Norme per gli interventi sul patrimonio di interesse storico


Art. 56 Ville o case padronali con o senza parco

Oggetto

Sono gli edifici sorti per la residenza extraurbana delle classi abbienti in stretta relazione o all'interno di insediamenti preesistenti. Esse sono variabili per dimensione e per importanza, caratterizzate da impianto tipologico unifamiliare di enfatiche proporzioni, talvolta ampliato nel tempo, e dalla presenza di un giardino monumentale. Ad esse è connessa in origine una tenuta agricola con cui stabilisce continuità fisica, organizzata in poderi con casa mezzadrile e governata quasi sempre attraverso una fattoria.

Nel comune sono: la villa Tempi a Certignano e la villa di Caspri.

Destinazioni d'uso

Compatibilmente con le destinazioni di zona, sono ammesse:

  • residenza (A) organizzata secondo le parti organiche del fabbricato nel rigoroso rispetto delle prescrizioni inerenti la categoria di intervento, escludendo i miniappartamenti e i tagli di alloggio che comportino modifiche all'assetto tipologico e distributivo. Cucine, servizi igienici e altri locali di servizio devono essere localizzati nelle sole parti secondarie, senza che le tramezzature comportino alterazioni delle proiezioni di vani porta o finestra;
  • attività ricettive (F1, F2, F3 e assimilabili, con esclusione di F5), con le prescrizioni d cui sopra;
  • agriturismo (I5), con le prescrizioni d cui sopra;
  • possono essere adibite a tutte le funzioni che non comportino modifiche all'assetto tipologico e distributivo (strutture di rappresentanza, per cerimonie, ecc.).

Interventi

Gli interventi sono diretti e possono interessare l'intero complesso o parti di esso in conformità con le prescrizioni inerenti la categoria di intervento e le eventuali prescrizioni di scheda.

Le ville e le case padronali possono essere interessate solo da frazionamenti per parti organiche, senza che questi interessino o comportino alterazioni all'assetto distributivo del fabbricato (androni, vani scale, loggiati).

Gli interventi sulle aree di pertinenza (giardini monumentali, viali di accesso e aree di accesso, ecc.) non potranno prevedere frazionamenti.

Art. 57 Fattorie

Oggetto

Sono gli edifici strettamente connessi alle ville e alle case padronali costituenti le strutture di governo e di produzione dell'azienda mezzadrile. Sono caratterizzate da un settore produttivo, dai locali amministrativi e, spesso, dall'abitazione stabile del fattore. È alla fattoria che si riferisce la maglia delle strade campestri di servizio alle case mezzadrili.

Destinazioni d'uso

Oltre la destinazione agricola originaria, compatibilmente con le destinazioni di zona, sono ammesse:

  • residenza (A) nelle parti civili del fabbricato (casa del fattore, locali amministrativi, ecc.);
  • ristorazione (D3) senza alterazione dei locali produttivi;
  • laboratori senza alterazione dei locali produttivi in categorie fino a 5a (escl.4b);

Interventi

Gli interventi sono diretti con progetto unitario nei casi di restauro e risanamento conservativo e di R1.

Art. 58 Case coloniche

Oggetto

Sono gli edifici sorti per la residenza delle famiglie mezzadrili e per i connessi locali di uso produttivo agricolo integrati nello stesso corpo di fabbrica. Rientrano in questa tipologia insediativa gli edifici più recenti sorti per le esigenze della piccola imprenditoria agricola.

Esse possono essere:

  • sincroniche, cioè concepite ex novo con un progetto unitario e organizzate secondo uno schema funzionale organicamente concepito per far fronte alle esigenze di una famiglia di mezzadri (raramente più di una); i modelli rientranti in questa casistica possono essere caratterizzati da uno o più elementi tipologici condizionanti l'intero assetto (scala di distribuzione esterna, doppio loggiato sovrapposto di distribuzione, grande cucina centrale passante, ecc);
  • asincroniche, cioè risultato finale della successiva trasformazione e/o ampliamento,anche organico, di uno o più fabbricati preesistenti, in modo da pervenire ad un fabbricato complesso e organizzato per far fronte alle esigenze di una o più famiglie di mezzadri; possono avere elementi tipologici caratterizzanti.

