Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 63- Dimensionamento del Piano

1. Le dimensioni massime sostenibili dal Piano Strutturale sono espresse in relazione alle U.T.O.E. ed articolate per funzioni secondo quanto previsto dalla L.R. 1/2005 e dai Regolamenti di attuazione. Il riepilogo del dimensionamento per l'intero territorio comunale è riportato nella tabella seguente.

Fermo restando il dimensionamento generale del Piano Strutturale, il Regolamento Urbanistico potrà disporre il trasferimento delle quantità totali in progetto in percentuale non superiore al 10% della dimensione massima ammissibile nella U.T.O.E. di destinazione del trasferimento; ciò non potrà comunque determinare la variazione delle previsioni - riferite al cambio d'uso nel territorio rurale o ad espansione, completamento e ristrutturazione urbanistica nelle aree urbane ed in quelle limitrofe - qualora esse siano prescritte dal Piano Strutturale in quantità pari a zero.

comune intero
dimensionamento degli insediamenti quantità attuali quantità in progetto totale
cambio d'uso (territorio rurale) espansione, completamento, ristrutturazione urbanistica (aree urbane e limitrofe) totale in progetto
recupero nuove previsioni residuo confermato nuove previsioni in aggiunta totale nuove previsioni
abitanti (31/12/2010) 6.407 397 1.670 0 1.670 2.068 8.475
residenza (mq. SUL) 14.700 61.800 0 61.800 76.500
industria e artigianato, direzionale, commercio (mq. SUL) 0 48.500 0 48.500 48.500
attività ricettive (posti letto) 32 80 0 0 80 112

2. Il dimensionamento per la funzione residenziale comprende - per le aree urbane e limitrofe - eventuali destinazioni integrative e connesse ad essa, quali esercizi commerciali di vicinato, uffici privati e studi professionali ed artigianato di servizio o artistico compatibile con la residenza, con riferimento al sistema della residenza e dei luoghi centrali; per il territorio rurale il dimensionamento per la funzione residenziale, attraverso interventi di recupero con cambio d'uso, comprende eventuali destinazioni compatibili, quali attività di somministrazione di alimenti e bevande, uffici privati e studi professionali ed artigianato di servizio o artistico.

Il dimensionamento per le attività economiche - industria e artigianato, direzionale, commercio, commercio all'ingrosso - è riferito al sistema della produzione, dei luoghi centrali e della residenza.
Il dimensionamento per le attività turistico-ricettive non comprende l'agriturismo e le strutture extra-alberghiere con le caratteristiche della civile abitazione. Il parametro dei posti letto si intende comprensivo dei servizi integrativi aggiuntivi e dei servizi interni necessari alla gestione.

3. Il Piano Strutturale non prevede l'insediamento di grandi strutture di vendita.

4. Non sono considerati nel dimensionamento gli eventuali incrementi del carico urbanistico derivanti da interventi di ristrutturazione edilizia, sostituzione, addizione volumetrica e frazionamento e, per le aree urbane, cambio d'uso.

5. Il Regolamento Urbanistico, nella definizione del proprio quadro previsionale strategico quinquennale, dovrà indicare i dimensionamenti prelevati dal Piano Strutturale ed il saldo residuo. Le quantità contenute nel Regolamento Urbanistico che perdono efficacia ai sensi delle disposizioni dei comma 5 e 6 dell'art. 55 della L.R. 1/2005 rientrano nel dimensionamento da utilizzare nella definizione dei successivi quadri previsionali strategici quinquennali.

6. La stima dei nuovi abitanti teorici si basa sull'indice residenziale (Ir) di 37 mq. di SUL per ogni abitante, come definito all'art. 6 comma 4; tale parametro risulta ampiamente sottodimensionato in quanto l'attuale parametro reale è pari a circa 47 mq.

7. Il dimensionamento per le aree a standard è definito a livello complessivo, attraverso parametri di riferimento per l'intero territorio comunale. Fermo restando l'obbligo di verifica del raggiungimento delle quantità richieste a livello complessivo, il rispetto di tali parametri dovrà essere verificato anche all'interno delle singole U.T.O.E. con le seguenti precisazioni, in considerazione delle peculiari caratteristiche insediative nei differenti contesti:

  • - per quanto riguarda le dotazioni di verde nelle U.T.O.E. 2, 3, 4, 5;
  • - per quanto riguarda le dotazioni di parcheggi in tutte le U.T.O.E.;
  • - per quanto riguarda le dotazioni di attrezzature di interesse collettivo nelle U.T.O.E. 2, 3, 4;
  • - per quanto riguarda le dotazioni di servizi per l'istruzione nelle U.T.O.E. 2, 3 (Vaggio e Matassino fanno in parte riferimento alle attrezzature poste nei Comuni di Figline Valdarno e Reggello).
dimensionamento delle aree a standard dotazione attuale dotazione di progetto
(mq./ab.) verde 12,4 13
parcheggi 4,4 4,5
attrezzature di interesse collettivo 2,8 3
servizi per l'istruzione 3,4 4,5
totale 23 25

Ultimo aggiornamento
29/05/2023, 11:34