Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 44- Emergenze geomorfologiche (V2)

1. Il sottosistema V2 è formato da un insieme di spazi verdi territoriali, comprendenti parti di territorio agricolo ed aree boscate, incluse in particolare le aree appartenenti all'ANPIL delle Balze - zona monumentale ed area segnalata -, connotati da elevata instabilità geomorfologica. Tale contesto è riconosciuto di valore naturalistico, ambientale e paesistico e presenta continue dinamiche evolutive degli assetti morfologici e vegetazionali, di estremo interesse scientifico.
Appartiene a quest'ambito anche l'area attualmente soggetta ad attività di escavazione collegata alla produzione di laterizio della fornace di Matassino.
La zona di Poggio Rosso ha inoltre interesse paleontologico, a seguito dei ritrovamenti di reperti fossili, in particolare per il notevole accumulo ossifero scoperto nel 1995.

2. La caratterizzazione funzionale del sottosistema è garantita dalla presenza degli usi principali Attività agricole e funzioni connesse e complementari in misura tendenzialmente esclusiva. Sono ammesse le attività turistico-ricettive. Allo stesso tempo, per le specifiche caratteristiche che connotano in particolare la zona monumentale dell'ANPIL, l'ambito si presta ad ospitare attività di tempo libero all'aria aperta.

3. Le aree del sottosistema V2 appartengono al territorio rurale di cui al Titolo IV Capo III della L.R. 1/2005 quali aree a prevalente funzione agricola.
Comprendono aree individuate dal P.T.C.P. come colline argillose del Valdarno.
Il paesaggio agrario è caratterizzato dalla tipologia collinare aperta, con prevalenza di colture di seminativi ed erbacee.

4. Prescrizioni per gli atti di governo del territorio:

  1. a) La disciplina dovrà essere finalizzata alla salvaguardia dei boschi integri ed al recupero dei boschi e degli arbusteti degradati mediante interventi di rinaturalizzazione e riforestazione guidata, alla regimazione dei corsi d'acqua (favorendo la ritenzione temporanea delle acque di precipitazione e adottando opportune sistemazioni idraulico-forestali per le aree soggette a forte erosione).
  2. b) Sarà da escludere la realizzazione di annessi agricoli non soggetti al rispetto delle superfici minime fondiarie o eccedenti le capacità produttive aziendali (comma 7 dell'art. 41 della L.R. 1/2005), se non in continuità con gli insediamenti rurali esistenti e in presenza di una rete viaria e infrastrutturale consolidata.
  3. c) Si dovranno conciliare e rendere coerenti tra loro le attività agricole e di tempo libero con quella della salvaguardia ambientale e delle ricerca e sperimentazione ambientale nel campo geologico, vegetazionale e naturalistico, ponendo limitazioni alle attività per gli aspetti non compatibili con le peculiarità dei luoghi; in particolare saranno da evitare colture e costruzioni di vario tipo che comportino cesure, solcature e rimodellamenti ed il sovrapascolamento.

5. Indirizzi:
Individuare itinerari e punti attrezzati per il tempo libero e le attività di tipo naturalistico, compatibilmente con la tutela dei luoghi.
Realizzazione di un parco naturalistico-scientifico, successivamente alla conclusione delle attività di coltivazione ed al ripristino, nell'area della cava.
Promuovere e valorizzare le attività connesse all'agricoltura che tendano a migliorare i rapporti città-campagna.
Favorire le forme di ricettività connesse all'attività agricola sostenibili e compatibili con il contesto rurale come ad esempio l'agricampeggio.

Ultimo aggiornamento
29/05/2023, 11:34