Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 120- Altri itinerari di interesse generale (M3)

1. Corrisponde ad una rete di tracciati che attraversa e mette in relazione i differenti paesaggi ed ambienti, i contesti urbani ed aree e siti di interesse storico-naturalistico; essa si identifica con le strade di origine antica che, insieme ai principali assi viari, hanno strutturato il territorio e gli insediamenti.

Si tratta di tracciati rilevanti per usi promiscui, cioè sia per collegare i nuclei rurali e le case sparse sia ai fini della produzione agricola e forestale sia per itinerari escursionistici e del tempo libero in generale.

2. Sulla base del Codice della strada il sottosistema M3 tendenzialmente corrisponde alle infrastrutture definite come Strade locali extraurbane, cioè strade:

  • ad unica carreggiata con una corsia per senso di marcia, banchine eventualmente pavimentate, con o senza marciapiedi.

3. Dovranno essere mantenuti e tutelati i manufatti complementari ai tracciati, tra i quali, in particolare, gli antichi ponti della strada lungo il Resco che attraverso il Pratomagno conduce a Gastra.

4. Lungo tali itinerari non sono ammessi interventi che impediscano il libero passaggio pedonale e ciclabile; dovrà in ogni caso essere previsto il ripristino della continuità fisica del percorso ove questa sia interrotta.

5. Per tali percorsi dovranno essere messi a punto progetti complessivi, relativi ad un singolo tracciato o a più tracciati contigui, che prevedano la riqualificazione di situazioni non ottimali e la riapertura degli eventuali tratti attualmente chiusi. Tali progetti dovranno altresì individuare i servizi necessari e gli elementi di supporto, dando priorità in ogni caso al recupero o alla riqualificazione di strutture e manufatti esistenti.

Particolare attenzione dovrà essere riservata alla progettazione ed alla definizione dei materiali e delle caratteristiche delle sezioni dei tracciati ad esempio con la predisposizione di alberature per fornire un'adeguata ombreggiatura e l'introduzione di opportuna segnaletica stradale e turistica.

I progetti dovranno essere realizzati mediante piano attuativo di iniziativa pubblica o privata o mediante progetti di opera pubblica.

6. Lungo la strada che collega Casabiondo e Menzano, da una parte, e dall'altra si snoda parallela alla Setteponti passando da Bergasassi, lungo la via della Ghiacciaia fino a Vallereggi e lungo la Strada di Montecarelli - dal ponte Bailey alla chiesa -, di particolare rilievo per panoramicità, dovranno essere accuratamente tutelati le aperture visuali ed i punti panoramici verso le Balze ed il Pratomagno, evitando la realizzazione di opere che li ostacolino; ove possibile dovranno essere predisposti adeguati slarghi per la sosta a margine della strada, esternamente alla carreggiata, al fine di agevolare la fruizione del panorama in condizioni di sicurezza.

7. È ammessa la realizzazione di eventuali nuovi tratti alternativi a quelli esistenti - purché di limitata estensione - che si rendessero necessari e di utilità pubblica ad esempio per consentire l'accessibilità ai mezzi di emergenza; i progetti dovranno assicurare, coerentemente al ruolo ricoperto per la mobilità, la continuità della percezione del percorso ed un corretto inserimento nel contesto paesaggistico ed ambientale, oltre a conservare e recuperare gli elementi costitutivi della trama viaria esistente, in particolare i muri in pietra ed il trattamento del fondo stradale, come al precedente comma 5.

Gli interventi, qualora proposti con iniziativa privata, sono subordinati alla stipula di convenzione per la cessione gratuita all'Amministrazione Comunale dei nuovi tratti realizzati.

8. Valgono inoltre le disposizioni dell'art. 139 delle presenti Norme.

Ultimo aggiornamento
30/05/2023, 12:07