Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 58- Generalità

1. Gli obiettivi (generali e specifici) e le azioni del Piano Strutturale dovranno essere attuati nel rispetto delle disposizioni dello Statuto dei luoghi, i contenuti del quale sono parte integrante del progetto di piano e sono definiti in coerenza con i criteri guida e con le scelte esplicitate attraverso gli obiettivi.

2. I criteri guida assunti dal Piano sono:

  • - presidio attivo del territorio, quale risorsa e patrimonio comune ed insindacabile: ciò impegna la collettività intera a perseguirne la tutela direttamente ed indirettamente, promuovendo attività specifiche ed adottando comportamenti appropriati nello svolgimento delle normali attività e nella realizzazione degli interventi;
  • - essere in rete: è necessaria la condivisione e l'apertura verso l'esterno, su più scale di relazioni, senza rinunciare a valorizzare la/e propria/e identità ma superando i particolarismi;
  • - innovazione, con ruolo complementare a quello della conservazione delle risorse, per garantire uno sviluppo sostenibile.

3. Essi sono articolati secondo quattro aree tematiche, strettamente interrelate fra loro, rispetto alle quali sono individuati gli obiettivi e le conseguenti azioni, descritti nei successivi articoli. Ad essi fanno capo le disposizioni dei Titoli IX e X.

Art. 59- Ambiente ed energia

1. La spesa energetica ha un peso sempre maggiore sia per l'Amministrazione che per i cittadini e gli imprenditori. Alcuni primi interventi per l'autoproduzione di energia sono stati fatti con l'installazione di impianti solari ed anche nel settore edilizio, sulla spinta dell'introduzione di nuove normative, si sta diffondendo l'impiego di tecnologie, tecniche costruttive e materiali più efficienti dal punto di vista energetico (in parte anche con migliori prestazioni ecologiche e per la salute ed il benessere).
Con le disposizioni normative introdotte nel Regolamento Edilizio, l'Amministrazione ha intrapreso un chiaro percorso nella direzione della riduzione dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti e del miglioramento dell'efficienza energetica, che dovrà essere inquadrato in una generale prospettiva di sostenibilità ed ecocompatibilità.

2. Obiettivo principale: risparmio energetico e tutela ambientale
Ottenere un risparmio energetico sensibilmente ridotto, sia dal punto di vista economico, rendendo il Comune il più possibile autonomo energeticamente, sia dal punto di vista ecologico, privilegiando le tecnologie più pulite e più efficienti.

3. Obiettivi specifici:

  • - incentivare l'utilizzo di tecnologie con alti requisiti di risparmio energetico e di basso impatto ambientale valorizzando il contesto e l'identità locale
  • - favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili, anche verificando la possibilità di ricavare materiale energeticamente sfruttabile dal territorio
  • - promuovere una maggiore efficienza nell'utilizzo delle fonti energetiche, con particolare attenzione per l'illuminazione pubblica e le utenze pubbliche in generale
  • - consolidare e promuovere le attività agricole collegate al territorio, anche quale strategia per il presidio del territorio, al quale, ove opportunamente regolamentate, contribuiscono le stesse piccole produzioni agricole e l'agricoltura amatoriale
  • - preservare aree ed elementi di rilevanza naturalistica ed ambientale
  • - valorizzare le risorse storico-documentali e culturali del territorio.

Art. 60- Aree urbanizzate ed insediamenti diffusi

1. L'analisi dello stato di attuazione degli strumenti urbanistici vigenti mostra che ci sono ancora molte aree non realizzate; inoltre gli esiti di quanto attuato non appaiono complessivamente convincenti, sia per quanto riguarda aree pubbliche e spazi di pertinenza privata, sia per l'alta densità consentita dalle norme, sia per la scarsa attenzione all'inserimento nel contesto ed alle relazioni con la morfologia e gli elementi che connotano i luoghi.
D'altra parte il territorio comunale possiede un rilevante patrimonio edilizio esistente, nei centri e nel territorio extraurbano, non sempre adeguato agli standard ed alle esigenze attuali ed in parte sottoutilizzato, soprattutto nel caso dei nuclei rurali; in alcuni casi, abbastanza limitati, si riscontrano situazioni di parziale degrado e/o presenza di insediamenti/attività poco compatibili con l'intorno.

