Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 38 Sottosistema della Produzione (P) - Disposizioni generali

1 - Articolazione Il Sottosistema si articola nelle seguenti Classi:

  1. P1 - Tessuto Produttivo consolidato: comprende aree produttive industriali e artigianali, magazzini e servizi di supporto, dotate di un adeguato sistema infrastrutturale e facilmente accessibili dalla viabilità primaria.
  2. P2 - Tessuto produttivo marginale: comprende aree produttive industriali ed artigianali localizzate in posizione marginale rispetto alla viabilità primaria e rispetto alle aree produttive consolidate. Comprende inoltre manufatti produttivi isolati e/o localizzati in zone improprie.
    Ai soli fini dell'indicazione degli interventi consentiti nella classe P2 viene riconosciuta la Sottoclasse P2a che riguarda alcuni edifici e complessi che costituiscono capisaldi della produzione tessile.

Le suddette Classi e Sottoclassi sono individuate da perimetrazione e rispettive sigle nelle Tavole del R.U. in scala 1:2.000.
La sigla è così composta:

  • - la lettera P maiuscola indica il Sottosistema;
  • - il numero che segue indica la Classe.

In ciascuna Unità Insediativa, nel caso di indicazioni particolari, la sigla suddetta è seguita da un numero progressivo.

Le aree appartenenti al Sottosistema della produzione sono da intendersi classificate come zone territoriali omogenee D, con l'eccezione degli edifici e complessi edilizi di interesse storico-architettonico definiti all'Art. 10 delle presenti N.T.A. che sono da intendersi classificati come zone territoriali omogenee A.

2 - Destinazioni d'uso
Gli usi consentiti, salvo diverse e specifiche indicazioni, vengono così specificati per le diverse Classi.

  1. P1 - È prevista la destinazione ad attività produttive nella misura non inferiore al 75% della Slp complessiva. La residenza è ammessa solo se già esistente e/o direttamente connessa all'attività produttiva . Nel caso di edifici residenziali esistenti viene privilegiato il cambio di destinazione ad uffici, servizi di supporto alla produzione ed altre attività compatibili. Ai fini del calcolo della suddetta percentuale l'unità di riferimento è la Slp dell'intero intervento.
  2. P2 - È ammessa l'introduzione di attività terziarie (commerciali - con esclusione delle grandi strutture di vendita - e direzionali) con esclusione delle attrezzature ricettive; per le nuove attività commerciali si dovrà fare riferimento alle vigenti norme o dispositivi regolamentari, emanati dalla Regione Toscana, in materia di Commercio in sede Fissa. Nel caso di edifici residenziali esistenti viene privilegiato il cambio di destinazione ad uffici, servizi di supporto alla produzione e altre attività compatibili.

3 - Categorie di intervento
Con riferimento alle indicazioni del P.S. e salvo diversa specifica prescrizione, per le diverse Classi e Sottoclassi sono ammesse le seguenti categorie di intervento come definite all'Art. 9 delle presenti N.T.A.

  1. P1 - Manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia di tipo c; addizioni volumetriche al di fuori degli indici urbanistici unicamente per documentate ragioni di adeguamento tecnologico e/o igienico e per dotazioni di servizi direttamente connessi all'attività (mense, spogliatoi personale, servizi igienici, uffici); in tal caso è consentito l'incremento della Slp anche mediante sopraelevazione fino all'altezza massima di ml. 8,00 ma senza aumento della Sc; sostituzione edilizia nel rispetto degli indici urbanistici.
    Salvo diversa specifica prescrizione, negli interventi di ristrutturazione urbanistica potranno essere ammesse destinazioni commerciali, direzionali e di servizio a supporto delle attività produttive fino ad un massimo del 25% della Slp complessiva.
    Sono consentiti gli interventi pertinenziali definiti all'Art. 9ter al comma 3 punti a), c), e) e al comma 4 punti a), b) e c).
  2. P2 - Manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria. Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono limitati alla riorganizzazione funzionale interna anche con aumento della Slp e/o mediante frazionamento dell'immobile in più unità (tipo a). Sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia di tipo d oppure di addizione volumetrica o sostituzione edilizia nel rispetto degli indici urbanistici solo se finalizzati all'introduzione di attività terziarie (commerciali e direzionali). Salvo diversa specifica indicazione non è ammessa nuova edificazione a destinazione produttiva.
    Sono consentiti gli interventi pertinenziali definiti all%u2019Art. 9ter al comma 3 punti a), c), e) e al comma 4 punti a), b) e c).
  3. P2a - Manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia limitata alla riorganizzazione funzionale interna dei singoli manufatti, senza alterazione degli elementi strutturali anche con aumento della Slp (tipo a). È consentito l'ampliamento nella misura max del 10% della Slp produttiva esistente solo se funzionale al proseguimento delle lavorazioni tessili esistenti, subordinato ad un riordino dell'intera area e compatibile con i caratteri architettonici dell'edificio e con il contesto ambientale.

Per gli edifici residenziali esistenti sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia di tipo c. Ne è consentito l'ampliamento una tantum e nel rispetto degli indici urbanistici fino ad un massimo del 20% della Slp.

Sono consentiti gli interventi pertinenziali definiti all%u2019Art. 9ter al comma 3 punti a), c), e) e al comma 4 punti a), b) e c).

4 - Indici urbanistici

  1. P1 -
    • Slp/Sf  0,60
    • Rc  50%
    • H max (fabbricati produttivi)  ml. 6,00 (da tale limite sono esclusi volumi tecnologici, silos, ciminiere)
    Sulla base di documentate esigenze derivanti da particolari tipi di lavorazione l'A.C. potrà autorizzare H max superiori a quanto prescritto dalle presenti N.T.A.
  2. P2 - Per gli interventi finalizzati all'introduzione di attività terziarie (commerciali e direzionali):
    • Slp/Sf  0,50
    • Rc  40%
    • H max  ml. 7,50

5 - Criteri per gli interventi
Nella Classe P2, gli interventi finalizzati all'introduzione di attività terziarie (commerciali e direzionali) dovranno prevedere un riordino urbanistico dell'area, una migliore dotazione di spazi verdi e garantire l'integrazione con il contesto ambientale.

Nella Sottoclasse P2a tutti gli interventi dovranno tenere conto nell'uso dei materiali, lavorazioni e modalità di posa in opera, del valore storico documentale degli edifici, degli elementi architettonici, delle finiture e delle coloriture.