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Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico
Art. 155 Condizioni di fattibilità
1. Le condizioni di attuazione delle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali sono articolate secondo quattro categorie di fattibilità:
- Fattibilità senza particolari limitazioni (F1): si riferisce alle previsioni urbanistiche e infrastrutturali per le quali non sono necessarie prescrizioni specifiche ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia.
- Fattibilità con normali vincoli (F2): si riferisce alle previsioni urbanistiche e infrastrutturali per le quali è necessario indicare la tipologia di indagini e/o specifiche prescrizioni ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia.
- Fattibilità Condizionata (F3): si riferisce alle previsioni urbanistiche e infrastrutturali per le quali, ai fini della individuazione delle condizioni di compatibilità degli interventi con le situazioni di pericolosità riscontrate, è necessario definire la tipologia degli approfondimenti di indagine da svolgersi in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi.
- Fattibilità Limitata (F4): si riferisce a eventuali previsioni urbanistiche e infrastrutturali la cui attuazione è subordinata alla realizzazione preliminare di interventi di messa in sicurezza già individuati e definiti a livello di Regolamento Urbanistico.
La fattibilità delle previsioni del Regolamento Urbanistico che si attuano mediante interventi edilizi diretti si definisce mettendo in relazione la classe di pericolosità geologica, idraulica e sismica con la tipologia degli interventi ammessi secondo lo "schema a matrice" che segue.
Tipi di intervento ammessi | Pericolosità | |||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Geologica | Idraulica | Sismica | ||||||||||
G.1 | G.2 | G.3 | G.4 | I.1 | I.2 | I.3 | I.4 | S.1 | S.2 | S.3 | S.4 | |
Manutenzione ordinaria (Mo) Manutenzione straordinaria (Ms) Restauro e risanamento conservativo (Rc1/Rc2) Ristrutturazione edilizia (R1/R2/R3) Demolizione senza ricostruzione (D) |
F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 |
Manutenzione straordinaria (Ms) Restauro e risanamento conservativo (Rc1/Rc2) Ristrutturazione edilizia (R1/R2/R3) con sovraccarico sulle fondazioni superiore al 10% |
F1 | F2 | F3 | F3 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F2 | F3 | F3 |
Manutenzione ordinaria (Mo) Manutenzione straordinaria (Ms) Restauro e risanamento conservativo (Rc1/Rc2) Ristrutturazione edilizia (R1/R2/R3) con aumento di carico urbanistico |
F1 | F2 | F3 | F3 | F1 | F2 | F3 | F4* | F1 | F2 | F3 | F3 |
Manutenzione ordinaria (Mo) Manutenzione straordinaria (Ms) Restauro e risanamento conservativo (Rc1/Rc2) Ristrutturazione edilizia (R1/R2/R3) con aumento di carico urbanistico e sovraccarico sulle fondazioni superiore al 10% |
F1 | F2 | F3 | F4 | F1 | F2 | F3 | F4* | F1 | F2 | F3 | F4 |
Interventi di ampliamento (Am) inferiori a 20 mq |
F1 | F1 | F2 | F3 | F1 | F1 | F2 | F3 | F1 | F1 | F2 | F3 |
Interventi di ampliamento (Am) superiori a 20 mq |
F1 | F2 | F3 | F4 | F1 | F2 | F3 | F4* | F1 | F2 | F3 | F4 |
Sostituzione edilizia (Se) | F1 | F2 | F3 | F4 | F1 | F2 | F3 | F4* | F1 | F2 | F3 | F4 |
Nuova edificazione (Ne) | F1 | F2 | F3 | F4 | F1 | F2 | F3 | F4* | F1 | F2 | F3 | F4 |
Ristrutturazione urbanistica | F1 | F2 | F3 | F4 | F1 | F2 | F3 | F4* | F1 | F2 | F3 | F4 |
Aree destiante ad ampliamenti e/o miglioramenti di sedi stradali esistenti e/o realizzazione di nuovi brevi tratti di viabilità di ingresso/accesso, nuova viabilità forestale e antincendio | F1 | F1 | F2 | F3 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F2 | F3 |
Nuova viabilità, piazze, nuovi parcheggi e/o ampliamenti di parcheggi esistenti di dimensione superiori a 200 mq, parcheggi in fregio ai corsi d'acqua | F1 | F2 | F3 | F4 | F1 | F2 | F3" | F4*" | F1 | F2 | F2 | F4 |
Altre attività che comportano impatto sulla stabilità dei terreni | ||||||||||||
Scavi e sbancamenti di qualsiasi genere con(O) H < 3,0 m. |
F1 | F1 | F3 | F3 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F3 | F3 |
Scavi e sbancamenti di qualsiasi genere con(O) H > 3,0 m. |
F1 | F2 | F3 | F3 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F2 | F3 | F3 |
Rinterri, riporti e rilevati di qualsiasi genere con (O) H < 3,0 m. |
F1 | F1 | F3 | F3 | F1 | F2 | F3 | F4* | F1 | F2 | F3 | F3 |
Rinterri, riporti e rilevati di qualsiasi genere con(O) H > 3,0 m. |
F1 | F2 | F3 | F3 | F1 | F2 | F3 | F4* | F1 | F2 | F3 | F3 |
Percorsi pedonali, ciclabili e ippovie, nuovi parcheggi e/o ampliamenti di parcheggi esistenti di dimensione inferiore a 200 mq |
