Schede normative di riferimento per gli interventi
C. S.Giovacchino- 145
Tipi di intervento e prescrizioni particolari:
L'ambito è stato oggetto di trasformazioni sostanziali consistenti sia nell'alterazione dell'edificio originario sia nell'aggiunta di nuovi manufatti che nulla hanno a che fare con il luogo e con i caratteri del podere. Pertanto si prevede un intervento complessivo di recupero e riqualificazione con l'obiettivo prioritario di risanare le situazioni causa di maggiore degrado. Anche per gli spazi aperti dovrà essere messo a punto un progetto unitario tenendo presente quanto disciplinato dall’art. 85 delle presenti norme, senza però utilizzare elementi e schemi estranei al contesto rurale.
edificio 001: conservazione (art. 83.1 NTA); le strutture precarie (autorimessa e tettoia) realizzate sul lato est dovranno essere rimosse; l’edificio dovrà essere intonacato con colori chiari di tonalità calda riferiti alla tradizione rurale locale, dovranno essere sostituite le parti estranee alla tradizione locale;
edifici 002, 003: riqualificazione di tipo 2 (art. 83.2 comma 4 NTA); gli edifici dovranno essere intonacati con colori chiari di tonalità calda riferiti alla tradizione rurale locale e dovranno essere eliminate le superfetazioni in lamiera;
Modalità di attuazione:
intervento diretto previo PUM (Progetto Unitario di Massima art. 96 comma 4 NTA).
Fattibilità degli Interventi per gli aspetti geologici, Idraulici e sismici:
In relazione alla pericolosità attribuita (Tavv. 2.5 e 2.6 P.S.) e alla tipologia di intervento consentita, per i singoli edifici e per l’area di pertinenza di cui alla presente Scheda normativa, vale quanto prescritto all’art. 104 delle presenti norme.