezioni est ed ovest fino a: RX - Sostituzione Edilizia.

Sono esclusi i seguenti tipi d'intervento, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico:

  • RU - Ristrutturazione Urbanistica;
  • N - Nuovi Interventi.

Art. 2.4.4.8 L2 - Asse delle Attività Economiche lungo la SP1 - Asse CENTRO

1. REGOLE GENERALI

L'Asse delle Attività Economiche nelle sua sezione centrale è costituito da aree poste lungo la SP1 dove sono localizzabili funzioni miste residenziali e terziarie.

Il Regolamento Urbanistico per tali aree, individua un insieme di funzioni che, assieme all'adeguamento dell'asse stradale, concorrono alla sua trasformazione in luogo privilegiato delle funzioni e dei servizi d'eccellenza, quali attività direzionali, ricettive e commerciali, a bassa densità edilizia.

2. REGOLE PER GLI USI

Sono usi ammessi nell'Asse delle Attività Economiche lungo la SP1 nella sua sezione centrale:

  • R - Residenziale;
  • Ca - Commercio al Dettaglio per Esercizi di Vicinato.
  • Ib - Artigianato di servizio.
  • D - Direzionale.
  • U - Turistico Ricettivo;
  • Cb - Commercio al Dettaglio per Medie Strutture di Vendita.
  • S - Servizi Pubblici o di Uso Pubblico;
  • M - Mobilità.

Sono comunque escluse le seguenti destinazioni d'uso, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico, nelle quali, oltre agli usi ammessi, la caratterizzazione individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della Superficie Edificata (SE).

  • A - Agricolo;
  • Ia - Industriale e Artigianale, per Fabbriche, Manifatture e Officine;
  • L - Commerciale all'Ingrosso e Logistica;
  • Cc - Commercio al Dettaglio per Grandi Strutture di Vendita;

3. REGOLE PER GLI INTERVENTI

Sono interventi caratterizzanti l'Asse delle Attività Economiche sezione centrale:

  • RL - Ristrutturazione Edilizia Large.
  • RX - Sostituzione Edilizia.

Sono esclusi i seguenti tipi d'intervento, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico:

  • RU - Ristrutturazione Urbanistica;
  • N - Nuovi Interventi.

Art. 2.4.4.9 R0 - Residenza nei Luoghi Centrali

1. REGOLE GENERALI

All'interno delle aree della Residenza si distinguono porzioni di tessuto insediativo che si caratterizzano per la presenza di destinazione miste, con prevalenza di funzioni residenziali, commerciali ai piani terra e direzionali ai piani superiori, definibili come la Residenza nei Luoghi Centrali e localizzate al centro del territorio come nelle principali frazioni che lo costituiscono.

Queste parti edificate si relazionano con i principali spazi aperti del territorio comunale, per lo più pavimentati, individuando un sistema di slarghi e piazze, dedicati al passeggio o agli incontri, che costituiscono l'insieme dei Luoghi Centrali di Agliana.

Il Regolamento Urbanistico per le aree della Residenza nei Luoghi Centrali:

  • - favorisce lo sviluppo delle attività commerciali di vicinato ai piani terra degli edifici;
  • - mantiene e valorizza la struttura policentrica degli insediamenti allo scopo di salvaguardarne i caratteri identitari e le differenti potenzialità delle frazioni;
  • - recupera e valorizza gli edifici e le porzioni antiche del tessuto insediativo, al fine di creare servizi ed attività commerciali di vicinato o attività terziarie, che risultino connesse in un unico centro civico, qualificato da spazi di relazione attrezzati.

2. REGOLE PER GLI USI

Sono usi ammessi nella Residenza nei Luoghi Centrali:

  • R - Residenziale;
  • Ca - Commercio al Dettaglio per Esercizi di Vicinato.
  • D - Direzionale.
  • S - Servizi Pubblici o di Uso Pubblico.
  • Ib - Artigianato di servizio.
  • U - Turistico Ricettivo.

Sono comunque escluse le seguenti destinazioni d'uso, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico, nelle quali, oltre agli usi ammessi, la caratterizzazione individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della Superficie Edificata (SE).

  • A - Agricolo;
  • Ia - Industriale e Artigianale per Fabbriche, Manifatture e Officine;
  • L - Commerciale all'Ingrosso e Logistica;
  • Cb - Commercio al Dettaglio per Medie Strutture di Vendita;
  • Cc - Commercio al Dettaglio per Grandi Strutture di Vendita;
  • M - Mobilità.

3. REGOLE PER GLI INTERVENTI

In queste aree sono previsti interventi orientati alla conservazione del principio insediativo ed al mantenimento delle tipologie.

