Schede di Fattibilità

SCHEDA: NE/2/R/1- via Casello

UTOE: 2
SCHEDA: NE/2/R/1 - via Casello
TAVOLA RU: 07
LOCALITÀ:
via Casello
TIPOLOGIA: Area di completamento residenziale
GEOLOGIA E LITOLOGIA: Alluvioni recenti terrazzate e non (bna)
GEOMORFOLOGIA:
PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA PAI: irrilevante
PERICOLOSITÀ IDRAULICA DEL PGRA: P2, piccola porzione in P3 nella parte occidentale del lotto
BATTENTE IDRAULICO (metri slm): 43,36 ZONA DI TRANSITO (secondo PGRA): NO
MAGNITUDO IDRAULICA (L.R. 41/2018): Molto severa prevalente
CARTA DELLE MICROZONE OMOGENEE IN PROSPETTIVA SISMICA (MOPS)
Zona Stabile suscettibile di Amplificazione Sismica: Zona 1 (Depositi alluvionali prevalentemente
limoso-argillosi con livelli sabbioso-ghiaiosi)
PERICOLOSITÀ IDRAULICA: I.3, piccola porzione in I.4 nella parte occidentale del lotto
PERICOLOSITÀ SISMICA: S.2
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA: G.2
FATTIBILITÀ: F.g.2; F.s.2; F.i.4
PRESCRIZIONI: Il piano di calpestio degli edifici dovrà essere posto almeno 40 cm sopra il battente idraulico, quindi ad una quota minima di 43,76 metri slm.
L'intervento edificatorio dovrà rimanere esterno alla piccola area in P3/I.4 a ovest. L'intervento non dovrà recare aggravio alle condizioni di rischio in altre aree attraverso opere o interventi quali quelli richiamati dal comma 2 dell'art. 8 della L.R. 41/2018.
Non sono presenti tratti di corsi d'acqua appartenenti al reticolo idrografico RT e quindi non sono ipotizzabili drenaggi delle acque; si dovranno quindi compensare tali volumi.
Si possono calcolare 300 mq di superficie edificata. Con un battente medio di 50 cm si valuta un volume di acque sottratte alla naturale laminazione di circa 150 mc.
Il lotto risulta abbastanza ampio e quindi è possibile ipotizzare un modesto abbassamento del terreno. In alternativa potranno essere realizzate una o più vasche interrate per il recupero dei volumi da compensare. Sarà comunque uno studio idraulico a valutare, in funzione del progetto, le problematiche idrauliche e a definire la fattibilità e le modalità esecutive di tale intervento.
Il parcheggio pubblico previsto, ricadente in magnitudo molto severa, può essere realizzato a condizione che sia assicurato il non aggravio delle condizioni di rischio in altre aree, che non sia superato il rischio medio R2 e che siano previste apposite misure preventive, atte a regolarne l'utilizzo in caso di eventi alluvionali in modo da non pregiudicare l'incolumità delle persone e l'agibilità dell'infrastruttura, da ricomprendere nel Piano di Protezione Civile.
In relazione alle problematiche della creazione di nuove superfici impermeabili si dovrà ottemperare all'art. 1.2.3.2 - punto 5) delle NTA.