Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 9 CARATTERI GENERALI

Il R.U. individua come spazi pubblici e di relazione, con riferimento a quanto prescritto dal PS, l'insieme degli spazi e delle attrezzature pubbliche e di uso pubblico.

Il R.U. articola tale sistema funzionale in aree normative sulla base delle caratteristiche tipologiche e d'uso degli spazi e delle attrezzature nonché sulla base dei servizi erogati. Tali aree normative comprendono anche le aree destinate ad opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nel rispetto degli standard previsti dal D.M. 2/4/68 n° 1444. Nelle aree normative rientrano anche quelle previste nei Piani attuativi, anche se non graficizzate nelle tavole di piano.

Le aree normative sono:

  • •Aree per spazi pubblici di relazione.
  • •Aree per spazi ed attrezzature pubbliche e di uso pubblico di interesse comune.
  • •Aree per spazi ed attrezzature pubbliche e di uso pubblico di interesse generale.
  • •Aree per viabilità principale.

Art. 10 AREE PER SPAZI PUBBLICI DI RELAZIONE

Definizione

Sono le strade, piazze, percorsi e spazi esistenti e di progetto destinati alla mobilità veicolare, ciclabile e pedonale nonché alla sosta e all'incontro dei cittadini. Tali aree formano un tessuto connettivo tra gli edifici e nel territorio, che consente globalmente, secondo le prescrizioni del P.S., la necessaria percorribilità pubblica del territorio.

All'interno dei perimetri dei centri abitati, sono riportate nelle tavole di azzonamento in scala 1/2000 tutte le aree destinate a strade e piazze.

All'esterno dei perimetri dei centri abitati sono considerati spazi pubblici, e di relazione le aree individuate nelle tavole di azzonamento in scala 1/5000 come viabilità (provinciali, comunali, vicinali e poderali), anche se non espressamente indicate nelle tavole di RU. Sono altres&igrave considerate di uso pubblico la viabilità anche pedonale di fatto aperta alla pubblica fruizione alla data di entrata in vigore del presente RU.

Le altre tipologie di strade e percorsi sono quelle riportate nella carta dello Statuto dei Luoghi del Piano Strutturale e classificate come "Viabilità Vicinale e Poderale - Percorsi Escursionistici".

Il Comune predisporrà con apposito atto deliberativo la classificazione e l'elenco delle strade pubbliche e di uso pubblico, che sarà oggetto di periodico aggiornamento.

Sono considerate Aree per Spazi Pubblici di Relazione tutte le aree private sia interne ai centri abitati che esterne ad essi, anche se non evidenziate nelle tavole di azzonamento e di fatto aperte alla pubblica fruizione, tali aree non possono essere oggetto di trasformazione né di chiusura o altre manomissioni che possano di fatto impedire l'uso pubblico in atto. Sarà cura del Comune disciplinare la circolazione su dette aree secondo quanto previsto dal Codice della Strada e nel rispetto delle caratteristiche ambientali.

I proprietari singoli o costituiti in consorzio hanno l'obbligo di curare la manutenzione. Nei modi previsti dalla legge è possibile costituire consorzi con il Comune per il ripristino e la manutenzione di tali aree e percorsi.

In tutte le tavole di azzonamento sono indicati i principali spazi e percorsi pedonali. In tali aree l'A.C., con apposito provvedimento limiterà la percorrenza veicolare.

Modalità attuative.

Aree all'interno del perimetro del centro abitato.

Tali aree appartengono di norma al demanio comunale o sono di proprietà privata ma di uso pubblico. Il R.U. individua, con apposita campitura, le aree dove è necessario che l'A.C. promuova un progetto unitario per la riqualificazione dello spazio pubblico.

Le aree di riqualificazione sono:

  • •L' intervento di riqualificazione dell'area del lungarno Trento e Trieste, a Limite sull'Arno, con strade e piazze adiacenti, consiste nel migliorare la qualità dello spazio pubblico attraverso il coordinamento degli interventi pubblici con gli interventi privati, l'integrazione degli spazi pubblici esistenti con quelli di nuova acquisizione derivante da trasformazioni urbanistiche.
  • •L' intervento di riqualificazione del nucleo storico di Castra consiste nel migliorare la qualità dello spazio pubblico attraverso il coordinamento degli interventi pubblici e privati, con operazioni di ri-progettazione degli spazi urbani e l'inserimento di elementi di arredo qualificanti.
  • •L' intervento di riqualificazione del castello di Capraia consiste nel realizzare interventi unitari di arredo urbano, migliorare l'accessibilità con particolare riguardo a quella pedonale, e per quanto possibile migliorare la dotazione di posti macchina per i residenti, nonché prevedere forme di incentivazione per l'inserimento di attività qualificanti, come spazi espositivi, museali e/o commerciali ecc., per favorire il mantenimento della funzione residenziale e incrementare quella turistica.

Aree all'esterno del perimetro dei centri abitati.

L'A.C. procederà con apposito provvedimento a classificare le strade comunali e le strade vicinali. Le strade vicinali sono quelle "private ad uso pubblico" prevalentemente carrabili che sono ritenute importanti per il numero di abitanti serviti in nuclei e case sparse e per i legami con le attività economiche.

Gli altri tracciati individuati dal regolamento urbanistico e riportate nella Carta dello Statuto dei Luoghi del PS rappresentano viabilità poderali, forestali, sentieri e percorsi in genere sui è auspicabile la percorrenza pubblica di tipo pedonale e ciclabile.

Sono ammessi limitati interventi di variazione del tracciato planimetrico ed altimetrico della viabilità esistente che comportino un miglioramento della sede viaria e della percorribilità a condizione che si salvaguardino i caratteri paesaggistici, vegetazionali, storici ed il corretto inserimento ambientale del tracciato.

I manufatti esistenti quali muretti, ponti, arredi, muri di contenimento a secco, scarpate e fossi devono essere opportunamente mantenuti e restaurati; i nuovi manufatti saranno costruiti con caratteristiche e materiali analoghi a quelli tradizionali esistenti.

Tranne casi eccezionali, si dovrà di norma evitare l'asfaltatura di strade bianche eventualmente ricorrendo ad altri sistemi di pavimentazione.

Nelle tavole di azzonamento sono indicati i Percorsi escursionistici dove il traffico veicolare sarà vietato o sarà opportunamente limitato.

Sono indicati altresì gli spazi pubblici o privati di uso pubblico da destinare a piazzole per la sosta e ed il tempo libero, in genere posizionati nei punti di intersezione dei percorsi. Tali piazzole dovranno mantenere le caratteristiche orografiche del terreno evitando movimenti consistenti del terreno e l'asfaltatura. Possono essere attrezzate con strutture temporanee e/o stabili nel tempo, come chioschi, tavoli, piccole attrezzature ecc., di altezza massima di mt.3.50, al fine di garantire il ristoro e la sosta, potranno essere previste aree per la sosta dei veicoli. Le aree cos&igrave attrezzate dovranno essere opportunamente piantumate e nel caso di installazione di strutture fisse o temporanee dovrà essere previsto l'obbligo della manutenzione da parte del gestore.

Le piazzole come sopra indicato potranno essere realizzate sia da soggetti pubblici che privati, solamente dopo la predisposizione da parte del comune di un progetto unitario che fissi le caratteristiche tipologiche, funzionali e dimensionali.

Art. 11 AREE PER SPAZI ED ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI USO PUBBLICO DI INTERESSE COMUNE

Definizione e destinazioni d'uso.

Sono le aree destinate ad attrezzature pubbliche e di uso pubblico, o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi individuate ai sensi dell'art. 3 del D.M. 1444/68 e ad esse complementari per tipologia d'uso e di fruizione del servizio erogato.

Il RU articola l'area normativa secondo le destinazioni d'uso esistenti o di progetto. La destinazione d'uso di ogni singola area può variare all'interno delle destinazioni previste in questa area normativa senza che sia necessaria l'approvazione di una variante al RU, attraverso la delibera che approva il progetto preliminare dell'opera pubblica ed a condizione che venga assicurata la dotazione minima di standard prevista dal D.M. 1444/68 a livello comunale.

Le destinazione d'uso sono:

G1. Aree per l'istruzione

Sono le aree classificabili secondo il D.M. 1444/68 art. 3 punto a) (standard = 4;5 mq/ab) e sono suddivise in:

  • 1.1 • Asili nido e scuole materne.
  • 1.2 • Scuole dell'obbligo.

G2. Aree per attrezzature d'interesse comune.

