Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico
Art. 93 Interventi di Trasformazione - disposizioni generali
1 - Tali aree sono relative ad ambiti interessati da interventi di nuova edificazione comprensivi della realizzazione delle relative opere di urbanizzazione.
2 - La realizzazione degli interventi previsti dovrà avvenire secondo le indicazioni specifiche desumibili dalle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento" e riferite alle indicazioni per il trattamento del suolo e per l'edificazione, riportate rispettivamente al Titolo VI e VII delle presenti norme.
3 - Gli interventi sono singolarmente individuati, dalla sigla AT seguita da un numero progressivo, nelle Tavole "b - Usi del suolo e modalità di intervento".
4 - Per ciascuna area di trasformazione sono espresse, oltre alle quantità edificabili, le destinazioni d'uso ammissibili, eventuali prescrizioni e criteri per gli interventi, le quantità minime in riferimento alle aree di standard.
5 - Le quantità edificabili, ad eccezione dell'area produttiva "Il Piano" di cui all'art. 93.2 delle presenti norme, sono espresse secondo parametri riferiti a:
* la massima superficie netta (Sn) realizzabile, comprensiva di eventuali edifici esistenti all'interno dell'area perimetrata e individuata con la sigla AT.n;
* la massima estensione planimetrica realizzabile (rapporto di copertura Rc), definita da una percentuale di copertura della superficie fondiaria (Sf);
* il numero massimo dei piani fuori terra realizzabili.
6 - Per ciascuna area di trasformazione è previsto un intervento unitario da attuarsi attraverso adeguato Piano attuativo con i parametri e i criteri di cui ai successivi artt.93.1 e 93.2.
7 - Relativamente all'uso di metodi per la produzione di energia rinnovabile per la progettazione dei nuovi edifici valgono le disposizioni dell'art. 49.1 comma 5 delle presenti norme.
8 - Il rilascio del titolo abilitativo è subordinato alla contestuale o preventiva realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e degli eventuali interventi di trattamento del suolo previsti per ciascuna area e individuati nelle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento".
9 - Le opere di urbanizzazione primaria identificate all'interno delle aree di trasformazione non possono essere trasferite o monetizzate e la loro realizzazione è a totale carico dei privati proponenti ai quali, secondo le disposizioni dell'art. 127 comma 5 della L.R. 1/2005, non è più dovuta la quota di oneri riferita alle opere di urbanizzazione primaria.
10 - Salvo diversa specifica indicazione, valgono le seguenti disposizioni delle presenti N.T.A.:
* disposizioni generali di cui agli artt. 59 e 75;
* disposizioni generali di cui al presente articolo;.
* relativamente alle destinazioni d'uso le disposizioni di cui al Titolo IV;
* relativamente agli specifici Sistemi e Sottosistemi le disposizioni di cui al Titolo V;
* relativamente alle indicazioni per il trattamento di suolo le disposizioni di cui al Titolo VI;
* relativamente alla definizione dei parametri urbanistici ed edilizi le disposizioni di cui al Titolo II Capo II;
* relativamente ai criteri relativi agli standard le disposizioni di cui all'art. 4 e ai parcheggi privati le disposizioni di cui all'art. 5.
11 - Per tutti gli interventi dovranno essere rispettati le specifiche disposizioni di fattibilità e condizioni alla trasformazione:
- - Fattibilità Geologica Idraulica e Sismica
- - dovranno essere rispettate le limitazioni di fattibilità geologica di cui al Titolo XIII delle presenti N.T.A. nonché le eventuali prescrizioni specifiche per singoli interventi.
- - Valutazione Ambientale Strategica (VAS)
- - dovranno essere rispettate le condizioni per la trasformazione di cui al Titolo III delle presenti N.T.A. in relazione alle seguenti risorse:
o Acqua - Capo II;
o Aria - Capo III;
o Suolo e sottosuolo - Capo IV
o Paesaggio ed ecosistemi della fauna e della flora - Capo V.
- - per la gestione dei rifiuti vale quanto indicato al Capo VI delle presenti N.T.A.
- - per quanto riguarda l'aumento dell'efficienza energetica e l'utilizzo delle fonti rinnovabili, la riduzione dell'inquinamento luminoso vale quanto al Capo VII delle presenti N.T.A.
12 - Nel caso di edifici o aree ricadenti all'interno delle Aree di pertinenza di Aggregati o di BSA come riportate nelle Tavole "a - Usi del suolo e modalità di attuazione" sono da rispettare i criteri e le prescrizioni di cui all'art. 59.1 delle presenti norme.
13 - Tutti gli interventi dovranno esplicitare nel quadro conoscitivo di riferimento l'eventuale presenza delle emergenze del paesaggio agrario di cui ed eventualmente modificare l'intervento nei limiti della sua ammissibilità al fine di preservare le emergenze del paesaggio agrario.
14 - I Piani attuativi o i PUM dovranno verificare eventuali emergenze o invarianti riconosciute dal PTC esplicitando nel quadro conoscitivo di riferimento l'eventuale presenza di tali emergenze ed eventualmente modificare l'intervento nei limiti della sua ammissibilità al fine di preservarle.
Art. 93.1 Articolazione degli interventi di Trasformazione AT - Sistema della Residenza
1 - Gli interventi di Trasformazione AT del Sistema della Residenza sono individuati tenendo conto del dimensionamento del Piano Strutturale relativamente alle diverse UTOE.
2 - Vale la disciplina generale di cui all'art. 93 delle presenti norme.
3 - Nell'Allegato 2" alle presenti norme saranno riportate tabelle riepilogative con l'eventuale residuo rispetto al dimensionamento massimo previsto dal Piano Strutturale.
4 - Tali interventi sono da attuarsi secondo i parametri e le prescrizioni che seguono.
5 - utoe 2
AT6 "Il Merlo"
- - Parametri urbanistici nuova edificazione:
o Sn max mq. 458 + 3001 + 1002 = mq. 608
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle
o Rapporto di copertura max. 30%
- - Destinazione d'uso ammesse:
o Residenza di cui all'art. 51 delle presenti NTA con esclusione delle articolazioni di cui ai commi 3 e 4.
- - Abitanti equivalenti:
o n° 20
- - Aree di standard minime:
o parcheggi mq. 110; verde mq. 190
- - Modalità di intervento:
o Piano di Lottizzazione
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.3 - gli interventi di trasformazione sono sottoposti alle prescrizioni di cui all'Art.100.1.3 commi 1-6 delle presenti NTA, In particolare:
- - dovranno eseguirsi verifiche di stabilità post operam da realizzarsi in condizioni dinamiche;
- - la realizzazione di fronti verticali o subverticali temporanei o permanenti deve essere effettuata nel rispetto delle verifiche di sicurezza relative agli stati limite ultimi (SLU) e delle analisi relative alle condizioni di esercizio (SLE); per i fronti di altezza superiore ai 2 mt. dovranno essere previste armature di sostegno delle pareti.
La sistemazione delle aree a verde dovrà avvenire anche perseguendo l'obiettivo di garantirne la stabilità, realizzando se necessario gradonature o muretti di sostegno nelle aree a maggior pendenza.
Aspetti idraulici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.
Aspetti sismici: nelle aree a Fattibilità F.3 per gli aspetti sismici, gli interventi sono vincolati alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento: la campagna geofisica dovrà essere programmata in modo da poter individuare eventuali contrasti di impedenza sismica al contatto fra i diversi terreni che costituiscono il substrato e che possono indurre cedimenti differenziali;
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun Vincolo.
AT1 "Orli - Lottizzazione Via Isola d'Elba"
- - Parametri urbanistici:
o Sn max mq.1126
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle
o Rapporto di copertura max. 20%
- - Destinazione d'uso ammesse:
o Residenza di cui all'art. 51 delle presenti NTA con esclusione delle articolazioni di cui ai commi 3 e 4.
o Commercio di vicinato di cui all'art. 53 delle presenti NTA, con esclusione delle articolazioni di cui ai commi 5 e 6, nei limiti delle percentuali ammesse dal Sottosistema di appartenenza.
- - Criteri e prescrizioni specifiche:
o L'accesso all'area dovrà essere realizzato dalla Via Isola d'Elba adeguando un tracciato esistente all'interno dell'area R3 Vg B.
- - Abitanti equivalenti:
o n° 38
- - Aree di standard minime:
o parcheggi mq. 210; verde mq. 2.185
- - Modalità di intervento:
o Piano di Lottizzazione
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.3 - gli interventi di trasformazione sono sottoposti alle prescrizioni di cui all'Art.100.1.3 commi 1-6 delle presenti NTA, in particolare:
- - dovranno eseguirsi verifiche di stabilità post operam da realizzarsi in condizioni dinamiche; la stabilità della scarpata al limite Ovest dell'area AT1 dovrà essere opportunamente valutata e dovranno essere definite le possibili interazioni con gli interventi da realizzarsi;
- - la realizzazione di fronti verticali o subverticali temporanei o permanenti deve essere effettuata nel rispetto delle verifiche di sicurezza relative agli stati limite ultimi (SLU) e delle analisi relative alle condizioni di esercizio (SLE); per i fronti di altezza superiore ai 2 mt. dovranno essere previste armature di sostegno delle pareti.
Aspetti sismici: Fattibilità F.2 - valgono le prescrizioni di cui al comma 1 dell'Art.100.3 delle NTA.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 2 - Vincolo medio. L'area è soggetta alle prescrizioni di cui all'Art. 10.1.3 della disciplina del PTCP2010.
6 - utoe 3
AT2 "Monteguidi - Lottizzazione Viale Primavera"
- - Parametri urbanistici:
o Sn max mq.1350
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle
o Rapporto di copertura max. 30%
- - Destinazione d'uso ammesse:
o Residenza di cui all'art. 51 delle presenti NTA con esclusione delle articolazioni di cui ai commi 3 e 4.
o Commercio di vicinato di cui all'art. 53 delle presenti NTA, con esclusione delle articolazioni di cui ai commi 5 e 6, nei limiti delle percentuali ammesse dal Sottosistema di appartenenza.
- - Criteri e prescrizioni specifiche:
o in conformità con la pronuncia della Conferenza Paritetica Interistituzionale (verbale prot.A00-GRT-64538-N.30-70 del 02/03/2012) si prescrive che l'edificazione si attesti lungo Viale Primavera mantenendo l'allineamento con gli edifici esistenti sullo stesso lato e salvaguardando le parti ad uliveto retrostante. La restante parte della zona d'intervento dovrà essere mantenuta a verde accessibile e, comunque, non dovranno essere realizzate opere di sistemazione esterna (tipo muretti, recinzioni, ecc.)
- - Abitanti equivalenti:
o n° 45
- - Aree di standard minime:
o parcheggi mq. 841; verde mq. 7.440
- - Modalità di intervento:
o Piano di Lottizzazione
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.3 - gli interventi di trasformazione sono sottoposti alle prescrizioni di cui all'Art.100.1.3 commi 1-6 delle presenti NTA In ragione dell'assetto morfologico e litologico dei terreni si dovranno osservare le seguenti prescrizioni:
- - dovranno eseguirsi verifiche di stabilità post operam da realizzarsi in condizioni dinamiche;
- - la realizzazione fronti verticali o subverticali temporanei o permanenti deve essere effettuata nel rispetto delle verifiche di sicurezza relative agli stati limite ultimi (SLU) e delle analisi relative alle condizioni di esercizio (SLE); per i fronti di altezza superiore ai 2 mt. dovranno essere previste armature di sostegno delle pareti. Per la realizzazione del parcheggio in particolare, dovrà essere garantita la sicurezza degli edifici presenti a monte.
La realizzazione della viabilità di accesso sarà soggetta ai normali vincoli di legge (Fattibilità F.2).
