Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico
Art. 138 La "traversa" Maremmana
2. Lo schema direttore SD3 comprende tre UnitÓ Minime di Intervento. 3. Per quanto riguarda l'area di Querceto, la gestione culturale dell'azienda dovrà il più possibile utilizzare il criterio dell'agricoltura biologica e l'accessibilità viaria e la fruibilità del territorio dovranno essere comunque assicurate attraverso una specifica convenzione da sottoscrivere con il Comune.
Art. 139 UMI S.D. 3A
superficie territoriale mq. | 15.950 | ||
totale Sn (mq.) | |||
nuova edificazione R/T | 1.000 | 1.000 | nuova edificazione |
30 | posti letto Tr |
Descrizione generale dell'intervento e finalità:
L'intervento nella parte sud del nucleo di Mulino dell'Elsa si dovrà configurare in primo luogo come riqualificazione degli spazi aperti, sia a carattere collettivo e pubblico che privato. Il progetto dovrà pertanto essere incentrato sulla ridefinizione degli spazi di pertinenza delle case esistenti, attualmente costituiti per lo più da semplici slarghi o spiazzi, scarsamente mantenuti e curati, individuando anche spazi verdi e piccoli parcheggi, delimitando inoltre in maniera più chiara le aree per la circolazione carrabile.
Il tema fondamentale da affrontare sarà il recupero di quelli che sono correntemente interpretati come i retri e sono come tali fortemente trascurati.
Dovranno essere messi a dimora elementi vegetali idonei a costituire un filtro di tipo visivo rispetto alla viabilità principale.
Dato il considerevole frazionamento delle proprietà nell'area, al fine di conseguire l'obiettivo di riqualificazione, dovrà essere messo a punto una sorta di progetto-quadro di iniziativa pubblica o privata sulla base del quale potranno successivamente essere attuati i singoli interventi in più fasi. Tale progetto quadro potrà essere proposto anche relativamente ad ambiti ridotti rispetto all'intera UMI S.D.3A purché le proposte siano adeguatamente organiche ed integrate e non inficino l'obiettivo primario di riqualificazione.
Data la particolare natura dell'intervento il progetto-quadro verrà sottoposto alla valutazione della Commissione Edilizia.
Prescrizioni generali per gli interventi:
I progetti proposti, relativamente ai singoli edifici, alle relative aree di pertinenza e agli spazi aperti dovranno essere adeguatamente organici e integrati al fine di non inficiare l'obiettivo primario di riqualificazione generale.
I manufatti più degradati dovranno in ogni caso essere demoliti.
I nuovi volumi previsti per le attività ricettive (ai sensi della L.R.42/2000 e s.m.i. e del relativo Regolamento d'attuazione) o pubblici esercizi dovranno essere collocati nella parte a quota più alta, caratterizzata da una buona visuale panoramica.
L'impianto dei nuovi edifici dovrà avere carattere unitario e compatto utilizzando materiali coerenti con il delicato contesto e dovranno essere utilizzati metodi per la produzione di energia rinnovabile adottando soluzioni progettuali integrate all'architettura e compatibili con il contesto paesistico.
Data la delicata situazione paesistica dovranno essere effettuate specifiche valutazioni di compatibilità paesistico-ambientale e di impatto sul paesaggio mirate alla verifica del corretto inserimento paesaggistico-ambientale nel rispetto delle sue caratteristiche complessive (morfologia, architettura, vedute, essenze vegetali, ecc. ) verificando l'effettiva incidenze sulle risorse degli interventi.
Modalità di attuazione:
Intervento diretto sulla base di progetto quadro.
Norme transitorie:
In attesa della definizione del progetto-quadro, per gli edifici esistenti sono ammessi interventi fino alla riqualificazione di tipo 3 (rq3).
Dimensionamento:
Il dimensionamento residenziale massimo (Superficie netta - Sn) è quello indicato nella scheda "Dimensionamento residenziale" UTOE VI "La Valle dell'Elsa" (Allegato A presenti N.T.A.).
Il dimensionamento turistico ricettivo massimo (posti letto) è quello indicato nella scheda "Dimensionamento strutture turistico- ricettive" UTOE VI "La Valle dell'Elsa" (Allegato B presenti N.T.A.)