Sono le aree classificabili secondo il D.M. 1444/68 art. 3 punto b) (standard = 2 mq/ab) e sono suddivise in:

  • 2.1 • Attrezzature religiose.
  • 2.2 • Centri sociali, culturali e ricreativi.
  • 2.3 • Poliambulatori, centri socio-sanitari.
  • 2.4 • Uffici postali, amministrativi degli enti locali e uffici decentrati dello stato.
  • 2.5 • Musei, biblioteche, centri culturali ed espositivi, teatri e sale cinematografiche.
  • 2.6 • Attrezzature per la protezione civile e l'ordine pubblico.
  • 2.7 • Attrezzature cimiteriali
  • 2.8 • Area ed attrezzature per il canottaggio.

G3. Aree attrezzate a verde pubblico.

Sono le aree classificabili secondo il D.M. 1444/68 art. 3 punto c) (standard = 9,0 mq/ab) e sono le aree destinate a spazio di incontro e di riposo per gli abitanti, al gioco dei ragazzi e alle attività spontanee del tempo libero comprese quelle sportive.

G4. Aree per impianti sportivi

Sono destinate ad attività sportive organizzate in impianti sportivi anche coperti.

G5. Aree a parcheggio

Sono le aree destinate ed attrezzate per il parcheggio dei veicoli e sono classificabili secondo il D.M. 1444/68 art. 3 punto d) (standard = 3,5 mq/ab).

Modalità attuative e Interventi ammessi.

L'intervento su queste aree é riservato in via principale alla Amministrazione Comunale e agli Enti istituzionalmente competenti a cui è demandata di norma la realizzazione, come, ad esempio, i locali di culto, i centri socio sanitari, le strutture espositive e museali ecc.

L'intervento di nuova edificazione, di ampliamento e sopraelevazione e/o di attrezzamento delle aree, che interessino una superficie maggiore di mq. 400, saranno consentiti previa approvazione, con parere della C.E, di un progetto preliminare dell'opera pubblica, nel quale si dovrà evincere la natura ed il dimensionamento delle opere nonché la sua fattibilità anche rispetto ad altre soluzioni progettuali.

E' altres&igrave ammesso l'intervento da parte di privati per la realizzazione di opere a carattere pubblico o di uso pubblico come cinema, sale da ballo, locali per attività ricreative, altre tipologie di impianti sportivi, con relative attrezzature di servizio come bar, ristorazione, ecc. In tal caso il Comune predisporrà un apposito bando che conterrà l'individuazione dell'area, le linee essenziali del progetto, i termini e le modalità di partecipazione, ed i criteri per la scelta del contraente con cui dovrà essere stipulata apposita convenzione che garantisca la natura della concessione, eventuali oneri o canoni da versare al Comune, le caratteristiche del progetto, le garanzie per la sua realizzazione e le modalità per l'uso pubblico.

Nelle aree a verde pubblico sono ammesse unicamente, le piccole attrezzature di arredo per la sosta il gioco bambini e le attrezzature sportive liberamente accessibili, chioschi ed edicole che non superino, di norma i 3,50 mt. di altezza ed i 40 mq. di superficie in numero di norma, non maggiore di uno per area e comunque nel rispetto della normativa di riferimento.

Nelle aree per impianti sportivi la nuova edificazione dovrà essere compresa nel 20% della superficie fondiaria, nel caso di impianti all'aperto dovrà essere garantita una superficie permeabile non inferiore al 40% della superficie fondiaria.

Gli impianti sportivi esistenti potranno essere concessi in uso da parte del Comune previa approvazione di apposito regolamento in materia.

Interventi sugli edifici esistenti

Sono ammessi tutti gli interventi salvo diversa classificazione dell'edificio.

Art. 12 AREE PER SPAZI ED ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI USO PUBBLICO DI INTERESSE GENERALE

Definizione

Sono le aree individuate ai sensi dell'art.4 punto 5 del D.M. 1444/68 (Zone F mq.15,00 per ab.) destinate a impianti ed attrezzature di carattere generale e a Parco Urbano e Territoriale.

F1 - Parco Urbano del Paretaio.

Il Comune predisporrà un apposito progetto unitario in modo da disciplinare le destinazioni d'uso esistenti o di progetto.

Le destinazioni d'uso compatibili con la previsione di parco pubblico sono:

  • - attività sportive e ricreative all'aperto;
  • - aree per spettacoli temporanei e/o permanenti e tempo libero; ;
  • - turistiche ricettive;
  • - sanitarie e parasanitarie pubbliche e di interesse pubblico;

Modalità attuative e Interventi ammessi.

