Schede di Fattibilità degli Interventi

Scheda n. 8- RU 2 - La Cina - Tav 05 Vaiano Centro - UTOE 1 "Il Capoluogo"

Art. 35.14 - RU2 - La Cina

1 Obiettivi

Recupero residenziale dell'area e riqualificazione della sponda fluviale.

2 Destinazioni d'uso

Residenza; attività commerciali (somministrazione alimenti e bevande), artigianato di servizio e/o artistico, attività direzionali e attrezzature pubbliche o di interesse pubblico.

3 Interventi previsti

Parametri urbanistici ed edilizi

Sono ammessi interventi di ristrutturazione urbanistica e di ristrutturazione edilizia.

Gli interventi sono organizzati in comparti, individuati secondo la specifica disciplina.

Nei comparti individuati con il numero 1 o 2 sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia con destinazione residenziale.

Nei comparti individuati con il numero 3, già a destinazione residenziale, sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia.

Nel comparto 4 è prevista la completa demolizione dei fabbricati esistenti e la ricostruzione di un nuovo edificio a destinazione residenziale nell'area individuata con il numero 4A, con i seguenti parametri:

  • Slp max mq. 280
  • Sc max mq. mq. 175
  • H max ml. ml. 7,50

l'area individuata con il numero 4B dovrà essere sistemata a verde ed in parte destinata a piazza pubblica (Vpz); lo spazio pedonale dovrà essere mantenuto separato dallo spazio carrabile adiacente, rispettando la differenza di quota attuale.

Nel comparto 5 è prevista la completa demolizione dei fabbricati esistenti e la ricostruzione di un nuovo edificio a destinazione residenziale nell'area individuata con il numero 5A, con i seguenti parametri:

  • Slp max mq. 280
  • Sc max mq. mq. 175
  • H max ml. ml. 7,50

l'area individuata con il numero 5B è destinata a piazza pubblica (Vpz), con sistemazioni prevalentemente a verde; lo spazio pedonale dovrà essere mantenuto separato dallo spazio carrabile adiacente, rispettando la differenza di quota attuale.

Nel comparto 6 è prevista la completa demolizione dei fabbricati esistenti e la ricostruzione di un nuovo edificio a destinazione residenziale, con i seguenti parametri:

  • Slp max mq. 280
  • Sc max mq. mq. 175
  • H max ml. ml. 7,50

l'intervento dovrà essere attuato contestualmente alla realizzazione del nuovo tratto di viabilità di accesso all'area del mulino ed al lungofiume; l'area attualmente adibita all'accesso al mulino tra via XX settembre e la nuova strada è destinata a verde fluviale (Vf).

Nel comparto 7 sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia con esclusione della demolizione con fedele ricostruzione e di quanto previsto al punto a) 4) e 6) ed al punto e) del comma 2 dell'art. 52; essi sono finalizzati all'introduzione di attrezzature pubbliche o di interesse pubblico (attività culturali e ricreative ed attrezzature sportive), attività commerciali (somministrazione alimenti e bevande), attività direzionali (uffici privati, studi professionali) e/o artigianato di servizio e artistico; la residenza è ammessa nelle parti dove già presente.

L'intervento dovrà essere attuato contestualmente o successivamente al comparto 6 e dovrà comprendere la realizzazione del verde fluviale (Vf) e del percorso pedonale lungofiume e la riqualificazione del percorso pedonale che risale verso via Braga.

4 Strumento attuativo

Intervento diretto da assoggettare a stipula di convenzione o atto d'obbligo con l'A.C., secondo la suddivisione in comparti definita dal R.U.

PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA 1-3

classe G.1- Aree in cui non sussistono fattori predisponenti il verificarsi di movimenti di massa in quanto la pendenza è comunque inferiore al 10%

classe G.3 - Area di potenziale instabilità dovuta alla pendenza del versante; in questo caso terreni argillosi con pendenze superiori al 10% e terreni sabbiosi con pendenze maggiori del 20%.

PERICOLOSITÀ IDRAULICA 2-3-4

classe I.2 - Area interessata da eventi di piena con tempo di ritorno compreso tra 200 e 500 anni

classe I.3 - Area interessata da allagamenti per eventi di piena con Tr compreso tra 30 e 200 anni.