La sistemazione delle aree a verde potrà avvenire senza particolari prescrizioni, ma comunque perseguendo l'obiettivo di garantirne la stabilità. Alla realizzazione di strutture diverse da quelle esistenti verranno assegnate le fattibilità come specificato all'Art.103 delle presenti NTA.
Aspetti sismici: nelle aree a Fattibilità F.3 per gli aspetti sismici, gli interventi sono vincolati alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento: la campagna geofisica dovrà essere programmata in modo da poter individuare eventuali contrasti di impedenza sismica al contatto fra i diversi terreni che costituiscono il substrato e che possono indurre cedimenti differenziali;
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun Vincolo.
7 - utoe 4
AT3 "Mensano - Lottizzazione Via delle Fonti"
- - Parametri urbanistici:
o Sn max mq.491
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle
o Rapporto di copertura max. 30%
- - Destinazione d'uso ammesse:
o Residenza di cui all'art. 51 delle presenti NTA con esclusione delle articolazioni di cui ai commi 3 e 4.
- - Criteri e prescrizioni specifiche:
o i nuovi edifici dovranno essere progettati in modo da relazionarsi con gli edifici esistenti realizzati dall'altro lato della strada.
- - Abitanti equivalenti:
o n° 16
- - Aree di standard minime:
o parcheggi mq. 100; verde mq. 465
- - Modalità di intervento:
o Piano di Lottizzazione
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.3 - gli interventi di trasformazione sono sottoposti alle prescrizioni di cui all'Art.100.1.3 commi 1-6 delle presenti NTA. In particolare, dati gli assetti morfologici dell'area:
- - dovranno eseguirsi verifiche di stabilità da realizzarsi in condizioni dinamiche;
- - la realizzazione fronti verticali o subverticali temporanei o permanenti deve essere effettuata nel rispetto delle verifiche di sicurezza relative agli stati limite ultimi (SLU) e delle analisi relative alle condizioni di esercizio (SLE); per i fronti di altezza superiore ai 2 mt. dovranno essere previste armature di sostegno delle pareti;
- - La presenza di falda idrica nel sottosuolo dovrà essere accertata ed eventualmente monitorata mediante istallazione di un opportuno numero di piezometri.
La sistemazione delle aree a verde potrà avvenire senza particolari prescrizioni. Alla realizzazione di strutture diverse da quelle esistenti verranno assegnate le fattibilità come specificato all'Art.103 delle presenti NTA.
Aspetti sismici: Fattibilità F.2 - valgono le prescrizioni di cui al comma 1 dell'Art.100.3 delle NTA.
Vulnerabilità degli acquiferi:
Nella porzione di area ricadente in Classe di sensibilità 1 (Vincolo elevato) valgono prescrizioni di cui all'Art. 10.1.2 della disciplina del PTCP2010.
Nella porzione di area ricadente in Classe di sensibilità 2 (Vincolo medio) valgono prescrizioni di cui all'Art. 10.1.3 della disciplina del PTCP2010.
8 - utoe 7
AT5 "Pievescola - Via Provinciale della Montagnola Senese"
- - Parametri urbanistici:
o Sn max mq.150
o Altezza massima 1 piano.
o Rapporto di copertura max. 10%
- - Destinazione d'uso ammesse:
o Residenza di cui all'art. 51 delle presenti NTA con esclusione delle articolazioni di cui ai commi 3 e 4.
- - Abitanti equivalenti:
o n° 5
- - Modalità di intervento:
o Piano di Lottizzazione
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi di trasformazione sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA, con le ulteriori precisazioni:
- - dovranno eseguirsi verifiche di stabilità da realizzarsi in condizioni dinamiche.
- - La presenza di falda idrica nel sottosuolo dovrà essere accertata ed eventualmente monitorata mediante istallazione di un opportuno numero di piezometri.
Aspetti sismici: nelle aree a Fattibilità F.3 per gli aspetti sismici, gli interventi sono vincolati alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento: la campagna geofisica dovrà essere programmata in modo da poter individuare eventuali contrasti di impedenza sismica al contatto fra i diversi terreni che costituiscono il substrato e che possono indurre cedimenti differenziali;
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 2 - Vincolo medio. L'area è soggetta alle prescrizioni di cui all'Art. 10.1.3 della disciplina del PTCP2010.
Art. 93.2 Articolazione degli interventi di Trasformazione AT - Area produttiva "Il Piano"
1 - Gli interventi di Trasformazione AT nell'area produttiva "Il Piano" sono individuati tenendo conto del dimensionamento del Piano Strutturale relativamente all'UTOE di appartenenza.
2 - Vale la disciplina generale di cui all'art. 93 delle presenti norme.
3 - Nell'Allegato 2" alle presenti norme saranno riportate tabelle riepilogative con l'eventuale residuo rispetto al dimensionamento massimo previsto dal Piano Strutturale.
4 - Le quantità edificabili sono espresse secondo parametri riferiti a:
- la massima superficie coperta (Sc) realizzabile
- il numero massimo dei piani fuori terra realizzabili che rimanda a quanto prescritto all'art. 20 comma 2 delle presenti NTA
5 - Per gli interventi di mitigazione del rischio idraulico vale la disciplina di cui al Titolo XIV delle presenti norme.
6 - Gli interventi sono da attuarsi secondo i parametri e le prescrizioni che seguono.
7 - Criteri di intervento:
- - la Superficie coperta (Sc) massima indicata si intende comprensiva di eventuali edifici esistenti all'interno dell'area perimetrata con la sigla ATn.n. Per gli eventuali edifici esistenti è consentita la demolizione;
- - la realizzazione degli edifici è subordinata alla realizzazione delle opere relative alla sistemazione degli spazi aperti con le specifiche per il trattamento del suolo, di cui al Titolo VI delle presenti norme, indicate nelle Tavv. b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento";
- - al fine di ottenere un reticolo viabile ordinato, gli accessi alle diverse aree AT dovranno essere realizzati utilizzando i tracciati di viabilità indicati nelle Tavv. b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento";
- - gli attraversamenti dei corsi d'acqua previsti lungo i nuovi archi viari dovranno possedere una luce libera che garantisca il deflusso delle portate di piena per eventi alluvionali con tempo di ritorno duecentennale con un franco di sicurezza idoneo, come previsto dalle NTC2018; tale prescrizione vale anche per la realizzazione degli attraversamenti di accesso ai parcheggi (Ms) in adiacenza dei quali scorrono tratti di fossi o corsi d'acqua; il tracciato dei nuovi archi viari dovrà essere realizzato preferibilmente in rilevato rispetto alle quote del piano campagna delle aree non edificate;
- - al fine di consentire gli accessi alle diverse aree individuate sulle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento" vale quanto prescritto al Titolo VI delle presenti norme relativamente alle indicazioni per il trattamento del suolo di cui agli artt. 73, 73.1 e 74.1 delle presenti NTA;
- - nell'elaborazione del progetto dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
- integrazione tra spazi aperti e edifici;
- realizzazione di tessuti compatti e integrati con il contesto;
- gli orientamenti degli edifici non dovranno precludere il mantenimento delle visuali;
- dovrà essere prioritario nelle nuove costruzioni l'utilizzo e l'integrazione di impianti di energia rinnovabile (termica solare e fotovoltaica) nonché l'uso di materiali e tecniche di bioedilizia utilizzando un linguaggio architettonico che ben si integri con il contesto paesaggistico circostante;
- per le sistemazioni a verde e per gli interventi di mitigazione, da eseguire secondo le indicazioni per il trattamento del suolo di cui al Titolo VI delle presenti norme, dovranno essere utilizzate essenze tipiche dei luoghi coerenti con il contesto ecologico locale;
- le aree destinate a parcheggio dovranno essere alberate e comunque progettate e integrate con il sistema del verde;
- limitare al minimo indispensabile le superfici impermeabili;
- utilizzare per le pavimentazioni dei piazzali materiali adeguati di colore chiaro in sintonia con il contesto;
- garantire il mantenimento della funzionalità idraulica e dell'equilibrio idrogeologico legato al reticolo idraulico principale e alla rete scolante superficiale.
- in caso di realizzazione di nuovi interventi e/o interventi sul patrimonio edilizio esistente in aree a pericolosità idraulica molto elevata o elevata, ovvero in aree a pericolosità per alluvioni frequenti o poco frequenti, in coerenza con quanto indicato dalla L.R. 41/2018, dovrà essere applicato un franco di sicurezza idoneo rispetto al massimo livello idrometrico duecentennale atteso, salvo diversa specificazione all'interno delle schede norma.
8 - Destinazioni d'uso:
- - L'articolazione delle destinazioni d'uso ammesse, in riferimento al Titolo IV delle presenti norme, dovrà essere compatibile con il Sottosistema di appartenenza.
- - Rispetto al dimensionamento complessivo le attività commerciali di media distribuzione (Tc) e/o le attività direzionali (Td) non potranno avere una superficie lorda di pavimento (Sul) superiore al 20% della superficie coperta (Sc) lasciando invariata la quantità di superficie coperta massima ammessa.
9 - Dotazioni di parcheggi e verde:
- - i parcheggi (Ms) e le aree di verde pubblico (Vg), individuati nelle Tavv. b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento" sono riferiti agli standard minimi per le attività industriali/artigianali (I) ai sensi del DM144/68 calcolati complessivamente per l'area produttiva del Piano;
- - nelle singole aree, qualora non indicati o non sufficienti, gli standard da cedere (parcheggi e verde) dovranno essere realizzati nel rispetto dei parametri minimi di cui all'art. 4 delle presenti norme;
- - per quanto riguarda la dotazione di parcheggi riferite alle attività commerciali (Tc), ai sensi del DM144/68, queste dovranno essere alberate e individuate in sede di progetto nel rispetto dei parametri minimi di cui all'art.4 delle presenti norme;
- - per la dotazione di parcheggi privati vale quanto indicato all'art.5 delle presenti NTA.
10 - Impianti di energia rinnovabile non funzionali all'autoconsumo
- - in coerenza con le prescrizioni specifiche di fattibilità geologica, idraulica e sismica, nelle aree di AT, individuate nelle Tavole b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento", sono ammessi impianti di energia rinnovabile non funzionali all'autoconsumo secondo i criteri dell'art. 49.1 delle presenti norme.
- - In tal caso, in conformità con l'art. 52 comma 3 bis del Piano Strutturale, la potenzialità edificatoria viene eliminata o sostanzialmente ridotta tenendo conto che il rapporto di copertura (Rc) delle singole aree non potrà essere superiore al 40% della Superficie fondiaria (Sf).
11 - Articolazione delle aree
- AT4.1
- Parametri urbanistici:
Sc max mq. 9.035
SE max mq. 9.940
Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 18 delle presenti NTA
- Aree di standard minime:
parcheggi pubblici mq. 3.265
- Opere di urbanizzazione da realizzare oltre agli standard:
nuovo tratto stradale (mq. 1.085) come individuato nelle Tavv.b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento"
- Modalità di intervento:
Piano di Lottizzazione
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti geologici
L'area è caratterizzata da pericolosità geologica elevata (G.3) pertanto è necessario rispettare i criteri generali di seguito indicati, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino.
La fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata all'esito di studi, rilievi e indagini geognostiche e geofisiche, effettuate in fase di intervento edilizio diretto e finalizzate alla verifica delle effettive caratteristiche geomeccaniche scadenti, che potrebbero originare cedimenti e cedimenti differenziali o particolari rigonfiamenti e ritiri del terreno di fondazione.
Qualora dagli studi, dai rilievi e dalle indagini ne emerga l'esigenza, la fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata alla preventiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.
Gli interventi di messa in sicurezza, che sono individuati e dimensionati in sede di intervento edilizio diretto sono tali da:
1) non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;
2) non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione del terreno;
3) consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza.
