Schede di attuazione

Comparto residenziale Fosso del Fontino- AT2

DATI DI BASE

COMUNE: Suvereto
UBICAZIONE: Capoluogo loc. Boldrona ­Colombaia
UTOE: 1
PROPRIETÀ: privata
DATI DIMENSIONALI: Superficie Territoriale: mq. 19.988 circa

DATI PROGETTUALI

DESCRIZIONE

L'area è ricompresa all'interno dell'abitato di Suvereto tra loc. Boldrona e Loc. Colombaia ed è attraversata dal fosso Fontino, che scorre da nord­est in direzione sud­ovest e presenta una lieve acclività.
L'area di circa 19.988 mq è sostanzialmente inedificata con presenza di alcuni manufatti, olivi, recinzioni. Proprio a causa del suo stato di sottoutilizzo, l'area è stata classificata nel Piano Strutturale come tessuto ad assetto indefinito.
A nord confina con il parcheggio pubblico di Via Dante Alighieri e con il retro degli edifici posti in fregio alla stessa via. Un percorso pedonale pubblico di recente realizzazione collega la predetta Via al Fosso Fontino dove qui si arresta. A sud confina con una zona edificata caratterizzata da un tessuto a tipologie edilizie differenziate. Ad est confina con la via Dante Alighieri e ad ovest con la via dei Forni e con il parcheggio pubblico esistente.

OBIETTIVI e FINALITÀ

L'intervento persegue le seguenti finalità:

  • - realizzazione di un complesso residenziale
  • - riqualificazione paesaggistica dell'intera area attraverso la sistemazione del verde lungo il fosso del Fontino, mediante percorsi, alberature, attrezzature per la sosta e il gioco dei bambini ­aumentare
  • - l'offerta di spazi pubblici per la sosta al fine di decongestionare il centro abitato che specie nel periodo estivo è particolarmente sofferente
  • - la progettazione complessiva dovrà tener conto della forte valenza ambientale e della naturalità del luogo rispetto ad una urbanizzazione classica.

DISPOSIZIONI GENERALI

Mediante Piano Attuativo convenzionato d'iniziativa privata è consentita la realizzazione di un insediamento residenziale.

Il progetto dovrà presentare soluzioni che a livello urbanistico, funzionale ed architettonico rispondano alle seguenti disposizioni:

  • - la realizzazione di un insediamento residenziale di qualità, con tipologia a villino isolato o palazzina, spazi verdi e soste auto pertinenziali, con il mantenimento di una fascia verde di rispetto profonda almeno 10 ml. lungo la sponda meridionale del fosso del Fontino
  • ­la realizzazione di un parcheggio pubblico (parcheggio ovest) di circa 884 mq, adiacente all'attuale area sosta camper di circa 1400 mq. che dovrà essere sistemata a parcheggio pubblico per auto in maniera da offrire, insieme all'ampliamento, una maggiore offerta a servizio del centro storico e dell'abitato circostante
  • ­la realizzazione di un secondo parcheggio pubblico (parcheggio est) di circa 943 mq, prevalentemente a servizio della zona edificata esistente posta a sud­est dell'area
  • ­la realizzazione di una serie di percorsi pedonali, ciclo­pedonali e due attraversamenti del fosso Fontino tali da creare una rete di connessione tra i tessuti esistenti ed il sistema del verde e dei parcheggi di previsione
  • ­La realizzazione di una strada che da via dei Forni attraverserà il parcheggio esistente per raggiungere l'area insediativa a monte del fosso Fontino di cui circa mq. 216 esterna al perimetro dell'area di trasformazione e circa mq. 568 interna a detto perimetro.
  • ­La sistemazione dell'area a verde di circa mq. 7.781.

I parcheggi di previsione e quello esistente da sistemare dovranno essere integrati con alberature e sistemazioni ambientali.

È indicativo l'assetto planovolumetrico presente nello schema allegato.

È invece prescrittiva la localizzazione dell'area insediabile, dei parcheggi pubblici e del verde, fatte salve modeste rettifiche di dette perimetrazioni necessarie per migliorare il rapporto tra le stesse e la fruibilità;

È prescrittiva la tipologia edilizia a villino. Qualsiasi manufatto precario o in muratura presente nell'area in oggetto dovrà essere demolito, senza alcun recupero di volumi.