Sono interventi caratterizzanti la Residenza nei Luoghi Centrali:

  • RM - Ristrutturazione Edilizia Medium.
  • RL - Ristrutturazione Edilizia Large.

Sono esclusi i seguenti tipi d'intervento, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico:

  • RX - Sostituzione Edilizia;
  • RU - Ristrutturazione Urbanistica;
  • N - Nuovi Interventi.

4. REGOLE INTEGRATIVE

Al fine di creare Centri Civici dotati di servizi ed attività commerciali di vicinato o attività terziarie, connesse da spazi di relazione qualificati, l'incremento di carico urbanistico per destinazioni terziarie ai piani terra degli edifici non è comunque subordinato alla verifica dell'adeguata disponibilità di aree a standard o alla loro contestuale realizzazione, giusta la dotazione di spazi a parcheggio esistenti e la loro regolamentazione attuata con il Piano di settore competente.

Al fine di concretizzare il "Centro Commerciale Naturale" di Agliana l'incremento di carico urbanistico per Destinazioni Commerciali al Dettaglio per Esercizi di Vicinato ai piani terra degli edifici non è comunque subordinato alla verifica dell'adeguata disponibilità di aree a parcheggio di relazione, giusta la dotazione di spazi a parcheggio esistenti e la loro regolamentazione attuata con il Piano di settore competente.

Per gli interventi relativi alla realizzazione di servizi ed attrezzature di uso pubblico, attuati da soggetti istituzionalmente competenti, le disposizioni sugli interventi possono essere derogate quando il progetto definitivo dell'opera da realizzare è approvato dalla Giunta Comunale.

Art. 2.4.4.10 R1 - Residenza Consolidata

1. REGOLE GENERALI

La Residenza Consolidata è caratterizzata dalla presenza di edifici di valore storico e testimoniale, variamente aggregati, che danno luogo ad agglomerati contraddistinti da alta densità insediativa e corrispondono in linea generale con il sistema insediativo antico, presente già nella prima metà dell'800.

Il Regolamento Urbanistico per le aree della Residenza Consolidata dettaglia norme per il governo degli interventi sull'edilizia esistente nel rispetto dei caratteri storici degli edifici, evitando l'alterazione delle quote degli orizzontamenti e gli incrementi volumetrici, fatti salvi quelli dovuti ad adeguamenti igienico-sanitari, dettagliando materiali, coloriture e trattamento degli elementi di decoro esistenti.

2. REGOLE PER GLI USI

Sono usi ammessi nella Residenza Consolidata:

  • R - Residenziale.
  • Ca - Commercio al Dettaglio per Esercizi di Vicinato.
  • Ib - Artigianato di servizio.
  • D - Direzionale.
  • U - Turistico Ricettivo.
  • S - Servizi Pubblici o di Uso Pubblico;

Sono comunque escluse le seguenti destinazioni d'uso, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico, nelle quali, oltre agli usi ammessi, la caratterizzazione individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della Superficie Edificata (SE).

  • A - Agricolo;
  • Ia - Industriale e Artigianale per Fabbriche, Manifatture e Officine;
  • L - Commerciale all'Ingrosso e Logistica;
  • Cb - Commercio al Dettaglio per Medie Strutture di Vendita;
  • Cc - Commercio al Dettaglio per Grandi Strutture di Vendita;
  • M - Mobilità.

3. REGOLE PER GLI INTERVENTI

In queste aree sono previsti interventi orientati alla conservazione del principio insediativo ed al mantenimento delle tipologie.

Sono Interventi caratterizzanti le aree della Residenza Consolidata:

  • RS - Ristrutturazione Edilizia Small.
  • RM - Ristrutturazione Edilizia Medium.

Sono esclusi i seguenti tipi d'intervento, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico:

  • RL - Ristrutturazione Edilizia Large;
  • RX - Sostituzione Edilizia;
  • RU - Ristrutturazione Urbanistica;
  • N - Nuovi Interventi.

4. REGOLE INTEGRATIVE

Per gli interventi relativi alla realizzazione di servizi ed attrezzature di uso pubblico, attuati da soggetti istituzionalmente competenti, le disposizioni sugli interventi possono essere derogate quando il progetto definitivo dell'opera da realizzare è approvato dalla Giunta Comunale.

Art. 2.4.4.11 R2 - Residenza Compatta

1. REGOLE GENERALI

La Residenza Compatta è definita da parti di tessuto residenziale cresciute in base a singole iniziative, in genere di piccole dimensioni, che hanno dato luogo, nella maggior parte dei casi, a case isolate su lotto o case a schiera di modeste dimensioni, generalmente poste lungo la viabilità storica trasformata.