Il raggiungimento delle condizioni di sicurezza costituisce il presupposto per il rilascio di titoli abilitativi.
Aspetti idraulici:
in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
eventuali opere di attraversamento del reticolo superficiale insistente sull'area dovranno essere dimensionate in modo tale da non causare restringimento della sezione dei corsi d'acqua e consentire il transito della portata di piena con tempo di ritorno duecentennale, come previsto dall'art. 93.2; è vietato il tombamento, anche parziale, dei corsi d'acqua insistenti sull'area.
Per i corsi d'acqua non appartenenti al reticolo idrografico regionale di cui alla L.R: 79/2012 dovrà essere garantita un'adeguata manutenzione dei tratti insistenti sull'area al fine di evitare la diffusione di vegetazione infestante con conseguente diminuzione della capacità di deflusso della sezione idraulica.
Nelle aree ricadenti in pericolosità da alluvioni elevata o media (come da elaborati della Relazione geologico tecnica di supporto alla variante al RU) la realizzazione degli interventi di trasformazione previsti è subordinata al rispetto delle specifiche condizioni di cui alla L.R. 41/2018 s.m.i. L'intervento strutturale di mitigazione del rischio idraulico di cui all'art. 105.1 risulta necessario anche a seguito degli studi di supporto alla variante al RU, ma esso dovrà essere ricalibrato in funzione delle nuove pericolosità.
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti sismici
L'area è caratterizzata da pericolosità sismica locale elevata (S3), pertanto in sede di intervento edilizio diretto sono da studiare e approfondire i seguenti aspetti:
• per quanto riguarda i terreni di fondazione particolarmente scadenti, devono essere effettuate adeguate indagini geognostiche e verifiche geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti;
• per quanto riguarda le zone stabili suscettibili di amplificazione locale, caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido o entro le coperture stesse entro alcune decine di metri, dovrà essere effettuata una specifica campagna di indagini geofisiche (quali, ad esempio, profili sismici a riflessione o rifrazione, prove sismiche in foro e, ove risultino significative, profili MASW, o MASW-ESAC o interpretazioni congiunte MASW-ESAC e HVSR) e geognostiche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti per valutare l'entità del (o dei) contrasti di rigidità sismica tra coperture e bedrock sismico o entro le coperture stesse.
Nelle zone di bordo della valle è preferibile l'utilizzo di prove geofisiche di superficie capaci di effettuare una ricostruzione bidimensionale del sottosuolo, quale quella sismica a rifrazione o riflessione.
La valutazione dell'azione sismica (NTC 2018, paragrafo 3.2), da parte del progettista, è supportata da specifiche analisi di risposta sismica locale (in conformità NTC 2018, paragrafo 3.2.2 e paragrafo 7.11.3), nelle fasi di piano attuativo o progettuali.
È prescrittivo che lo studio di Risposta Sismica Locale (RSL) sia eseguito in modo unitario su tutta l'area interessata dalla variante di R.U.
Criteri di fattibilità in relazione a problematiche connesse alla risorsa idrica
Nell'area interessata dalla Variante di R.U. la risorsa idrica non risulta particolarmente esposta e non presenta un basso grado di protezione, pertanto tutti gli interventi previsti sono fattibili senza alcuna prescrizione particolare in relazione alle problematiche connesse alla risorsa idrica.
In ogni caso la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.
Il PTC della Provincia di Siena esclude tutta la zona rilevata per la Variante di R.U. in progetto dalle aree sensibili, pertanto non esiste alcun vincolo a tal riguardo.
Prescrizioni ambientali e mitigazione delle risorse
Componente aria
Gli spazi a verde e gli spazi della sosta dovranno essere realizzati prevedendo l'utilizzo di specifiche specie arboree, che nel rispetto del contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, consentano l'assorbimento degli inquinanti in atmosfera come indicato nella Delibera di Giunta Regionale nr. 1269 del 19.11.2018 - DCR 18 luglio 2018, n. 72 PRQA - Piano regionale per la Qualità dell'Aria in Toscana - Attuazione intervento Piano U3) Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l'assorbimento di particolato e ozono. Approvazione Linee Guida.
Sistema delle acque
Risorsa idropotabile: gli impianti per la distribuzione dell'acqua potabile all'interno degli edifci dovranno essere dotati di dispositivi per limitarne i consumi. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Vaso WC a ridotto consumo idrico/sciacquoni a basso flusso o a flusso differenziato;
Rubinetteria a basso consumo;
Docce a flusso ridotto;
Riduttori di flusso;
Frangigetto;
Riduttori di pressione.
Recupero delle acque meteoriche: si dovranno prevedere idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche correttamente dimensionati secondo le idroesigenze degli spazi verdi.
Suolo
Gli spazi a parcheggio, pubblici e privati, dovranno essere realizzati con tecnologie e materiali che evitino la completa impermeabilizzazione del suolo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di accesso ai fabbricati e ai relativi spazi pertinenziali.
Risparmio energetico
Si dovranno utilizzare sia sistemi e soluzioni costruttive a basso consumo energetico che sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Illuminazione con tecnologia a led;
Sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso consumo energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.);
Utilizzo di tecnologie e sistemi architettonici ad alta efficienza energetica;
Sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, sonde geotermiche, ecc.)
- AT4.2
Intervento in corso di attuazione e convenzionato il 16.05.2019 Rep. nr. 1302/2019
- Parametri urbanistici:
Sc max mq.1.696
SE max mq. 1.866
Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 18 delle presenti NTA
- Aree di standard minime:
parcheggi pubblici mq. 705
- Modalità di intervento:
Piano di Lottizzazione
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti geologici
L'area è caratterizzata da pericolosità geologica elevata (G.3) pertanto è necessario rispettare i criteri generali di seguito indicati, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino.
La fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata all'esito di studi, rilievi e indagini geognostiche e geofisiche, effettuate in fase di intervento edilizio diretto e finalizzate alla verifica delle effettive caratteristiche geomeccaniche scadenti, che potrebbero originare cedimenti e cedimenti differenziali o particolari rigonfiamenti e ritiri del terreno di fondazione.
Qualora dagli studi, dai rilievi e dalle indagini ne emerga l'esigenza, la fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata alla preventiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.
Gli interventi di messa in sicurezza, che sono individuati e dimensionati in sede di intervento edilizio diretto sono tali da:
1) non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;
2) non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione del terreno;
3) consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza.
Il raggiungimento delle condizioni di sicurezza costituisce il presupposto per il rilascio di titoli abilitativi.
Aspetti idraulici:
In tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale o a quello fognario esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti sismici
L'area è caratterizzata da pericolosità sismica locale elevata (S3), pertanto in sede di intervento edilizio diretto sono da studiare e approfondire i seguenti aspetti:
• per quanto riguarda i terreni di fondazione particolarmente scadenti, devono essere effettuate adeguate indagini geognostiche e verifiche geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti;
• per quanto riguarda le zone stabili suscettibili di amplificazione locale, caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido o entro le coperture stesse entro alcune decine di metri, dovrà essere effettuata una specifica campagna di indagini geofisiche (quali, ad esempio, profili sismici a riflessione o rifrazione, prove sismiche in foro e, ove risultino significative, profili MASW, o MASW-ESAC o interpretazioni congiunte MASW-ESAC e HVSR) e geognostiche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti per valutare l'entità del (o dei) contrasti di rigidità sismica tra coperture e bedrock sismico o entro le coperture stesse.
Nelle zone di bordo della valle è preferibile l'utilizzo di prove geofisiche di superficie capaci di effettuare una ricostruzione bidimensionale del sottosuolo, quale quella sismica a rifrazione o riflessione.
La valutazione dell'azione sismica (NTC 2018, paragrafo 3.2), da parte del progettista, è supportata da specifiche analisi di risposta sismica locale (in conformità NTC 2018, paragrafo 3.2.2 e paragrafo 7.11.3), nelle fasi di piano attuativo o progettuali. È prescrittivo che lo studio di Risposta Sismica Locale (RSL) sia eseguito in modo unitario su tutta l'area interessata dalla variante di R.U.
Criteri di fattibilità in relazione a problematiche connesse alla risorsa idrica
Nell'area interessata dalla Variante di R.U. la risorsa idrica non risulta particolarmente esposta e non presenta un basso grado di protezione, pertanto tutti gli interventi previsti sono fattibili senza alcuna prescrizione particolare in relazione alle problematiche connesse alla risorsa idrica.
In ogni caso la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.
Il PTC della Provincia di Siena esclude tutta la zona rilevata per la Variante di R.U. in progetto dalle aree sensibili, pertanto non esiste alcun vincolo a tal riguardo.
Prescrizioni ambientali e mitigazione delle risorse
Componente aria
Gli spazi a verde e gli spazi della sosta dovranno essere realizzati prevedendo l'utilizzo di specifiche specie arboree, che nel rispetto del contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, consentano l'assorbimento degli inquinanti in atmosfera come indicato nella Delibera di Giunta Regionale nr. 1269 del 19.11.2018 - DCR 18 luglio 2018, n. 72 PRQA - Piano regionale per la Qualità dell'Aria in Toscana - Attuazione intervento Piano U3) Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l'assorbimento di particolato e ozono. Approvazione Linee Guida.
Sistema delle acque
Risorsa idropotabile: gli impianti per la distribuzione dell'acqua potabile all'interno degli edifci dovranno essere dotati di dispositivi per limitarne i consumi. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Vaso WC a ridotto consumo idrico/sciacquoni a basso flusso o a flusso differenziato;
Rubinetteria a basso consumo;
Docce a flusso ridotto;
Riduttori di flusso;
Frangigetto;
Riduttori di pressione.
Recupero delle acque meteoriche: si dovranno prevedere idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche correttamente dimensionati secondo le idroesigenze degli spazi verdi.
Suolo
Gli spazi a parcheggio, pubblici e privati, dovranno essere realizzati con tecnologie e materiali che evitino la completa impermeabilizzazione del suolo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di accesso ai fabbricati e ai relativi spazi pertinenziali.
Risparmio energetico
Si dovranno utilizzare sia sistemi e soluzioni costruttive a basso consumo energetico che sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Illuminazione con tecnologia a led;
Sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso consumo energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.);
Utilizzo di tecnologie e sistemi architettonici ad alta efficienza energetica;
Sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, sonde geotermiche, ecc.)
- AT4.4
- Parametri urbanistici:
Sc max mq.5.830
SE max mq. 6.414
Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 18 delle presenti NTA
- Aree di standard minime:
parcheggi pubblici mq. 1.718
- Opere di urbanizzazione da realizzare oltre agli standard:
nuovo tratto stradale (mq. 1.775) come individuato nelle Tav. b3 "Usi del suolo e modalità di intervento"
- Modalità di intervento:
Piano di Lottizzazione
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti geologici
L'area è caratterizzata da pericolosità geologica elevata (G.3) pertanto è necessario rispettare i criteri generali di seguito indicati, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino.
La fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata all'esito di studi, rilievi e indagini geognostiche e geofisiche, effettuate in fase di intervento edilizio diretto e finalizzate alla verifica delle effettive caratteristiche geomeccaniche scadenti, che potrebbero originare cedimenti e cedimenti differenziali o particolari rigonfiamenti e ritiri del terreno di fondazione.
Qualora dagli studi, dai rilievi e dalle indagini ne emerga l'esigenza, la fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata alla preventiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.
Gli interventi di messa in sicurezza, che sono individuati e dimensionati in sede di intervento edilizio diretto sono tali da:
1) non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;
2) non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione del terreno;
3) consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza.
Il raggiungimento delle condizioni di sicurezza costituisce il presupposto per il rilascio di titoli abilitativi.
