Schede di Fattibilità degli Interventi

Scheda n. 22- PT 1 - Ex Lanificio Ciabatti - Tav 07 Tignamica L'Isola - UTOE 3 "La città fabbrica e le sue propaggini"

OBIETTIVI E DESTINAZIONI D'USO: Recupero dell'edificio produttivo finalizzato alla formazione di polo ricreativo, commerciale e di servizi a valenza territoriale inserito nel progetto comunale di Parco diffuso ("Bisentium-Family Park Area"). Attività commerciali (mercato, esposizioni merceologiche, attività di somministrazione alimenti e bevande); attività direzionali (uffici); attività pubbliche o di pubblico interesse (sociali, culturali, sportive).

1) Parametri urbanistici ed edilizi

Per l'edificio appartenente al patrimonio di interesse storico di cui all'Allegato"A" alle presenti N.T.A., gli interventi previsti sono quelli dell'art. 5.5, comma 6 c). I conseguenti interventi di ristrutturazione edilizia sono quelli dell'art. 5.2, comma 2) con le seguenti prescrizioni:

  • - gli interventi di ristrutturazione edilizia dovranno garantire la conservazione dell'impianto originario e degli elementi caratterizzanti l'architettura interna dell'edificio;
  • - dovranno essere rispettate le prescrizioni di cui all'Art. 5.1 comma 5 e) delle presenti N.T.A.; ed in particolare dovranno essere conservate le strutture verticali e di copertura (falsi-shed e capriate), le ciminiere esistenti e valorizzato l'antico margone;
  • - dovranno essere garantiti parcheggi adeguati alle attività previste (art. 11 delle presenti norme), per i quali, previa specifica convenzione con l'AC, potranno essere utilizzate le aree di parcheggio pubblico previste nelle immediate adiacenze;
  • - parte dell'edificio potrà essere destinato a parcheggio coperto;
  • - i parcheggi pubblici non devono, comunque, essere inferiori al 20% della Slp complessiva.

2) Modalità di attuazione

Piano di Recupero di iniziativa privata esteso all'intera area PT 1.

PERICOLOSITÀ GEOLOGICA 3

classe 3si - aree di fondovalle con una copertura di materiale alluvionale al di sopra del substrato roccioso. 3df - depositi di versante che giacciono su pendenze maggiori del 15%.

PERICOLOSITÀ IDRAULICA 3

classe 3 in quanto area soggetta a possibili fenomeni di allagamento data la posizione morfologicamente sfavorevole (cartografia del P.S.). Le verifiche idrauliche duecentennali condotte sul Bisenzio hanno permesso di delimitare l'areale soggetto ad allagamenti entro il quale occorre attuare interventi di messa in sicurezza preliminari o contestuali alla realizzazione delle nuove previsioni.
Nella cartografia del P.A.I. l'area di intervento rientra in zona P.I.3 (art.7 delle norme di attuazione) e in zona P.I.2 (art.8).

FATTIBILITÀ GEOLOGICA E IDRAULICA 3

Agli interventi previsti dal piano di recupero si attribuisce la classe 3, fattibilità condizionata al superamento delle problematiche idrauliche ed al superamento delle problematiche che riguardano il substrato di fondazione.
In riferimento alla normativa del P.A.I. la realizzabilità dell'intervento di recupero trova legittimazione ai punti k. e m. delle norme di attuazione.

INDICAZIONI PROGETTUALI PER IL SUPERAMENTO DELLE PROBLEMATICHE

L'areale coinvolto dal piani di recupero risulta parzialmente non in sicurezza idraulica rispetto alle piene con tempo di ritorno duecentennale del torrente Bisenzio. Il piano di recupero dovrà individuare le necessarie soluzioni progettuali per l'attuazione del Piano in condizioni di sicurezza idraulica. A questo scopo si potrà utilizzare lo studio idrologico-idraulico elaborato a supporto del P.S. ed approvato dall'Autorità di Bacino che individua le altezze d'acqua negli areali soggetti ad esondazione ed i tratti arginali che potrebbero essere rialzati contestualmente alla realizzazione di opere di compensazione in alveo. Gli interventi di messa in sicurezza idraulica dovranno rispettare le prescrizioni di cui all'art.42.2 comma 3,4,5,6,7 delle n.t.a.
Relativamente al substrato litologico si ritiene che per una corretta definizione delle caratteristiche tipologiche e dimensionali delle nuove strutture edilizie sia valutato lo spessore del detrito che ricopre il substrato roccioso in riferimento agli effetti dovuti alle sollecitazioni sismiche. Nel caso di realizzazioni verso monte il piano di recupero dovrà essere corredato da una verifica dell'assetto morfologico finale relativamente alla stabilità del versante.