Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 45- Rete principale delle connessioni ecologiche (V3)

1. Il sottosistema V3 si configura come componente essenziale della rete ecologica del territorio sia per le caratteristiche degli ecosistemi presenti (biodiversità), sia per la indispensabile funzione di mettere in continuità ambientale le diverse parti del territorio libero ed antropizzato (le riserve di naturalità, le aree agricole, gli spazi verdi urbani); è costituito da elementi ed aree tra le più sensibili dal punto di vista idrologico ed ambientale, di elevata naturalità, prevalentemente boscate, organizzate sui corridoi fluviali e sulle connessioni degli affluenti.

2. La caratterizzazione funzionale del sottosistema è garantita dalla presenza degli usi principali Attività agricole e funzioni connesse e complementari; l'ambito si presta inoltre ad ospitare attività di tempo libero all'aria aperta.

3. Le aree del sottosistema V3 appartengono al territorio rurale di cui al Titolo IV Capo III della L.R. 1/2005 quali aree a prevalente funzione agricola. Comprendono aree individuate dal P.T.C.P. come fondovalle stretti, variante b (molto stretti e fortemente differenziati rispetto al pedecolle) - lungo il Faella ed i suoi principali affluenti - e variante c (molto stretti e con alluvioni terrazzate) - lungo il Resco da Vaggio a Matassino -, negli ambiti di fondovalle e della bassa collina.
Il paesaggio agrario è caratterizzato in prevalenza dalla tipologia a maglia media, con prevalenza di seminativi e colture specializzate, talvolta intercalate a colture legnose e orticole anche promiscue, con trama più densa, nei fondovalle dei corsi d'acqua secondari.

4. Prescrizioni per gli atti di governo del territorio:

  1. a) La disciplina dovrà essere finalizzata al contenimento o all'eliminazione del rischio idraulico con interventi di riqualificazione idrogeologica e riassetto idraulico, all'individuazione di fasce di rispetto di salvaguardia integrale nelle quali siano vietati tutti gli interventi che possono modificare gli equilibri idrogeologici ed ecologici, al ripristino della continuità del sistema dei fossi, alla delocalizzazione di attività ed usi non compatibili con la continuità del reticolo idrografico, al ripristino dell'ecosistema fluviale negli assetti vegetazionali e faunistici, alla rinaturalizzazione delle aree di pertinenza dei corsi d'acqua e mantenimento, ripristino e potenziamento della vegetazione riparia, anche per quanto riguarda il reticolo idraulico minore, alla regolamentazione delle attività di escavazione, da effettuarsi esclusivamente al di fuori dell'alveo fluviale.
  2. b) Dovranno essere mantenuti la viabilità campestre, l'orientamento dei campi, le sistemazioni della bonifica, le piantate residue, le siepi e le alberature a filari, a gruppi e isolate, la vegetazione di ripa; la tessitura agraria a maglia fitta, ove presente, dovrà essere salvaguardata, nel rispetto di quanto prescritto al precedente art. 42.
  3. c) Non sono da prevedere nuove abitazioni rurali; la realizzazione di nuovi annessi agricoli con Programmi Aziendali Pluriennali di Miglioramento Agricolo-Ambientale (comma 4 dell'art. 41 della L.R. 1/2005) e di annessi agricoli non soggetti al rispetto delle superfici minime fondiarie o eccedenti le capacità produttive aziendali (comma 7 dell'art. 41 della L.R. 1/2005) è da ammettere solo in contiguità dei complessi rurali esistenti, e comunque in prossimità di infrastrutture viarie esistenti, secondo forme consolidate nella cultura locale, a non meno di 50 m. dal bordo del terrazzo fluviale.

5. Indirizzi:
Creazione di percorsi pedonali e ciclabili, naturalistici e didattici e piccole radure per le attività di tempo libero, in particolare nell'ambito di fondovalle.
Regolamentazione delle modalità di impianto di specie arboree e arbustive per la realizzazione degli impianti vegetazionali da utilizzare anche lungo le il reticolo idrografico minore.
Limitazione della conversione a colture da legno (pioppete, noceti ecc.).
Incentivazione di pratiche agricole di tipo biologico e orientate a valorizzare le emergenze naturalistiche del territorio.
Individuazione di sistemi premiali per la manutenzione e la ricostituzione del reticolo idrografico minore e della rete ecologica associata.

Ultimo aggiornamento
29/05/2023, 11:34