Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 46 Norme transitorie

1 I Piani Attuativi e i Piani Unitari di Massima del PRG vigente e relative varianti anche se graficamente non rappresentati, sono integralmente recepiti dal presente RU Per la durata temporale di tali strumenti vale la disciplina urbanistica ed edilizia in essi prevista. Sono ammesse varianti a tali provvedimenti purché nel rispetto delle norme del RU e degli obiettivi strategici del PS.

2 I provvedimenti edilizi rilasciati prima dell'adozione del R.U., nonché le relative varianti in corso d'opera seguono la disciplina urbanistica vigente al momento del loro rilascio. Sono inoltre escluse dalle misure di salvaguardia le domande di permesso di costruire che abbiano acquisito parere favorevole dalla Commissione Edilizia Comunale (CETU) prima dell'adozione del Regolamento Urbanistico, a condizione che i permessi di costruire siano rilasciati e quindi concluso il relativo procedimento entro 90 giorni dal ricevimento di apposita comunicazione dell'Ufficio competente, prodotta in esecuzione della presente misura.

ALLEGATO A Edifici di interesse storico-architettonico-documentale nelle aree esterne alle UTOE

Ambito 1 Chiesa di S. Leonardo

Destinazioni d'uso: valgono le disposizioni degli Artt. 30.1 comma 2 (Sch - Servizi per il culto), 30.1 comma 3 (Sr - Servizi ricreativi, culturali e per la formazione), 30.1 comma 7 (Sa - Servizi di accoglienza, nella misura massima del 50% della Slp complessiva) e 30.2 delle presenti NTA; è consentita inoltre l'introduzione di attività commerciali (limitatamente a negozi di vicinato) e di attività di somministrazione di alimenti e bevande; la chiesa dovrà mantenere la sua funzione originaria. Non è ammessa la residenza.

Categorie d'intervento: restauro di cui all'Art. 5.1 comma 2 delle presenti NTA (classe a), per la chiesa, vincolata ai sensi del D. Lgs. 42/2004; risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b) per le altre parti del complesso edilizio.

La reale consistenza degli edifici oggi in parte allo stato di rudere dovrà essere ricostruita attraverso uno studio filologico sull'impianto originario e tramite documentazione tipologica e/o fotografica. L'intervento dovrà essere realizzato con materiali e tecniche analoghi a quelli esistenti (pietra alberese, muratura a vista, struttura portante in materiali tradizionali - travi e travetti in legno - pianelle in laterizio -); particolare cura dovrà essere posta nel recupero delle decorazioni e degli affreschi della chiesa.

Prescrizioni particolari: particolare attenzione dovrà essere posta nel recupero degli elementi di pregio dell'intorno con sistemazione della viabilità pedonale e dei muri a secco insistenti sull'area, dell'aia esistente e del cimitero posto a fronte della chiesa.

Strumento attuativo: Piano di Recupero.

Ambito 2 La Terrazza

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b).

Ambito 3 Borgo di San Leonardo

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b).

Strumento attuativo: Piano di Recupero.

Valgono le disposizioni del Piano di Recupero di iniziativa privata, approvato con DCC 39 del 28/11/2005 e variato con DCC 37 del 03/08/2007.

Ambito 4 Case Oli

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b).

Ambito 21 Bugna

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b).

Prescrizioni particolari: conservazione dell'aia in pietra.

Ambito 22 Maglio di sopra

Ambito 23 La Fratta

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b) per l'edificio principale e ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per l'edificio secondario (annesso rurale ad uso di stalla e fienile);

Nel caso dell'edificio secondario dovrà essere eliminato il recente tamponamento in laterizio ed in altri materiali incongrui, prevedendone la sostituzione con materiali e forme coerenti alla tipologia rurale ed al contesto, mantenendo la leggibilità della struttura originaria con i pilastri che delimitano ampie aperture all'ultimo piano; sono pertanto consentite soluzioni che implichino l'uso di infissi e vetrate, eventualmente dotate di elementi frangisole, oppure la realizzazione di schermature in laterizio (salti di gatto) oppure infine la chiusura totale o parziale con muratura in pietra, limitatamente alla facciata di minore superficie esposta a nord (aperture del corpo di fabbrica verso la strada con copertura a falda inclinata che delimita una sorta di piccola corte interna); dovrà invece essere mantenuta la caratterizzazione determinata dalla prevalenza dei pieni nell'impaginato dei prospetti sud e ovest, tutelando la pregevole tessitura muraria in pietra faccia a vista.

Prescrizioni particolari: conservazione dell'aia in pietra, del lavatoio e delle murature a secco che articolano la pertinenza.