2. Obiettivo principale: razionalizzazione dello sviluppo edilizio e valorizzazione del patrimonio esistente
Ottimizzare lo sviluppo urbano, ridimensionando le trasformazioni ad una misura più confacente al contesto, e valorizzare il patrimonio esistente, commisurando gli interventi e gli usi alle caratteristiche dei manufatti, ove necessario anche con operazioni di rinnovo e di riqualificazione.

3. Obiettivi specifici:

  • - sviluppare i differenti contesti secondo capacità e sostenibilità; privilegiare il consolidamento dei centri principali
  • - recuperare il patrimonio edilizio esistente compatibilmente con le caratteristiche dei manufatti e con i luoghi
  • - integrare l'edilizia sociale negli interventi di trasformazione e riqualificazione
  • - razionalizzare e riqualificare le aree produttive
  • - prevedere adeguate modalità di insediamento per le attività terziarie
  • - valorizzare l'ospitalità come attività che si inserisce in un insieme curato e tutelato per le sue caratteristiche di pregio e di interesse - naturalistico, storico, culturale, paesaggistico - ma allo stesso tempo praticabile ed accogliente, invitante sia per i residenti stabilmente sia per i fruitori temporanei.

Art. 61- Spazi di relazione

1. L'uso intenso dell'auto e la poca attenzione agli spazi di relazione (le piazze, i giardini...) che ha connotato la maggior parte dell'urbanizzazione recente e contemporanea ha portato nei centri abitati principali alla scarsità di luoghi di aggregazione e soprattutto di spazi aperti di uso collettivo; quasi sempre ci si continua a riferire agli spazi presenti nei tessuti più antichi, che mantengono forte il loro carattere identitario. Lo spazio pubblico e collettivo della città recente è impoverito, è inutilizzabile, frammentato e difficilmente gestibile.

2. Obiettivo generale: incremento e riqualificazione degli spazi di relazione
Potenziare il sistema degli spazi pubblici nelle frazioni, creando una rete distribuita di spazi aperti realmente fruibili, ben collegata con le attrezzature di interesse collettivo.

3. Obiettivi specifici:

  • - rafforzare i luoghi centrali
  • - migliorare qualitativamente e quantitativamente gli spazi e le attrezzature di uso collettivo.

Art. 62- Mobilità

1. La struttura insediativa diffusa e l'organizzazione delle attività - lavorative, scolastiche, del tempo libero - implicano un uso esteso del territorio che comporta molti spostamenti interni ed esterni, incentivati anche dall'alto tasso di motorizzazione, che determina un sempre maggior numero di veicoli circolanti su una rete inadeguata. Alcuni tracciati si trovano a sostenere carichi di traffico impropri per le caratteristiche della sezione stradale e del percorso, soprattutto in alcuni punti molto critici, ed alcuni collegamenti sono insufficienti, in particolare tra il capoluogo e le frazioni. Inoltre le condizioni dei tracciati non risultano all'altezza del valore paesaggistico e panoramico che possiedono, con un'ulteriore spinta all'utilizzo dell'auto, unico mezzo per il quale gran parte della rete viaria è in grado di garantire un sufficiente livello di sicurezza. Non esistono percorsi ciclabili o ciclopedonali e gli stessi spazi pedonali, marciapiedi e percorsi, non sempre sono adeguati e spesso anzi mancano del tutto, e le dotazioni di parcheggi e di spazi di sosta per i veicoli spesso non sono sufficienti.

2. Obiettivo generale: miglioramento e differenziazione della mobilità
Individuare un assetto complessivo e creare i presupposti perché la viabilità funzioni in modo più efficiente, secondo una gerarchia corrispondente al ruolo di ciascun tracciato, e, allo stesso tempo, per rafforzare forme di mobilità complementari e/o alternative, che implichino un minore impatto di termini di costi, per la collettività e per i singoli, tenendo conto del contesto paesaggistico e del valore storico-culturale degli itinerari.

3. Obiettivi specifici:

  • - rendere funzionale la rete di collegamento principale
  • - incentivare e tutelare le forme di mobilità alternative
  • - valorizzare gli itinerari di interesse paesistico e tutelare gli elementi caratterizzanti i tracciati fondativi.

Ultimo aggiornamento
29/05/2023, 11:34