Schede normative e di orientamento progettuale

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Centro per la logistica in Loc. Campo alla Croce- At15

ELABORATO MODIFICATO A SEGUITO ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI

DATI DI BASE

UBICAZIONE: Loc. Campo alla Croce, Venturina
UTOE: 8
PROPRIETÀ: privata
DATI DIMENSIONALI:
Superficie Territoriale: Tot. 201.000mq ca.
- mq 148.180 per la logistica;
- mq 52.880 per le opere di messa in sicurezza idraulica a servizio della logistica

DATI PROGETTUALI

DESCRIZIONE

Trattasi di quattro lotti liberi pianeggianti interclusi tra gli svincoli stradali a servizio della SS398 e del PIP Campo alla Croce. La vicinanza al tracciato ferroviario, al corridoio tirrenico e alla SS 398 di collegamento con il porto di Piombino rendono l'area particolarmente idonea per la localizzazione di attività legate alla logistica. L'area è inserita nell'UTOE 8 del PS , per il quale le norme di PS prevedono il rafforzamento del nucleo produttivo di Campo alla Croce ed il miglioramento delle connessioni infrastrutturali con il corridoio plurimodale tirrenico e il porto. Il PS prevede altresì la creazione di un nodo di intescambio ferro/gomma, necessario per l'effettivo uso di tali aree per la logistica ed il porto.

OBIETTIVI e FINALITÀ

L'intervento persegue le seguenti finalità:

  • - creazione di un polo della logistica
  • - realizzazione di un nodo di interscambio ferro/gomma tra la linea ferroviaria tirrenica e il collegamento con il porto di Piombino attraverso la SS 398 e la realizzazione di un raccordo ferroviario dedicato
  • - realizzazione di un autoparco consortile

DISPOSIZIONI GENERALI

Mediante Piano Attuativo convenzionato di iniziativa privata è consentita la realizzazione di un centro di servizio e logistica, strutturato con le seguenti funzioni:

  • - binari ferroviari e banchina di caricio/scarico con magazzino di servizio
  • - piazzali di stoccaggio e parcheggi attorno al raccordo ferroviario
  • - magazzini per lo stoccaggio delle merci
  • - piazzale per autoparco
  • - fascia di verde a ridosso del fiume Cornia Non è prescrittivo l'assetto planivolumetrico indicato. Oltre alle aree a parcheggio e stoccaggio di servizio allo scalo ferroviario, dovranno essere previsti parcheggi pertinenziali nella misura prevista dalla L.122/89 e parcheggi pubblici ai sensi del DM 1444/'68.

DIMENSIONAMENTO, PARAMETRI URBANISTICO-EDILIZI e DESTINAZIONI D'USO AMMESSE

Per le aree destinate a depositi e magazzini il dimensionamento si richiama alle norme generali delle sottozone D5. Le aree del raccordo ferroviario poste tra la SS 398 e il fiume Cornia possono essere utilizzate solo per la movimentazione e il deposito all'aperto delle merci. Le aree destinate al raccordo ferroviario (D5/3) e alla messa in sicurezza idraulica non partecipano al dimensionamento complessivo dell'intervento. L'area D5 identificata con la sigla AP sull'elaborato grafico allegato alla presente scheda è destinata alla realizzazione di un autoparco per mezzi pesanti. L'area può essere dotata dei servizi necessari per gli automezzi e per l'accoglienza degli addetti all'autotrasporto quali, a titolo esemplificativo: autofficina, lavaggio mezzi, rifornimento carburanti, guardiania, servizi igienici, ristorazione.

Parametri urbanistici:

  • - rapporto di copertura 0,5 mq/mq -indice di utilizzazione fondiaria 0,7 mq/mq
  • - H max, 10 metri
  • - H max per volumi tecnici, senza limiti
  • - H max per carro ponte e simili, 14 metri

Parametri edilizi:

/

Sono ammesse le seguenti destinazioni d'uso:

  • - centro di servizio e logistica
  • - autoparco e servizi connessi

DISPOSIZIONI NORMATIVE

Il centro per la logistica di Campo alla Croce prevede la realizzazione di quattro ambiti funzionalmente connessi ma distinti per l'attuazione che potrà avvenire con modalità e tempi diversi. Il primo ambito (D5/1), di più ampie dimensioni, si attua solo in relazione alla possibile derivazione di un ramo ferroviario dalla linea tirrenica. A tale proposito, perciò, gli atti comunali a rilevanza esterna possono essere rilasciati solo in presenza di un assenso formale del gestore della rete ferroviaria nazionale alla derivazione del ramo all'interno dell'area produttiva. In caso contrario tale sotto ambito non potrà essere attuato. Nel secondo ambito (D5/2) l'attuazione sarà temporalmente indipendente dall'acquisizione dell'assenso formale per la diramazione del ramo ferroviario all'interno dell'area produttiva. Per tale eventualità il soggetto attuatore dovrà presentare una soluzione progettuale che non precluda la successiva realizzazione del ramo ferroviario. Il terzo ambito (D5/3) è destinato esclusivamente alla diramazione del braccio ferroviario, agli spazi di movimentazione e manovra, allo stoccaggio e deposito temporaneo di materiali e mezzi. Il quarto ambito (D5-AP) è destinato alla realizzazione di un'area attrezzata per la sosta e lo stazionamento di automezzi pesanti (autoparco). Ai fini dell'applicazione degli standard urbanistici l'intervento è considerato di espansione. Le disposizioni contenute nella presente scheda prevalgono sulle norme generali delle NTA del Regolamento urbanistico. In sede di approvazione dello schema di convenzione potranno essere inserite ulteriori clausole di dettaglio oltre a quelle già indicate nella presente scheda.

OPERE e/o ATTREZZATURE PUBBLICHE e/o D'INTERESSE PUBBLICO

La realizzazione degli interventi del comparto, oltre al pagamento degli oneri d'urbanizzazione secondaria, è condizionata alla realizzazione delle seguenti opere pubbliche e/o di interesse pubblico:

  • -realizzazione del ramo ferroviario il cui assetto strategico assume rilevanza di pubblico interesse (in attuazione con gli ambiti D5/1 e D5/3)
  • -realizzazione delle reti tecnologiche a servizio del nuovo complesso edilizio nonché l'adeguamento delle reti esistenti qualora necessario
  • -qualunque altra opera a rete oggi non ancora definibile, la cui necessità dovesse emergere in sede di approvazione del piano attuativo o di rilascio del titolo abilitativi
  • -realizzazione di opere idrauliche necessarie per il miglioramento dell'efficienza del reticolo superficiale -piantumazione di alberature di alto fusto lungo il perimetro dei singoli lotti
  • -adeguamento della carreggiata stradale della vecchia via Piombinese e realizzazione impianto di pubblica illuminazione, in coerenza con le indicazioni progettuali fornite per il tratto frontistante l'At16 (in attuazione con gli ambiti D5/1 e D5/3).

La convenzione generale disciplinerà con maggiore dettaglio la temporalità degli interventi d'urbanizzazione primaria in relazione all'attuazione dei singoli ambiti.

Tutte le aree destinate alla realizzazione di opere pubbliche, compreso le reti tecnologiche sopra e sottoterra, saranno cedute gratuitamente al Comune, mentre le aree destinate alla realizzazione di opere di uso pubblico, e le relative reti, potranno rimanere nella disponibilità del soggetto attuatore. La realizzazione di tali opere pubbliche e la cessione gratuita delle relative aree, rientrano nell'ambito dell'ordinaria corresponsione del contributo per oneri d'urbanizzazione aventi natura di corrispettivo di diritto pubblico. A tal fine, pertanto, il privato attuatore può, in sede di convenzione con la pubblica amministrazione, liberamente assumere maggiori impegni patrimoniali.

INVARIANTI STRUTTURALI E VINCOLI SOVRAORDINATI

Le aree poste ad est della SS398 ed una limitata porzione dell'appendice meridionale dell'area ad ovest della stessa strada sono interessate dall'invariante strutturale di P.S. , denominata "Area di pertinenza fluviale". Gli interventi previsti per tali aree - identificate con le sigle D5/3, OI e D5/AP - risultano conformi con quanto ammesso dall'art. 57 delle norme di P.S. Dette aree sono altresì soggette al Vincolo di tutela ambientale di cui al Decreto Legislativo 22/01/2004 n.42 art. 142 e al vincolo di inedificabilità assoluta di 10 mt previsto dalle "acque pubbliche" ai sensi del R.D. n. 523/1904 ("Ambito A" di cui alla Delibera Regione Toscana n.1212/99)