Ambito 30 Montalbano

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA).

Ambito 39 Larciano

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA).

Ambito 40 Villa e Fattoria Del Bello

Categorie d'intervento: restauro di cui all'Art. 5.1 comma 2 delle presenti NTA (classe a) per l'edificio 1 con conservazione degli stemmi gentilizi in pietra presenti sulla facciata principale ed eliminazione delle superfetazioni e degli elementi incongrui quale in particolare la scala di recente realizzazione giustapposta sul lato est; ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per l'edificio 2, con eliminazione delle superfetazioni, e per l'edificio 3, con mantenimento delle superfici murarie nella finitura originaria; risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b) per gli altri edifici, con mantenimento delle superfici murarie nella finitura originaria.

Per la tettoia con copertura in lamiera che costituisce la parte ovest dell'edificio 7 è ammesso il rifacimento con materiali tradizionali in modo da renderla consona ed adeguata al contesto di pregio paesaggistico.

Prescrizioni particolari: conservazione dell'aia in pietra davanti all'edificio 3, dei muri di contenimento, del giardino e della limonaia.

Planimetria Ambito 40

Ambito 41 Docciola

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA).

Ambito 42 Melagrana

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b), con mantenimento delle superfici murarie nella finitura originaria in pietra a vista.

Prescrizioni particolari: conservazione dell'aia lastricata in laterizio e delle murature che la sostengono; conservazione del portale medievale in alberese con mensole sagomate.

Ambito 44 Chiesa di Popigliano

Destinazioni d'uso: residenza e servizi.

Categorie d'intervento: restauro di cui all'Art. 5.1 comma 2 delle presenti NTA (classe a), per il complesso, individuato con il n. 8 nell'elenco A dell'Area Protetta del Monteferrato (Beni storico-artistici ed architettonici della DCR 67/96).

Prescrizioni particolari: mantenimento dell'unitarietà del borgo e conservazione degli spazi pubblici di relazione fra gli edifici.

Strumento attuativo: Piano di Recupero.

Valgono le disposizioni del Piano di Recupero di iniziativa privata (approvato con DCC 89 del 28/12/2004).

Ambito 45 Bellosguardo

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA). L'ambito è individuato con il n. 45 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Ambito 46 Cantagrilli

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA), con rimozione dei manufatti incongrui e precari.

L'ambito è all'interno dell'Area Protetta del Monteferrato (DCR 67/96).

Ambito 47 Il Fondaccio e Villa Alfani

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b) per la Villa (edificio 1), ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per gli altri edifici. L'ambito è individuato con il n. 52 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Prescrizioni particolari: conservazione del parco della Villa, con gli elementi di arredo, del giardino nella parte a monte del nucleo e dei muri di contenimento e di recinzione.

Planimetria Ambito 47

Ambito 49 Vallupaia

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA).

L'ambito è all'interno dell'Area Protetta del Monteferrato (DCR 67/96).

Prescrizioni particolari: il recupero dell'edificio non potrà prevedere opere di viabilità tali da alterare il contesto paesaggistico, ambientale e naturalistico; particolari cautele dovranno essere adottate anche in fase di cantiere per garantire il minimo impatto sull'area che ricade all'interno del SIR 41 "Monteferrato - Monte Javello"; l'intervento è comunque sottoposto a valutazione di incidenza, ai sensi dell'Art. 195 della L.R. 1/2005.

Ambito 53 Granchiaia

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b). L'ambito è individuato con il n. 5 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Ambito 54 Mulinaccio

Categorie d'intervento: restauro di cui all'Art. 5.1 comma 2 delle presenti NTA (classe a), per il complesso della Villa, vincolato ai sensi del D. Lgs. 42/2004 ed individuato con il n. 5 nell'elenco A dell'Area Protetta del Monteferrato (Beni storico-artistici ed architettonici della DCR 67/96); ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per gli altri edifici compresi nell'ambito (Fornace), individuati con il n. 10 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Strumento attuativo: Piano di Recupero.

Ambito 55 La Torre

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b).

L'ambito è individuato con il n. 24 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Ambito 57 Casi II

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b).

L'ambito è individuato con il n. 20 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Ambito 73 Belvedere

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per l'edificio 1, risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b) per l'edificio 2, ripristinando la copertura con tecniche e materiali tradizionali, con mantenimento delle superfici murarie nella finitura originaria.

L'ambito è individuato con il n. 3 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Planimetria Ambito 73

Ambito 74 Riposo

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per l'edificio 1, risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b) per l'edificio 2, con mantenimento delle superfici murarie nella finitura originaria.