Destinazioni d'uso

Compatibilmente con le destinazioni di zona, sono ammesse:

  • nelle c. sincroniche e asincroniche: per gli edifici ricadenti nelle categorie 2, 3ª, 4a e 5a le destinazioni d'uso compatibili sono: residenza agricola con attività ad essa connesse (I2 e I5) e ricettività domestica, residenza con esclusione di residences (A1 e A2) e, in subordine con indicazioni prescrittive di scheda, pubblici esercizi di ristorazione (D3);
  • per gli edifici ricadenti nelle altre categorie tutte le funzioni ammesse con le norme di zona con esclusione di B, C, H

Interventi

Gli interventi sono diretti o previo P.di M.A.A..

In particolare per gli edifici:

  • nelle c. sincroniche l'intervento deve essere unitario ed interessare tutto l'edificio; in particolare:
    • per gli edifici ricadenti nelle categorie 2, 3a e 4a dovrà essere prevista un'unica unità funzionale; più unità funzionali possono essere previste commisurate nel numero e nella localizzazione alla rigorosa tutela dell'assetto tipologico e distributivo generale, da non poter integrare con nuovi accessi, scale, ecc.;
    • per gli edifici ricadenti nella categoria 5a e 7a il numero delle unità funzionali non potrà prevedere nuovi accessi dall'esterno;
    • per gli edifici ricadenti nelle categorie 3b e 4b previa dimostrazione di compatibilità con l'assetto tipologico residuo;
  • nelle c. asincroniche l'intervento può non essere unitario ed interessare tutto l'edificio nelle sole categorie 5c e 6c; in particolare:
    • per gli edifici ricadenti nelle categorie 2, 3ª, 4º, 5a e 7a il numero massimo delle unità funzionali e la loro organizzazione dovranno essere commisurate alle fasi di evoluzione del fabbricato e ai conseguenti corpi di fabbrica leggibili;
    • salvo eventuali prescrizioni di zona, per le altre categorie di edifici non sono previste limitazioni.

Le prescrizioni e gli interventi ammissibili sul contesto sono rivolti alla tutela della morfologia e dei materiali.

Art. 59 Annessi agricoli

Oggetto

Comprendono tutti gli edifici di servizio alle attività agricole organizzati in corpo autonomo in muratura o in tecnologia assimilabile: fienili, stalle e assimilabili, rimesse attrezzi e mezzi per la lavorazione, locali per la lavorazione e per il deposito dei prodotti (cantine, tinaie, ecc,), silos, forni, pozzi.

Data la diversa natura delle costruzioni, diverse sono le destinazioni d'uso compatibili con essi.

Destinazioni d'uso

Compatibilmente con le destinazioni di zona e in aggiunta alle destinazioni agricole e a quelle originarie sempre consentite, sono ammesse:

  1. a) fienili: residenza (A1 e A2)
  2. b) stalle e stalletti: accessori per la residenza
  3. c) rimesse attrezzi e mezzi: accessori per la residenza
  4. d) locali per lavorazioni e rimesse prodotti: accessori per la residenza
  5. e) pozzi: stessa funzione.

Interventi

Gli interventi sono diretti o, se occorrente, previo P.di M.A.A..

In particolare per le varie tipologie insediative:

  1. a) fienili categorie 2, 3a, 4a e 5a: dove esistenti dovranno in particolare essere conservati i mandorlati delle aperture esterne, i paramenti esterni e l'orditura di copertura in legno;
  2. b) locali per lavorazioni e rimessa prodotti categorie 2, 3a e 4a: dovranno essere conservate integralmente le volte a vista e le pavimentazioni in pietra;

Art. 60 Edilizia di base

Oggetto

Comprende tutta l'edilizia minore del ceto meno abbiente della popolazione legato la produzione agricola o appartenente alla classe operaia.

Destinazioni d'uso

Residenza

Interventi

Gli interventi sono diretti

Art. 61 Edilizia borghese

Oggetto

Comprende l'edilizia del ceto medio borghese della popolazione connessa ai commerci e alle attività non agricole. L'edilizia è generalmente caratterizzata da impianti simmetrici e da una decorazione a rilievo attorno alle aperture e nei marcapiano talvolta raffinata.

Destinazioni d'uso

Residenza

Interventi

Gli interventi sono diretti. Particolare riguardo per la parte decorativa dell'edificio e per le finiture.

Ultimo aggiornamento
30/05/2023, 16:39