Schede normative e di orientamento progettuale

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Comparto di perequazione, Loc. Montioncello- Cp5

DATI DI BASE

COMUNE: Campiglia Marittima
UBICAZIONE: Loc. Montioncello
UTOE: 3
PROPRIETÀ: privata
STIMA DEI DATI DIMENSIONALI:
Superficie Territoriale: mq 2.300
Superficie Coperta Capannoni mq 950 ca.

DATI PROGETTUALI

DESCRIZIONE

Il comparto di perequazione comprende l'area di decollo situata lungo la strada delle Bandinelle, in loc. Montioncello, nella quale sono presenti due strutture già adibite ad attività produttive oggi dismesse, in adiacenza ad un piccolo nucleo residenziale.

OBIETTIVI e FINALITÀ

L'intervento persegue le seguenti finalità:

  • - demolizione dei due manufatti produttivi e il trasferimento ai fini residenziali delle superfici esistenti in una delle aree individuate dal R.U. per l'atterraggio
  • - riqualificazione urbanistica dell'area in esame attraverso la rinaturalizzazione del sito

DISPOSIZIONI GENERALI

L'attuazione dei comparti perequativi è condizionata alla demolizione delle volumetrie e dei manufatti esistenti sull'area di decollo. L'area liberata dalle demolizioni sarà rifunzionalizzata a verde privato ed assumerà la destinazione urbanistica "E1". L'attuazione sarà limitata ad una sola tra le due aree di atterraggio indicate, Cp7 o Cp8, la cui scelta dipenderà dallo stato d'attuazione del comparto di perequazione Cp6. L'approvazione del piano attuativo determinerà l'automatica attribuzione della corrispondente area di atterraggio.

DIMENSIONAMENTO, PARAMETRI URBANISTICO-­EDILIZI e DESTINAZIONI D'USO AMMESSE

Il dimensionamento dell'intervento

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Parametri urbanistici

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Parametri edilizi:

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Destinazioni d'uso

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DISPOSIZIONI NORMATIVE

Il recupero funzionale dell'area di decollo Cp5 si attua mediante predisposizione di un piano attuativo convenzionato. Nell'area di atterraggio è prevista la realizzazione di un complesso residenziale di dieci alloggi. Le disposizioni contenute nella presente scheda prevalgono sulle norme generali delle NTA del Regolamento urbanistico. In sede di approvazione del piano attuativo potranno essere inserite ulteriori clausole di dettaglio oltre a quelle indicate nella presente scheda. Tenuto conto che il comparto Cp7 risulta essere il primo a ridosso del sistema insediativo, lo stesso sarà prioritariamente interessato dal trasferimento di superfici provenienti dai comparti Cp5 o Cp6.

OPERE e/o ATTREZZATURE PUBBLICHE e/o D'INTERESSE PUBBLICO

L'attuazione delle previsioni urbanistiche è condizionata, oltre al pagamento degli oneri d'urbanizzazione, alla contestuale realizzazione delle opere pubbliche e/o di interesse pubblico:

  • - demolizione delle volumetrie artigianali - sistemazione a verde dell'area di decollo
  • - qualunque altra opera a rete oggi non ancora definibile, la cui necessità dovesse emergere in sede di approvazione del piano attuativo o di rilascio del titolo abilitativi

INVARIANTI STRUTTURALI e VINCOLI SOVRAORDINATI

L'area di cui trattasi non è interessata da invarianti strutturali né da vincoli urbanistici di natura sovraordinata.

FATTIBILITÀ GEOLOGICO ­IDRAULICA

Sotto l'aspetto geomorfologico, la zona ricade nella Classe G.2c (pericolosità media) in relazione alle caratteristiche litotecniche del substrato (tavole 8.3 del R.U.). A seguito degli studi idraulici effettuati, la zona ricade al bordo delle zone classificate con pericolosità elevata ed è inserita parzialmente nella Classe I.2 (Pericolosità media), in parte nella Classe I.3 (pericolosità elevata) poiché a rischio per eventi con tempo di ritorno fino a 200 anni (Tr200) ed in parte nella Classe I.4 (pericolosità molto elevata), in quanto vulnerabile per eventi con tempo di ritorno fino a 30 anni (Tr30). Rispetto alla Tutela della Risorsa idrica, la zona è inserita nella Classe 2 - Tutela Alta. Il giudizio di Fattibilità discendente dalle valutazioni di pericolosità sopra espresse corrisponde alla Classe F.2.g (fattibilità condizionata) per gli aspetti geomorfologici, alla Classe F.4.i. (fattibilità limitata) per gli aspetti idraulici ed alla Classe F.2.t. (fattibilità con normali vincoli), circa la tutela della risorsa idrica.

Condizioni alla Trasformazione ed Interventi di messa in sicurezza:

Dal momento che nell'area è prevista la sola demolizione senza ricostruzione, gli interventi sono da considerarsi ammessi, senza il supporto di particolari studi, a condizione che la superficie del terreno sia mantenuta alle quote naturali, senza rialzamenti o rimodellamenti. Ogni altro intervento dovrà essere valutato condizionando la nuova realizzazione alla messa in sicurezza definita a partire dagli scenari individuati negli studi idraulici condotti a supporto del presente R.U.; le operazioni di sistemazione arginale previste sul Fiume Cornia potranno ridurre i battenti idraulici delle diverse aree come rappresentato nello scenario di progetto, anch'esso allegato al R.U. La valutazione definitiva dei benefici indotti dalle operazioni in corso sarà possibile solo a seguito del collaudo delle opere realizzate.

OPERE DI TUTELA e VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO

L'intervento previsto di rinaturalizzazione non necessita di apposite azioni di tutela e salvaguardia del paesaggio.

MODALITÀ D'ATTUAZIONE

Piano attuativo di iniziativa privata convenzionato.

DISCIPLINA IN ASSENZA DI PIANO ATTUATIVO o IN CASO DI SCADENZA DEL QUINQUENNIO

In attesa d'attuazione e dopo la scadenza quinquennale sono consentiti sugli edifici produttivi, interventi di manutenzione straordinaria e adeguamenti funzionali derivanti da adempimenti di legge.

DISCIPLINA SUCCESSIVA ALLA REALIZZAZIONE DEL PIANO ATTUATIVO

Ad avvenuta ultimazione degli interventi previsti dal P.A., l'area liberata dalle demolizioni assume la destinazione urbanistica "E1" e pertanto si applica la disciplina del territorio rurale ed aperto di cui al Titolo III -

Capo II delle norme del R.U.