L'ambito è individuato con il n. 4 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Planimetria Ambito 74

Ambito 75 Mulino e casa colonica del Frullino

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b) per l'edificio principale (edificio 1), conservando le decorazioni trompe l'oeil dei prospetti, ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per il mulino e gli annessi, impiegando tecniche e materiali tradizionali, coerenti al contesto.

L'ambito è individuato con il n. 12 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Prescrizioni particolari: conservazione del margone.

Planimetria Ambito 75

Ambito 76 Casanova del Mulinaccio

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA). L'ambito è individuato con il n. 13 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Ambito 77 Casi I

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b).

L'ambito è individuato con il n. 22 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Ambito 78 Pratallame

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA). L'ambito è individuato con il n. 25 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Ambito 79 Il Casone

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA). L'ambito è individuato con il n. 54 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Ambito 81 Poggiale

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA). L'ambito è individuato con il n. 72 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Ambito 82 Grisciavola

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per gli edifici principali (1 e 2); manutenzione straordinaria per gli altri manufatti presenti nell'area, con rimozione dei manufatti incongrui e precari e riqualificazione degli spazi aperti coerentemente al contesto rurale.

L'ambito è individuato con il n. 75 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Planimetria Ambito 82

Ambito 83 Il Poggio dei Migliorati

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) con mantenimento delle superfici murarie nella finitura originaria e tutela di cornici in pietra serena e portali. L'ambito è individuato con il n. 76 nell'elenco B1 dell'Area Protetta del Monteferrato (Architetture rurali di rilevante interesse della DCR 67/96).

Prescrizioni particolari: conservazione della grande aia in laterizio.

Ambito 85 Torre di Melagrana

Categorie d'intervento: restauro di cui all'Art. 5.1 comma 2 delle presenti NTA (classe a).

Prescrizioni particolari: conservazione di aperture e portali in pietra di particolare valore storico-architettonico della fortificazione, riferibile alla dominazione ghibellina.

Ambito 89 Il Poggio

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b).

Prescrizioni particolari: conservazione dell'aia in pietra.

Ambito 91 Il Poggiolino

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b) per l'edificio 1, ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per l'edificio 2, composto da più volumi adiacenti, sostituendo i materiali impropri utilizzati in alcune parti con materiali tradizionali coerenti al contesto.

L'ambito è all'interno dell'Area Protetta del Monteferrato (DCR 67/96).

Prescrizioni particolari: conservazione dell'aia lastricata in laterizio e della rampa in pietra di accesso alla parte nord dell'edificio principale; conservazione dell'edicola votiva e dello stemma murato.

Planimetria Ambito 91

Ambito 92 Rupille

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA).

Ambito 93 Il Cotone

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b) per l'edificio principale (edificio 1) e ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per l'edificio secondario (edificio 2).

Prescrizioni particolari: conservazione dell'aia lastricata in laterizio e delle murature a secco che la sostengono; manutenzione degli altri manufatti in muratura presenti nell'ambito.

Come previsto dalle norme specifiche per le aree di interesse ambientale alle quali l'ambito appartiene non sono ammessi interventi di nuova edificazione né l'installazione di manufatti stagionali o precari per l'attività agro-silvo-pastorale (artt. 20 e 20.1 delle presenti NTA).

Planimetria Ambito 93

Ambito 94 Calcinaia

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA), con mantenimento delle superfici murarie nella finitura originaria, per gli edifici di matrice antica (1, 2 e 3); ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA, con esclusione di quanto definito ai punti 4) e 6) della lettera a) per l'edificio 4; i fabbricati a supporto dell'attività agricola, individuati con il numero 5, costituiti da strutture e materiali in condizioni in parte non soddisfacenti e di scarsa qualità, potranno essere oggetto di interventi di manutenzione straordinaria o di interventi di ristrutturazione edilizia indispensabili all'azienda, a condizione che ne sia dimostrata attraverso adeguata documentazione progettuale la compatibilità con l'obiettivo di recupero e valorizzazione dei manufatti di pregio ed il corretto inserimento ambientale e paesistico.

Prescrizioni particolari: conservazione dell'aia in pietra davanti all'edificio 2; conservazione dello stemma Del Bello sulla facciata principale dell'edificio 1.

Planimetria Ambito 94

Ambito 97 Le Buche

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b).

Ambito 98 Monumento a Galileo

Categorie d'intervento: restauro di cui all'Art. 5.1 comma 2 delle presenti NTA (classe a).

Ambito 99 Boana

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b), con mantenimento delle superfici murarie nella finitura originaria per l'edificio principale lungo strada (edificio 1); ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per gli altri edifici.