Aspetti idraulici:
– Nelle aree ricadenti in pericolosità da alluvioni elevata o media (come da elaborati della Relazione geologico tecnica di supporto alla variante al RU) la realizzazione degli interventi di trasformazione previsti è subordinata al rispetto delle specifiche condizioni di cui alla L.R. 41/2018 s.m.i.
In tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale o a quello fognario esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti sismici
L'area è caratterizzata da pericolosità sismica locale elevata (S3), pertanto in sede di intervento edilizio diretto sono da studiare e approfondire i seguenti aspetti:
• per quanto riguarda i terreni di fondazione particolarmente scadenti, devono essere effettuate adeguate indagini geognostiche e verifiche geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti;
• per quanto riguarda le zone stabili suscettibili di amplificazione locale, caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido o entro le coperture stesse entro alcune decine di metri, dovrà essere effettuata una specifica campagna di indagini geofisiche (quali, ad esempio, profili sismici a riflessione o rifrazione, prove sismiche in foro e, ove risultino significative, profili MASW, o MASW-ESAC o interpretazioni congiunte MASW-ESAC e HVSR) e geognostiche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti per valutare l'entità del (o dei) contrasti di rigidità sismica tra coperture e bedrock sismico o entro le coperture stesse.
Nelle zone di bordo della valle è preferibile l'utilizzo di prove geofisiche di superficie capaci di effettuare una ricostruzione bidimensionale del sottosuolo, quale quella sismica a rifrazione o riflessione.
La valutazione dell'azione sismica (NTC 2018, paragrafo 3.2), da parte del progettista, è supportata da specifiche analisi di risposta sismica locale (in conformità NTC 2018, paragrafo 3.2.2 e paragrafo 7.11.3), nelle fasi di piano attuativo o progettuali. È prescrittivo che lo studio di Risposta Sismica Locale (RSL) sia eseguito in modo unitario su tutta l'area interessata dalla variante di R.U.
Criteri di fattibilità in relazione a problematiche connesse alla risorsa idrica
Nell'area interessata dalla Variante di R.U. la risorsa idrica non risulta particolarmente esposta e non presenta un basso grado di protezione, pertanto tutti gli interventi previsti sono fattibili senza alcuna prescrizione particolare in relazione alle problematiche connesse alla risorsa idrica.
In ogni caso la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.
Il PTC della Provincia di Siena esclude tutta la zona rilevata per la Variante di R.U. in progetto dalle aree sensibili, pertanto non esiste alcun vincolo a tal riguardo.
Prescrizioni ambientali e mitigazione delle risorse
Componente aria
Gli spazi a verde e gli spazi della sosta dovranno essere realizzati prevedendo l'utilizzo di specifiche specie arboree, che nel rispetto del contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, consentano l'assorbimento degli inquinanti in atmosfera come indicato nella Delibera di Giunta Regionale nr. 1269 del 19.11.2018 - DCR 18 luglio 2018, n. 72 PRQA - Piano regionale per la Qualità dell'Aria in Toscana - Attuazione intervento Piano U3) Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l'assorbimento di particolato e ozono. Approvazione Linee Guida.
Sistema delle acque
Risorsa idropotabile: gli impianti per la distribuzione dell'acqua potabile all'interno degli edifici dovranno essere dotati di dispositivi per limitarne i consumi. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Vaso WC a ridotto consumo idrico/sciacquoni a basso flusso o a flusso differenziato;
Rubinetteria a basso consumo;
Docce a flusso ridotto;
Riduttori di flusso;
Frangigetto;
Riduttori di pressione.
Recupero delle acque meteoriche: si dovranno prevedere idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche correttamente dimensionati secondo le idroesigenze degli spazi verdi.
Suolo
Gli spazi a parcheggio, pubblici e privati, dovranno essere realizzati con tecnologie e materiali che evitino la completa impermeabilizzazione del suolo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di accesso ai fabbricati e ai relativi spazi pertinenziali.
Risparmio energetico
Si dovranno utilizzare sia sistemi e soluzioni costruttive a basso consumo energetico che sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Illuminazione con tecnologia a led;
Sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso consumo energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.);
Utilizzo di tecnologie e sistemi architettonici ad alta efficienza energetica;
Sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, sonde geotermiche, ecc.)
- AT4.7
Intervento decaduto ai sensi dei commi 5 e 6 dell'articolo 55 della LR 1/2005 dal 21.05.2019 alla maturazione del quinquennio di validità delle previsioni di trasformazione degli assetti insediativi in quanto sottoposto a successiva pianificazione attuativa
Sc max mq.11.000 Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 20 comma 2 delle presenti NTA - Aree di standard minime: parcheggi pubblici mq. 2405 verde pubblico mq. 3.743 - Criteri e prescrizioni specifiche: l'intervento di nuova edificazione potrà essere realizzato anche in aderenza all'edificio esistente. Per l'area libera individuata nella Tavola "b4 - Usi del suolo e modalità di intervento" con funzione prevalente di "varco visuale", destinata alla realizzazione di interventi di mitigazione del rischio idraulico (art. 105.2 delle presenti NTA) e, per una piccola parte, a verde pubblico si prescrive che il trattamento di suolo e le eventuali alberature non dovranno essere da ostacolo alla funzione prevalente di "varco visuale". - Interventi sul patrimonio edilizio esistente: sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e di Sc. - Modalità di intervento: Piano di Lottizzazione Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA. Gli interventi di sistemazione a verde dell'area Vg possono essere realizzati senza prescrizioni. Aspetti idraulici: in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne. Fattibilità F.4 –Aree a pericolosità idraulica elevata per le quali sono previsti interventi di messa in sicurezza idraulica: la realizzazione degli interventi di trasformazione previsti è subordinata alla preliminare realizzazione dell'intervento di mitigazione del rischio idraulico di cui all'art. 105.2; l'intervento, identificato con la sigla Amri_2, descritto e rappresentato anche nella Relazione Tecnica e nella tavola e10 facenti parte dello Studio Idraulico di supporto al R.U., rappresenta il presupposto fondamentale per l'attuazione dell'intervento di trasformazione all'interno dell' area AT4.7. Aree a pericolosità idraulica molto elevata per le quali sono previsti interventi di messa in sicurezza idraulica: le trasformazioni potranno essere attuate solo dopo la preventiva realizzazione delle opere di difesa idraulica di cui al punto precedente e deperimetrazione delle aree a pericolosità idraulica, da conseguire tramite Variante al RU. Aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata per le quali non sono previsti interventi di messa in sicurezza idraulica: non è consentita realizzazione di nuove volumetrie; per tali aree vale quanto specificato all'Art.100.2.2 delle presenti NTA. Aspetti sismici: Fattibilità F.3 – la realizzazione degli interventi previsti è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b): - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento. - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri. Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 – Nessun vincolo.
Art. 94 Interventi di Riqualificazione - disposizioni generali
1 - Nelle aree individuate nelle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento" contrassegnate con la sigla RQ, seguita da un numero progressivo, sono previsti interventi di nuova edificazione a completamento di interventi già realizzati anche con demolizione e ricostruzione e/o di assetto degli spazi aperti esistenti e interventi relativi al patrimonio edilizio esistente. Tali aree possono contenere più interventi individuati con la rispettiva sigla Rqn.n.
2 - La realizzazione degli interventi previsti dovrà avvenire secondo le indicazioni specifiche desumibili dalle Tavole "b - Usi del suolo e modalità di intervento" e riferite alle indicazioni per il trattamento del suolo e per l'edificazione, riportate rispettivamente al Titolo VI e VII delle presenti norme.
3 - Per ciascuna area RQ sono espresse, oltre alle quantità edificabili, le modalità di intervento ed eventuali prescrizioni e criteri per gli interventi.
4 - Le quantità edificabili, ad eccezione dell'area produttiva "Il Piano" di cui all'art. 94.2 delle presenti norme, sono espresse per ciascuna area Rqn.n secondo indici parametri riferiti a:
* la massima superficie netta (Sn) realizzabile, comprensiva di eventuali edifici esistenti all'interno dell'area perimetrata con la sigla Rqn.n
* la massima estensione planimetrica realizzabile (rapporto di copertura Rc), definita da una percentuale di copertura della superficie fondiaria (Sf);
* l'altezza massima (h max) e il numero massimo dei piani fuori terra realizzabili.
5 - Per ciascuna area di riqualificazione RQ è previsto un intervento unitario da attuarsi attraverso intervento diretto o subordinato alla redazione di Progetto Unitario di Massima secondo le modalità del successivo comma 6 e con i parametri e i criteri di cui ai successivi artt. 94.1 e 94.2.
6 - Il rilascio del titolo abilitativo potrà, ogni qualvolta ciò sia espressamente previsto nelle presenti norme, essere subordinato alla redazione di Progetto Unitario di Massima (PUM) come definito all'art.96 comma 4 delle presenti norme e finalizzato alla stipula di apposita Convenzione o di Atto unilaterale d'obbligo per la realizzazione di specifiche opere di urbanizzazione primaria e di eventuali interventi di trattamento del suolo previsti per ciascuna area e individuati nelle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento".
7 - Relativamente all'uso di metodi per la produzione di energia rinnovabile, sia per quanto riguarda gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente che per la realizzazione di nuovi edifici, valgono i criteri e i riferimenti dell'art. 49.1 comma 5 delle presenti norme.
8 - Eventuali opere di urbanizzazione primaria identificate all'interno delle aree RQ non possono essere trasferite o monetizzate e la loro realizzazione è a totale carico dei privati proponenti ai quali, secondo le disposizioni dell'art. 127 comma 5 della L.R. 1/2005, non è più dovuta la quota di oneri riferita alle opere di urbanizzazione primaria.
9 - Salvo diversa specifica indicazione, valgono le seguenti disposizioni delle presenti N.T.A.:
* disposizioni generali di cui agli artt. 59 e 75;
* disposizioni generali di cui al presente articolo;.
* relativamente alle destinazioni d'uso le disposizioni di cui al Titolo IV;
* relativamente agli specifici Sistemi e Sottosistemi le disposizioni di cui al Titolo V;
* relativamente alle indicazioni per il trattamento di suolo le disposizioni di cui al Titolo VI;
* relativamente alla definizione dei parametri urbanistici ed edilizi le disposizioni di cui al Titolo II Capo II;
* relativamente ai criteri relativi agli standard le disposizioni di cui all'art. 4 e ai parcheggi privati le disposizioni di cui all'art. 5.
10 - Per tutti gli interventi dovranno essere rispettati le specifiche disposizioni di fattibilità e condizioni alla trasformazione:
- - Fattibilità Geologica Idraulica e Sismica
- - dovranno essere rispettate le limitazioni di fattibilità geologica di cui al Titolo XIII delle presenti N.T.A. nonché le eventuali prescrizioni specifiche per singoli interventi.
- - Valutazione Ambientale Strategica (VAS)
- - dovranno essere rispettate le condizioni per la trasformazione di cui al Titolo III delle presenti N.T.A. in relazione alle seguenti risorse:
o Acqua - Capo II;
o Aria - Capo III;
o Suolo e sottosuolo - Capo IV
o Paesaggio ed ecosistemi della fauna e della flora - Capo V.
- - per la gestione dei rifiuti vale quanto indicato al Capo VI delle presenti N.T.A.
- - per quanto riguarda l'aumento dell'efficienza energetica e l'utilizzo delle fonti rinnovabili, la riduzione dell'inquinamento luminoso vale quanto al Capo VII delle presenti N.T.A.
11 - I Piani attuativi o i PUM dovranno verificare eventuali emergenze o invarianti riconosciute dal PTC esplicitando nel quadro conoscitivo di riferimento l'eventuale presenza di tali emergenze ed eventualmente modificare l'intervento nei limiti della sua ammissibilità al fine di preservarle.
