Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 58 Utoe, centri abitati e territorio rurale e aperto

Le Unità territoriali organiche elementari (Utoe) sono perimetrate sulle tavole del presente RU, in recepimento delle individuazioni delle medesime operate dal Piano strutturale vigente, con affinamenti dovuti al passaggio di scala e al loro adeguamento a segni riconoscibili e stabili esistenti sul territorio.
Ai sensi dell'art. 55, comma 2, lettera b) della Lr. 1/05, sono stati individuati con apposito segno grafico sulle tavole in scala 1:2.000, i perimetri aggiornati dei centri abitati costituenti delimitazioni continue che comprendono tutte le aree edificate e i lotti interclusi.
Il territorio rurale e aperto è tutto il territorio non incluso nel perimetro dei centri abitati.

Art. 59 Regole per i tessuti del subsistema insediativo storico

I tessuti storici di matrice preottocentesca e di matrice otto-novecentesca, appartenenti al subsistema insediativo storico, individuati con sigla alfanumerica e perimetrazione Sn, sono articolati in ordine alla formazione storica e alla permanenza o meno dei caratteri originari. Per ogni tessuto sono date le seguenti norme. Le categorie di intervento indicate sono quelle prevalenti per il tessuto. Puntualmente, per singoli edifici o complessi, sono stabilite diverse categorie di intervento e ambiti a specializzazione funzionale, rappresentate con apposita simbologia sulla cartografia.
Sugli immobili con destinazione d'uso di artigianato di servizio di cui al punto 2.01 dell'art. 17 delle presenti norme, esistenti nei tessuti da S1 a S4 alla data di entrata in vigore del R.U., qualora non si intenda modificare la destinazione d'uso in essere, sono consentite categorie di intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria.

S1 tessuto storico di matrice preottocentesca che ha mantenuto i caratteri originari

Ambito Prevalentemente residenziale (Rp)

Categorie di Intervento

Restauro e risanamento conservativo c

Destinazioni d'uso

Residenziale 1, commerciale esercizi di vicinato 3.01.02, 3.02.02, 3.02.03, 3.03, 4.01 compresa la tipologia dell'albergo diffuso, direzionale 5, attività di servizio in tutte le sottocategorie della 6, purché sia garantita idonea accessibilità.
Non è ammesso il cambio d'uso a residenziale al piano terra, salvo nei casi di tipologie edilizie nate originariamente con usi abitativi anche al piano terra (previa dimostrazione mediante idonea documentazione storico-documentale) e tranne quelli promossi dalla Pubblica Amministrazione nonché quelli comportanti ampliamento di unità residenziali esistenti, finalizzati al soddisfacimento di comprovate e permanenti difficoltà motorie di cittadini residenti nella stessa unità immobiliare.
Non è inoltre ammesso il cambio d'uso dei locali posti ai piani terra per la realizzazione di garages.

Regole specifiche

Sono sempre escluse attività rumorose, laddove i loro effetti di inquinamento acustico non siano adeguatamente mitigabili.
È obbligatorio il rispetto delle caratteristiche specifiche individuate nella schedatura degli edifici di pregio storico e dei tessuti storici contenuta nel presente RU, e delle prescrizioni specifiche per i centri storici riportate nell'allegato “S”- PARTE PRIMA del Regolamento Edilizio d'Area 2007. Il progetto deve contenere apposita dimostrazione delle modalità con le quali le suddette prescrizioni sono rispettate.
Il progetto deve essere esteso alle relative aree di pertinenza, conservandone le caratteristiche dimensionali e formali, le presenze arboree di pregio e le eventuali sistemazioni esterne storicizzate. È esclusa l'installazione dei manufatti pertinenziali di cui al precedente art.33.
Il mutamento di destinazione d'uso verso la categoria funzionale 4.01 limitatamente all'albergo diffuso dovrà essere realizzato attraverso strumento urbanistico attuativo.

S2 tessuto storico di matrice preottocentesca parzialmente o sostanzialmente trasformato

Ambito Prevalentemente residenziale (Rp)

Categorie di Intervento

ristrutturazione edilizia r1

Destinazioni d'uso

Residenziale 1, commerciale esercizi di vicinato 3.01.02, 3.02.02, 3.02.03, 3.03, 4.01 compresa la tipologia di albergo diffuso, direzionale 5, attività di servizio in tutte le sottocategorie della 6 purché sia garantita idonea accessibilità.
Non è ammesso il cambio d'uso a residenziale al piano terra, salvo nei casi di tipologie edilizie nate originariamente con usi abitativi anche al piano terra (previa dimostrazione mediante idonea documentazione storico-documentale) e tranne quelli promossi dalla Pubblica Amministrazione e quelli comportanti ampliamento di unità residenziali esistenti, finalizzati al soddisfacimento di comprovate e permanenti difficoltà motorie di cittadini residenti nella stessa unità immobiliare. Non è inoltre ammesso il cambio d'uso dei locali posti ai piani terra per la realizzazione di garages.