FATTIBILITÀ GEOLOGICO-IDRAULICA

Sotto l'aspetto geomorfologico, la zona ricade nella Classe G.2c (pericolosità media) in relazione alle caratteristiche litotecniche del substrato (tavole 8.3 del R.U.). A seguito degli studi idraulici effettuati, la zone è inserita parzialmente nella Classe I.4 (pericolosità molto elevata), in quanto vulnerabile per eventi con tempo di ritorno inferiori a 30 anni (Tr30), e parzialmente nella Classe I.3 (pericolosità elevata) poiché a rischio per eventi duecentennali (Tr200). Rispetto alla Tutela della Risorsa idrica, la zona è inserita nella Classe 3 - Tutela Elevata. Il giudizio di Fattibilità discendente dalle valutazioni di pericolosità sopra espresse corrisponde alla Classe F.2.g (fattibilità con normali vincoli) per gli aspetti geomorfologici, alla Classe F.4.i. (fattibilità limitata) per gli aspetti idraulici ed alla Classe F.3.t. (fattibilità condizionata), circa la tutela della risorsa idrica.

Condizioni alla Trasformazione ed Interventi di messa in sicurezza:

Relativamente al rischio idraulico gli interventi di trasformazione sono legati alla messa in sicurezza definita a partire dagli scenari individuati negli studi idraulici condotti a supporto del presente R.U.: gli interventi attualmente in corso sul Fiume Cornia concorrono alla riduzione dei volumi di esondazione, che localmente risultano di rilevante entità Le valutazioni del rischio residuo dovranno essere condotte valutando i benefici delle opere realizzate attraverso studi idraulici omogenei con quelli realizzati a supporto del presente R.U., definendo le opere di messa in sicurezza e provvedendo anche alla mitigazione dei loro effetti sulle aree al contorno: la definizione delle soluzioni dovrà prevedere necessariamente la compensazione in loco dei volumi di acqua sottratti dai nuovi interventi, oltre ad evitare la realizzazione di opere che alterino significativamente il deflusso delle acque superficiali. Le future ulteriori operazioni di sistemazione arginale (Lotto III) previste sul Fiume Cornia, progettate ma non ancora realizzate, potranno ridurre i battenti idraulici delle diverse aree come rappresentato nello scenario di progetto, anch'esso allegato al R.U. La valutazione definitiva dei benefici indotti dalle operazioni in corso sarà possibile solo a seguito del collaudo delle opere realizzate.

OPERE DI TUTELA e VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO

L'intervento previsto non necessita di apposite azioni di tutela e salvaguardia del paesaggio. Nel caso specifico le azioni di tutela riguardano le misure di riduzione del rischio idraulico.

MODALITÀ D'ATTUAZIONE

L'area della logistica si attua mediante piano attuativo di iniziativa privata. Per gli ambiti D5/1 e D5/3 la convenzione produrrà i suoi pieni effetti solo in presenza di un formale atto di assenso comunque denominato, rilasciato dal gestore della rete nazionale, che autorizza la realizzazione di un tronco ferroviario all'interno dell'area produttiva di Campo alla Croce in diramazione dalla linea principale tirrenica L'ambito D5/2 si attua in relazione alla previsione dell'autoparco, le cui aree saranno cedute gratuitamente al comune in caso di rinuncia od inerzia del soggetto attuatore.

DISCIPLINA IN ASSENZA DI PIANO ATTUATIVO o IN CASO DI SCADENZA DEL QUINQUENNIO

In caso di scadenza del termine quinquennale dalla data di approvazione del Regolamento Urbanistico senza che sia intervenuta l'approvazione del P.A., alle aree si applica la totale inedificabilità, con la sola eccezione dell'ambito D5-AP.

DISCIPLINA SUCCESSIVA ALLA REALIZZAZIONE DEL PIANO ATTUATIVO

Ad avvenuta ultimazione degli interventi previsti dal P.A., agli immobili ed aree comprese nella presente area di trasformazione si applica la seguente disciplina:

  • - parcheggi pubblici: vedi art. 86 delle norme di R.U.
  • - per le aree destinate a depositi e magazzini: sottozone D5
  • -vedi art. 86 delle norme di R.U. Ai fabbricati esistenti si applica la categoria d'intervento "r1"