Art. 94.1 Articolazione degli interventi di Riqualificazione RQ - Aree residenziali, turistico-ricettive e commerciali
1 - Tali aree sono relative ad ambiti interessati da interventi di riorganizzazione del tessuto urbanistico-edilizio o da interventi di nuova edificazione.
2 - Vale la disciplina generale di cui all'art. 94 delle presenti norme.
3 - Gli interventi sono singolarmente individuati, nelle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento" in scala 1.2.000, dalla sigla RQ seguita da un numero progressivo.
4 - Gli interventi di Riqualificazione RQ sono individuati tenendo conto del dimensionamento del Piano Strutturale relativamente alle diverse UTOE. Nell'Allegato 2" alle presenti norme saranno riportate tabelle riepilogative con l'eventuale residuo rispetto al dimensionamento massimo previsto dal Piano Strutturale.
5 - Gli interventi sono da attuarsi secondo i parametri e le prescrizioni di seguito indicati.
6 - utoe 2
RQ1 - "Cavallano"
- - Descrizione intervento: riqualificazione di un area degradata attualmente occupata da manufatti non di pregio in stato di rudere. L'intervento consiste nella demolizione dei ruderi, ricostruzione di un edificio residenziale e sistemazione a resede privato dell'area di pertinenza.
- - RQ1.1
- - Parametri urbanistici:
o Sn massima mq. 150
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle.
o Rapporto di copertura max. 30%
- - Modalità di intervento: Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.3 - gli interventi sono sottoposti alle prescrizioni di cui all'Art.100.1.3, commi 1-6 delle presenti NTA. In ragione dell'assetto morfologico e litologico dei terreni si dovranno osservare le seguenti prescrizioni:
- - dovranno eseguirsi verifiche di stabilità da realizzarsi in condizioni dinamiche.
Aspetti idraulici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione degli interventi di demolizione e ricostruzione è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 1 - Vincolo elevato. Valgono le prescrizioni di cui all'Art. 10.1.2 della disciplina del PTCP2010.
RQ2 - "Il Merlo"
- - Descrizione intervento: l'intervento consiste nella realizzazione di una quota residua della lottizzazione scaduta ATPA2 della quale rimane un solo lotto edificabile. Il resto delle aree riguardano interventi sul patrimonio edilizio esistente, le categorie di intervento attribuite sono individuate nella Tavola "b1 - Usi del suolo e modalità di intervento". Le aree di seguito riportate indicano la disciplina per gli interventi ancora da realizzare.
- - RQ2.1
- - Parametri urbanistici:
o Sn massima mq. 400
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle.
o Rapporto di copertura max. 40%
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente: la fattibilità è assegnata in coerenza alla tabella dell'Art.104 delle presenti NTA, in relazione ai tipi di intervento e alle condizioni di pericolosità geologica e idraulica riportate rispettivamente nelle TAVV. 2.6 e 2.5 del Piano Strutturale.
Fattibilità degli interventi di completamento edilizio
Aspetti geologici: Fattibilità F.3 - gli interventi di nuova edificazione sono sottoposti alle prescrizioni di cui all'Art.100.1.3 commi 1-6 delle presenti NTA, in particolare:
- - dovranno eseguirsi verifiche di stabilità post operam da realizzarsi in condizioni dinamiche;
- - la realizzazione di fronti verticali o subverticali temporanei o permanenti deve essere effettuata nel rispetto delle verifiche di sicurezza relative agli stati limite ultimi (SLU) e delle analisi relative alle condizioni di esercizio (SLE); per i fronti di altezza superiore ai 2 mt. dovranno essere previste armature di sostegno delle pareti.
La sistemazione delle aree a verde dovrà avvenire anche perseguendo l'obiettivo di garantirne la stabilità, realizzando se necessario gradonature o muretti di sostegno nelle aree a maggior pendenza.
Aspetti idraulici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione degli interventi di demolizione e ricostruzione / nuova costruzione / realizzazione di volumetrie in ampliamento è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun Vincolo.
RQ9 - "Il Merlo"
- - Descrizione intervento: l'intervento consiste nel recupero residenziale di un ex annesso, oggi adibito a magazzino, nel completamento dell'area attraverso la realizzazione di un nuovo edificio e nella sistemazione a resede privato dell'area di pertinenza.
- - RQ9.1
- - Parametri urbanistici:
o Sn massima (nuova edificazione e addizioni volumetriche art. 80 comma 9) mq. 250
o Sn (recupero) mq. 70
o Intervento di nuova edificazione:
* Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle;
* Rapporto di copertura max. 40%
- - Destinazione d'uso ammesse:
o Residenza di cui all'art. 51 delle presenti NTA con esclusione delle articolazioni di cui ai commi 3 e 4.
- - Categorie di intervento per gli edifici esistenti: è ammesso il recupero dell'ex annesso con destinazione residenziale attraverso interventi di ristrutturazione edilizia (art. 80 comma 5 presenti NTA) nonché interventi necessari al superamento delle barriere architettoniche (art. 80 comma 7 presenti NTA). Sono consentite, inoltre, addizioni volumetriche non assimilate alla ristrutturazione edilizia di cui all'art. 80 comma 9 presenti NTA. L'altezza relativa agli interventi di ampliamento non potrà essere superiore a quella dell'edificio esistente.
- - Criteri e prescrizioni specifiche: il progetto dovrà essere connotato della massima attenzione all'inserimento paesaggistico nonché all'integrazione con l'esistente e alle sistemazione degli spazi esterni evitando, in generale, opere che comportano eccessivi movimenti di terra e che ne possano fortemente alterare la conformazione attuale. La realizzazione dell'intervento è subordinata alla cessione dell'area destinata a verde pubblico (Vg) individuata nella Tav. "b1 Usi del suolo e modalità di intervento".
- - Modalità di intervento: Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici:
Fattibilità F.1 - Le aree a verde potranno realizzarsi senza particolari prescrizioni.
Fattibilità F.3 - gli interventi di trasformazione sono sottoposti alle prescrizioni di cui all'Art.100.1.3 commi 1-6 delle presenti NTA, In particolare:
- - dovranno eseguirsi verifiche di stabilità post operam da realizzarsi in condizioni dinamiche;
- - la realizzazione di fronti verticali o subverticali temporanei o permanenti deve essere effettuata nel rispetto delle verifiche di sicurezza relative agli stati limite ultimi (SLU) e delle analisi relative alle condizioni di esercizio (SLE); per i fronti di altezza superiore ai 2 mt. dovranno essere previste armature di sostegno delle pareti.
La sistemazione delle aree a verde dovrà avvenire anche perseguendo l'obiettivo di garantirne la stabilità, realizzando se necessario gradonature o muretti di sostegno nelle aree a maggior pendenza.
Aspetti idraulici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.
Aspetti sismici: nelle aree a Fattibilità F.3 per gli aspetti sismici, gli interventi sono vincolati alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento: la campagna geofisica dovrà essere programmata in modo da poter individuare eventuali contrasti di impedenza sismica al contatto fra i diversi terreni che costituiscono il substrato e che possono indurre cedimenti differenziali;
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun Vincolo.
RQ3 - "La Corsina"
- - Descrizione intervento: l'intervento consiste nella realizzazione di una quota residua della lottizzazione scaduta ATPA1. Il resto delle aree riguardano interventi sul patrimonio edilizio esistente, le categorie di intervento attribuite sono individuate nella Tavola "b2 - Usi del suolo e modalità di intervento". Le aree di seguito riportate indicano la disciplina per gli interventi ancora da realizzare.
- - Modalità di intervento: Intervento diretto.
- - RQ3.1
o Sn massima mq. 416
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle.
o Superficie coperta max. mq. 350. Dal computo della Superficie coperta è esclusa la superficie a parcheggio nei limiti dell'obbligo della L.122/89
- - RQ3.2
o Sn massima mq. 414
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle.
o Superficie coperta max. mq. 350. Dal computo della Superficie coperta è esclusa la superficie a parcheggio nei limiti dell'obbligo della L.122/89
- - RQ3.3
o Sn massima mq. 414
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle.
o Superficie coperta max. mq. 350. Dal computo della Superficie coperta è esclusa la superficie a parcheggio nei limiti dell'obbligo della L.122/89
- - RQ3.4
o Sn massima mq. 415
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle.
o superficie coperta max. mq. 350. Dal computo della Superficie coperta è esclusa la superficie a parcheggio nei limiti dell'obbligo della L.122/89
- - RQ3.5
o Sn massima mq. 542
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle.
o Superficie coperta max. mq. 350. Dal computo della Superficie coperta è esclusa la superficie a parcheggio nei limiti dell'obbligo della L.122/89
- - RQ3.6
o Sn massima mq. 501
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle.
o Superficie coperta max. mq. 350. Dal computo della Superficie coperta è esclusa la superficie a parcheggio nei limiti dell'obbligo della L.122/89
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.3 - gli interventi di nuova edificazione sono sottoposti alle prescrizioni di cui all'Art.100.1.3 commi 1-6 delle presenti NTA. In ragione dell'assetto morfologico e litologico dei terreni si dovranno in particolare osservare le seguenti prescrizioni:
- - dovranno eseguirsi verifiche di stabilità da realizzarsi in condizioni dinamiche;
- - La presenza di falda idrica nel sottosuolo dovrà essere accertata ed eventualmente monitorata mediante istallazione di un opportuno numero di piezometri.
Aspetti idraulici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.
Aspetti sismici: Fattibilità F.2 - valgono le prescrizioni di cui al comma 1 dell'Art.100.3 delle NTA.
Vulnerabilità degli acquiferi: Le aree ricadenti in classe di sensibilità 3 non sono soggette a vincoli. Le aree ricadenti in classe di sensibilità 2 - Vincolo medio sono soggette alle prescrizioni di cui all'Art. 10.1.3 della disciplina del PTCP2010.
RQ4 - "Casole - Consorzio agrario"
- - Descrizione intervento: L'intervento consiste nella riqualificazione dell'area del Consorzio agrario di Casole attraverso l'introduzione di attrezzature commerciali anche di media distribuzione.
- - RQ4.1
- - Criteri e prescrizioni specifiche:
o il progetto potrà prevedere sia il recupero degli edifici esistenti attraverso interventi di ristrutturazione edilizia che interventi di riassetto dell'area con la demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti senza modifica della superficie esistente (Sn+Sa); dovrà essere connotato della massima attenzione all'inserimento paesaggistico, alle sistemazione degli spazi esterni evitando, in generale, opere che comportano eccessivi movimenti di terra e che ne possano fortemente alterare la conformazione attuale;
o per quanto riguarda gli spazi di sosta e gli spazi aperti si dovranno adottare soluzioni "leggere", impiegando forme semplici e materiali locali;
o i parcheggi che saranno dimensionati in coerenza con la nuova destinazione (ai sensi degli artt. 4 e 5 delle presenti NTA) potranno essere realizzati anche in interrato, qualora esterni saranno realizzati utilizzando materiali permeabili o semipermeabili.
- - Dimensionamento commerciale di media distribuzione: Slp max mq. 600
- - Modalità di intervento: Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA.
Aspetti idraulici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.
Aspetti sismici: Fattibilità F.2 - valgono le prescrizioni di cui al comma 1 dell'Art.100.3 delle NTA.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 2 - Vincolo medio. Valgono le prescrizioni di cui all'Art. 10.1.3 della disciplina del PTCP2010.
RQ5 - "Casole - Area turistico ricettiva SP 27"
- - Descrizione intervento: L'intervento consiste nell'ampliamento dell'edificio esistente per realizzare strutture di supporto all'attività turistico-ricettiva di tipo alberghiero esistente o aumentare la capacità ricettiva nel rispetto del dimensionamento di cui all'Allegato 2 alle presenti NTA.
- - RQ5.1
- - Parametri urbanistici:
o Sn massima (di ampliamento) mq. 250
o L'altezza relativa all'ampliamento non potrà essere superiore a quella degli edifici esistenti.