Regole specifiche

Edifici o parti di essi, modificati rispetto alla loro configurazione originaria, possono essere ripristinati ove tale intervento comporti un effettivo miglioramento della funzionalità e del decoro, e la ricostituzione del pregio di origine. Limitatamente a tali casi e per tale fine, gli interventi possono comportare opere significativamente incidenti sia dal punto di vista della struttura che dell'immagine e dei caratteri architettonici. Per significativa incidenza, e conseguente ammissibilità di dette opere, si intende anche il superamento di una manomissione dei caratteri originari, che, a fronte dell'impossibilità di ripristinare lo stato originario, introduca componenti e forme dell'architettura contemporanea migliorative rispetto allo stato manomesso.
Sono sempre escluse attività rumorose, laddove i loro effetti di inquinamento acustico non siano adeguatamente mitigabili.
È obbligatorio il rispetto delle caratteristiche specifiche individuate nella schedatura degli edifici di pregio storico e dei tessuti storici contenuta nel presente RU, e delle prescrizioni specifiche per i centri storici riportate nell'allegato “S”- PARTE PRIMA del Regolamento Edilizio d'Area 2007. Il progetto deve contenere apposita dimostrazione delle modalità con le quali le suddette prescrizioni sono rispettate.
Il progetto deve essere esteso alle relative aree di pertinenza morfologica, previa verifica delle loro caratteristiche dimensionali e formali.
Il mutamento di destinazione d'uso verso la categoria funzionale 4.01 limitatamente all'albergo diffuso dovrà essere realizzato attraverso strumento urbanistico attuativo.

S3 tessuto storico di matrice otto-novecentesca che ha mantenuto i caratteri originari

Ambito Prevalentemente residenziale (Rp)

Categorie di Intervento

ristrutturazione edilizia r1

Destinazioni d'uso

residenziale 1, commerciale 3.01.01 limitatamente alle medie strutture di vendita, esercizi di vicinato 3.01.02, 3.02.02, 3.02.03, 3.02.04, 3.03, la sottocategoria 3.04 è ammessa previa dimostrazione di compatibilità con la funzione residenziale e i caratteri storici del tessuto, direzionale 5, alberghiera 4.01 estesa all'intero fabbricato, attività di servizio in tutte le sottocategorie della 6, purché sia garantita idonea accessibilità.

Regole specifiche

Il progetto del singolo edificio deve considerare i caratteri morfologici e tipologici del tessuto in cui sono collocati ed essere esteso alle pertinenze.
Nel caso di interventi su edifici non schedati, è obbligatorio uno specifico studio di contestualizzazione delle facciate e delle pertinenze.Limitatamente all'UTOE 1 del Comune di Suvereto e all'UTOE 2 del Comune di Campiglia M.ma non sono ammessi mutamenti di destinazione d'uso per la funzione commerciale 3.01.01.

S4 tessuto storico di matrice otto-novecentesca parzialmente o sostanzialmente trasformato

Ambito Prevalentemente residenziale (Rp)

Categorie di Intervento

ristrutturazione edilizia r1,

Destinazioni d'uso

residenziale 1, commerciale esercizi di vicinato 3.01.02, 3.02.02, 3.02.03, 3.02.04, 3.03, la sottocategoria 3.04 solo previa dimostrazione di compatibilità con la funzione residenziale e i caratteri storici del tessuto, direzionale 5, alberghiera 4.01 estesa all'intero fabbricato, attività di servizio in tutte le sottocategorie della 6, purchè ne sia garantita idonea accessibilità.

Regole specifiche

Il progetto del singolo edificio deve considerare i caratteri morfologici e tipologici del tessuto in cui sono collocati ed essere esteso alle pertinenze.
Nel caso di interventi su edifici non schedati, è obbligatorio uno specifico studio di contestualizzazione delle facciate e delle pertinenze.
Edifici o parti di essi modificati rispetto alla loro configurazione originaria possono essere ripristinati, ove tale intervento comporti un effettivo miglioramento della funzionalità e del decoro, e la ricostituzione del pregio di origine. Limitatamente a tali casi e per tale fine, gli interventi possono comportare opere significativamente incidenti sia dal punto di vista della struttura che dell'immagine e dei caratteri architettonici. Per significativa incidenza, e conseguente ammissibilità di dette opere, si intende anche il superamento di una manomissione dei caratteri originari, che, a fronte dell'impossibilità di ripristinare lo stato originario, introduca componenti e forme dell'architettura contemporanea, migliorative rispetto allo stato manomesso.