Planimetria Ambito 99

Ambito 103 Casanova

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA).

Ambito 105 La Buca

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per il corpo principale di antico impianto; per i manufatti recenti ad un solo livello addossati al volume principale si prevede un intervento di demolizione e ricostruzione come parte integrante del fabbricato principale - per una Slp massima di 60 mq. -, orientato alla riqualificazione dell'impianto sottoposto nel tempo a numerose alterazioni.

Ambito 106 Villa Orlandi

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b).

Ambito 107 La Baracca

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per l'edificio 1, risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b) per gli annessi 2 e 3, con mantenimento delle superfici murarie nella finitura originaria e con il ripristino della copertura, nel caso dell'edificio 3, con tecniche e materiali tradizionali.

Planimetria Ambito 107

Ambito 108 Casa Bardazzi

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b), con mantenimento delle superfici murarie nella finitura originaria

Prescrizioni particolari: conservazione del lavatoio, dell'aia in pietra, dei muri e degli acquidocci in pietra a secco che caratterizzano la sistemazione della pertinenza.

Ambito 111 Risciagnolo

Categorie d'intervento: restauro di cui all'Art. 5.1 comma 2 delle presenti NTA (classe a), con possibilità di ricostruire, qualora sia presentata adeguata documentazione tipologica e fotografica, la reale consistenza dell'edificio ad oggi allo stato di rudere.

L'ambito è all'interno dell'Area Protetta del Monteferrato (DCR 67/96).

Prescrizioni particolari: il recupero dell'edificio non potrà prevedere opere di viabilità tali da alterare il contesto paesaggistico, ambientale e naturalistico; particolari cautele dovranno essere adottate anche in fase di cantiere per garantire il minimo impatto sull'area che ricade all'interno del SIR 41 "Monteferrato - Monte Javello"; l'intervento è comunque sottoposto a valutazione di incidenza, ai sensi dell'Art. 195 della L.R. 1/2005.

Ambito 112 Mulino del Vado

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA), con rifacimento della struttura accostata al volume principale sul lato nord con tecniche e materiali coerenti al contesto rurale di matrice storica.

L'ambito è all'interno dell'Area Protetta del Monteferrato (DCR 67/96).

Prescrizioni particolari: conservazione del margone e dello stemma sulla facciata principale.

Ambito 113 Vallupaia

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA).

L'ambito è all'interno dell'Area Protetta del Monteferrato (DCR 67/96).

Ambito 117 Cafaggio

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b), mantenendo la completa apertura verso nord-ovest del volume con il forno e del volume a nord dell'edificio principale.

Prescrizioni particolari: conservazione dell'aia in pietra.

Ambito 118 Masso all'Anguilla

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b), per l'edificio 1, ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA) per l'edificio 2.

L'ambito è all'interno dell'Area Protetta del Monteferrato (DCR 67/96).

Prescrizioni particolari: conservazione del muro di recinzione lungo strada.

Planimetria Ambito 118

Ambito 119 Bosco alla Valle

Categorie d'intervento: restauro di cui all'Art. 5.1 comma 2 delle presenti NTA (classe a). La reale consistenza degli edifici oggi in parte allo stato di rudere dovrà essere ricostruita attraverso uno studio filologico sull'impianto originario e tramite documentazione tipologica e/o fotografica. L'intervento dovrà essere realizzato con materiali e tecniche analoghi a quelli esistenti.

Prescrizioni particolari: il recupero dell'edificio non potrà prevedere opere di viabilità tali da alterare il contesto paesaggistico ed ambientale.

Ambito 120 Casanova

Categorie d'intervento: risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA (classe b) per l'edificio principale .

Prescrizioni particolari: conservazione dell'aia in pietra.

Ambito 122 Serilli

Categorie d'intervento: ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA).

L'ambito è all'interno dell'Area Protetta del Monteferrato (DCR 67/96).

Ambito 124 Casanova

Categorie d'intervento: restauro di cui all'Art. 5.1 comma 2 delle presenti NTA (classe a). La reale consistenza degli edifici oggi in parte allo stato di rudere dovrà essere ricostruita attraverso uno studio filologico sull'impianto originario e tramite documentazione tipologica e/o fotografica. L'intervento dovrà essere realizzato con materiali e tecniche analoghi a quelli esistenti.

Prescrizioni particolari: conservazione dell'aia in pietra.