L'intervento è riservato all'A.C., e agli Enti istituzionalmente competenti o a privati previa convenzione con l'Amministrazione Comunale. Il progetto unitario di tutta l'area interessata dovrà prioritariamente garantire la prevalente destinazione a verde pubblico o di uso pubblico. Il progetto unitario, eventualmente articolato in unita minime d'intervento, disciplinerà l'ubicazione, le caratteristiche architettoniche ed il dimensionamento delle nuove strutture, con particolare riguardo all'assetto geomorfologico del versante.

F2 Parco Archeologico di Montereggi.

Il Parco Archeologico di Montereggi è un bene vincolato ai sensi del D.Lgv.490/99 e rappresenta un area importante per la storia del territorio e della comunità locale attualmente in comodato gratuito al Comune. L'Amministrazione Comunale predisporrà un progetto unitario di sistemazione dell'area al fine di garantire la fruibilità pubblica e la conservazione e valorizzazione dei reperti esistenti in loco.

Le destinazioni d'uso compatibili con la previsione di parco urbano sono:

  • - attività di svago e per il tempo libero.
  • - attività culturali.

Modalità attuative e Interventi ammessi

L'intervento è riservato all'AC e agli enti istituzionalmente competenti, il progetto di tutta l'area, eventualmente articolato in unità minime d'intervento, dovrà obbligatoriamente prevedere la valorizzazione e la salvaguardia dell'aspetto vegetazionale.

F3 Parco Fluviale

Il parco Fluviale del fiume Arno riveste una particolare importanza per tutta la comunità locale di Capraia e Limite, occupa in gran parte l'area interessata dalla cassa di laminazione Fibbiana 2 e l'ansa del fiume Arno fino al castello di Capraia.

L'Amministrazione Comunale predisporrà un apposito progetto unitario di sistemazione dell'area al fine di garantire la fruibilità pubblica, la conservazione e valorizzazione del territorio. Il progetto potrà essere suddiviso in comparti (stralci funzionali) autonomi per la sua attuazione e/o convenzionamento con privati attuatori.

Le destinazioni d'uso compatibili con la previsione di parco urbano sono:

  • - attività di svago, gioco, tempo libero ed impianti sportivi;
  • - attività culturali, espositive, museali, formazione professionale, sanitarie;
  • - attività turistiche e ricettive ;
  • - ristorazione;

Modalità attuative ed Inteventi ammessi

L'intervento è riservato all'A.C. o agli enti istituzionalmente competenti o a privati previa convenzione con il comune. Il progetto unitario, eventualmente articolato in unità minime d'intervento, di tutta l'area dovrà garantire prioritariamente la funzione di cassa di laminazione del fiume Arno, per la parte compresa nel Piano Stralcio Rischio Idraulico, salvaguardare le preminente destinazione a verde pubblico e di uso pubblico, la bonifica delle aree degradate e il restauro e recupero degli immobili esistenti.

Dovrà essere garantita la percorribilità integrale della sponda dell'Arno dall'abitato di Limite fino a Capraia.

Per le parti comprese al di fuori delle zone comprese nel Piano Stralcio Rischio Idraulico, è possibile prevedere il recupero delle volumetrie esistenti, con le destinazioni ammesse, in tal caso è ammesso un incremento max. del 20% della volumetria.

Per le parti comprese all'interno del centro abitato di Capraia il progetto unitario potrà prevedere nuovi edifici, attrezzature ed impianti anche coperti.

Art. 13 CORRIDOI INFRASTRUTTURALI

Definizione

Sono aree soggette a vincolo "non edificandi" al fine di garantire la realizzazione delle previsioni viarie previste nel PS e sono riportate nelle tavole di azzonamento. Tali aree sono destinate all'ampliamento ed alla realizzazione di nuovi spazi per il traffico prevalentemente veicolare. In tali aree sarà redatto un progetto esecutivo delle infrastrutture viarie che costituirà variante allo strumento urbanistico.

L' intersezioni con la viabilità principale sono di norma realizzate con rotatorie di dimensioni adeguate ai flussi di traffico previsti. Le relative fasce sono stabilite dalla normativa vigente in materia e sono riportate nelle tavole di azzonamento.

Modalità Attuative

L'intervento è riservato all'Amministrazione Comunale, agli enti preposti alla realizzazione delle strade e ai privati nel caso di previsioni collegate a piani attuativi, in tal caso le previsioni viarie sono da considerare opere di urbanizzazione primaria, in quanto necessarie per la realizzazione dell'intervento stesso.