Art. 60 Regole per i tessuti del subsistema insediativo a organizzazione morfologica consolidata

I tessuti urbani appartenenti al subsistema insediativo a organizzazione morfologica consolidata, individuati con sigla alfanumerica e perimetrazione Tn, sono articolati in ordine al rapporto fra edifici e spazi pubblici o viabilità, alla presenza di funzioni diverse fra piani terra e piani superiori, alla tipologia edilizia, alla formazione tramite progettazione urbanistica unitaria o crescita edilizia singola.
Per ogni tessuto sono date le seguenti norme. Le categorie di intervento indicate sono quelle prevalenti per il tessuto.
Puntualmente possono essere state prescritte diverse categorie di intervento su edifici o complessi, rappresentate con apposita simbologia sulla cartografia, nonché individuati ambiti di riqualificazione soggetti a piano attuativo per i quali operano specifiche disposizioni.
Sugli immobili con destinazione d'uso di artigianato di servizio di cui al punto 2.01 dell'art.17 delle presenti norme, esistenti nei tessuti da T1 a T9 alla data di entrata in vigore del R.U., qualora non si intenda modificare la destinazione d'uso in essere, sono consentite categorie di intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché gli adeguamenti funzionali ed igienico-sanitari necessari per soddisfare i requisiti minimi di legge, qualora non modifichino la destinazione d'uso in essere.


I tessuti Tn sono:

tessuto ad isolato chiuso

  1. T1 tipologia in linea, allineato su filo stradale a formare isolati chiusi

tessuto ad isolato aperto

  1. T2 con prevalenza di palazzine fino al terzo livello fuori terra arretrate e non dal filo strada con presenza di giardini pertinenziali
  2. T3 con prevalenza di edifici oltre il terzo livello fuori terra, arretrati e non dal filo stradale anche con presenza di spazi condominiali

tessuti ad assetto compiuto per singoli lotti

  1. T4 a villino isolato nel relativo spazio pertinenziale prevalentemente libero
  2. T5 con prevalenza di palazzine fino al terzo livello fuori terra arretrate e non dal filo stradale con presenza di giardini pertinenziali
  3. T6 con prevalenza di edifici oltre il terzo livello fuori terra, arretrati e non dal filo stradale, anche con presenza di spazi condominiali
  4. T7 a tipologie differenziate allineate lungo la via Aurelia

tessuti a progettazione urbanistica unitaria

  1. T8 realizzato posteriormente al 1940, formato da tipologie edilizie varie, con eventuale presenza di spazi attrezzati
  2. T9 realizzato in attuazione degli strumenti urbanistici successivi al 1994

Le regole d'uso e di intervento per i tessuti sono dettate di seguito.

T1 tessuto a isolato chiuso con tipologia in linea, allineato su filo stradale a formare isolati chiusi

Categorie di Intervento

Ristrutturazione edilizia r1

Destinazioni d'uso

residenziale 1, commerciale esercizi di vicinato 3.01.02, 3.02.02, 3.02.03, 3.02.04, 3.03, la sottocategoria 3.04 solo previa dimostrazione di compatibilità con la funzione residenziale, direzionale 5, attività di servizio in tutte le sottocategorie della 6.
Al piano terra non sono ammessi cambi d'uso verso la residenza.

Regole specifiche

Gli interventi devono rispettare e incrementare il valore urbano determinato dalla continuità dei fronti. A tale scopo, non sono ammesse opere ed interventi che introducano discontinuità e vuoti fisici sui fronti o che ne alterino le partiture.

T2 tessuto a isolato aperto con prevalenza di palazzine fino al terzo livello fuori terra arretrate e non dal filo strada con presenza di giardini pertinenziali

Categorie di Intervento

Ristrutturazione edilizia r3b

Destinazioni d'uso

residenziale 1, commerciale esercizi di vicinato 3.01.02, 3.02.02, 3.02.03, 3.02.04, 3.03, la sottocategoria 3.04 solo previa dimostrazione di compatibilità con la funzione residenziale, direzionale 5, alberghiera 4.01 estesa all'intero fabbricato, attività di servizio in tutte le sottocategorie della 6.

Regole specifiche

Il progetto deve essere esteso alle pertinenze, anche in caso di cambio di destinazione d'uso al piano terra verso le funzioni commerciali, direzionali e di servizio, o per quanto sopra definito, con o senza opere.

T3 tessuto a isolato aperto con prevalenza di edifici oltre il terzo livello fuori terra, arretrati e non dal filo stradale anche con presenza di spazi condominiali

Categorie di Intervento

Ristrutturazione edilizia r3a

Destinazioni d'uso

residenziale 1, commerciale esercizi di vicinato 3.01.02, 3.02.02, 3.02.03, 3.02.04, 3.03, la sottocategoria 3.04 solo previa dimostrazione di compatibilità con la funzione residenziale, direzionale 5, alberghiera 4.01 estesa all'intero fabbricato, attività di servizio in tutte le sottocategorie della 6.
Ai piani terra non sono ammessi mutamenti di destinazione d'uso per civile abitazione, salvo nei casi di tipologie edilizie nate originariamente con usi abitativi anche al piano terra.
Sono ammessi mutamenti di destinazione d'uso per la realizzazione di:

  • - vani abitativi in ampliamento di unità residenziali esistenti poste al piano primo;
  • - garage e locali accessori alle unità abitative, poste ai piani superiori;
  • - vani condominiali.

Regole specifiche

Il progetto deve essere esteso alle pertinenze, anche in caso di cambio di destinazione d'uso al piano terra verso le funzioni commerciali, direzionali e di servizio, e per quanto sopra definito, con o senza opere.
È prescritto il mantenimento della continuità dei fronti.
Anche in caso di utilizzi diversi da quelli di origine degli spazi condominiali, non sono ammesse recinzioni né partizioni di detti spazi, che devono mantenere le relazioni di continuità e di apertura che le legano agli edifici e caratterizzano il loro attacco a terra, contribuendo a formare l'effetto urbano.

T4 tessuto ad assetto compiuto per singoli lotti con tipologia a villino isolato nel relativo spazio pertinenziale prevalentemente libero

Categorie di Intervento

Ristrutturazione edilizia r2.b

Destinazioni d'uso

Residenziale 1

Regole specifiche

Gli accessi di nuova realizzazione devono rispettare le seguenti dimensioni: se pedonali larghezza massima pari a ml 1,20, se carrabili larghezza massima pari a ml 2,80. Sono ammesse opere pertinenziali a servizio delle unità edilizie esistenti quali garages , lucernari a filo falda e simili e/o impianti tecnologici.
Gli spazi esterni di particolare pregio devono essere mantenuti e/o riqualificati nelle loro caratteristiche morfologiche e d'uso. In tal caso non sono ammesse partizioni o recinzioni che danneggino le relazioni spaziali fra l'edificio e la pertinenza, indipendentemente dagli usi e dalle proprietà.

T5 tessuto ad assetto compiuto per singoli lotti con prevalenza di palazzine fino al terzo livello fuori terra arretrate e non dal filo stradale con presenza di giardini pertinenziali

Categorie di Intervento

Ristrutturazione edilizia r3b

Destinazioni d'uso

residenziale 1, commerciale esercizi di vicinato 3.01.02, 3.02.02, 3.02.03, 3.02.04, 3.03, la sottocategoria 3.04 solo previa dimostrazione di compatibilità con la funzione residenziale, direzionale 5, alberghiera 4.01 estesa all'intero fabbricato, attività di servizio in tutte le sottocategorie della 6.

Regole specifiche

Il progetto deve essere esteso alle pertinenze, anche in caso di cambio di destinazione d'uso al piano terra verso le funzioni commerciali, direzionali e di servizio, e per quanto sopra definito, con o senza opere.

Regole specifiche per il Comune di Campiglia M.ma:

Limitatamente al tessuto urbano ricadente nel quartiere della Tufaia di Venturina, compreso tra via dell'Aeroporto, via Indipendenza e l'ambito dei laghetti, sugli edifici soggetti alla categoria d'intervento r3b, sono ammesse inoltre la categoria r2a e r2b.

T6 tessuto ad assetto compiuto per singoli lotti con prevalenza di edifici oltre il terzo livello fuori terra, arretrati e non dal filo stradale, anche con presenza di spazi condominiali

Categorie di Intervento

Ristrutturazione edilizia r3a

Destinazioni d'uso

residenziale 1, commerciale esercizi di vicinato 3.01.02, 3.02.02, 3.02.03, 3.02.04, 3.03, la sottocategoria 3.04 solo previa dimostrazione di compatibilità con la funzione residenziale, direzionale 5, alberghiera 4.01 estesa all'intero fabbricato, attività di servizio in tutte le sottocategorie della 6.
Ai piani terra non sono ammessi mutamenti di destinazione d'uso per civile abitazione, salvo nei casi di tipologie edilizie nate originariamente con usi abitativi anche al piano terra.
Sono ammessi mutamenti di destinazione d'uso per la realizzazione di:

  • - vani abitativi in ampliamento di unità residenziali esistenti poste al piano primo;
  • - garage e locali accessori alle unità abitative, poste ai piani superiori;

vani condominiali.