DIMENSIONAMENTO, PARAMETRI URBANISTICO-­EDILIZI e DESTINAZIONI D'USO AMMESSE

Il dimensionamento dell'intervento è così previsto:

  • - Nº alloggi massimo 22
  • Superficie lorda di pavimento (SLP) massima pari a 2200 mq

Parametri urbanistici:

  • ­- Altezza massima (Hmax) per i nuovi edifici: 2 piani fuori terra - è ammesso un livello interrato o seminterrato

Parametri edilizi:

  • - Tipologia edilizia ammessa villino isolato
  • - Sono ammesse le seguenti destinazioni: residenziale

DISPOZIZIONI NORMATIVE

L'intervento si attua mediante approvazione di un piano attuativo convenzionato. Ai fini dell'applicazione degli standard urbanistici l'intervento è considerato di espansione. Le disposizioni contenute nella presente scheda prevalgono sulle norme generali delle NTA del Regolamento urbanistico. In sede di approvazione dello schema di convenzione potranno essere inserite ulteriori clausole di dettaglio oltre a quelle già indicate nella presente scheda

OPERE e/o ATTREZZATURE PUBBLICHE e/o D'INTERESSE PUBBLICO

La realizzazione degli interventi d'interesse privato è condizionata alla contestuale realizzazione delle seguenti opere pubbliche e/o d'interesse pubblico:

  • ­sistemazione e cessione parcheggi pubblici
  • - sistemazione di parcheggio pubblico esistente
  • - sistemazione e cessione a verde pubblico ­realizzazione di una rete di percorsi pedonali e ciclo­pedonali e n. 2 attraversamenti con ponticelli del fosso Fontino
  • - ­realizzazione di un collegamento verticale tra l'area a verde di previsione e il parcheggio esistente posto a nord dell'intervento al quale si accede da via Dante Alighieri
  • - realizzazione di un tratto di strada da via dei Forni sino all'area insediativa di previsione a monte del fosso del Fontino
  • - ­realizzazione delle reti tecnologiche a servizio del nuovo complesso edilizio nonché l'adeguamento delle reti esistenti qualora necessario
  • - qualunque altra opera a rete oggi non ancora definibile, la cui necessità dovesse emergere in sede di approvazione del piano attuativo o di rilascio del titolo abilitativi.

Qualora le opere d'urbanizzazione a rete realizzate dal soggetto attuatore non siano riferibili all'esclusivo ambito d'intervento della nuova previsione, anche per effetto delle prescrizioni che dovessero emergere in sede di approvazione dei progetti a cura del soggetto gestore del ciclo integrato delle acque, potranno essere oggetto di scomputo dagli oneri primari dovuti.

Tutte le aree destinate alla realizzazione di opere pubbliche, compreso le reti tecnologiche sopra e sottoterra, saranno cedute gratuitamente al Comune, mentre le aree destinate alla realizzazione di opere di uso pubblico, e le relative reti, potranno rimanere nella disponibilità del soggetto attuatore.

La realizzazione di tali opere pubbliche e la cessione gratuita delle relative aree, rientrano nell'ambito dell'ordinaria corresponsione del contributo per oneri d'urbanizzazione aventi natura di corrispettivo di diritto pubblico. A tal fine, pertanto, il privato attuatore può, in sede di convenzione con la pubblica amministrazione, liberamente assumere maggiori impegni patrimoniali.

INVARIANTI STRUTTURALI e VINCOLI SOVRAORDINATI

L'area di cui trattasi non è interessata da invarianti strutturali né da vincoli urbanistici di natura sovraordinata.

