Schede di Fattibilità degli Interventi

Scheda n. 23- PT 2 - Area fluviale La Briglia Camino - Tav 08 Briglia Camino Cartaia - UTOE 3 "La città fabbrica e le sue propaggini"

OBIETTIVI E DESTINAZIONI D'USO: Riqualificazione dell'area con l'introduzione di attività prevalentemente commerciali e di servizio e valorizzazione della sponda fluviale. Attività commerciali (con esclusione della media distribuzione e ingrosso) e attività di servizio. È ammessa la residenza ove esistente.

1) Parametri urbanistici ed edilizi

Tb

Demolizione degli edifici produttivi e realizzazione di edifici a destinazione commerciale e attrezzature di servizio.

Dati urbanistici
  • Slp max mq. 1.400
  • Sc max mq. 850
  • H max ml. 6,50
  • Parcheggi pubblici mq. 600

- edifici residenziali esistenti: onde consentire l'organicità dell'impianto architettonico complessivo il Piano di Recupero di cui al seguente comma 5 potrà prevederne la demolizione con ricostruzione, con destinazione anche diversa dalla residenza e con un incremento della Slp del 15%, H max m.l. 6.50.

Prescrizioni specifiche:

i nuovi edifici dovranno essere disposti parallelamente alla Via di Camino e presentare un arretramento da questa di almeno m.l. 8,00 consentendo la formazione di aree di sosta e parcheggi.

VP2

Valgono le disposizioni degli Artt. 28: 28.1 comma 2 delle presenti N.T.A. con le seguenti indicazioni:

  • - recupero dei fabbricati esistenti mediante interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti N.T.A.) con destinazione ad impianti sportivi coperti e servizi di supporto;
  • - sistemazione delle aree aperte con impianti scoperti, giochi per bambini e ragazzi;
  • - dovrà essere prevista la sistemazione del percorso di collegamento con l'attigua area di verde fluviale (Vf).

2) Modalità di attuazione

Piano di Recupero di iniziativa privata esteso all'intera area PT2.

PERICOLOSITÀ GEOLOGICA 3

classe 3si - aree di fondovalle con una copertura di materiale alluvionale al di sopra del substrato roccioso.

PERICOLOSITÀ IDRAULICA 3-2

classe 3 in quanto area soggetta a possibili fenomeni di allagamento data la posizione morfologicamente sfavorevole (carta del P.S.). Le verifiche idrauliche duecentennali condotte sul Bisenzio hanno permesso di delimitare l'areale soggetto ad allagamenti entro il quale occorre attuare interventi di messa in sicurezza preliminari o contestuali alla realizzazione delle nuove previsioni.
Rispetto a questa perimetrazione l'area di intervento è esterna e quindi la pericolosità idraulica definita in modo geometrico a livello di piano strutturale può essere ricondotta alla classe 2. Solo una piccola porzione lungo il corso d'acqua viene considerata soggetta alla piena duecentennale come si conferma anche dalla cartografia del P.A.I. che inserisce solo alcune piccole porzioni dell'area in zona P.I.2 (art.8 delle norme di attuazione) e P.I.3. (art.7).

FATTIBILITÀ GEOLOGICA E IDRAULICA 3

fattibilità condizionata al superamento delle problematiche che riguardano il substrato di fondazione ed alle problematiche idrauliche.

INDICAZIONI PROGETTUALI PER IL SUPERAMENTO DELLE PROBLEMATICHE

Relativamente al substrato litologico si ritiene che per una corretta definizione delle caratteristiche tipologiche e dimensionali delle nuove strutture edilizie sia valutato lo spessore del detrito che ricopre il substrato roccioso in riferimento agli effetti dovuti alle sollecitazioni sismiche. Per quanto riguarda la fascia prospiciente il fiume Bisenzio che risulta soggetta alla piena duecentennale gli eventuali interventi di messa in sicurezza idraulica dovranno rispettare le prescrizioni di cui all'art.42.2 comma 3,4,5,6,7 delle n.t.a. oltre a ridefinire la sponda fluviale in modo da individuare anche la fascia di rispetto fluviale dei 10 metri.