Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 9 ter Interventi pertinenziali

1 - Sono interventi pertinenziali ai sensi delle vigenti norme in materia urbanistico-edilizio le opere, i manufatti e le consistenze edilizie destinate in modo durevole a servizio dell'edificio o dell'unità immobiliare di riferimento e in genere non suscettibili di utilizzo autonomo. Tali opere, manufatti e consistenze presentano le seguenti caratteristiche:

  1. a)- sono destinati ad usi accessori;
  2. b)- accrescono il decoro o determinano una migliore utilizzazione dell'edificio o dell'unità immobiliare di riferimento;
  3. c)- non sono suscettibili di utilizzo commerciale disgiunto, salvo specifiche eccezioni previste dalla legge.

2 - Essi sono disciplinati al Titolo 5 Capo I delle presenti N.T.A., per quanto riguarda le aree agricole e per il Sistema Ambientale in generale, ed ai Titoli 6 e 7 per gli Insiemi Direttori ed il Sistema Insediativo.

3 - Tali interventi possono comportare la realizzazione di nuova volumetria fuori terra o interrata o di nuovi manufatti a corredo degli usi ammessi nei seguenti casi:

  1. a)- parcheggi pertinenziali realizzati all'aperto con o senza elementi di copertura del tipo a pergolato;
  2. b)- attrezzature sportive ad uso privato quali piscine, campi da tennis e altre attrezzature consimili e i nuovi volumi strettamente legati ad esse; l'impianto dovrà essere preferibilmente posizionato nelle vicinanze dell'edificio e non dovrà comportare movimenti di terra che alterino in modo rilevante l'andamento del terreno;
  3. c)- volumi tecnici da realizzarsi ex novo nel lotto o nell'area di pertinenza dell'edificio principale di riferimento, per la dimensione strettamente necessaria all'uso, da dimostrare con adeguata documentazione a supporto;
  4. d)- volumi tecnici e cantine da realizzarsi nei terrapieni formati dal dislivello naturale del terreno (per una superficie massima di 20 mq.) o interrati al di sotto dell'edificio principale di riferimento ed eventualmente debordanti dal perimetro dell'edificio fino ad un massimo del 25% della superficie coperta;
  5. e)- autorimesse pertinenziali da realizzarsi nei terrapieni formati dal dislivello naturale del terreno, di superficie non superiore a quella necessaria al rispetto delle dotazioni richieste dalle norme riportate all'Art. 16 delle presenti N.T.A.;
  6. f)- costruzioni accessorie ad uso rimessa o deposito attrezzi, di Slp max mq. 15 ed H max ml. 2,40, da posizionare preferibilmente nella parte tergale del lotto e da realizzare con materiali leggeri, senza opere di fondazione ma solo opere di ancoraggio; la realizzazione è consentita esclusivamente qualora non siano già presenti nel lotto manufatti assimilabili a costruzioni accessorie come sopra descritte ed è comunque condizionata alla sistemazione complessiva dell'area di pertinenza ed in particolare all'eliminazione di eventuali manufatti precari ed impropri, fonte di degrado; tali costruzioni accessorie non sono ammesse nel caso nel lotto siano stati realizzati volumi destinati al rimessaggio attrezzi a servizio degli orti privati secondo quanto previsto al punto 4.4 della Guida agli interventi;
  7. g)- pergolati, gazebo, voliere.

Tali manufatti dovranno essere realizzati con caratteri coerenti a quelli dell'edificio principale e del contesto ambientale.
La superficie coperta complessivamente risultante nel lotto dovrà in ogni caso essere inferiore al 50%.

4 - Tali interventi possono inoltre comprendere opere riguardanti la sistemazione delle aree esterne nei seguenti casi:

  1. a)- piazzali e gli spazi destinati a depositi di merci e materiali all'aperto di pertinenza ad unità immobiliari a destinazione industriale, artigianale o commerciale;
  2. b)- muri di cinta e le recinzioni in genere diverse da quelle a maglia sciolta e pali semplicemente infissi al suolo senza opere in muratura;
  3. c)- sistemazioni delle aree di pertinenza con opere di livellamento, riorganizzazione degli spazi, messa a dimora di nuove piante, pavimentazioni, arredi e quanto altro della stessa consistenza.

Le sistemazioni dovranno tenere conto dei caratteri del contesto ambientale evitando l'inserimento di elementi estranei ed incongrui; dovranno essere esclusi movimenti di terra che alterino in modo rilevante l'andamento naturale del terreno.
Allo scopo di ottenere ordine e uniformità sui fronti stradali urbani dovranno essere concordati con l'A.C. forme, materiali e tinteggiature delle recinzioni.