Nella cartografia del P.A.I. tutta l'area di intervento rientra in zona P.I.3 (art.7 delle norme di attuazione).

classe I.4 - Area interessata da allagamento per eventi di piena con Tr inferiore a 30 anni

PERICOLOSITÀ SISMICA LOCALE 3

classe S.3

  • - Zona con presenza di depositi alluvionali granulari e/o sciolti
  • - Zona di bordo della valle e/o di raccordo con il versante
  • - Zona con presenza di coltri detritiche di alterazione del substrato e/o coperture colluviali

FATTIBILITÀ GEOMORFOLOGICA 3, IDRAULICA 2-4, SISMICA 3

a) fattibilità geomorfologica condizionata (F3) dall'andamento clivometrico della zona di raccordo tra il versante dove scorre la s.s.325 ed il fondovalle del Bisenzio. Necessità di verifica della stabilità del versante nel caso si realizzino interventi di modifica della morfologia della pendice.

b) fattibilità idraulica con normali vincoli (F2) per tutta l'area di intervento ad eccezione di una piccola fascia lungo fiume soggetta ad allagamento per piene con tempo di ritorno compreso tra 30 e 200 e inferiori a 30 anni (F4). Nelle aree soggette a inondazioni con tempi di ritorno inferiori a 20 anni non è consentito altro che la realizzazione di nuove infrastrutture a rete non diversamente localizzabili, per le quali sarà comunque necessario attuare tutte le dovute precauzioni per la riduzione del rischio a livello compatibile con le caratteristiche dell'infrastruttura (verde fluviale del comparto 7). In questa classe rientrano anche gli interventi previsti nelle aree del fondovalle del Bisenzio soggette alle piene trentennali e duecentennali (pericolosità I.3 e I.4), così come risultano dallo specifico studio idrologico-idraulico in quanto limitati alla preventiva realizzazione di interventi di messa in sicurezza, definiti con lo stesso studio idraulico, che non aumentino il livello di rischio in altre aree circostanti e/o a valle. L'edificio del mulino, di cui si prevede la ristrutturazione, pur rientrando nel comparto 7, è fuori dalla zona soggetta a rischio idraulico

c) fattibilità sismica condizionata al superamento delle problematiche relative agli aspetti sismici legati al possibile verificarsi di effetti di amplificazione delle onde sismiche dovuto alla diversità di comportamento del materasso alluvionale rispetto al "bedrock" sottostante da valutare in sede di realizzazione delle indagini geognostiche.

INDICAZIONI PROGETTUALI PER IL SUPERAMENTO DELLE PROBLEMATICHE

Areale non in sicurezza idraulica rispetto alle piene con tempo di ritorno duecentennale e trentennale del torrente Bisenzio soltanto per una ristretta fascia lungo il fiume (parte del comparto 7) dove il R.U. prevede la destinazione d'uso a verde fluviale (Vf) e l'organizzazione di percorsi pedonali lungo fiume.

In questa fascia non si potranno realizzare strutture fisse che possano in qualsiasi modo ostacolare il regolare deflusso delle acque di piena ventennale, trentennale e duecentennale così come individuato nello studio idrologico-idraulico.

Le verifiche sismiche dovranno essere finalizzate all'individuazione delle effettive condizioni del substrato in merito alla possibilità del verificarsi, in occasione di eventi sismici, di fenomeni di amplificazione diffusa del moto del suolo dovuta alla differenza di risposta sismica tra substrato ("bedrock sismico") e copertura alluvionale e/o accentuazione dei fenomeni di instabilità in atto o potenziali dovuti ad effetti dinamici.

Per quanto riguarda il corretto inserimento ambientale nello specifico contesto fisico si dovrà tener conto delle norme generali per il corretto uso del suolo di cui all'art.41 delle n.t.a. del R.U. In particolare trattandosi di un intervento di riqualificazione urbanistica di un'area posta lungo il Bisenzio si dovrà osservare il punto 4 - Rispetto dei corsi d'acqua; il punto 10 - Fognature e depurazione e il punto 11 - Impermeabilizzazione del suolo pur verificando che, in generale, la superficie coperta prevista dal R.U. vigente andrà ancora a diminuire (rispetto alla situazione attuale) per effetto delle demolizioni.

Per quanto riguarda le verifiche geognostiche da realizzare in sede di predisposizione dei progetti edilizi, ai sensi dell'art.41bis delle n.t.a. vigenti, per tutti i comparti dove si prevede o la nuova edificazione (anche a seguito di demolizione dell'esistente) o la ristrutturazione edilizia che possa coinvolgere in modo significativo le strutture di fondazione degli edifici esistenti, si dovranno predisporre idonee indagini atte a verificare le condizioni del substrato in ordine alla natura e spessore dei sedimenti alluvionali, il relativo grado di addensamento per la valutazione del coefficiente di sicurezza rispetto al fenomeno della liquefazione dei terreni, l'andamento della morfologia sepolta del "bedrock" sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato).