Schede di Fattibilità degli Interventi

Scheda n. 32- AT 2 - Parco di Pianaccio - Tav Sistemi ambientali - UTOE 4 "Schignano"

OBIETTIVI E DESTINAZIONI D'USO: Realizzazione di un parco a prevalente vocazione turistico-ricettiva con offerta turistica differenziata.

1) Parametri urbanistici ed edilizi

AA2

Realizzazione di Ostello. Valgono le disposizioni dell'Art. 22.3 comma 5 delle presenti N.T.A. con le prescrizioni di seguito riportate.

Categorie di intervento:
  • - ex edificio colonico: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti N.T.A.;
  • - annessi: sono previsti interventi di sostituzione edilizia con incremento max del 25% della Slp esistente (H max m.l. 6,50).

AA3

Realizzazione di campeggio per tende, roulottes e camper (max n° 50 piazzole) e dei servizi di supporto necessari. Valgono le disposizioni dell'Art. 22.3 comma 6 delle presenti N.T.A.. con le prescrizioni di seguito riportate. Oltre al campeggio ed alle attrezzature di servizio è ammessa la residenza solo se già esistente.

AS1

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 1 delle presenti N.T.A. con le seguenti indicazioni:

  • - formazione di un'area agricolo-didattica (frutteto; colture ortive; erbe officinali) a supporto del Parco;

AS2

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 2 delle presenti N.T.A.. Nell'ottica di conservare all'area gli attuali caratteri paesistici dovranno essere mantenuti e/o integrati gli olivi esistenti.

AS5

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 5 delle presenti N.T.A..

2) Modalità di attuazione

Saranno definite dal Programma di Attuazione di Settore di cui all'Art. 38 comma 2 b) delle presenti N.T.A..

PERICOLOSITÀ GEOLOGICA 3

3d - depositi di versante che giacciono su pendenze maggiori del 25%.
3df - depositi di versante che giacciono su pendenze maggiori del 15%.
3m - aree di cresta, di scarpata o di rottura di pendio che per caratteristiche geomorfologiche proprie possono subire degli effetti di amplificazione dello scuotimento dovuto a un sisma.
Nella cartografia del P.A.I. le aree coinvolte dalle nuove previsioni sono comprese all'interno della zona P.F.1 (art.12 delle norme di attuazione) e in parte in zona P.F.3 (art.11). Tutto l'areale è soggetto a vincolo idrogeologico.

PERICOLOSITÀ IDRAULICA 1

In quest'ambito collinare la pericolosità idraulica è irrilevante.

FATTIBILITÀ GEOLOGICA E IDRAULICA 3

fattibilità condizionata al superamento delle problematiche che riguardano il substrato litologico e la stabilità del versante. Per quanto riguarda la cartografia del P.A.I. l'areale indicato in zona P.F.3 (area a pericolosità elevata da processi geomorfologici di versante e da frana) non trova riscontro nella carta della pericolosità geologica del P.S. anche se è riportato come accumulo di paleofrana nella carta geomorfologica. La fattibilità dell'intervento, inoltre, è soggetta alla verifica richiesta dalla L.R.39/2000 (Legge forestale della Toscana) e successivo Regolamento Regionale n.48 (48/R) del 2003.

INDICAZIONI PROGETTUALI PER IL SUPERAMENTO DELLE PROBLEMATICHE

Il substrato di fondazione per le nuove strutture edilizie e per le opere di sistemazione del versante (piazzole, spazi di sosta) funzionali all'attività del campeggio è costituito da depositi di accumulo detritico di versante a varia granulometria da ritenere stabilizzati ma il cui incerto spessore e grado di compattezza è da valutare ai fini della verifica e del mantenimento della stabilità del versante. L'intervento che si propone potrebbe influire significativamente sull'equilibrio geomorfologico attuale qualora si dovesse procedere a tagli di versante e risagomature del profilo del pendio.
In questo nuovo scenario che andrà configurandosi si ritiene necessario che in sede di elaborazione del Programma di Settore si proceda ad una verifica geologica più approfondita che preveda le verifiche di stabilità del versante per le nuove costruzioni e che lo stesso Programma di Settore risponda alle necessità di un corretto inserimento nel contesto ambientale secondo quanto indicato nelle norme generali per il corretto uso del suolo di cui all'art.41 delle n.t.a. del R.U.