Art. 140 UMI S.D. 3B
superficie territoriale mq. | 35.179 | ||
totale Sn (mq.) | |||
nuova edificazione R | 500 | 500 | nuova edificazione |
Descrizione generale dell'intervento e finalità:
L'intervento per il nucleo di Mulino dell'Elsa si dovrà configurare in primo luogo come riqualificazione degli spazi aperti, sia a carattere collettivo e pubblico che individuale e privato. Il progetto dovrà pertanto essere incentrato sulla risistemazione degli spazi di pertinenza degli edifici esistenti, attualmente poco definiti e scarsamente curati. In particolare dovrà essere migliorato il trattamento del suolo dell'area di pertinenza del ristorante. Dovranno comunque essere previsti elementi vegetali idonei a costituire un filtro almeno di tipo visivo rispetto alla viabilità principale.
L'obiettivo è quello di individuare attrezzature legate al tempo libero e in grado di realizzare un elemento di aggregazione e di valorizzazione turistica del territorio. Dovranno a tale scopo essere predisposte adeguate aree di parcheggio.
Si prevede inoltre la possibilità di realizzare una modesta quantità di nuova edificazione di tipo residenziale a bassa densità nella zona più "interna", lungo la strada secondaria, assecondando quanto avvenuto in prossimità di Osteria delle Macchie.
Dato il considerevole frazionamento delle proprietà nell'area, al fine di conseguire l'obiettivo di riqualificazione, dovrà essere messo a punto una sorta di progetto-quadro di iniziativa pubblica o privata sulla base del quale potranno successivamente essere attuati i singoli interventi in più fasi. Tale progetto quadro potrà essere proposto anche relativamente ad ambiti ridotti rispetto all'intera UMI S.D.3B purché le proposte siano adeguatamente organiche ed integrate e non inficino l'obiettivo primario di riqualificazione. Data la particolare natura dell'intervento il progetto-quadro verrà sottoposto alla valutazione della Commissione Edilizia.
Prescrizioni generali per gli interventi:
I progetti proposti, relativamente ai singoli edifici, alle relative aree di pertinenza e agli spazi aperti dovranno essere adeguatamente organici e integrati al fine di non inficiare l'obiettivo primario di riqualificazione generale.
I manufatti più degradati e spesso a carattere precario dovranno in ogni caso essere demoliti.
Per i nuovi edifici dovranno essere utilizzati materiali coerenti con il delicato contesto e metodi per la produzione di energia rinnovabile adottando soluzioni progettuali integrate all'architettura e compatibili con il contesto paesistico.
Data la delicata situazione paesistica dovranno essere effettuate specifiche valutazioni di compatibilità paesistico-ambientale e di impatto sul paesaggio mirate alla verifica del corretto inserimento paesaggistico-ambientale nel rispetto delle sue caratteristiche complessive (morfologia, architettura, vedute, essenze vegetali, ecc. ) verificando l'effettiva incidenze sulle risorse degli interventi.
Modalità di attuazione:
Intervento diretto sulla base di progetto quadro.
Norme transitorie:
In attesa della definizione del progetto-quadro, per gli edifici esistenti sono ammessi interventi fino alla riqualificazione di tipo 3 (rq3).
Dimensionamento:
Il dimensionamento residenziale massimo (Superficie netta - Sn) è quello indicato nella scheda "Dimensionamento residenziale" UTOE VI "La Valle dell'Elsa" (Allegato A presenti N.T.A.).
