Schede normative di riferimento per gli interventi

Podere Cucule- 019

Scheda normativa n° 019

Scheda rilievo n° 131-132

Podere Cucule, Podere Ginepraia Ricavolo, Podere Nuovo

Una foto che ritrae una parte delle strutture edificate
Schema di riferimento per l'individuazione dei fabbricati: la vista schematica dall'alto mostra la distribuzione dei fabbricati numerandoli progressivamente

Descrizione generale dell’intervento e finalità:

L'ambito, che ricade nel Sottosistema L2 “I luoghi centrali della residenza”, è di notevolissimo interesse per la posizione panoramica paesaggistica e per le caratteristiche in generale degli insediamenti rurali originari. I poderi Ginepraia e Cucule sono già stati recuperati integralmente e trasformati con destinazione residenziale non legata all'attività agricola, anche se le opere di ristrutturazione hanno per alcuni versi alterato le strutture originarie. Diverso è il giudizio sulla parte più propriamente dedicata all'attività agricola, oltre la strada, cioè l'insediamento denominato Podere Nuovo, che possiede scarse qualità dal punto di vista edilizio (ad esclusione dell’edificio più antico di Podere Nuovo - ed.002), anche se presenta motivi di interesse per quanto riguarda il principio insediativo. Pertanto si prevede un intervento di sostanziale mantenimento dello stato attuale per gli edifici di Ginepraia e Cucule entro un progetto di riqualificazione generale che coinvolge tutta l'area di Podere Nuovo.

In conformità con la pronuncia della Conferenza Paritetica Interistituzionale (verbale prot.A00-GRT-64538-N.30-70 del 02/03/2012), per gli edifici denominati “Podere Nuovo” si prevede un intervento complessivo di riqualificazione che preveda la riconversione con funzioni complementari all’attività residenziale degli edifici 002, 003 e 004 con contestuale demolizione dei due edifici agricoli che non possono essere considerati “volumi” veri e propri (ed.001).

L’intervento dovrà avere carattere unitario, pertanto, viene subordinato alla redazione di Piano di Recupero. Il Piano di Recupero individuerà opportune Unità Minime di Intervento. Il cambio di destinazione d’uso agricola viene subordinato alla redazione di Programma Aziendale (PAMAA) con l’individuazione della “non strumentalità” degli immobili all’utilizzo dell’azienda redatto in coordinamento ed in coerenza con il Piano di Recupero nel caso si tratti di imprenditori agricoli (IAP), negli altri casi si applica la procedura dell’art. 45 della L.R. 1/2005.

Gli edifici Cucule e Ginepraia (ed. 005 e 006), già recuperati a destinazione residenziale, potranno essere esclusi dal Piano di Recupero.

Tipi di intervento e prescrizioni particolari:

Tutti gli interventi dovranno essere realizzati nel rispetto dei caratteri peculiari delle aree e mirati alla valorizzazione delle componenti ambientali, antropiche e naturalistiche.

Per la sistemazione degli spazi esterni, tenendo conto di quanto disciplinato dall’art. 85 delle presenti norme, dovranno essere rispettati i seguenti criteri:

  1. - dovrà essere messo a punto, per l’area individuata con perimetro tratteggiato nello schema riportato nella presente Scheda, un dettagliato progetto di suolo con accurata definizione delle specie arboree e degli arbusti, rispettando la diversità biologica e ambientale delle specie arboree e vegetali che costituiscono elemento di riconoscimento del paesaggio e salvaguardando, il più possibile, il contesto attuale e tutte le alberature esistenti. Nel caso il progetto preveda l’introduzione di nuove specie vegetali queste dovranno essere scelte tra quelle coerenti con il contesto ecologico e appartenenti alla tradizione rurale locale;
  2. - per quanto riguarda gli spazi di sosta e per gli spazi aperti si dovranno adottare soluzioni “leggere”, impiegando forme semplici e materiali locali e per quanto possibile naturali. I percorsi carrabili non dovranno essere pavimentati;
  3. - i parcheggi potranno essere realizzati con materiali permeabili o semipermeabili, saranno dimensionati in coerenza con la nuova destinazione e potranno essere coperti da pergolati realizzati con strutture leggere (legno o metallo). Sono vietate in ogni caso le autorimesse interrate;
  4. - viene, di norma, consentito l'impiego di superfici impermeabili per gli spazi a ridosso degli edifici e relativamente alle pavimentazioni di spazi esterni pavimentati esistenti quali aie, corti ecc.;

edifici 001: demolizione;

edificio 002 conservazione (art. 83.1 NTA). Per quanto riguarda il prospetto posteriore (ad est dell’area), aggiunto o modificato in epoca recente, si prescrive la demolizioni delle superfetazioni. Per le eventuali parti intonacate dovranno essere utilizzati colori chiari di tonalità calda riferiti alla tradizione rurale locale;

edificio 003: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (art. 80 comma 5 presenti NTA) con esclusione delle addizioni funzionali (punto d5) nonché interventi necessari al superamento delle barriere architettoniche (art. 80 comma 7 presenti NTA). L’edificio dovrà essere intonacato con colori chiari di tonalità calda riferiti alla tradizione rurale locale. È ammessa, previa demolizione della tettoia esistente, la realizzazione, sul fronte principale verso il piazzale, di una struttura leggera (realizzata in metallo o in legno) coperta a pergolato con superficie coperta non superiore alla tettoia esistente.

edificio 004: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (art. 80 comma 5 presenti NTA) con esclusione delle addizioni funzionali (punto d5) nonché interventi necessari al superamento delle barriere architettoniche (art. 80 comma 7 presenti NTA). L’edificio dovrà essere intonacato con colori chiari di tonalità calda riferiti alla tradizione rurale locale.

edificio 006: conservazione (art. 83.1 NTA), con rifacimento delle canne fumarie con materiali consoni ed omogenei al contesto.

edificio 005: conservazione (art. 83.1 NTA).

Modalità di attuazione:

Piano di Recupero.

Intervento diretto (ed. 005 e 006).

Norme Transitorie:

Fino all’attuazione del Piano di Recupero sono ammessi:

  1. - interventi di manutenzione degli edifici (001, 002, 003, 004) con esclusione di ogni nuova edificazione;
  2. - tutti gli interventi di manutenzione degli spazi esterni e della rete viabile (strade e sentieri).

Fattibilità degli Interventi per gli aspetti geologici, Idraulici e sismici:

In relazione alla pericolosità attribuita (Tavv. 2.5 e 2.6 P.S.) e alla tipologia di intervento consentita, per i singoli edifici e per l’area di pertinenza di cui alla presente Scheda normativa, vale quanto prescritto all’art. 104 delle presenti norme.