Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 40 Regole generali

Sui beni oggetto del presente Capo, sono ammessi i seguenti interventi:

  • -le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo;
  • -il restauro e il recupero delle opere agrarie minori, delle componenti del paesaggio agrario, delle componenti vegetazionali, di ogni opera che costituisca documento materiale della cultura e della storia insediativa locale;
  • -la rinaturazione di terreni coltivati ove ne sia dimostrata l'utilità per gli ecosistemi della flora e della fauna;
  • -la realizzazione di reti ecologiche mediante allargamento di fasce riparie, costituzione di siepi, alberature e boschetti;
  • -interventi di potatura e tagli selettivi di diradamento a carico di esemplari deperenti e soprannumerari;
  • -l'installazione di segnaletica per la conoscenza e la valorizzazione delle aree e dei beni, anche a servizio di attività turistiche e agrituristiche;
  • -l'adeguamento di segnaletica stradale e di informazione turistica lungo la viabilità esistente purchè non ostruisca punti di vista panoramici;
  • -l'apertura di piste fuori strada per mezzi motorizzati necessari alle attività agro-silvo-pastorali o all'approvvigionamento di rifugi, posti di soccorso, funzioni di vigilanza, spegnimento incendi, prevenzione incendi, realizzazione di opere pubbliche;
  • -le infrastrutture per protezione civile, difesa idrogeologica, idraulica e del suolo;
  • -le opere di cantiere funzionali alle attività archeologiche, naturalistiche;
  • -le strutture temporanee di servizio e igienico-sanitarie;
  • -le strutture leggere per l'informazione turistica e la gestione delle risorse naturalistiche;
  • -la manutenzione dei tracciati viari esistenti, l'eventuale loro ammodernamento funzionale purché compatibilmente con le caratteristiche del contesto e del tracciato medesimo, ai fini della sicurezza delle persone e per realizzare percorsi ciclopedonali;
  • -gli interventi necessari per le attività di ricerca, studio o simili ai fini didattici, scientifici, culturali;
  • -i manufatti funzionali alla cura di verde privato (boschi e giardini) pertinenziale di edifici esistenti;
  • -le opere di urbanizzazione primaria (verde pubblico, parcheggi pubblici, viabilità pubblica) funzionali ad attività pubbliche, purché siano tutelati i segni storici del paesaggio urbano e rurale, la viabilità storica, le opere agrarie minori;
  • -nuove costruzioni solo per finalità pubbliche, per le quali sia dimostrato che il sito scelto sia utilizzabile a tal fine e che non vi sono alternative di pari livello per il soddisfacimento di tali finalità, e sempre che non siano compromesse le caratteristiche ambientali e paesaggistiche;
  • -segnaletica e cartellonistica informativa sullo stato delle risorse naturali, servizi ristoro e informazione, noleggio biciclette, manufatti in legno funzionali alla rete escursionistica in aree attrezzate a tal scopo, ubicate di norma lungo la viabilità e i percorsi esistenti.
  • -recinzioni in paletti metallici e reti contenute tra siepi con altezza massima di cm 150.

Sui beni oggetto del presente Capo, sono invece sempre vietati i seguenti tipi di intervento:

  • -nuove infrastrutture, ivi compresi impianti della telefonia mobile (se non in forme, dimensioni, tecnologie tali da permetterne l'inserimento senza impatti) e impianti per la produzione di energia eolica, fatti salvi i piccoli generatori eolici ad uso agricolo;
  • -l'apertura di nuove cave;
  • -la derivazione di acque superficiali e profonde in quantità superiori al mantenimento del minimo deflusso costante vitale negli alvei sottesi;
  • -la riduzione o la trasformazione di vegetazione boschiva e assimilata, dunale, di zone umide e degli acquiferi, di minerali e fossili, di formazioni arboree di argine, ripa e golena, di alberature segnaletiche, monumentali, di arredo e stradali, di siepi rigenerate e residue, di vegetazione forestale presente nelle aree di pregio paesaggistico e/o di verde privato individuate dal presente Regolamento urbanistico;
  • -arredi vegetazionali estranei al contesto ambientale;
  • -alterazione di elementi tipici delle sistemazioni agrarie;
  • -la manomissione di viabilità e tracciati storici;
  • -opere dannose alle emergenze geomorfologiche e florofaunistiche.