Schede di Fattibilità degli Interventi
Scheda n. 36- AT 6 - Parco la Collina - Tav Sistemi ambientali - UTOE 4 "Schignano"
AT 6 - Parco la Collina - Tav Sistemi ambientali - UTOE 4 "Schignano"
OBIETTIVI E DESTINAZIONI D'USO: Realizzazione di Parco a destinazione sportiva, ricreative e per attività di tempo libero.
1) Parametri urbanistici ed edilizi
AS2
Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 2 delle presenti N.T.A..
AS3
Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 3 delle presenti N.T.A. con le seguenti indicazioni:
- - realizzazione di impianti aperti per attività sportive compatibili con i caratteri morfologici e paesistici dell'area;
- - non sono ammesse coperture neanche stagionali degli impianti;
- - per gli edifici esistenti sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti N.T.A. finalizzati alla destinazione per attrezzature di ristoro e di supporto al Parco e alla funzione residenziale solo se già esistente;
- - gli interventi di ristrutturazione edilizia dovranno adeguarsi ai caratteri tipologici dell'edificio anche attraverso l'uso di materiali coerenti e tradizionali; il rialzamento della copertura per ragioni di adeguamento alle normative antisismiche non potrà superare l'altezza di cm. 30 e dovrà essere realizzato mantenendo l'inclinazione delle falde e la conformazione originaria del tetto.
AS5
Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 5 delle presenti N.T.A. con le seguenti indicazioni: per l'area di emergenza naturalistica "Fustaia di cedro dell'Atlante" valgono gli indirizzi integrativi alla disciplina di cui alla DCR 67/96 indicati all'Art. 22 comma 3 del P.S..
2) Modalità di attuazione
Saranno definite dal Programma di Attuazione di Settore di cui all'Art. 38 comma 2 b) delle presenti N.T.A..
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA 3
3d - depositi di versante che giacciono su pendenze maggiori del 25%.
3a dove sono presenti rocce argillitiche a struttura caotica che, al di là del valore della pendenza del versante sul quale affiorano, risultano comunque poco stabili.
3df - depositi di versante che giacciono su pendenze maggiori del 15%.
3m - aree di cresta, di scarpata o di rottura di pendio che per caratteristiche geomorfologiche proprie possono subire degli effetti di amplificazione dello scuotimento dovuto a un sisma.
3l - aree di intensa fratturazione del substrato litologico e aree di sovrapposizione di litologie caratterizzate da un diverso comportamento meccanico. Anche in questo caso tali situazioni possono generare degli effetti di amplificazione dello scuotimento dovuto a un sisma.
3s - aree soggette a fenomeni di soliflusso, cioè aree nelle quali si individuano dei fenomeni gravitativi che interessano la copertura pedologica più superficiale; il maggiore o minore sviluppo di questo fenomeno può essere accelerato o rallentato da pratiche colturali poco idonee o da una buona organizzazione del drenaggio delle acque di scorrimento superficiale;
Nella cartografia del P.A.I. le aree coinvolte dalle nuove previsioni sono comprese all'interno della zona P.F.2 (art.12 delle norme di attuazione) e per una piccola porzione in zona P.I.3.
Tutto l'areale è soggetto a vincolo idrogeologico.
PERICOLOSITÀ IDRAULICA 1
In quest'ambito collinare la pericolosità idraulica è irrilevante.
FATTIBILITÀ GEOLOGICA E IDRAULICA 3
fattibilità condizionata al superamento delle problematiche che riguardano il substrato litologico e la stabilità del versante.
Per quanto riguarda la cartografia del P.A.I. l'areale indicato in zona P.F.3 (area a pericolosità elevata da processi geomorfologici di versante e da frana) non trova riscontro nella carta della pericolosità geologica del P.S. anche se è riportato come accumulo di paleofrana nella carta geomorfologica. Questo perché tale accumulo si può considerare stabilizzato.
Qualora si debba procedere a movimenti di terra si dovranno comunque verificare le norme della L.R.39/2000 (Legge forestale della Toscana) e successivo Regolamento Regionale n.48 (48/R) del 2003.
INDICAZIONI PROGETTUALI PER IL SUPERAMENTO DELLE PROBLEMATICHE
Trattandosi di impianti aperti per attività sportive compatibili con i caratteri morfologici e paesistici dell'area e di interventi fino alla ristrutturazione edilizia degli edifici esistenti si ritiene scarsamente significativo l'impatto delle nuove previsioni sull'assetto generale e la stabilità del versante.