Regole specifiche

Ove vi siano spazi condominiali, non sono ammesse recinzioni né partizioni di detti spazi, che devono mantenere le relazioni di continuità e di apertura con gli edifici.

T7 tessuto ad assetto compiuto per singoli lotti con tipologie differenziate allineate lungo la via Aurelia

Ambito Prevalentemente residenziale (Rp)

Il tessuto T7 è rappresentato dalle aree edificate prospicienti la sede della vecchia Aurelia.
L'area è costituita prevalentemente da edifici di recente costruzione, distribuiti a formare un fronte compatto con destinazioni funzionali miste: residenziali commerciali ed artigianali.
Il tratto nord è caratterizzato da un'edilizia di formazione recente prevalentemente residenziale, spesso a tipologia mono o bifamiliare con corti private ad uso giardino o orto. Il tratto centrale è costituito invece da un'edilizia di vecchia formazione. In tale aggregato si riscontra a monte un degrado funzionale con intasamento delle corti interne derivato dalla compresenza di funzioni multiple, ossia destinazioni residenziali, commerciali e artigianali. Il tratto sud è connotato infine da destinazioni funzionali miste con edilizia cresciuta in modo spontaneo priva di uno specifico disegno urbano.
In questi ultimi anni l'area è stata oggetto di interventi di riqualificazione urbanistica e funzionale attraverso interventi tesi al recupero del patrimonio edilizio esistente, con ridefinizione degli spazi pubblici e privati in attuazione di un piano particolareggiato di iniziativa pubblica che, a causa della scadenza temporale, non è stato portato a totale compimento.
Il Regolamento Urbanistico, in continuità, ed a completamento del percorso intrapreso con la precedente strumentazione urbanistica, allo scopo di proseguire la riqualificazione urbanistica e funzionale per l'area centrale di Venturina, individua un ambito da pianificare unitariamente tramite piano attuativo di iniziativa pubblica.
Entro tale perimetro ricadono anche alcuni edifici appartenenti ai tessuti storici del tipo S3 ed S4.
Fino all'approvazione del piano attuativo, agli edifici compresi nel perimetro individuato dal presente Regolamento urbanistico, si applicano le singole categorie di intervento e destinazioni d'uso indicate sulla cartografia (tav. n. 2 ) ivi comprese quelle previste per gli edifici appartenenti ai tessuti S3 e S4.
Il piano attuativo di iniziativa pubblica stabilisce:

  • - le trasformazioni edilizie degli edifici, particolarmente per quanto riguarda le destinazioni d'uso commerciali, con interventi fino alla categoria della ristrutturazione urbanistica, comprendenti eventuali ampliamenti e rialzamenti delle costruzioni esistenti;
  • - l'assetto degli spazi pubblici, con formazione di aree pedonali e di sosta, di aree di parcheggio, di alberature e di un congruo arredo urbano.

T8 tessuto a progettazione urbanistica unitaria realizzato posteriormente al 1940, formato da tipologie edilizie varie, con eventuale presenza di spazi attrezzati

Categorie di Intervento

Ristrutturazione edilizia r1

Destinazioni d'uso

Esclusivamente residenziale, tranne per le funzioni ammesse nella progettazione originaria

Regole specifiche

È prescritto il mantenimento delle facciate progettate unitariamente.
Non sono ammesse alterazione o riduzione degli spazi attrezzati.
Nel caso in cui la categoria d'intervento assegnata al singolo edificio lo permetta, la chiusura di logge o balconi è ammessa limitatamente all'ingombro esistente degli stessi.

T9 tessuto a progettazione urbanistica unitaria realizzato in attuazione degli strumenti urbanistici successivi al 1994

Categorie di Intervento

Ristrutturazione edilizia r1

Destinazione d'uso

Esclusivamente residenziale, tranne per le funzioni ammesse nella progettazione originaria e quelle indicate nelle specifiche schede delle aree di trasformazione e comparti di perequazione del presente R.U. Il mutamento d'uso a civile abitazione dei piani terra non è consentito quando la previsione unitaria prevedeva usi commerciali, direzionali, terziari o equivalenti.

Regole specifiche

È prescritto il mantenimento delle facciate progettate unitariamente.
Non sono ammesse alterazione o riduzione degli spazi pubblici e delle relazioni fra i medesimi e gli edifici.

Art. 61 Regole per le attività produttive soggette a consolidamento e ristrutturazione

Le attività produttive presenti sul territorio sono individuate in ordine alle funzioni prevalenti e alla loro capacità di incrementare la qualità insediativa esistente o anche di aumentare l'offerta di spazi. Esse sono identificate tramite sigla alfanumerica Dn, e sono articolate come segue. Per ognuna sono date regole di uso e di intervento.

Art. 62 D1 impianti industriali saturi

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

D1.1 industria energetica

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

Art. 63 D2 impianti industriali di espansione

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

Art. 64 D3 ambiti industriali con limitazioni d'uso per fattori ambientali e paesistici

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

Art. 65 D4 aree a servizio prevalente dell'industria

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

Art. 66 D5 ambiti della piccola e media industria, del commercio e delle attività artigianali

Il presente RU individua gli insediamenti produttivi artigianali esistenti, rappresentati nelle tavole 2.
Per questi valgono le norme generali e, per gli ambiti individuati con numerazione progressiva, le specifiche norme d'ambito di seguito riportate, nonché i contenuti delle specifiche schede dei piani attuativi vigenti (Pv) qualora operanti per gli insediamenti in oggetto.
In questi ambiti l'edificazione è subordinata di norma all'approvazione di strumento urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata, salvo quanto diversamente specificato per i singoli ambiti produttivi.
Sono ammessi gli uffici dell'azienda, la vendita al dettaglio in conformità alla disciplina del presente RU.
Non è ammessa la residenza, salvo nella forma di un presidio all'ambito produttivo, costituito da un alloggio per il custode/gestore, di superficie massima (SLP) pari a mq. 130, da localizzare in fase di P.A.
Con le localizzazioni previste dallo strumento urbanistico attuativo saranno distinte le attività produttive da quelle commerciali e di servizio, anche al fine di assicurare alle attività commerciali il soddisfacimento delle dotazioni di parcheggi pubblici e privati cosi come stabiliti dalle presenti Norme.

Destinazioni d'uso:

  • industriale ed artigianale
  • commerciale
  • commercio all'ingrosso e depositi
  • di servizio

Indici:

  • - rapporto di copertura: 0,5 mq./mq.
  • - altezza massima: ml. 10.00 (senza limiti per volumi tecnici e fino a mt. 14.00 per installazione di carri ponte o altre strutture speciali).

D5.0 Zona stoccaggio e movimentazione merci

Sono aree utilizzabili come parcheggio di superficie a servizio di attività produttive esistenti. Il suolo dovrà rimanere prevalentemente permeabile pur garantendo i fattori contro l'inquinamento del suolo e sottosuolo.
È ammessa la realizzazione di strutture per il deposito delle merci, per la riparazione ed il lavaggio dei mezzi, per gli uffici destinati al controllo del movimento e per l'abitazione del personale di guardiania.
Sui fabbricati esistenti sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia senza addizioni. Non sono consentite attività commerciali di qualunque genere.

D5.1 ambito artigianale del PIP La Monaca

Sul lato orientale dell'abitato di Venturina in località La Monaca, si è realizzato un insediamento produttivo, che comprende anche l'ultimo ampliamento operato con la variante al PRG del 2006. Mentre il vecchio ambito PIP risulta urbanizzato e attuato, e per tutti gli edifici esistenti di tale ambito sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia r3a, il recente ampliamento individua comparti d'attuazione sia pubblici che privati.
Per l'area individuata con sigla D5.1 nella tavola 2 del presente RU, valgono le norme dello strumento urbanistico attuativo di iniziativa pubblica (P.I.P) vigente, approvato in ultima istanza con Del. C.C. n.98 del 12.09.2007.
Per gli ambiti D5.1/1, D5.1/2 e D5.1/4, da attuarsi tramite strumento urbanistico di iniziativa privata, vale quanto di seguito specificato:

  • - Ambito D5.1/1: per tale ambito vale quanto contenuto nello specifico strumento attuativo vigente, approvato con Del. C.C. n.33 del 21.04.2008. In caso di varianti è obbligatorio rispettare i parametri ed indici stabiliti dal presente articolo.
  • - Ambiti D5.1/2 e D5.1/4: tali ambiti sono destinati ad attività artigianali e produttive. Nell'ambito D5.1/2 è ammessa l'attuazione separatamente per i comparti A e B.

In caso di inerzia dei privati, l'attuazione degli ambiti D5.1/1, D5.1/2 e D5.1/4 potrà avvenire a cura dell'Amministrazione nell'ambito della variante al PIP vigente.

