Schede normative e di orientamento progettuale

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Delocalizzazione di volumetrie residenziali, via Indipendenza- Cp4a

ELABORATO MODIFICATO A SEGUITO ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONE

DATI DI BASE

COMUNE: Campiglia Marittima
UBICAZIONE: via Indipendenza, Venturina
UTOE: 3
PROPRIETÀ: privata
UTOE: 3
DATI DIMENSIONALI:
Superficie Territoriale: mq 2.700 ca.
Superficie Coperta esistente: mq 245 ca.
Volume esistente da delocalizzare: mc 1.360 ca

DATI PROGETTUALI

DESCRIZIONE

Il comparto di perequazione comprende l'area di decollo situata all'ingresso sud di Venturina (Cp4a) e due lotti di completamento in via della Fiera (Cp4b) e in via dell'Areoporto (Cp4c) considerate di atterraggio. Sull'area di decollo insiste un vecchio fabbricato rurale contornato da orti coltivati ed altri manufatti precari.

OBIETTIVI e FINALITÀ

L'intervento persegue le seguenti finalità per le tre aree interessate:

  • - demolizione dell'edificio lungo via Indipendenza e realizzazione di un'unica grande area di verde attrezzato (Cp4a)
  • - connotare l'area come la porta sud dell'abitato di Venturina, anche in relazione alle future trasformazioni inserite nel progetto del corridoio tirrenico (Cp4a)
  • - riqualificazione dell'area di via della Fiera (Cp4b) mediante la realizzazione di un edificio residenziale
  • - prosecuzione del fronte edificato lungo via dell'Areoporto (Cp4c)

DISPOSIZIONI GENERALI

L'attuazione dei comparti perequativi è condizionata alla demolizione delle volumetrie e dei manufatti esistenti sull'area di decollo. L'area liberata dalle demolizioni sarà rifunzionalizzata a verde pubblico attrezzato. L'attuazione potrà altresì essere limitata ad una sola tra le due aree di atterraggio indicate. L'approvazione del piano attuativo con una sola area di atterraggio determina la decadenza immediata della previsione perequativa dell'area non inclusa.

DIMENSIONAMENTO, PARAMETRI URBANISTICO-­EDILIZI e DESTINAZIONI D'USO AMMESSE

Dimensionamento dell'intervento:

Parametri urbanistici

-------

Parametri edilizi:

Destinazioni d'uso ammesse

  • -

DISPOZIZIONI NORMATIVE

Il recupero funzionale dell'area di decollo si attua mediante predisposizione di un piano attuativo convenzionato. Nelle aree di atterraggio è prevista la realizzazione di due edifici residenziali, ciascuno di quattro alloggi. Le disposizioni contenute nella presente scheda prevalgono sulle norme generali delle NTA del Regolamento urbanistico. In sede di approvazione del piano attuativo potranno essere inserite ulteriori clausole di dettaglio oltre a quelle indicate nella presente scheda.

OPERE e/o ATTREZZATURE PUBBLICHE e/o D'INTERESSE PUBBLICO

L'attuazione delle previsioni urbanistiche è condizionata, oltre al pagamento degli oneri d'urbanizzazione, alla contestuale realizzazione delle opere pubbliche e/o di interesse pubblico:

  • - sistemazione a verde alberato e attrezzato dell'area di decollo
  • - realizzazione delle reti tecnologiche a servizio dell'area verde
  • - qualunque altra opera a rete oggi non ancora definibile, la cui necessità dovesse emergere in sede di approvazione del piano attuativo o di rilascio del titolo abilitativi

Qualora le opere d'urbanizzazione a rete realizzate dal soggetto attuatore non siano riferibili all'esclusivo ambito d'intervento della nuova previsione, anche per effetto delle prescrizioni che dovessero emergere in sede di approvazione dei progetti a cura del soggetto gestore del ciclo integrato delle acque, potranno essere oggetto di scomputo dagli oneri primari dovuti.