Ambito 125 Camposanico

Categorie d'intervento: restauro di cui all'Art. 5.1 comma 2 delle presenti NTA (classe a). La reale consistenza degli edifici oggi in parte allo stato di rudere dovrà essere ricostruita attraverso uno studio filologico sull'impianto originario e tramite documentazione tipologica e/o fotografica. L'intervento dovrà essere realizzato con materiali e tecniche analoghi a quelli esistenti.

Prescrizioni particolari: Come previsto dalle norme specifiche per le aree di interesse ambientale alle quali l'ambito appartiene non sono ammessi interventi di nuova edificazione né l'installazione di manufatti stagionali o precari per l'attività agro-silvo-pastorale (artt. 20 e 20.1 delle presenti NTA).

Ambito 126 Le Capanne

Categorie d'intervento: restauro di cui all'Art. 5.1 comma 2 delle presenti NTA (classe a). La reale consistenza degli edifici oggi in parte allo stato di rudere dovrà essere ricostruita attraverso uno studio filologico sull'impianto originario e tramite documentazione tipologica e/o fotografica. L'intervento dovrà essere realizzato con materiali e tecniche analoghi a quelli esistenti.

Prescrizioni particolari: Come previsto dalle norme specifiche per le aree di interesse ambientale alle quali l'ambito appartiene non sono ammessi interventi di nuova edificazione né l'installazione di manufatti stagionali o precari per l'attività agro-silvo-pastorale (artt. 20 e 20.1 delle presenti NTA).

Ambito 127 Lavacchio

Categorie d'intervento: restauro di cui all'Art. 5.1 comma 2 delle presenti NTA (classe a). La reale consistenza degli edifici oggi in parte allo stato di rudere dovrà essere ricostruita attraverso uno studio filologico sull'impianto originario e tramite documentazione tipologica e/o fotografica. L'intervento dovrà essere realizzato con materiali e tecniche analoghi a quelli esistenti.

Prescrizioni particolari: Come previsto dalle norme specifiche per le aree di interesse ambientale alle quali l'ambito appartiene non sono ammessi interventi di nuova edificazione né l'installazione di manufatti stagionali o precari per l'attività agro-silvo-pastorale (artt. 20 e 20.1 delle presenti NTA).

ALLEGATO B Elenco delle aree soggette ad interventi di trasformazione

Sistemi Ambientali

AT - Aree per attrezzature di interesse turistico

UTOE 4

  1. AT1 Parco di Baccella
  2. AT2 Parco di Pianaccio
  3. AT3 Parco di Vallupaia
  4. AT4 Parco della Costa
  5. AT5 Parco di Monte Cassigoli
  6. AT6 Parco La Collina

UTOE 5

  1. AT7 Parco Fornaci S. Gaudenzio
  2. AT8 Il Frantoio

UTOE 6

  1. AT9 Parco di Parmigno
  2. AT10 La Piantagione
  3. AT11 Parco di Meretto - Lago della Cannuccia
  4. AT13 Parco di Villanova

Sistemi Insediativi

PU - Aree interessate da interventi di formazione o rafforzamento di polarità urbane

UTOE 1

  1. PU1 Ex Canovai Via Nuti
  2. PU 2 Nuova Centralità Vaiano
  3. PU 3 Le Piazze
  4. PU 4 Polo didattico culturale ex Sangiorgese
  5. PU 5 Nuova Centralità Pozzino
  6. PU 6 Centro civico Galletto

UTOE 5

  1. PU 7 Centro civico Fornaci

UTOE 6

  1. PU 8 Centro civico Faltugnano

RU - Aree interessate da interventi di riqualificazione urbana

UTOE 1

  1. RU1 Lungo Bisenzio
  2. RU2 La Cina
  3. RU4 La Cementizia

UTOE 3

  1. RU7 La Briglia
  2. RU8 Via Malaparte

PT - Aree interessate dalla formazione di poli turistico-ricettivi; poli sportivi e per il tempo libero

UTOE 3

  1. PT1 Ex Lanificio Ciabatti
  2. PT3 La Cartaia

UTOE 4

  1. PT4 Area Alberghiera Via Bertini

RP - Aree interessate da interventi di riqualificazione o rifunzionalizzazione di insediamenti produttivi

UTOE 2

  1. RP1 Area Via Mazzini - Via dell'Argine
  2. RP4 Area Sportiva Via Di Vittorio

UTOE 3

  1. RP6 Via Fattori

ER - Aree interessate da espansioni residenziali

UTOE 1

  1. ER1 Nuova Residenza L'Apparita
  2. ER2 Nuova Residenza il Galletto
  3. ER5 Nuova Residenza Moschignano

UTOE 3

  1. ER3 Nuova Residenza Neruda
  2. ER4 L'Isola

ALLEGATO C Specie vegetali per le aree aperte di uso pubblico

1 In accordo con quanto previsto dal PTC della Provincia di Prato le specie utilizzabili nella piantumazione in qualsiasi tipo di area del territorio comunale saranno esclusivamente quelle della flora autoctona o comunque naturalizzata da lungo tempo.