D5.2a ambito artigianale industriale del PIP di Campo alla Croce

L'area per insediamenti produttivi è collocata in loc. Campo alla Croce, in terreni compresi tra la linea ferroviaria Genova-Roma a nord, e la ex strada statale 398 a est.
Per detta area si applicano le norme dello strumento urbanistico attuativo vigente, ivi compreso l'ampliamento contenuto nella variante al Piano per gli Insediamenti Produttivi, approvata con delibera di Consiglio Comunale n° 97 del 12.09.2007.

D5.2b opere idrauliche funzionali alla messa in sicurezza dell'ambito artigianale industriale del PIP di Campo alla Croce

In località Campo d'Aviazione è prevista la realizzazione di una vasca di laminazione in derivazione sulla sponda destra del Fosso Corniaccia nord, necessaria al conseguimento della messa in sicurezza idraulica di una porzione del centro abitato di Venturina, ivi compresa la zona PIP di Campo alla Croce, nei confronti degli eventi di piena dello stesso Fosso Corniaccia. L'area in oggetto è posta a sud del Parco urbano di Venturina ed in adiacenza al percorso della Variante Aurelia per la quale è prevista la riconversione in tratto autostradale.
Nell'ambito del progetto del “corridoio tirrenico” è prevista la realizzazione di una bretella di circonvallazione il cui tracciato ipotetico ricade nell'ambito all'interno del corridoio infrastrutturale, così come identificato negli elaborati grafici. La bretella dovrà essere sopraelevata su piloni in maniera da risultare “trasparente” rispetto all'area sottostante e quindi non comportare sottrazione del volume di laminazione alla cassa di espansione prevista.

D5.2c ambito artigianale commerciale di Cafaggio

A monte della Strada Regionale 398, dopo l'abitato di Cafaggio, è presente una piccola area produttiva edificata senza una cornice attuativa tra gli anni settanta e ottanta, confermata tale e quale nel PRGC del 1995.
Mentre per gli edifici esistenti è ammessa la ristrutturazione urbanistica (articolo 27 delle NTA), l'eventuale edificazione di superfici residue dovrà avvenire senza pregiudizio per la sicurezza del transito veicolare sulla SR 398 e solo dopo aver assicurato l'adeguamento delle reti tecnologiche pubbliche.
L'ambito produttivo di Cafaggio può accogliere attività artigianali, commerciali, direzionali e di servizio.

D5.3 ambito artigianale e commerciale in località il Poggetto a Suvereto

A sud dell'abitato di Suvereto in località Poggetto, lungo la strada regionale 398 Val di Cornia è presente un ambito produttivo in parte edificato (D5.3) ed in parte assoggettato a Piano Attuativo vigente (Pv5). Mentre per la parte di ambito produttivo “Pv5” si applicano le norme della specifica scheda dello strumento urbanistico attuativo vigente, per la parte di ambito produttivo edificato “D5.3”, compreso anche gli edifici a destinazione d'uso residenziale, sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia r3a. Quest'ultimo dovrà mantenere la funzione prevalentemente industriale artigianale.
Le destinazioni d'uso ammissibili sono : artigianale 2.01, commerciale non alimentare 3.02.01, 3.02.02, 3.02.04, 3.02.05, commerciale all'ingrosso e depositi 7.

D5.4 ambiti industriali, artigianali e commerciali del PIP di Montegemoli

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

D5.5 ambiti industriali, artigianali e commerciali del PP di San Rocco

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

D5.6 ambiti industriali, artigianali e commerciali in località Montecaselli

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

D5.7 ambito produttivo di Terre Rosse

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

D5.8 ambito della logistica della grande industria di Vignale Riotorto

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

D5.9 ambito produttivo S.O.L.

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

Art. 67 D7 commercio e ristorazione

D7.1 attività commerciali e della grande distribuzione

Sono consentiti interventi indicati sui singoli edifici nelle tavv. n. 2 del presente RU e quelli necessari a soddisfare requisiti di igiene ambientale e di sicurezza sui luoghi di lavoro, comprensivi di limitati ampliamenti funzionali allo svolgimento delle attività. Sono ammesse attivit&agrabe; commerciali previste all′art. 17 cat. 3.01.01, 3.02.01 e 3.03.

D7.2 attività di ristorazione

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

Art. 68 D7.3 attività di autolavaggio

È ammessa la realizzazione di impianti e volumetrie in rapporto alle necessità dell'attività di autolavaggio.
La realizzazione degli interventi è subordinata alla presentazione del progetto edilizio, che deve contenere le indicazioni per il contenimento del consumo idrico, per il recupero delle acque di lavorazione, per il trattamento delle acque reflue e per la riduzione del rischio idraulico.
Non è ammessa la residenza, neanche per la guardiania.