Art. 140bis UMI S.D. 3C
SUPERFICIE TERRITORIALE mq. 175.914 | ||||||
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SITO | Sn nuova edificazione mq | Realizzato | PdC rilasciato | |||
N° - Tav 3 PRP | Toponimo | Sn specifica | Sn aggregata | |||
UTOE IV Mensano | 13 | S.Caterina (Monterotondo) | 405 | 405 | Sì | |
9 | Le Tre Querci | 335 | 1340 | Sì | ||
10 | Poggio Corona | 335 | Sì | |||
19 | Le Macie | 335 | Sì | |||
20 | Campo al Doccio | 335 | Sì | |||
11 | Il Campino | 335 | 1005 | Sì | ||
15 | San Isidoro | 335 | Sì | |||
UTOE VI La Valle dell'Elsa | 5 | Miniera | 335 | Sì | ||
6 | San Tommaso | 350 | 1750 | Sì | ||
7 | San Damiano | 350 | Sì | |||
UTOE IV Mensano | 16 | San Pietro | 350 | Sì | ||
17 | Poggio Marino | 350 | Sì | |||
21 | Santa Lucia | 350 | Sì | |||
UTOE VI La Valle dell'Elsa | 1 | Querceto (Case Mendini) | 900 | 900 | Sì | |
Totale Sn nuova edificazione mq. 5.400 |
Descrizione generale dell'intervento e finalità:
Il progetto riguarda una vasta porzione di territorio comunale intorno al nucleo storico del Castello di Querceto, l'area è delimitata a nord dal confine comunale, a sud-ovest dalla Strada provinciale delle Galleraie e dalla Strada provinciale di Mensano, ad ovest dal torrente Senna.
Si prevede, in coerenza con l'Area problema 3.3 del Piano Strutturale e in recepimento dei contenuti della Variante al PRP approvata con DCC 82 del 05.05.2009, la realizzazione di alcuni piccoli nuclei destinati a completare le attrezzature ricettive appartenenti al castello di Querceto in alcuni luoghi caratterizzati da radure riparate e collegati dalla rete dei percorsi rurali esistenti.
Come precisato all'art. 3 delle Norme tecniche d'attuazione della Variante del PRP approvato, il Piano Particolareggiato, come modificato dalla Variante, ha validità dieci (10) anni dalla stipula dell'originaria Convenzione, pertanto, relativamente agli edifici di nuova edificazione, per i quali è stato rilasciato il permesso di costruire, se i relativi lavori non vengono iniziati entro un anno dalla data del rilascio, decadono i diritti all'edificazione in quell'area.
Fattibilità geologica:
Nelle nuove aree la Fattibilità geologica è così definita:
classe 2 per le nuove aree di Poggio Marino, S. Lucia, La Cava, S. Pietro, Le Macie, Il Campino;
classe 3 per le nuove aree di S. Tommaso e, S. Damiano, San Isidoro, Miniera.
Prescrizioni generali per gli interventi:
Gli interventi di nuova costruzione previsti dal Piano Particolareggiato devono rispettare i limiti dimensionali riepilogati nella tabella.
Il valore indicato per la Sn nella colonna Sn specifica, in sede di progettazione architettonica, può variare del 10% in diminuzione o del 20% in aumento. Il valore indicato per la Sn nella colonna Sn aggregata costituisce il valore massimo ammissibile per ciascun sito o gruppo di siti, ed è suscettibile, in sede di progettazione architettonica, di sola diminuzione e non è suscettibile di incrementi. Al fine di assicurare il rispetto di tali valori prescrittivi, ciascun progetto architettonico che risulti dimensionalmente correlato ad altri dovrà essere corredato da uno specifico elaborato dal quale risulti che le eventuali variazioni della Sn, entro i limiti di cui sopra, siano tali da rispettare il valore massimo ammesso che assume valore prescrittivo per il complesso di siti considerato.
Nelle sistemazioni degli spazi aperti dovranno essere limitate le opere di rimodellamento del suolo; le aree di pertinenza potranno essere attrezzate con strutture leggere e compatibili con il contesto;
Per i singoli edifici vale quanto indicato nell'allegato B "schede edifici di nuova costruzione ad uso ricettivo" delle Norme tecniche d'attuazione della Variante al PRP approvato. Per quanto riguarda l'articolazione della destinazione d'uso turistico-ricettiva (in applicazione della L.R. 42/2000 e s.m.i.) vale quanto indicato all'art.29 delle Norme tecniche d'attuazione della Variante al PRP approvato.
Per quanto riguarda gli elementi di compatibilità paesaggistica, i criteri insediativi e il linguaggio architettonico vale quanto indicato al Capo VI delle Norme tecniche d'attuazione della Variante al PRP approvato.
La relazione di Valutazione integrata della Variante al PRP approvato con le relative prescrizioni fa parte integrante delle presenti NTA.
Modalità di attuazione:
Piano particolareggiato di iniziativa privata approvato con DCC 82 del 05.05.2009.