FATTIBILITÀ GEOLOGICO­IDRAULICA

Sotto l'aspetto geomorfologico, la zona ricade in parte nella Classe G.1 (pericolosità bassa), in parte nella Classe G.2a (pericolosità media) ed in parte nella Classe G.2c (pericolosità media) (vedasi tavole 8.3 del R.U.).
Relativamente agli aspetti idraulici l'area ricade principalmente nella Classe I.2 (pericolosità media) con ridotte porzioni inserite nella Classe I.1 (pericolosità bassa); in corrispondenza degli attraversamenti stradali sul Fosso degli Acquari sono presenti ridotte esondazioni, per eventi con tempo di ritorno inferiore a 30 anni (Tr30) e duecento anni (Tr200), che determinano l'assegnazione delle Classi I.3 (pericolosità elevata) e I.4 (pericolosità molto elevata).
Rispetto alla Tutela della Risorsa idrica, la zona è inserita nella Classe 3 - Tutela Elevata.

Il giudizio di Fattibilità discendente dalle valutazioni di pericolosità sopra espresse corrisponde alla Classe F.2.g (fattibilità con normali vincoli) per gli aspetti geomorfologici, alla Classe F.4.i. (fattibilità limitata) per gli aspetti idraulici ed alla Classe F.2.t. (fattibilità con normali vincoli), circa la tutela della risorsa idrica.

Condizioni alla Trasformazione ed Interventi di messa in sicurezza:

Relativamente al rischio idraulico gli interventi di trasformazione sono legati alla messa in sicurezza definita a partire dagli scenari individuati negli studi idraulici condotti a supporto del presente R.U.
Le valutazioni del rischio locale dovranno essere condotte attraverso studi idraulici metodologicamente omogenei con quelli realizzati a supporto del presente R.U., definendo le opere di messa in sicurezza e provvedendo anche alla mitigazione dei loro effetti sulle aree al contorno. In linea generale, la sistemazione delle sezioni degli attraversamenti sul Fosso degli Acquari o la realizzazione di locali vasche di laminazione delle piene potranno consentire la messa in sicurezza della zona.

OPERE DI TUTELA e VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO

Gli interventi previsti per il comparto non determinano interferenze con le azioni di tutela e salvaguardia del paesaggio. Tuttavia particolare attenzione dovrà essere prestata alla definizione degli spazi aperti destinati al pubblico e alla pertinenza degli edifici di previsione che possono rappresentare un valido collegamento tra l'edificato e il paesaggio circostante; essi dovranno diventare parte della progettazione. Il Piano Attuativo, nello spirito di tutela e valorizzazione del paesaggio ed al fine di garantire un alto grado di mitigazione del contesto oggetto di trasformazione, deve rispettare i seguenti ulteriori criteri:

  • la progettazione degli spazi verdi:
    1. a) deve tener conto della dimensione e del tipo di essenza vegetazionale;
    2. b) deve contenere l'analisi dello stato di fatto con l'individuazione delle singole emergenze arboree, la valutazione dei sistemi di "verde minore" (siepi,filari ecc.) ed i meccanismi di integrazione con il territorio circostante; queste analisi devono costituire la base per le successive valutazioni progettuali sia in termini di conservazione e valorizzazione che alternativamente di abbattimento o di "richiamo" nella nuova progettazione;
  • - lo studio di volumi e masse di vegetazione di altezze e consistenza differenti dovrà contribuire alla varietà e alla articolazione degli spazi aperti;
  • - per le aree verdi è preferibile impiegare specie sia autoctone, sia ornamentali, anche al fine di creare un collegamento ideale, percettivo ed ecologico con il contesto ambientale circostante;

MODALITÀ D'ATTUAZIONE

Piano urbanistico attuativo di iniziativa privata convenzionato.

DISCIPLINA IN ASSENZA DI PIANO ATTUATIVO o IN CASO DI SCADENZA DEL QUINQUENNIO

In caso di scadenza del termine quinquennale dalla data di approvazione del Regolamento Urbanistico senza che sia intervenuta l'approvazione del P.A., alle aree comprese nella presente area di trasformazione si applica la seguente disciplina:

  • totale inedificabilità

DISCIPLINA SUCCESSIVA ALLA REALIZZAZIONE DEL PIANO ATTUATIVO

Ad avvenuta ultimazione degli interventi previsti dal P.A., agli immobili ed aree comprese nella presente area di trasformazione si applica la seguente disciplina:

  • - spazi pubblici: artt. 86 e 90 delle norme di R.U. per gli spazi a parcheggio e verde
  • edifici residenziali - Tessuto T9: art. 60 delle norme di R.U.