Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 3 DEFINIZIONI

Ai fini dell'applicazione delle presenti norme si fa riferimento alle seguenti definizioni:

Per Sistema, Sub-sistema, Unità Territoriale Organica Elementare, Invariante ecc. si rinvia alle definizioni contenute nel Piano Strutturale.

Per Rapporto di Permeabilità (RP) s'intende la percentuale minima del terreno di pertinenza del fabbricato che deve essere mantenuta permeabile alla naturale infiltrazione dell'acqua piovana come previsto dalla Del. C.R.T. n.12/2000 (PIT).

Per Superficie Utile Lorda (SUL) s'intende la superficie al lordo dei muri perimetrali, convenzionalmente computati in cm.30, e dei muri divisori interni. Non sono computati nella SUL i vani scala condominiali, gli androni, pianerottoli, vani ascensore, nonché i locali comuni posti a servizio del condominio. Nonché i piani seminterrati e/o interrati di altezza non superiore a mt. 2.40 generalmente destinati a garage e cantina e/o accessori dell'unità immobiliare principale.

Per altezza (H) s'intende la misura tra le seguenti quote di riferimento:

in alto: punto d'intersezione tra la linea di facciata e l'intradosso della copertura piana o inclinata.

in basso: punto d'intersezione tra la linea del piano facciata e il piano del marciapiede o della strada nelle aree urbanizzate, o la quota del piano campagna negli altri casi.

Il riferimento alla base del fabbricato può essere maggiorato di cm.30.

Per rispettare l'altezza massima di zona il fabbricato deve rimanere compreso su ogni lato nell'ideale piano parallelo al terreno e posto all'altezza prevista.

Nel caso sia prescritto dalle presenti norme e dalla allegata fattibilità geologica-geotecnica e idraulica, che il piano di calpestio sia impostato a livello superiore per assicurare un determinato franco rispetto al livello di esondazione della zona, il riferimento in basso si assume corrispondente alla quota minima prescritta.

Per Volume (V) s'intende convenzionalmente il prodotto della superficie utile lorda (SUL) di ogni piano per l'altezza convenzionale di mt. 3,00. Non sono computati nel volume i vani scala condominiali compresi gli androni, pianerottoli, vani ascensore, nonché i locali comuni posti a servizio del condominio, sono inoltre esclusi i loggiati e porticati intesi come spazi aperti su uno o più lati fino ad un massimo di profondità di mt. 4,00 misurata dal piano facciata al lato esterno del pilastro. I piani interrati o seminterrati di altezza non superiore a mt. 2,40 destinati a garage e cantina non sono computati nel volume. I garage e i locali cantina anche se realizzati fuori terra in base a prescrizioni particolari di carattere geologico-geotecnico e/o idraulico, non sono comunque computati nel volume urbanistico.

Per rapporto di copertura (RC) s'intende la proiezione sul piano orizzontale del contorno dell'edificio. Sono esclusi gli aggetti fino a ml. 2.00, (terrazze, pensiline, gronde, ecc.), non sono compresi i portici ed i loggiati fino a ml. 4.00 di profondità misurata dal piano facciata al lato esterno del pilastro, ed i piani interrati o seminterrati. I garage ed i locali cantina anche se realizzati fuori terra in base a prescrizioni particolari, non sono comunque computati nel rapporto di copertura.

Per la superficie di vendita si rinvia al vigente Regolamento Comunale del Commercio ed alle norme regionali e statali in materia.

Per area normativa si intende un'area a destinazione omogenea specificatamente normata dal RU e ricompresa come sottozona all'interno di una zona individuata ai sensi del DM 1444/68.

