Schede di Fattibilità degli Interventi

Scheda n. 7- RU 1 - Lungo Bisenzio - Tav 04/05 Vaiano Nord/Centro - UTOE 1 "Il Capoluogo"

OBIETTIVI E DESTINAZIONI D'USO: Riqualificazione e valorizzazione della sponda fluviale attraverso la riconversione residenziale dell'area produttiva, la realizzazione di aree verdi e la formazione di lungofiume urbano. Residenza, attività commerciali (negozi di vicinato, somministrazione di alimenti e bevande) direzionali, pubbliche o di interesse pubblico.

1) Parametri urbanistici ed edilizi

Sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione urbanistica.

Intervento 1 - R4.1 - Vp - Vg - Vf - Interventi di mobilità (AU 1)

R4.1
  1. a) - fabbricati produttivi: sostituzione con edifici a destinazione residenziale, commerciale, direzionale e destinazioni pubbliche o di interesse pubblico.
    Dati urbanistici
    • Slp max di sostituzione mq. 7.500
    • Slp residenziale max mq. 3.000
    • Sc max mq. 1.600
    • H max ml. 12,50
    • Parcheggi pubblici mq. 400
  2. b) - edifici residenziali esistenti: onde ottenere un impianto urbanistico organico e una immagine architettonica omogenea il PDR di cui al seguente comma 7 ne potrà prevedere la sostituzione edilizia. In tal caso è consentito un incremento della Slp pari al 15% della Slp esistente e H max m.l. 12,50.
Vp

Valgono le indicazioni degli Art. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti N.T.A. con le seguenti indicazioni: formazione di verde pubblico in funzione di connessione tra la piazza della "Nuova Centralità" (PU2) e il lungofiume; tale connessione dovrà essere sottolineata dalle sistemazioni a verde (Allegato "C" alle presenti N.T.A.), dagli elementi di arredo, dai camminamenti pedonali.

Vg

Valgono le indicazioni degli Art. 29; 29.1 comma 6; 29.2 delle presenti N.T.A. con le seguenti indicazioni: le sistemazioni (piantumazioni, pavimentazioni, elementi di arredo) dovranno risultare coerenti con l'intero sistema delle aree verdi nell'ambito dell'Area RU1.

Vf

Valgono le indicazioni degli Art. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti N.T.A. con le seguenti indicazioni: formazione di lungofiume costituito da aree verdi (Allegato "C" alle presenti N.T.A.), aree pavimentate, aree attrezzate con soste, percorso pedonale e ciclabile in fregio alla sede carrabile lungo il Bisenzio.

Intervento 2 - R4.2 - Vf - Interventi di mobilità (AU 2)

R4.2

Sostituzione di fabbricati produttivi con edifici a destinazione residenziale e commerciale.

Dati urbanistici
  • Slp max mq. 4.000
  • Slp residenziale max mq. 3.200
  • Sc max mq. 1.100
  • H max ml. 12,50
  • Parcheggi pubblici mq. 350
  • Aree verdi pubbliche mq. 500
Vf

Valgono le indicazioni degli Art. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti N.T.A. con le seguenti indicazioni: formazione di lungofiume costituito da aree verdi (Allegato "C" alle presenti N.T.A.), aree pavimentate, aree attrezzate con soste e chioschi (realizzati con le caratteristiche e dimensioni indicate dal Regolamento Edilizio), percorso pedonale e ciclabile in fregio alla sede carrabile lungo il Bisenzio.

Intervento 3 - R4.3 - Vf - interventi di mobilità (AU 3)

R4.3

Sostituzione dei fabbricati esistenti con edifici a destinazione residenziale, commerciale e direzionale.

Dati urbanistici
  • Slp max mq. 9.800
  • Slp residenziale max mq. 9.350
  • Sc max mq. 3.200
  • H max ml. 12,50
  • Parcheggi pubblici mq. 1.100
  • Aree verdi pubbliche mq. 1.000
Vf

Valgono le indicazioni degli Art. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti N.T.A. con le seguenti indicazioni: formazione di lungofiume costituito da aree verdi (Allegato "C" alle presenti N.T.A.), aree pavimentate, aree attrezzate con soste e chioschi (realizzati con le caratteristiche e le dimensioni indicate dal Regolamento Edilizio), percorso pedonale e ciclabile in fregio alla sede carrabile lungo il Bisenzio.

2) Modalità di attuazione

Piani di Recupero di iniziativa privata estesi alle singole Aree Unitarie (AU).

PERICOLOSITÀ GEOLOGICA 3

classe 3si - aree di fondovalle con una copertura di materiale alluvionale al di sopra del substrato roccioso.

PERICOLOSITÀ IDRAULICA 3

classe 3 in quanto area soggetta a possibili fenomeni di allagamento data la posizione morfologicamente sfavorevole (cartografia del P.S.). Le verifiche idrauliche duecentennali condotte sul Bisenzio hanno permesso di delimitare l'areale soggetto ad allagamenti entro il quale occorre attuare interventi di messa in sicurezza preliminari o contestuali alla realizzazione delle nuove previsioni. Nella cartografia del P.A.I. tutta l'area di intervento rientra in zona P.I.3 (art.7 delle norme di attuazione).

FATTIBILITÀ GEOLOGICA E IDRAULICA 3

A tutti e tre gli interventi soggetti a piano di recupero si attribuisce la classe 3, fattibilità condizionata al superamento delle problematiche idrauliche e del substrato litologico.
In riferimento alla normativa del P.A.I. la realizzabilità delle previsioni trova legittimazione ai punti k. ed m. dell'art.7 delle norme di attuazione.

INDICAZIONI PROGETTUALI PER IL SUPERAMENTO DELLE PROBLEMATICHE

Tutti e tre gli areali coinvolti dai piani di recupero risultano non in sicurezza idraulica rispetto alle piene con tempo di ritorno duecentennale del torrente Bisenzio. I piani di recupero dovranno individuare le necessarie soluzioni progettuali per la realizzazione delle nuove strutture edilizie in sicurezza idraulica. A questo scopo si potrà utilizzare lo studio idrologico-idraulico elaborato a supporto del P.S. ed approvato dall'Autorità di Bacino che individua le altezze d'acqua negli areali soggetti ad esondazione ed i tratti arginali che potrebbero essere rialzati contestualmente alla realizzazione di opere di compensazione in alveo. Gli interventi di messa in sicurezza idraulica dovranno rispettare le prescrizioni di cui all'art.42.2 comma 3,4,5,6,7 delle n.t.a..
Per quanto riguarda la fascia prospiciente il fiume Bisenzio che sarà oggetto della formazione di un lungofiume urbano si ritiene necessario la ridefinizione della sponda fluviale in modo da individuare anche la fascia di rispetto fluviale dei 10 metri.
Relativamente al substrato litologico si ritiene che per una corretta definizione delle caratteristiche tipologiche e dimensionali delle nuove strutture edilizie sia valutato lo spessore del detrito che ricopre il substrato roccioso in riferimento agli effetti dovuti alle sollecitazioni sismiche.