Schede di Fattibilità degli Interventi

Scheda n. 24- PT 3 - La Cartaia - Tav 08 Briglia Camino Cartaia - UTOE 3 "La città fabbrica e le sue propaggini"

OBIETTIVI E DESTINAZIONI D'USO: Recupero di edificio di interesse architettonico e testimonianza di archeologia industriale e formazione di un polo di attrezzato a valenza comprensoriale inserito nel progetto comunale di Parco diffuso ("Bisentium-Family Park Area"). Attività commerciali (somministrazione alimenti e bevande, media distribuzione, esposizioni merceologiche); attività direzionali (studi professionali, ateliers); attività di servizio (culturali, sociali, sportive); attività artigianali (laboratori artigiani); attività ricettive (residence); foresteria.

1) Parametri urbanistici ed edilizi

Intervento 1 - RTa - Vpz - (AU1)

RTa

Demolizione dei fabbricati produttivi esistenti e nuova edificazione di residence.

Dati urbanistici
  • Slp max mq. 2.000
  • Sc max mq. 800
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblici mq. 1.000
Prescrizioni specifiche:
  • - realizzazione di piscina scoperta (anche mediante eventuale recupero della vasca di raccolta delle acque);
  • - formazione di camminamento pedonale lungo la sponda fluviale e realizzazione di passerella di connessione con il parcheggio coperto ubicato sulla sponda opposta.
VPz

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1; 29.2 delle presenti N.T.A. con le seguenti indicazioni:

  • - demolizione dei fabbricati esistenti e realizzazione di area per piazza e parcheggio alberato;
  • - realizzazione di collegamento verticale con la pista ciclabile;
  • - formazione di camminamento pedonale lungo la sponda fluviale.

Intervento 2 - Tc (AU2)

Tc

Recupero del fabbricato esistente con interventi finalizzati all'introduzione delle attività di cui al comma 2 del presente Articolo con l'esclusione delle attività ricettive.Le attività ammesse dovranno essere articolate nel rispetto della tipologia degli spazi e dei caratteri architettonici degli edifici. Dovranno essere rispettate le prescrizioni di cui all'Art. 5.1, comma 6 e) delle presenti N.T.A..

2) Modalità di attuazione

Intervento 1: Piano di Recupero di iniziativa privata. Intervento 2: Intervento diretto convenzionato.

PERICOLOSITÀ GEOLOGICA 3

classe 3si - aree di fondovalle con una copertura di materiale alluvionale al di sopra del substrato roccioso. L'area è soggetta a vincolo idrogeologico.

PERICOLOSITÀ IDRAULICA 3

classe 3 in quanto area soggetta a possibili fenomeni di allagamento data la posizione morfologicamente sfavorevole. Le verifiche idrauliche duecentennali condotte sul Bisenzio hanno permesso di delimitare l'areale soggetto ad allagamenti entro il quale occorre attuare interventi di messa in sicurezza preliminari o contestuali alla realizzazione delle nuove previsioni. Nella cartografia del P.A.I. la porzione di monte dove si prevede la sostituzione edilizia per fare posto a un nuovo residence rientra in zona P.I.3 (art.7 delle norme di attuazione); tutta la restante area in zona P.I.2 (art.8)

FATTIBILITÀ GEOLOGICA E IDRAULICA 3

fattibilità condizionata al superamento delle problematiche che riguardano il substrato di fondazione e le problematiche idrauliche oltre che alla verifica richiesta dalla L.R.39/2000 (Legge forestale della Toscana) e successivo Regolamento Regionale n.48 (48/R) del 2003.
In riferimento alla normativa del P.A.I. la realizzabilità delle previsioni trova legittimazione ai punti j., k., m. dell'art.7 delle norme di attuazione.

INDICAZIONI PROGETTUALI PER IL SUPERAMENTO DELLE PROBLEMATICHE

Tutto l'areale coinvolto dal piano di recupero risulta non in sicurezza idraulica rispetto alle piene con tempo di ritorno duecentennale del torrente Bisenzio. Il piano di recupero dovrà individuare le necessarie soluzioni progettuali per la realizzazione delle nuove strutture edilizie in sicurezza idraulica. A questo scopo si potrà utilizzare lo studio idrologico-idraulico elaborato a supporto del P.S. ed approvato dall'Autorità di Bacino che individua le altezze d'acqua negli areali soggetti ad esondazione ed i tratti arginali che potrebbero essere rialzati contestualmente alla realizzazione di opere di compensazione in alveo. Gli interventi di messa in sicurezza idraulica dovranno rispettare le prescrizioni di cui all'art.42.2 comma 3,4,5,6,7 delle n.t.a.
Relativamente al substrato litologico si ritiene che per una corretta definizione delle caratteristiche tipologiche e dimensionali delle nuove strutture edilizie sia valutato lo spessore del detrito che ricopre il substrato roccioso in riferimento agli effetti dovuti alle sollecitazioni sismiche.