Tipi di intervento e prescrizioni particolari:

L'ambito è molto interessante soprattutto per il contesto paesaggistico; gli edifici, una casa colonica (ed. 001 e 002) e un annesso (ed. 003) si trovano, oggi, in condizione di rudere e quindi l'intervento di recupero si configura molto delicato e necessita della predisposizione di un progetto dettagliato per mettere a punto le soluzioni più appropriate per il consolidamento e risanamento delle strutture e per la ricostruzione delle parti crollate, tenendo presente quanto disciplinato dall’art. 82 comma 6 delle presenti norme.

Il progetto dovrà contemplare anche la sistemazione degli spazi aperti di pertinenza, oggi completamente soffocati dalla vegetazione, secondo modalità e forme coerenti al contesto rurale e tenendo presente quanto disciplinato dall’art. 85 delle presenti norme; dovrà essere mantenuta la grande radura intorno all’annesso.

Dovrà essere, inoltre, affrontato il tema dell'accessibilità al luogo, attualmente piuttosto difficoltosa.

edifici 001, 002, 003: restauro (art. 83 NTA).

Modalità di attuazione:

Piano di Recupero.

Fattibilità degli Interventi per gli aspetti geologici, Idraulici e sismici:

In relazione alla pericolosità attribuita (Tavv. 2.5 e 2.6 P.S.) e alla tipologia di intervento consentita, per i singoli edifici e per l’area di pertinenza di cui alla presente Scheda normativa, vale quanto prescritto all’art. 104 delle presenti norme.

Dimensionamento residenziale:

dimensionamento massimo complessivo degli edifici da recuperare (SP10, SP11, SP12, SP20, SP268) mq. 5.000 (Sn + Sa)

Norme Transitorie:

Fino all’attuazione del Piano di Recupero sono ammessi:

1. - interventi di manutenzione degli edifici;
2. - tutti gli interventi di manutenzione degli spazi esterni e della rete viabile (strade e sentieri).