Il carattere principale di queste zone è costituito dalla disomogeneità degli edifici e dei lotti, dalla estrema frammentazione del suolo pubblico e da una dotazione di opere di urbanizzazione primaria non correlata ai carichi insediativi esistenti.

Il Regolamento Urbanistico per le aree della Residenza Compatta dettaglia norme per il governo degli interventi sull'edilizia esistente, permettendo ampliamenti volumetrici "una tantum" che si inseriscano in modo armonico nel contesto insediativo, indicando gli allineamenti da rispettare per gli interventi di sopraelevazione o i parametri da osservare nei frazionamenti.

2. REGOLE PER GLI USI

Sono usi ammessi nella Residenza Compatta:

  • R - Residenziale.
  • Ca - Commercio al Dettaglio per Esercizi di Vicinato.
  • Ib - Artigianato di servizio.
  • D - Direzionale.
  • U - Turistico Ricettivo.
  • S - Servizi Pubblici o di Uso Pubblico.

Sono comunque escluse le seguenti destinazioni d'uso, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico, nelle quali, oltre agli usi ammessi, la caratterizzazione individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della Superficie Edificata (SE).

  • A - Agricolo;
  • Ia - Industriale e Artigianale, per Fabbriche, Manifatture e Officine;
  • L - Commerciale all'Ingrosso e Logistica;
  • Cb - Commercio al Dettaglio per Medie Strutture di Vendita;
  • Cc - Commercio al Dettaglio per Grandi Strutture di Vendita;
  • M - Mobilità.

3. REGOLE PER GLI INTERVENTI

Sono Interventi caratterizzanti le aree della Residenza Compatta:

  • RL - la Ristrutturazione Edilizia Large.
  • RX - Sostituzione Edilizia.

Sono esclusi i seguenti tipi d'intervento, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico:

  • RU - Ristrutturazione Urbanistica;
  • N - Nuovi Interventi.

4. REGOLE INTEGRATIVE

Per gli interventi relativi alla realizzazione di servizi ed attrezzature di uso pubblico, attuati da soggetti istituzionalmente competenti, le disposizioni sugli interventi possono essere derogate quando il progetto definitivo dell'opera da realizzare è approvato dalla Giunta Comunale.

Art. 2.4.4.12 R3 - Residenza Diffusa

1. REGOLE GENERALI

La Residenza Diffusa è costituita da quartieri residenziali, esito d'interventi edilizi unitari e morfologicamente riconoscibili.

Le aree della Residenza Diffusa ricomprendono gli interventi residenziali pubblici recentemente realizzati, dove peraltro è forte la presenza di opere di urbanizzazione pianificate e una buona dotazione di infrastrutture, verde e parcheggi.

Il Regolamento Urbanistico per le aree della Residenza Diffusa dettaglia norme per il governo degli interventi sull'edilizia esistente, ponendo attenzione che non siano snaturati i caratteri architettonici dei complessi di edifici realizzati unitariamente;

2. REGOLE PER GLI USI

Sono usi ammessi nella Residenza Diffusa:

  • R - Residenziale.
  • D - Direzionale;
  • Ca - Commercio al Dettaglio per Esercizi di Vicinato.
  • Ib - Artigianato di servizio.
  • U - Turistico Ricettivo.
  • S - Servizi Pubblici o di Uso Pubblico.

Sono comunque escluse le seguenti destinazioni d'uso, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico, nelle quali, oltre agli usi ammessi, la caratterizzazione individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della Superficie Edificata (SE).

  • Ia - Industriale e Artigianale, per Fabbriche, Manifatture e Officine;
  • L - Commerciale all'Ingrosso e Logistica;
  • Cb - Commercio al Dettaglio per Medie Strutture di Vendita;
  • Cc - Commercio al Dettaglio per Grandi Strutture di Vendita;
  • A - Agricolo;
  • M - Mobilità.

3. REGOLE PER GLI INTERVENTI

Sono Interventi caratterizzanti le aree della Residenza Diffusa:

  • RL - Ristrutturazione Edilizia Large.
  • RX - Sostituzione Edilizia.

Sono esclusi i seguenti tipi d'intervento, con eccezione delle aree specificatamente disciplinate sulle tavole di Regolamento Urbanistico:

  • RU - Ristrutturazione Urbanistica;
  • N - Nuovi Interventi.

4. REGOLE INTEGRATIVE

Per gli interventi relativi alla realizzazione di servizi ed attrezzature di uso pubblico, attuati da soggetti istituzionalmente competenti, le disposizioni sugli interventi possono essere derogate quando il progetto definitivo dell'opera da realizzare è approvato dalla Giunta Comunale.