2 Le specie arboree e arbustive utilizzabili per gli impianti sono quelle indicate all'Allegato A della L.R. 39/00 e successive modificazioni. Le seguenti specie potranno essere impiegate nella percentuale massima del 20% degli individui totali del tipo botanico (albero o arbusto) di appartenenza messi effettivamente a dimora nell'area:

  1. a) specie forestali arboree: Acer obtusatum, Alnus cordata, Alnus incana, Betula sp.pl., Carpinus orientalis, Larix decidua, Pinus halepensis, Pinus laricio, Pinus nigra, Pinus sylvestris, Picea abies, Pseudotsuga menziesii, Quercus frainetto, Robinia pseudoacacia;
  2. b) specie forestali arbustive: Crataegus laevigata, Erica multiflora, Euphorbia dendroides, Juniperus macrocarpa, Juniperus oxycedrus, Juniperus phoenicea, Laburnum alpinum, Paliurus spina-christi, Pistacia lentiscus, Pistaia terebinthus, Tamarix sp. pl.

Le suddette specie potranno essere utilizzate anche in varietà o cultivar, con una incidenza non superiore al 10% del tipo botanico di appartenenza.

3 Per gli impianti si potranno impiegare anche specie da frutto tipiche della flora agraria locale, quali olivo, melo, pero, susino, albicocco, ciliegio, pesco, sorbo, fico. Altre specie potranno essere impiegate nella percentuale massima del 20% del totale degli individui arborei messi a dimora nell'area. Le specie da frutto arbustive potranno essere utilizzate liberamente.

4 Specie botaniche da impiegare negli interventi di sistemazione a verde di spazi pubblici

a) aree umide riparie

  • - alberi
    • Alnus glutinosa Gaertn - Ontano nero
    • Carpinus betulus L. - Carpino bianco
    • Corylus avellana L. - Nocciolo
    • Fraxinus oxycarpa L. - Frassino ossifillo
    • Populus alba L. - Gattice
    • Populus nigra L. - Pioppo nero
    • Quercus robur L. - Farnia
    • Salix alba L. - Salice bianco
    • Salix viminalis L. - Vetrice
    • Salix fragilis L. - Salice fragile
    • Salix incana Schrank. - Salice ripaiolo
  • - arbusti
    • Cornus sanguinea L. - Sanguinello
    • Sambucus nigra L. - Sambuco
    • Viburnum opalus L. - Sambuco acquatico

b) aree aperte di uso pubblico: le specie utilizzabili sono quelle di cui al punto 2 con le seguenti eccezioni:

tipo botanico specie motivo dell'esclusione
AlberoPopulus sp.piante che producono sostanze allergeniche
Robinia pseudoacacia L.specie infestante
Taxus baccata L.foglie e corteccia velenose
ArbustoCrataegus sp.pianta spinosa
Juniperus macrocarpa Sibth.pianta spinosa e frutti tossici
Nerium oleander L.pianta a foglie e fusti velenosi
Paliurus spina-christii Millerpianta fortemente spinosa
Prunus spinosa L.pianta spinosa
Pyracantha coccinea M.J. Roem.pianta spinosa
Rhamnus catharticus L.pianta spinosa
Ulex europaeus L.pianta spinosa e invadente

c) strade urbane, piazze e parcheggi:

tipo botanico specie Distanza edifici Distanza di impianto ml.
AlberoAcero campestre L- acero campestreanche <4 ml.4
Acer pseudoplatanus L. - acero di monte67
Carpinus orientalis L. carpinella56
Celtis australis L. - bagolaro67
Cercis siliquastrum L. - albero di Giudaanche <4 ml.4
Fraxinus ornus L. - orniello54
Ilex aquifolium L. - agrifoglioanche <4 ml.4
Laburnum anagyroides L. - maggiociondoloanche <4 ml.4
Ligustrum vulgare L. - ligustroanche <4 ml.4
Platanus sp. - platano6-78
Quercus ilex L. - leccio56
Olea europaea L. - olivoanche <4 ml.4
Sorbus domestica L. - sorbo domestico54
Tilia platyphillos Scop. - tiglio nostrano78
Tilia cordata Mill. - tiglio selvatico77
ArbustoTutti quelli indicati per i giardini pubblici

d) strade extra-urbane:

specie Distanza di impianto ml.
Acer pseudoplatanus L. - acero di monte7
Celtis australis L. - bagolaro7
Cupressus sempervirens L. - cipresso3
Juglans regia L. - noce reale7
Platanus sp. - platano8
Quercus ilex L. - leccio6
Olea europaea L. - olivo4
Sorbus domestica L. - sorbo domestico4
Tilia platyphillos Scop. - tiglio nostrano8
Tilia cordata Mill. - tiglio selvatico7

5 Sanzioni
Chiunque contravvenga alle disposizioni di cui sopra sarà passibile di sanzioni che verranno stabilite dall'AC mediante specifico Regolamento per le Aree Agricole o apposita Delibera.

ALLEGATO C1 Albo Comunale degli alberi monumentali e degli elementi vegetali notevoli - Criteri di impianto e gestione

1 Scopo dell'Albo è quello di tutelare e valorizzare il patrimonio vegetale di cui al seguente punto 3 che rappresenta un elemento di ricchezza e attrattività per il territorio comunale difficilmente riproducibile in tempi brevi.

2 Sono inseriti nell'Albo tutti gli individui o i gruppi vegetali censiti nell'ambito degli studi condotti a supporto della redazione del nuovo P.R.G., raccolti nell'elaborato denominato "Censimento delle piante monumentali" incluso del Quadro Conoscitivo del PS. Gli uffici dell'Amministrazione Comunale curano la tenuta dell'Albo, sia per quanto riguarda le cancellazioni che i nuovi inserimenti che possono avvenire su segnalazione dei proprietari o di chiunque abbia interesse a farlo o per autonoma iniziativa dell'Amministrazione Comunale. Di ogni elemento vegetale inserito nell'albo vengono descritte le principali caratteristiche secondo la scheda impiegata nell'ambito del "Censimento delle piante monumentali", ne viene determinata la posizione territoriale, sia su base topografica che catastale e ne viene documentato fotograficamente lo stato.

3 Il presente regolamento ha per oggetto la tutela degli individui vegetali presenti nel territorio comunale che per caratteristiche morfologico-dimensionali possano essere considerati come rari esempi di maestosità o longevità, o che abbiano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico-etnografico o culturale, o che siano testimonianze residuali di strutture vegetali tipiche dell'antico mondo rurale.

4 L'inserimento di una pianta nell'Albo è oggetto di apposita notifica al proprietario della stessa. La pianta è segnalata in loco con una targhetta riportante la seguente dicitura "Comune di Vaiano - Pianta monumentale protetta". L'Amministrazione Comunale potrà promuovere iniziative di pubblicizzazione e valorizzazione di questo patrimonio vegetale nei tempi e modi che riterrà più opportuni.

5 Qualsiasi azione eseguita direttamente sulla pianta o che coinvolga l'area ad essa contermine (intendendo con questa l'area coperta dalla proiezione a terra della chioma) e che possa pregiudicare l'integrità morfologica e sanitaria e la stabilità meccanica della stessa, dovrà essere preventivamente autorizzata dall'Amministrazione Comunale.
L'abbattimento delle piante potrà avvenire solo per motivi di pubblica incolumità o per esigenze fitosanitarie, da documentare con perizia tecnica che accerti, fra l'altro, l'impossibilità di adottare soluzioni alternative.

6 In caso di abbattimento di piante inserite nell'Albo vi è l'obbligo di reimpianto con individui di specie analoga a quella abbattuta e secondo le specifiche che l'Amministrazione Comunale darà contestualmente all'autorizzazione all'abbattimento. Al soggetto tenuto ad ottemperare all'obbligo di cui sopra faranno carico anche le cure colturali e la conservazione del nuovo individuo vegetale che rimarrà comunque vincolato a norma del presente regolamento.
L'avvenuto attecchimento verrà verificato in contraddittorio fra l'interessato e l'Amministrazione Comunale nei sei mesi successivi allo scadere del terzo anno dal reimpianto.

7 In caso di abbattimento di piante tutelate ai sensi del presente regolamento senza la prevista a utorizzazione è fatto obbligo all'esecutore, o in sua assenza al proprietario del fondo, del reimpianto secondo le disposizioni di cui al precedente punto 6.
Le aree di pertinenza delle piante monumentali abbattute senza la prevista autorizzazione non potranno essere utilizzate per diversa destinazione rispetto a quella precedente all'abbattimento.

8 Sanzioni
Chiunque contravvenga alle disposizioni di cui ai punti precedenti sarà passibile di sanzioni che verranno stabilite dall'Amministrazione Comunale mediante specifica Delibera.

ALLEGATO D Regole per l'esecuzione di interventi di recupero, riordino o miglioramento fondiario e di trasformazione del tipo d'uso dei suoli agricoli

1 L'ambito di applicazione è costituito dalle aree inserite dal PS nel Sistema Ambientale di cui agli Artt. 17 e seguenti dello stesso, ad eccezione delle aree ricadenti entro il perimetro dell'ANPIL Monteferrato per le quali mantiene validità la disciplina della DCR 67/96, di quelle classificate come emergenze e sottoposte a gestione particolare ai sensi dell'Art. 39 comma 3 della LR 1/05 e successive modificazioni, di quelle inserite nell'ANPIL dei Monte della Calvana.

2 A norma di quanto previsto all'Art. 17 comma 5 del PS, ogni intervento che comporti modificazione dello stato dei luoghi ricadenti entro il Sistema Ambientale tale da produrre effetti in termini paesaggistici o di governo delle acque, dovrà essere sottoposto alla preventiva a utorizzazione dell'Amministrazione Comunale. Sono comunque esclusi gli interventi finalizzati alla gestione agricolo-forestale ordinaria (tagli colturali, rotazioni agrarie).

3 Gli interventi sono senz'altro ammissibili quando ricorrano le seguenti condizioni:

  1. a) interessino superfici di territorio agricolo non superiore ai 1.000 mq., a condizione che la trasformazione non sia finalizzata all'impianto di un vigneto specializzato o altra coltura legnosa allevata in filare a spalliera;
  2. b) quando la superficie sia superiore ai 1.000 mq. e siano comunque rispettate le seguenti condizioni:
    1. b1) abbiano per obiettivo la costituzione di olivete su terreni precedentemente destinati a seminativo, prato, pascolo o altra destinazione d'uso agricola;
    2. b2) prevedano l'inerbimento stabile delle superfici oggetto di trasformazione;
    3. b3) non producano l'eliminazione di terrazzamenti, la modifica della rete di regimazione idraulica preesistente, la riduzione delle formazioni vegetali non colturali presenti (siepi, filari arborati), il taglio o lo sradicamento di qualsiasi pianta a fusto legnoso di età superiore a 50 anni (olivi, altre piante da frutto, arbusti o alberi forestali di cui all'Allegato A della LR 39/00 e successive modificazioni);
    4. b4) sia mantenuta la possibilità di percorrenza pedonale, ciclabile o equestre della viabilità agricola;

4 Qualora anche una sola delle condizioni elencate in precedenza non venga rispettata, il promotore dell'intervento dovrà presentare all'Amministrazione Comunale specifica richiesta di a utorizzazione a cui allegare un progetto, a firma di tecnico abilitato, che evidenzi almeno le seguenti tematiche:

  1. a) inquadramento territoriale delle aree di intervento (con riferimento alle tavole del PS e del RU);
  2. b) descrizione dello stato dei luoghi (con particolare riguardo alla presenza dei manufatti e degli elementi vegetali citati al punto 3;
  3. c) descrizione dei lavori da eseguire;
  4. d) criteri e parametri di dimensionamento della rete di regimazione idraulica superficiale al fine della conservazione del suolo agricolo e per evitare che dagli interventi derivino aumenti del deflusso superficiale rispetto alle condizioni preesistenti (i calcoli idraulici dovranno essere impostati tenendo conto di piogge critiche con tempo di ritorno duecentennale).

5 Nel caso in cui le aree oggetto di trasformazione riguardino terreni inseriti nella IVº e Vº classe di capacità d'uso del territorio agricolo ("Carta della capacità d'uso del territorio agricolo" del PS), il progetto d'intervento dovrà essere corredato da apposita valutazione dei rischi potenziali di dissesto idrogeologico derivanti dalla esecuzione degli interventi ed evidenziare le conseguenti misure di mitigazione da attuare.

6 I richiedenti degli interventi dovranno specificamente impegnarsi a condurre i terreni risultanti dai lavori, nonché gli altri in loro possesso, secondo le pratiche di Buona Pratica Agricola contenute nel PSR della Regione Toscana (formulato ai sensi del Regolamento (CE) n. 1257/99) di cui verrà loro consegnata copia al momento del rilascio dell'autorizzazione.

7 Sono fatti salvi gli eventuali ulteriori adempimenti di legge in materia di vincolo idrogeologico e/o forestale (LR39/00 e successive modificazioni).

8 Sanzioni. Chiunque contravvenga alle disposizioni di cui sopra sarà passibile di sanzioni che verranno stabilite dall'AC.