Per ampliamento si intende secondo i seguenti casi:

  • -"una tantum" in genere sono espressi in mc. e sono utilizzabili una sola volta indipendentemente dalla quantità che viene richiesta, devono essere utilizzati secondo le prescrizioni delle varie zone omogenee e delle norme particolari che li regolano, preferibilmente per migliorare la qualità abitativa degli alloggi;
  • - rialzamento del piano sottotetto per renderlo abitabile, assimilato alla ristrutturazione edilizia dalla normativa regionale, e possibile nei casi non compresi nelle zone A, purchè sia dimostrata la disponibilità di volumetria da utilizzare e purchè non sia espressamente vietato dalle norme stesse;
  • - ampliamenti espressi in SUL (superfice utile lorda) sono in genere espressi in percentuale sulla SUL del fabbricato esistente e regolarmente concessionato e/o sanato in base alla normativa vigente, in tali ampliamenti non vengono considerati i locali che sono espressamente esclusi dal calcolo della superfice secondo il paragrafo precedente possono essere utilizzati anche in più volte fino a concorrere al massimo consentito, al fine di verificare nel tempo l'utilizza dell'ampliamento può essere richiesto apposito atto d'obbligo registrato e trascritto a cura dei richiedenti che indichi la volumetria utilizzata. In genere sono subordinati anche ad una destinazione d'uso vincolata;
  • - Nel caso dei sottotetti, abitabili o non abitabili, realizzati utilizzando le possibilità di ampliamento previste dalle presenti norme, dovranno essere realizzati nell'ambito della volumetria o della superfice (SUL) disponibile, nel rispetto delle altezze massime di zona e degli altri indici urbanistici;

Per allineamento stradale obbligatorio si intende la linea sulla quale si deve attestare il prospetto dell'edificio.

Per sviluppo organico si intende l'ampliamento edilizio e/o la nuova edificazione che sulla base dei parametri urbanistici del RU, soddisfa le attuali esigenze di spazio e funzionalità, utilizza un linguaggio architettonico di tipo tradizionale che si inserisce in armonia con il paesaggio e le architetture esistenti, organizza i nuovi volumi in continuità con l'evoluzione storica dell'edificio o del nucleo edilizio.

Per "Abaco delle Tipologie e delle Soluzioni Formali ed Architettoniche" Prescrizioni relative alle caratteristiche architettoniche alle finiture ai materiali degli edifici in Territorio Aperto e negli Abitati Minori s'intende la normativa di dettaglio per gli interventi di nuova edificazione, comprese le modalità d'impianto dei fabbricati nel territorio, ed alle sue caratterizzazioni formali nei confronti del paesaggio e delle architetture esistenti, nonchè per le finiture ed i materiali da utilizzare. Detta normativa, oltre al territorio aperto ed agli abitati Minori, si applica in tutti casi espressamente previsti dalle presenti Norme di Attuazione.

Per tipologia a villa o villetta si intende un edificio in genere isolato, o in aderenza su di un lato, con una o due unità abitative. L'edificio può comprendere anche un'altra unità abitativa subordinata a quella principale.

Per tipologia a schiera s'intende un edificio con unità abitative singole disposte generalmente su due livelli e poste una accanto all'altra con ingresso indipendente e resede privato.

Per tipologia in linea si intende un edificio con unità abitative distribuite da corpi scala comuni.

Per tipologia a ballatoio si intende un edificio con unità abitative distribuite da terrazze e/o percorsi orizzontali aperti facenti capo ad un unico corpo scale.

Per tipologia mista si intende un edificio in cui sono presenti unità abitative che possono ricondursi alle precedenti tipologie e formanti un unico corpo di fabbrica.

Per tipologia specialistica si intende la tipologia di edifici di uso non residenziale, come ad esempio commerciali, turistiche, pubbliche, ecc. che soddisfano esigenze particolari delle attività da insediare.

Per le definizioni urbanistiche ed edilizie e le categorie d'intervento, non definite dalle presenti norme, si rinvia al vigente Regolamento Edilizio. Le definizioni urbanistiche ed edilizie e le categorie d'intervento definite dalle presenti norme prevalgono su quanto previsto dal vigente Regolamento Edilizio fino all'adeguamento dello stesso.