Art. 69 D8 attività e attrezzature direzionali, militari, per l'ordine pubblico

D8.1 attività direzionali pubbliche e private, anche miste ad usi commerciali

Sono consentiti interventi indicati sui singoli edifici nelle tavv. n. 2 del presente RU e quelli necessari a soddisfare requisiti di igiene ambientale e di sicurezza sui luoghi di lavoro, comprensivi di limitati ampliamenti funzionali allo svolgimento delle attività.
Sono ammesse attività direzionali pubbliche e private, commerciali, a servizi ed attività espositive, di ristorazione funzionale alle attività prevalenti direzionali o commerciali.

D8.2 attrezzature militari e per l'ordine pubblico

La realizzazione di tali servizi spetta unicamente alla Pubblica Amministrazione ed ai soggetti istituzionalmente competenti. L'edificazione è vincolata al rispetto delle norme riguardanti l'edilizia militare, l'ordine pubblico, e della disciplina degli interventi ammissibili sugli edifici esistenti in zona, ove specificatamente indicati dagli elaborati grafici del presente R.U. In assenza di una categoria d'intervento sono comunque ammessi limitati ampliamenti funzionali allo svolgimento delle attività.

Art. 70 D9.1 alberghi

Se non specificatamente stabilito per ogni struttura dal presente Regolamento urbanistico, sono ammessi interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia r1, r2.a, r2.b negli edifici e complessi esistenti destinati ad attività alberghiere.
All'interno delle strutture alberghiere sono ammesse attività commerciali non alimentari purché integrate all'attività principale di servizio.
Ove lo spazio pertinenziale lo consenta, e dietro dimostrazione che non vi è danneggiamento dei valori estetico percettivi o della funzionalità urbana, sono ammesse strutture coperte (quali gazebo, tensostrutture e simili) per attività ludico-ricreative e di intrattenimento.
Gli interventi si attuano mediante progetti unitari e sono estesi all'area di pertinenza corrispondente ad ogni singola struttura esistente, nei limiti e prescrizioni dettati dal presente articolo.
L'ambito d'intervento è costituito dall'area in cui sono localizzate le strutture, compresi i relativi servizi, i percorsi di accesso e i parcheggi, le attrezzature ricreative e gli spazi verdi.

Art. 71 D9.2 residenze turistico alberghiere

Se non specificatamente stabilito per ogni struttura dal presente Regolamento urbanistico, sono ammessi interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia r1, negli edifici e complessi esistenti destinati ad attività di residenza turistico-alberghiera.
Ove lo spazio pertinenziale lo consenta, e dietro dimostrazione che non vi è danneggiamento dei valori estetico percettivi o della funzionalità urbana, sono ammesse strutture coperte (quali gazebo, tensostrutture e simili) per attività ludico-ricreative e di intrattenimento.
Gli interventi si attuano mediante progetti unitari d'intervento estesi all'ambito di intervento corrispondente all'area di pertinenza di ogni singola struttura esistente, nei limiti e prescrizioni dettati dal presente articolo.
L'ambito d'intervento è costituito dall'area in cui sono localizzate le strutture, compresi i relativi servizi, i percorsi di accesso e i parcheggi, le attrezzature ricreative e gli spazi verdi.

Art. 72 D11 strutture ricettive extra-alberghiere e residence

Con la sigla D11 sono individuate le strutture extra-alberghiere e i residence esistenti, realizzate in attuazione del PRGC previgente al presente Regolamento urbanistico.
Se non specificatamente stabilito per ogni struttura dal presente Regolamento urbanistico, sono ammessi interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia r1.

Art. 73 D13.1 aree ed attrezzature per la balneazione

D13.2 insediamento turistico-residenziale

(Ambiti presenti nel territorio comunale di Piombino)

Art. 74 D13.3 strutture termali

Con la sigla D13.3 sono individuate le strutture termali del Parco Termale di Venturina, realizzate o ancora da realizzare in attuazione del PRGC previgente e dello specifico Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica (scheda Pv4). Le attività termali comprendono gli stabilimenti per la riabilitazione, il trattamento, il benessere e la cura della persona. Se non specificatamente stabilito per ogni struttura dal presente Regolamento urbanistico, sul patrimonio edilizio esistente sono ammessi interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia r1.

Art. 75 D4 nautica

D14.3 approdo turistico di Salivoli

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)

D14.4 Ormeggio di Terre Rosse

(Ambito presente nel territorio comunale di Piombino)