Schede di Fattibilità

SCHEDA: T/1/D- Capitini

UTOE: 1
SCHEDA: T/1/D - Capitini
TAVOLA RU: 06
LOCALITÀ:
via Giovannella, via Alpi, Istituto Capitini
TIPOLOGIA: Nuova edificazione residenziale realizzata tramite PUC
GEOLOGIA E LITOLOGIA: Alluvioni recenti terrazzate e non (bna)
GEOMORFOLOGIA:
PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA PAI: irrilevante
PERICOLOSITÀ IDRAULICA DEL PGRA: P2/P3
BATTENTE IDRAULICO (metri slm): 43,24 ZONA DI TRANSITO: La parte nord dell'intervento;
per tale settore battente convenzionale di 30 cm sopra p.c.
MAGNITUDO IDRAULICA (L.R. 41/2018): Moderata la parte nord e centrale.
Moderata, severa e molto severa la parte meridionale
CARTA DELLE MICROZONE OMOGENEE IN PROSPETTIVA SISMICA (MOPS):
Zona Stabile suscettibile di Amplificazione Sismica: Zona 1 (Depositi alluvionali prevalentemente
limoso-argillosi con livelli sabbioso-ghiaiosi)
PERICOLOSITÀ IDRAULICA: I.3/I.4
PERICOLOSITÀ SISMICA: S.2
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA: G.2
FATTIBILITÀ: F.g.2; F.s.3; F.i.4
PRESCRIZIONI: L'intervento, pur ricadendo in parte in pericolosità idraulica I.4, risulta fattibile ai
sensi della L.R: 41/2018 in virtù della magnitudo idraulica moderata.
Da un punto di vista delle problematiche idrauliche l'intervento si divide in una parte settentrionale,
destinata a residenziale, ed una parte sudorientale destinata a servizi.
PARTE SETTENTRIONALE DESTINATA A RESIDENZIALE
L'intervento dovrà risultare trasparente idraulicamente, senza aggravio delle condizioni di rischio in
altre aree.
Il piano di calpestio degli edifici dovrà essere posto 60 cm sopra l'attuale piano campagna, con un franco idraulico quindi di 30 cm al di sopra del battente convenzionale, assunto pari a 30 cm.
Si prescrive la realizzazione di tubazioni, condotte o altri accorgimenti che permettano il passaggio di eventuali acque corrivanti sul terreno. Sarà comunque uno studio idraulico a valutare, in funzione del progetto, le problematiche idrauliche e a definire le modalità esecutive di tale intervento.
PARTE SUDORIENTALE DESTINATA A SERVIZI
Una stretta fascia di terreni di una quindicina di metri nella parte occidentale di tale area ricade in pericolosità P3/I.4 con magnitudo anche severa e molto severa e quindi risulta inedificabile.
Il piano di calpestio degli edifici dovrà essere posto almeno a quota 43,54 metri slm, cioè 30 cm sopra il battente atteso.
La superficie coperta massima è inferiore a 2900 mq. Con un battente medio di 30 cm si ottiene un volume da recuperare di 870 mc. Considerata la presenza lungo il limite occidentale del verde in previsione di un fosso minore, non appartenente al reticolo idrografico della Regione Toscana ma comunque censito, potranno essere realizzati uno o più drenaggi costituiti da canali a cielo aperto o da condotte interrate collegata a tale fosso. Tali drenaggi svolgeranno il duplice scopo di costituire con la loro capacità d'invaso una compensazione delle acque di un eventuale piena e faciliteranno il deflusso delle acque verso il reticolo idrografico principale.
Sarà comunque uno studio idraulico a valutare, in funzione del progetto, le problematiche idrauliche e a definire le modalità esecutive di tale intervento.
Per quanto riguarda la fattibilità sismica, poiché l'intervento si prefigura come rilevante ai sensi delle NTC 2018, si prescrive oltre alla realizzazione di almeno una indagine Downhole, richiesta dal Regolamento 36/R del 2009, uno studio di Risposta Sismica Locale. I risultati, lo spettro di risposta ed i parametri sismici di tale studio saranno confrontati con quelli della categoria di sottosuolo derivante dall'approccio semplificato e verranno assunti i più cautelativi tra i due metodi.
INDICAZIONI GENERALI
La parte sudoccidentale dell'intervento, ricadente in P3 (I.4) e con magnitudo idraulica anche severa e molto severa, è destinata a verde.
I parcheggi e la viabilità sono realizzabili ai sensi del comma 4 dell'art. 13 della L.R. 41/2018, in quanto non viene superato il rischio medio R2; dovrà essere assicurato il non aggravio delle condizioni di rischio e dovranno essere adottate misure preventive atte a regolarne l'utilizzo in caso di eventi alluvionali In relazione alle problematiche della creazione di nuove superfici impermeabili si dovrà ottemperare all'art. 1.2.3.2 - punto 5) delle NTA.