F1 | F1 | F3 | F3 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F3 | F3 |
Nuovi annessi rurali, garage, box, auto, piscine, tettoie con sup < 50 mq |
F1 | F1 | F2 | F3 | F1 | F1 | F2 | F3 | F1 | F1 | F2 | F3 |
Nuovi annessi rurali, garage, box, auto, piscine, tettoie con sup > 50 mq |
F1 | F2 | F3 | F4 | F1 | F2 | F3 | F4* | F1 | F2 | F3 | F4 |
Box per cavalli, stalle, serre, depositi all'aperto (esclusi locali di servizio), impianti fotovoltaici a terra, manufatti precari, con sup < 50 mq |
F1 | F1 | F2 | F3 | F1 | F2 | F3 | F3 | F1 | F1 | F2 | F3 |
Box per cavalli, stalle, serre, depositi all'aperto (esclusi locali di servizio), impianti fotovoltaici a terra, manufatti precari, con 50 < sup > 200 mq |
F1 | F2 | F3 | F3 | F1 | F2 | F3 | F4* | F1 | F2 | F3 | F3 |
Box per cavalli, stalle, serre, depositi all'aperto (esclusi locali di servizio), impianti fotovoltaici a terra, manufatti precari, con sup > 200 mq |
F1 | F2 | F3 | F4 | F1 | F2 | F3 | F4* | F1 | F2 | F3 | F4 |
Impianti tecnici e reti tecnologiche (acquedotti, fognature, elettrodotti interrati, gasdotti) |
F1 | F2 | F3 | F4 | F1 | F1 | F1 | F1 | F1 | F2 | F3 | F4 |
Impianti ed apparati per l'eolico, impianti di telecomunicazioni, elettrodotti |
F1 | F2 | F3 | F4 | F1 | F1 | F3 | F3 | F1 | F2 | F3 | F4 |
Laghetti per l'accumulo di acqua |
F1 | F2 | F3 | F4 | F1 | F2 | F2 | F3 | F1 | F2 | F3 | F4 |
* qualora ammessi dalla L.R. 21/12
(O) Sarà comunque dovere del professionista valutare lo specifico contesto di pericolosità locale, eseguendo gli opportuni studi e conseguenti interventi di messa in sicurezza anche per altezze minori di 3 metri
" vedi casistica di cui all'Art. 156 punti 1 e 2 delle NTA, rispettivamente per F3 e F4
Per la definizione della categoria di fattibilità degli interventi diretti si dovranno verificare tutte e tre le problematiche, geologiche, idrauliche e sismiche, considerando la categoria più alta delle quattro possibili.
2. Nel caso di varianti al Regolamento Urbanistico l'individuazione della categoria di fattibilità sarà ottenuta valutando la classe di pericolosità geologica, idraulica e sismica dell'area oggetto della variante con la tipologia dell'intervento ammesso secondo lo stesso schema a matrice indicato al punto precedente.
3. Per gli interventi unitari la cui realizzazione si attua mediante Progetti Norma e Piani Attuativi, di iniziativa pubblica e/o privata (lottizzazioni, piani per l'edilizia economica e popolare, piani per gli insediamenti produttivi, piani particolareggiati, piani di recupero del patrimonio edilizio), interventi diretti convenzionati, per le aree di trasformazione, completamento e saturazione, sono definite le condizioni della fattibilità rispettivamente:
- nelle corrispondenti "Schede di fattibilità" geologica, idraulica e sismica per i Progetti Norma, i Piani Attuativi, gli Interventi diretti convenzionati, le Aree di trasformazione, completamento e saturazione;
- nella "Carta della fattibilità geologica, idraulica e sismica" (scala 1:5.000);
4. Per interventi di messa in sicurezza idraulica si intendono le opere strutturali di regimazione sui corsi d'acqua che salvaguardano il territorio dalle alluvioni che si verificano per eventi di piena duecentennali e trentennali; gli interventi locali interni o limitrofi all'area di edificazione che garantiscano la sopraelevazione dei vani abitabili, dei luoghi di lavoro, delle autorimesse, dei vani tecnici e delle pertinenze rispetto all'altezza d'acqua del battente idraulico determinato dagli eventi di piena con tempo di ritorno di 200 anni aumentato di un franco di sicurezza non inferiore a 30 cm.; gli interventi di auto-sicurezza sugli edifici inseriti nel tessuto insediativo esistente consistenti nell'adozione di porte e/o finestre a tenuta stagna, parti a comune, locali accessori e/o vani tecnici isolati idraulicamente che assicurino l'isolamento rispetto all'altezza del battente d'acqua atteso per eventi di piena con tempo di ritorno duecentennale aumentato di un franco di sicurezza non inferiore a 30 cm.
5. Per interventi di compensazione idraulica si intendono quelle soluzioni progettuali volte a garantire il non aggravio del carico idraulico nelle aree limitrofe per effetto delle sopraelevazioni del piano di campagna per il raggiungimento della quota di sicurezza idraulica. Tali interventi consistono, di norma, nella modellazione morfologica del piano di campagna in modo da contenere il volume d'acqua spostato dal nuovo rilevato. Il volume d'acqua da compensare sarà determinato dall'area della superficie del rilevato per l'altezza d'acqua corrispondente al solo battente idraulico atteso per gli eventi di piena duecentennali.