Tutte le aree destinate alla realizzazione di opere pubbliche, compreso le reti tecnologiche sopra e sottoterra, saranno cedute gratuitamente al Comune, mentre le aree destinate alla realizzazione di opere di uso pubblico, e le relative reti, potranno rimanere nella disponibilità del soggetto attuatore. Le aree destinate a verde pubblico o di uso pubblico dovranno essere attrezzate e ultimate entro la prima dichiarazione di abitabilità del comparto.

INVARIANTI STRUTTURALI e VINCOLI SOVRAORDINATI

L'area di cui trattasi non è interessata da invarianti strutturali né da vincoli urbanistici di natura sovraordinata.

FATTIBILITÀ GEOLOGICO ­IDRAULICA

Sotto l'aspetto geomorfologico, le zone ricadono nella Classe G.2c (pericolosità media) in relazione alle caratteristiche litotecniche del substrato (tavole 8.3 del R.U.). A seguito degli studi idraulici effettuati, entrambe le zone sono inserite nella Classe I.4 (pericolosità molto elevata), in quanto vulnerabili per eventi con tempo di ritorno inferiori a 30 anni (Tr30). Rispetto alla Tutela della Risorsa idrica, le due zone sono inserite nella Classe 2 - Tutela Alta. Il giudizio di Fattibilità discendente dalle valutazioni di pericolosità sopra espresse corrisponde alla Classe F.2.g. (fattibilità con normali vincoli) per gli aspetti geomorfologici, alla Classe F.4.i (fattibilità limitata) per gli aspetti idraulici ed alla Classe F.2.t (fattibilità con normali vincoli).

Condizioni alla Trasformazione ed Interventi di messa in sicurezza:

Relativamente al rischio idraulico gli interventi di trasformazione sono legati alla messa in sicurezza definita a partire dagli scenari individuati negli studi idraulici condotti a supporto del presente R.U.: gli interventi attualmente in corso sul Fiume Cornia concorrono alla riduzione dei volumi di esondazione, così come quelli legati alla messa in sicurezza del Fosso Corniaccia (con interventi collegati alle nuove espansioni, Campo alla Monaca, ad esso adiacenti i cui progetti sono già approvati dall'Autorità di Bacino Toscana Costa).

Le valutazioni del rischio residuo dovranno essere condotte valutando i benefici delle opere realizzate attraverso studi idraulici omogenei con quelli realizzati a supporto del presente R.U., definendo le opere di messa in sicurezza e provvedendo anche alla mitigazione dei loro effetti sulle aree al contorno: la definizione delle soluzioni dovrà prevedere necessariamente la compensazione in loco dei volumi di acqua sottratti dai nuovi interventi, oltre ad evitare la realizzazione di opere che alterino significativamente il deflusso delle acque superficiali. Le future ulteriori operazioni di sistemazione arginale (Lotto III) previste sul Fiume Cornia, progettate ma non ancora realizzate, potranno ridurre i battenti idraulici delle diverse aree come rappresentato nello scenario di progetto, anch'esso allegato al R.U. La valutazione definitiva dei benefici indotti dalle operazioni in corso sarà possibile solo a seguito del collaudo delle opere realizzate.

OPERE DI TUTELA e VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO

Gli interventi di riqualificazione urbana previsti per il comparto non determinano interferenze con le azioni di tutela e salvaguardia del paesaggio.

MODALITÀ D'ATTUAZIONE

Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata.

DISCIPLINA IN ASSENZA DI PIANO ATTUATIVO o IN CASO DI SCADENZA DEL QUINQUENNIO

In caso di scadenza del termine quinquennale dalla data di approvazione del Regolamento Urbanistico senza che sia intervenuta l'approvazione del piano attuativo, agli immobili e alle aree comprese nella presente area di perequazione si applica la seguente disciplina:

  • - manutenzione straordinaria del manufatto esistente senza cambio d'uso;
  • - interventi di ristrutturazione edilizia senza cambio d'uso.

DISCIPLINA SUCCESSIVA ALLA REALIZZAZIONE DEL PIANO ATTUATIVO

Ad avvenuta ultimazione degli interventi previsti, agli immobili ed aree comprese nel presente comparto si applica la seguente disciplina:

  • - verde pubblico: vedi art. 90 delle norme di R.U.