- - Criteri e prescrizioni specifiche: il progetto di ampliamento, dovrà essere connotato della massima attenzione all'inserimento paesaggistico nonché all'integrazione con l'edificio esistente e alle sistemazione degli spazi esterni evitando, in generale, opere che comportano eccessivi movimenti di terra e che ne possano fortemente alterare la conformazione attuale.
- - Modalità di intervento: Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
- - Categorie di intervento per gli edifici esistenti: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (art. 80 comma 5 presenti NTA) con esclusione delle addizioni funzionali (punto d5), nonché interventi necessari al superamento delle barriere architettoniche (art. 80 comma 7 presenti NTA).
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici:
Fattibilità F.2 - gli interventi di completamento sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA.
Le nuove volumetrie dovranno possibilmente essere realizzate al di fuori delle aree classificate in P.F.3: nel caso si renda necessario impegnare quest'area con nuovi volumi, si dovranno rispettare le prescrizioni per le aree a Fattibilità F.3 di cui all'Art.100.1.3 commi 1-7 delle NTA.
Aspetti idraulici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.
Aspetti sismici: Fattibilità F.2 - valgono le prescrizioni di cui al comma 1 dell'Art.100.3 delle NTA.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 2 - Vincolo medio Gli interventi sono soggetti alle prescrizioni di cui all'Art. 10.1.3 della disciplina del PTCP2010.
RQ6 - "La Corsina - Via Martiri di Montemaggio"
- - Descrizione intervento: L'intervento consiste nella realizzazione di un edificio residenziale singolo plurifamiliare (max 4 unità abitative) e nella sistemazione a resede privato dell'area di pertinenza.
- - RQ6.1
- - Parametri urbanistici:
o Sn massima mq. 400
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle.
o Rapporto di copertura max. 30%
- - Criteri e prescrizioni specifiche: la realizzazione dell'intervento è subordinata alla realizzazione di opere di riqualificazione del contesto con particolare attenzione alla risoluzione finale della strada di accesso individuando un'adeguata soluzione progettuale tale da permettere ai mezzi privati e di soccorso di cambiare senso di marcia senza ostruire la carreggiata principale.
- - Modalità di intervento: Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Nell'area a Fattibilità F.2 gli interventi di nuova edificazione sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA. In ragione dell'assetto morfologico e litologico dei terreni si dovranno osservare le seguenti prescrizioni:
- - La presenza di falda idrica nel sottosuolo dovrà essere accertata ed eventualmente monitorata mediante istallazione di un opportuno numero di piezometri.
- - Le nuove volumetrie dovranno possibilmente essere realizzate al di fuori dell'area classificata in PFE (Fattibilità F.3). Nel caso si renda necessario impegnare quest'area con nuovi volumi, si dovranno rispettare le prescrizioni di cui all'Art.100.1.3 commi 1-7 delle presenti NTA.
- - La sistemazione delle aree a verde dovrà avvenire anche perseguendo l'obiettivo di garantirne la stabilità, realizzando se necessario gradonature o muretti di sostegno nelle aree a maggior pendenza.
Aspetti idraulici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.
Aspetti sismici: Fattibilità F.2 - valgono le prescrizioni di cui al comma 1 dell'Art.100.3 delle NTA.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 2 - Vincolo medio. L'area è soggetta alle prescrizioni di cui all'Art. 10.1.3 della disciplina del PTCP2010.
7 - utoe 7
RQ8 - "Pievescola"
- - Descrizione intervento: L'intervento consiste nella realizzazione di un edificio residenziale singolo e nella sistemazione a resede privato dell'area di pertinenza.
- - RQ8.1
- - Parametri urbanistici:
o Sn massima mq. 160
o Altezza massima 2 piani. In caso di terreno in pendio l'edificio dovrà aderire al dislivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle.
o Rapporto di copertura max. 40%
- - Criteri e prescrizioni specifiche: la realizzazione dell'intervento è subordinata alla cessione dell'area destinata a parcheggio pubblico (Ms) e individuata sulla Tav. "b7 Usi del suolo e modalità di intervento".
- - Modalità di intervento: Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA. La presenza di falda idrica nel sottosuolo dovrà essere accertata ed eventualmente monitorata mediante istallazione di un opportuno numero di piezometri.
Aspetti idraulici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione di nuove volumetrie nell'area RQ8.1 è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra coperture e bedrock sismico dovrà essere valutata tramite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 2 - Vincolo medio. Valgono le prescrizioni di cui all'Art. 10.1.3 della disciplina del PTCP2010.
Art. 94.2 Articolazione degli interventi di Riqualificazione RQ - Area produttiva "Il Piano"
1 - Tali aree sono relative ad ambiti interessati da interventi di riorganizzazione del tessuto urbanistico-edilizio, da interventi di nuova edificazione e da interventi relativi al patrimonio edilizio esistente.
2 - Vale la disciplina generale di cui all'art. 94 delle presenti norme.
3 - Gli interventi sono singolarmente individuati, nelle Tavole b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento" in scala 1.2.000, dalla sigla RQ7 seguita da un numero progressivo.
4 - Gli interventi di Riqualificazione RQ sono individuati tenendo conto del dimensionamento del Piano Strutturale. Nell'Allegato 2" alle presenti norme saranno riportate tabelle riepilogative con l'eventuale residuo rispetto al dimensionamento massimo previsto dal Piano Strutturale.
5 - Al fine di consentire gli accessi alle diverse aree individuate sulle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento" vale quanto prescritto al Titolo VI delle presenti norme relativamente alle indicazioni per il trattamento del suolo di cui agli artt. 73, 73.1 e 74.1 delle presenti NTA.
6 - Per gli interventi di mitigazione del rischio idraulico vale la disciplina di cui al Titolo XIV delle presenti norme.
7 - Gli interventi sono da attuarsi secondo i parametri e le prescrizioni di seguito indicati.
8 - Criteri di intervento:
- - la Superficie coperta (Sc) massima indicata si intende comprensiva di eventuali edifici esistenti all'interno dell'area perimetrata con la sigla RQ7.n. Per gli eventuali edifici esistenti è consentita la demolizione;
- - la realizzazione degli edifici è subordinata alla realizzazione delle opere relative alla sistemazione degli spazi aperti con le specifiche per il trattamento del suolo, di cui al Titolo VI delle presenti norme, indicate nelle Tavv. b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento";
- - al fine di ottenere un reticolo viabile ordinato, gli accessi alle diverse aree RQ dovranno essere realizzati utilizzando i tracciati di viabilità indicati nelle Tavv. b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento";
- - gli attraversamenti dei corsi d'acqua previsti lungo i nuovi archi viari dovranno possedere una luce libera che garantisca il deflusso delle portate di piena per eventi alluvionali con tempo di ritorno duecentennale con un franco di sicurezza idoneo; tale prescrizione vale anche per la realizzazione degli attraversamenti di accesso ai parcheggi (Ms) in adiacenza dei quali scorrono tratti di fossi o corsi d'acqua (es. parcheggio antistante l'area RQ7.3); il tracciato dei nuovi archi viari dovrà essere realizzato preferibilmente in rilevato rispetto alle quote del piano campagna delle aree non edificate;
- - al fine di consentire gli accessi alle diverse aree individuate sulle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento" vale quanto prescritto al Titolo VI delle presenti norme relativamente alle indicazioni per il trattamento del suolo di cui agli artt. 73, 73.1 e 74.1 delle presenti NTA;
- - nell'elaborazione del progetto dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
o integrazione tra spazi aperti e edifici;
o realizzazione di tessuti compatti e integrati con il contesto;
o gli orientamenti degli edifici non dovranno precludere il mantenimento delle visuali;
o dovrà essere prioritario nelle nuove costruzioni l'utilizzo e l'integrazione di impianti di energia rinnovabile (termica solare e fotovoltaica) nonché l'uso di materiali e tecniche di bioedilizia utilizzando un linguaggio architettonico che ben si integri con il contesto paesaggistico circostante;
o per le sistemazioni a verde e per gli interventi di mitigazione, da eseguire secondo le indicazioni per il trattamento del suolo di cui al Titolo VI delle presenti norme, dovranno essere utilizzate essenze tipiche dei luoghi coerenti con il contesto ecologico locale;
o le aree destinate a parcheggio dovranno essere alberate e comunque progettate e integrate con il sistema del verde;
o limitare al minimo indispensabile le superfici impermeabili;
o utilizzare per le pavimentazioni dei piazzali materiali adeguati di colore chiaro in sintonia con il contesto;
o garantire il mantenimento della funzionalità idraulica e dell'equilibrio idrogeologico legato al reticolo idraulico principale e alla rete scolante superficiale.
o in caso di realizzazione di nuovi interventi e/o interventi sul patrimonio edilizio esistente in aree a pericolosità idraulica molto elevata o elevata, ovvero in aree a pericolosità per alluvioni frequenti o poco frequenti, in coerenza con quanto indicato dalla L.R. 41/2018, dovrà essere applicato un franco di sicurezza idoneo rispetto al massimo livello idrometrico duecentennale atteso, salvo diversa specificazione all’interno delle schede norma.
9 - Destinazioni d'uso:
- - L'articolazione delle destinazioni d'uso ammesse, in riferimento al Titolo IV delle presenti norme, dovranno essere compatibili con il Sottosistema di appartenenza.
- - Rispetto al dimensionamento complessivo le attività commerciali di media distribuzione (Tc) e/o le attività direzionali (Td) non potranno avere una superficie lorda di pavimento (Slp) superiore al 20% della superficie coperta (Sc) lasciando invariata la quantità di superficie coperta massima ammessa.
10 - Dotazioni di parcheggi e verde:
- - i parcheggi (Ms) e le aree di verde pubblico (Vg), individuati nelle Tavv. b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento" sono riferiti agli standard minimi per le attività industriali/artigianali (I) ai sensi del DM144/68 calcolati complessivamente per l'area produttiva del Piano;
- - per quanto riguarda la dotazione di parcheggi riferiti alle attività commerciali (Tc) e/o alle attività direzionali (Td), ai sensi del DM144/68, questi dovranno essere alberati e individuati in sede di progetto nel rispetto dei parametri minimi di cui all'art.4 delle presenti norme;
- - per la dotazione di parcheggi privati vale quanto indicato all'art.5 delle presenti NTA.
11 - Impianti di energia rinnovabile non funzionali all'autoconsumo
- - in coerenza con le prescrizioni specifiche di fattibilità geologica, idraulica e sismica, nelle aree di RQ, individuate nelle Tavole b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento", sono ammessi impianti di energia rinnovabile a terra non funzionali all'autoconsumo secondo i criteri dell'art. 49.1 delle presenti norme.
- - In tal caso, in conformità con l'art. 52 comma 3 bis del Piano Strutturale, la potenzialità edificatoria viene eliminata o sostanzialmente ridotta tenendo conto che il Rapporto di copertura (Rc) delle singole aree non potrà essere superiore al 40% della Superficie fondiaria (Sf).
12 - Articolazione delle aree
RQ7.1
- Parametri urbanistici:
Sc max mq. 9.135
Sc max di nuova edificazione mq. 4.444
SE max di nuova costruzione mq. 4.888
Altezza massima: vale quanto prescritto all’art. 18 delle presenti NTA
- Aree di standard minime:
parcheggi pubblici mq. 807
- Opere di urbanizzazione da realizzare oltre agli standard: nuovo tratto stradale (mq. 387) come individuato nelle Tav. b4 “Usi del suolo e modalità di intervento”
- Modalità di intervento:
Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
- Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e con Rc max 40%.
- Modalità di intervento:
Intervento diretto
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti geologici
L’area è caratterizzata da pericolosità geologica elevata (G.3) pertanto è necessario rispettare i criteri generali di seguito indicati, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino.
La fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata all'esito di studi, rilievi e indagini geognostiche e geofisiche, effettuate in fase di intervento edilizio diretto e finalizzate alla verifica delle effettive caratteristiche geomeccaniche scadenti, che potrebbero originare cedimenti e cedimenti differenziali o particolari rigonfiamenti e ritiri del terreno di fondazione.
Qualora dagli studi, dai rilievi e dalle indagini ne emerga l’esigenza, la fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata alla preventiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.
Gli interventi di messa in sicurezza, che sono individuati e dimensionati in sede di intervento edilizio diretto sono tali da:
1) non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;
2) non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione del terreno;
3) consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza.
Il raggiungimento delle condizioni di sicurezza costituisce il presupposto per il rilascio di titoli abilitativi.
Aspetti idraulici:
Dovranno rispettarsi le seguenti prescrizioni:
in tutta l’area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d’uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
eventuali opere di attraversamento del reticolo superficiale insistente sull’area dovranno essere dimensionate in modo tale da non causare restringimento della sezione dei corsi d’acqua e consentire il transito della portata di piena con tempo di ritorno duecentennale, come previsto dall’art. 93.2; è vietato il tombamento, anche parziale, dei corsi d’acqua insistenti sull’area.
Per i corsi d’acqua non appartenenti al reticolo idrografico regionale di cui alla L.R: 79/2012 dovrà essere garantita un’adeguata manutenzione dei tratti insistenti sull’area al fine di evitare la diffusione di vegetazione infestante con conseguente diminuzione della capacità di deflusso della sezione idraulica.
- Nelle aree ricadenti in pericolosità da alluvioni elevata o media (come da elaborati della Relazione geologico tecnica di supporto alla variante al RU) la realizzazione degli interventi di trasformazione previsti è subordinata al rispetto delle specifiche condizioni di cui alla L.R. 41/2018 s.m.i. L’intervento strutturale di mitigazione del rischio idraulico di cui all’art. 105.1 risulta necessario anche a seguito degli studi di supporto alla variante al RU, ma esso dovrà essere ricalibrato in funzione delle nuove pericolosità.
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti sismici
L’area è caratterizzata da pericolosità sismica locale elevata (S3), pertanto in sede di intervento edilizio diretto sono da studiare e approfondire i seguenti aspetti:
• per quanto riguarda i terreni di fondazione particolarmente scadenti, devono essere effettuate adeguate indagini geognostiche e verifiche geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti;
• per quanto riguarda le zone stabili suscettibili di amplificazione locale, caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido o entro le coperture stesse entro alcune decine di metri, dovrà essere effettuata una specifica campagna di indagini geofisiche (quali, ad esempio, profili sismici a riflessione o rifrazione, prove sismiche in foro e, ove risultino significative, profili MASW, o MASW-ESAC o interpretazioni congiunte MASW-ESAC e HVSR) e geognostiche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti per valutare l’entità del (o dei) contrasti di rigidità sismica tra coperture e bedrock sismico o entro le coperture stesse.
La valutazione dell’azione sismica (NTC 2018, paragrafo 3.2), da parte del progettista, è supportata da specifiche analisi di risposta sismica locale (in conformità NTC 2018, paragrafo 3.2.2 e paragrafo 7.11.3), nelle fasi di piano attuativo o progettuali.
È prescrittivo che lo studio di Risposta Sismica Locale (RSL) sia eseguito in modo unitario su tutta l’area interessata dalla variante di R.U.
Criteri di fattibilità in relazione a problematiche connesse alla risorsa idrica
Nell’area interessata dalla Variante di R.U. la risorsa idrica non risulta particolarmente esposta e non presenta un basso grado di protezione, pertanto tutti gli interventi previsti sono fattibili senza alcuna prescrizione particolare in relazione alle problematiche connesse alla risorsa idrica.
In ogni caso la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.
Il PTC della Provincia di Siena esclude tutta la zona rilevata per la Variante di R.U. in progetto dalle aree sensibili, pertanto non esiste alcun vincolo a tal riguardo.
Prescrizioni ambientali e mitigazione delle risorse
Componente aria
Gli spazi a verde e gli spazi della sosta dovranno essere realizzati prevedendo l’utilizzo di specifiche specie arboree, che nel rispetto del contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, consentano l’assorbimento degli inquinanti in atmosfera come indicato nella Delibera di Giunta Regionale nr. 1269 del 19.11.2018 - DCR 18 luglio 2018, n. 72 PRQA - Piano regionale per la Qualità dell’Aria in Toscana - Attuazione intervento Piano U3) Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l’assorbimento di particolato e ozono. Approvazione Linee Guida.
Sistema delle acque
Risorsa idropotabile: gli impianti per la distribuzione dell’acqua potabile all’interno degli edifici dovranno essere dotati di dispositivi per limitarne i consumi. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Vaso WC a ridotto consumo idrico/sciacquoni a basso flusso o a flusso differenziato;
Rubinetteria a basso consumo;
Docce a flusso ridotto;
Riduttori di flusso;
Frangigetto;
Riduttori di pressione.
Recupero delle acque meteoriche: si dovranno prevedere idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche correttamente dimensionati secondo le idroesigenze degli spazi verdi.
Suolo
Gli spazi a parcheggio, pubblici e privati, dovranno essere realizzati con tecnologie e materiali che evitino la completa impermeabilizzazione del suolo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di accesso ai fabbricati ed ai relativi spazi pertinenziali.
Risparmio energetico
Si dovranno utilizzare sia sistemi e soluzioni costruttive a basso consumo energetico che sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Illuminazione con tecnologia a led;
Sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso consumo energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.);
Utilizzo di tecnologie e sistemi architettonici ad alta efficienza energetica;
Sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, sonde geotermiche, ecc.)
RQ7.2
Intervento in corso di attuazione con P.U.M. approvato con Delibera di Giunta Comunale nr. 109 del 09.09.2016 e convenzionato il 21.09.2016 Rep. nr. 1234/2016.
- Parametri urbanistici:
Sc max mq. 6.903
Sc max di nuova edificazione mq. 4.230
SE max di nuova edificazione mq 4.653
Altezza massima: vale quanto prescritto all’art. 18 delle presenti NTA
- Aree di standard minime:
parcheggi pubblici mq. 1.551
- Modalità di intervento:
Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
- Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e con Rc max 30%.
- Modalità di intervento:
Intervento diretto
In caso di attuazione della variante alla scheda, fatto salvo quanto sopraindicato, valgono le seguenti prescrizioni:
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti geologici
L’area è caratterizzata da pericolosità geologica elevata (G.3) pertanto è necessario rispettare i criteri generali di seguito indicati, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino.
La fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata all'esito di studi, rilievi e indagini geognostiche e geofisiche, effettuate in fase di intervento edilizio diretto e finalizzate alla verifica delle effettive caratteristiche geomeccaniche scadenti, che potrebbero originare cedimenti e cedimenti differenziali o particolari rigonfiamenti e ritiri del terreno di fondazione.
Qualora dagli studi, dai rilievi e dalle indagini ne emerga l’esigenza, la fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata alla preventiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.
Gli interventi di messa in sicurezza, che sono individuati e dimensionati in sede di intervento edilizio diretto sono tali da:
1) non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;
2) non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione del terreno;
3) consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza.
Il raggiungimento delle condizioni di sicurezza costituisce il presupposto per il rilascio di titoli abilitativi.
Aspetti idraulici:
In tutta l’area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d’uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Nelle aree ricadenti in pericolosità da alluvioni elevata o media (come da elaborati della Relazione geologico tecnica di supporto alla variante al RU) la realizzazione degli interventi di trasformazione previsti è subordinata al rispetto delle specifiche condizioni di cui alla L.R. 41/2018 s.m.i.
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti sismici
L’area è caratterizzata da pericolosità sismica locale elevata (S3), pertanto in sede di intervento edilizio diretto sono da studiare e approfondire i seguenti aspetti:
• per quanto riguarda i terreni di fondazione particolarmente scadenti, devono essere effettuate adeguate indagini geognostiche e verifiche geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti;
• per quanto riguarda le zone stabili suscettibili di amplificazione locale, caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido o entro le coperture stesse entro alcune decine di metri, dovrà essere effettuata una specifica campagna di indagini geofisiche (quali, ad esempio, profili sismici a riflessione o rifrazione, prove sismiche in foro e, ove risultino significative, profili MASW, o MASW-ESAC o interpretazioni congiunte MASW-ESAC e HVSR) e geognostiche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti per valutare l’entità del (o dei) contrasti di rigidità sismica tra coperture e bedrock sismico o entro le coperture stesse.
Nelle zone di bordo della valle è preferibile l’utilizzo di prove geofisiche di superficie capaci di effettuare una ricostruzione bidimensionale del sottosuolo, quale quella sismica a rifrazione o riflessione.
La valutazione dell’azione sismica (NTC 2018, paragrafo 3.2), da parte del progettista, è supportata da specifiche analisi di risposta sismica locale (in conformità NTC 2018, paragrafo 3.2.2 e paragrafo 7.11.3), nelle fasi di piano attuativo o progettuali. È prescrittivo che lo studio di Risposta Sismica Locale (RSL) sia eseguito in modo unitario su tutta l’area interessata dalla variante di R.U.
Criteri di fattibilità in relazione a problematiche connesse alla risorsa idrica
Nell’area interessata dalla Variante di R.U. la risorsa idrica non risulta particolarmente esposta e non presenta un basso grado di protezione, pertanto tutti gli interventi previsti sono fattibili senza alcuna prescrizione particolare in relazione alle problematiche connesse alla risorsa idrica.
In ogni caso la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.
Il PTC della Provincia di Siena esclude tutta la zona rilevata per la Variante di R.U. in progetto dalle aree sensibili, pertanto non esiste alcun vincolo a tal riguardo.
Prescrizioni ambientali e mitigazione delle risorse
Componente aria
Gli spazi a verde e gli spazi della sosta dovranno essere realizzati prevedendo l’utilizzo di specifiche specie arboree, che nel rispetto del contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, consentano l’assorbimento degli inquinanti in atmosfera come indicato nella Delibera di Giunta Regionale nr. 1269 del 19.11.2018 - DCR 18 luglio 2018, n. 72 PRQA - Piano regionale per la Qualità dell’Aria in Toscana - Attuazione intervento Piano U3) Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l’assorbimento di particolato e ozono. Approvazione Linee Guida.
Sistema delle acque
Risorsa idropotabile: gli impianti per la distribuzione dell’acqua potabile all’interno degli edifici dovranno essere dotati di dispositivi per limitarne i consumi. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Vaso WC a ridotto consumo idrico/sciacquoni a basso flusso o a flusso differenziato;
Rubinetteria a basso consumo;
Docce a flusso ridotto;
Riduttori di flusso;
Frangigetto;
Riduttori di pressione.
Recupero delle acque meteoriche: si dovranno prevedere idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche correttamente dimensionati secondo le idroesigenze degli spazi verdi.
Suolo
Gli spazi a parcheggio, pubblici e privati, dovranno essere realizzati con tecnologie e materiali che evitino la completa impermeabilizzazione del suolo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di accesso ai fabbricati ed ai relativi spazi pertinenziali.
Risparmio energetico
Si dovranno utilizzare sia sistemi e soluzioni costruttive a basso consumo energetico che sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Illuminazione con tecnologia a led;
Sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso consumo energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.);
Utilizzo di tecnologie e sistemi architettonici ad alta efficienza energetica;
Sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, sonde geotermiche, ecc.)
RQ7.3
- Parametri urbanistici:
Sc max mq. 1.500
Sc max di nuova edificazione mq. 1.500
SE max di nuova edificazione mq. 1.650
Altezza massima: vale quanto prescritto all’art. 18 delle presenti NTA
- Aree di standard minime:
parcheggi pubblici mq. 1.015
- Modalità di intervento:
Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti geologici
L’area è caratterizzata da pericolosità geologica elevata (G.3) pertanto è necessario rispettare i criteri generali di seguito indicati, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino.
La fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata all'esito di studi, rilievi e indagini geognostiche e geofisiche, effettuate in fase di intervento edilizio diretto e finalizzate alla verifica delle effettive caratteristiche geomeccaniche scadenti, che potrebbero originare cedimenti e cedimenti differenziali o particolari rigonfiamenti e ritiri del terreno di fondazione.
Qualora dagli studi, dai rilievi e dalle indagini ne emerga l’esigenza, la fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata alla preventiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.
Gli interventi di messa in sicurezza, che sono individuati e dimensionati in sede di intervento edilizio diretto sono tali da:
1) non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;
2) non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione del terreno;
3) consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza.
Il raggiungimento delle condizioni di sicurezza costituisce il presupposto per il rilascio di titoli abilitativi.
Aspetti idraulici:
in tutta l’area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d’uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
eventuali opere di attraversamento del reticolo superficiale insistente sull’area dovranno essere dimensionate in modo tale da non causare restringimento della sezione dei corsi d’acqua e consentire il transito della portata di piena con tempo di ritorno duecentennale, come previsto dall’art. 93.2; è vietato il tombamento, anche parziale, dei corsi d’acqua insistenti sull’area.
nelle aree ricadenti in pericolosità da alluvioni elevata o media (come da elaborati della Relazione geologico tecnica di supporto alla variante al RU) la realizzazione degli interventi di trasformazione previsti è subordinata al rispetto delle specifiche condizioni di cui alla L.R. 41/2018 s.m.i..
la quota del piano di posa dei fabbricati e dei piazzali di nuova edificazione, comprese nuove viabilità e/o rampe di accesso, dovrà essere tale da garantire un franco di sicurezza minimo di almeno 50 cm rispetto al massimo livello idrometrico duecentennale previsto, anche in caso di edificazione in area esterna a quella con pericolosità da alluvione media.
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti sismici
L’area è caratterizzata da pericolosità sismica locale elevata (S3), pertanto in sede di intervento edilizio diretto sono da studiare e approfondire i seguenti aspetti:
• per quanto riguarda i terreni di fondazione particolarmente scadenti, devono essere effettuate adeguate indagini geognostiche e verifiche geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti;
• per quanto riguarda le zone stabili suscettibili di amplificazione locale, caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido o entro le coperture stesse entro alcune decine di metri, dovrà essere effettuata una specifica campagna di indagini geofisiche (quali, ad esempio, profili sismici a riflessione o rifrazione, prove sismiche in foro e, ove risultino significative, profili MASW, o MASW-ESAC o interpretazioni congiunte MASW-ESAC e HVSR) e geognostiche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti per valutare l’entità del (o dei) contrasti di rigidità sismica tra coperture e bedrock sismico o entro le coperture stesse.
La valutazione dell’azione sismica (NTC 2018, paragrafo 3.2), da parte del progettista, è supportata da specifiche analisi di risposta sismica locale (in conformità NTC 2018, paragrafo 3.2.2 e paragrafo 7.11.3), nelle fasi di piano attuativo o progettuali. È prescrittivo che lo studio di Risposta Sismica Locale (RSL) sia eseguito in modo unitario su tutta l’area interessata dalla variante di R.U.
Criteri di fattibilità in relazione a problematiche connesse alla risorsa idrica
Nell’area interessata dalla Variante di R.U. la risorsa idrica non risulta particolarmente esposta e non presenta un basso grado di protezione, pertanto tutti gli interventi previsti sono fattibili senza alcuna prescrizione particolare in relazione alle problematiche connesse alla risorsa idrica.
In ogni caso la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.
Il PTC della Provincia di Siena esclude tutta la zona rilevata per la Variante di R.U. in progetto dalle aree sensibili, pertanto non esiste alcun vincolo a tal riguardo.
Prescrizioni ambientali e mitigazione delle risorse
Componente aria
Gli spazi a verde e gli spazi della sosta dovranno essere realizzati prevedendo l’utilizzo di specifiche specie arboree, che nel rispetto del contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, consentano l’assorbimento degli inquinanti in atmosfera come indicato nella Delibera di Giunta Regionale nr. 1269 del 19.11.2018 - DCR 18 luglio 2018, n. 72 PRQA - Piano regionale per la Qualità dell’Aria in Toscana - Attuazione intervento Piano U3) Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l’assorbimento di particolato e ozono. Approvazione Linee Guida.
Sistema delle acque
Risorsa idropotabile: gli impianti per la distribuzione dell’acqua potabile all’interno dell’edificio dovranno essere dotati di dispositivi per limitarne i consumi. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Vaso WC a ridotto consumo idrico/sciacquoni a basso flusso o a flusso differenziato;
Rubinetteria a basso consumo;
Docce a flusso ridotto;
Riduttori di flusso;
Frangigetto;
Riduttori di pressione.
Recupero delle acque meteoriche: si dovranno prevedere idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche correttamente dimensionati secondo le idroesigenze degli spazi verdi.
Suolo
Gli spazi a parcheggio, pubblici e privati, dovranno essere realizzati con tecnologie e materiali che evitino la completa impermeabilizzazione del suolo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di accesso al fabbricato ed ai relativi spazi pertinenziali.
Risparmio energetico
Si dovranno utilizzare sia sistemi e soluzioni costruttive a basso consumo energetico che sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Illuminazione con tecnologia a led;
Sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso consumo energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.);
Utilizzo di tecnologie e sistemi architettonici ad alta efficienza energetica;
Sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, sonde geotermiche, ecc.)
RQ7.4
- Parametri urbanistici:
Sc max mq. 2.547
Sc max di nuova edificazione mq. 1.170
Altezza massima: vale quanto prescritto all’art. 20 comma 2 delle presenti NTA
- Aree di standard minime:
parcheggi pubblici mq. 1.177
- Modalità di intervento:
Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
- Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e con Rc max 30%.
- Modalità di intervento:
Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all’Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici:
Fattibilità F.2 - Dovranno rispettarsi le seguenti prescrizioni:
in tutta l’area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale o a quello fognario esistente; compatibilmente con le destinazioni d’uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
eventuali opere di attraversamento del reticolo superficiale insistente sull’area dovranno essere dimensionate in modo tale da non causare restringimento della sezione dei corsi d’acqua e consentire il transito della portata di piena con tempo di ritorno duecentennale, come previsto dall’art. 93.2; è vietato il tombamento, anche parziale, dei corsi d’acqua insistenti sull’area.
Nelle aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata non è consentita la realizzazione di nuove volumetrie; per tali aree vale quanto specificato agli Artt.100.2.1 e 100.2.2 delle presenti NTA.
La fattibilità idraulica dovrà essere conseguita nel rispetto dei criteri di cui alla L.R. 41/2018.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 – la realizzazione di interventi strutturali o di volumetrie addizionali è vincolata alle prescrizioni di cui all’Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione; o downhole in base alla tipologia di intervento.
- ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l’installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 – Nessun vincolo.
RQ7.5
- Parametri urbanistici:
Sc max mq. 4.383
Sc max di nuova edificazione mq. 2.950
Altezza massima: vale quanto prescritto all’art. 20 comma 2 delle presenti NTA
- Aree di standard minime:
parcheggi pubblici mq. 540
- Modalità di intervento:
Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
- Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e con Rc max 30%.
- Modalità di intervento:
Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all’Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici:
Fattibilità F.2 – Dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
in tutta l’area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale o a quello fognario esistente; compatibilmente con le destinazioni d’uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
eventuali opere di attraversamento del reticolo superficiale insistente sull’area dovranno essere dimensionate in modo tale da non causare restringimento della sezione dei corsi d’acqua e consentire il transito della portata di piena con tempo di ritorno duecentennale, come previsto dall’art. 93.2; è vietato il tombamento, anche parziale, dei corsi d’acqua insistenti sull’area.
Nelle aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata la fattibilità idraulica dovrà essere conseguita nel rispetto dei criteri di cui alla L.R. 41/2018:
la quota del piano di posa dei fabbricati e dei piazzali di nuova edificazione, comprese nuove viabilità e/o rampe di accesso, dovrà essere tale da garantire un franco di sicurezza minimo di almeno 50 cm rispetto al massimo livello idrometrico duecentennale previsto, anche in caso di edificazione in area esterna a quella con pericolosità idraulica elevata.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 – la realizzazione di interventi strutturali o di volumetrie addizionali è vincolata alle prescrizioni di cui all’Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
- ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l’installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 – Nessun vincolo.
Rq7.6
- - Parametri urbanistici:
o Sc max mq. 66.654
o Sc max di nuova edificazione mq. 26.200
o Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 20 comma 2 delle presenti NTA
- - Aree di standard minime:
o parcheggi pubblici mq. 9.451
o verde pubblico mq. 5.404
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
- - Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
o sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e con Rc max 40%.
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici: Fattbilità F.2 - in ragione della morfologia sub-pianeggiante dell'area dovrà essere previsto un sistema di canalizzazione delle acque superficiali che ne assicurino il corretto deflusso e allontanamento, possibilmente utilizzando e potenziando se necessario il reticolo di drenaggio esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Aspetti sismici: nelle aree a Fattibilità F.3 la realizzazione degli interventi previsti è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
- - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun vincolo.
Rq7.7
- - Parametri urbanistici:
o Sc max mq. 4.465
o Sc max di nuova edificazione mq. 645
o Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 20 comma 2 delle presenti NTA
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
- - Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
o sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e con Rc max 30%.
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici:
Fattibilità F.2 - Dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
- - in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale o a quello fognario esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
- - eventuali opere di attraversamento del reticolo superficiale insistente sull'area dovranno essere dimensionate in modo tale da non causare restringimento della sezione dei corsi d'acqua e consentire il transito della portata di piena con tempo di ritorno duecentennale; è vietato il tombamento, anche parziale, dei corsi d'acqua insistenti sull'area.
Nelle aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata non è consentita la realizzazione di nuove volumetrie; per tali aree vale quanto specificato agli Artt.100.2.1 e 100.2.2 delle presenti NTA.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione di interventi strutturali o di volumetrie addizionali è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
- - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun vincolo.
Rq7.8
- - Parametri urbanistici:
o Sc max mq. 4.489
o Sc max di nuova edificazione mq. 100
o Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 20 comma 2 delle presenti NTA
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
- - Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
o sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e con Rc max 30%.
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici:
Fattibilità F.2 - Dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
- - in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale o a quello fognario esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
- - eventuali opere di attraversamento del reticolo superficiale insistente sull'area dovranno essere dimensionate in modo tale da non causare restringimento della sezione dei corsi d'acqua e consentire il transito della portata di piena con tempo di ritorno duecentennale; è vietato il tombamento, anche parziale, dei corsi d'acqua insistenti sull'area.
Nelle aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata non è consentita la realizzazione di nuove volumetrie; per tali aree vale quanto specificato agli Artt.100.2.1 e 100.2.2 delle presenti NTA.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione di interventi strutturali o di volumetrie addizionali è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
- - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun vincolo.
Rq7.9
- - Parametri urbanistici:
o Sc max mq. 12.315
o Sc max di nuova edificazione mq. 2.500
o Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 20 comma 2 delle presenti NTA
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto.
- - Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
o sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e con Rc max 40%.
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici:
Fattibilità F.2 - Dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
- - in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale o a quello fognario esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
- - eventuali opere di attraversamento del reticolo superficiale insistente sull'area dovranno essere dimensionate in modo tale da non causare restringimento della sezione dei corsi d'acqua e consentire il transito della portata di piena con tempo di ritorno duecentennale; è vietato il tombamento, anche parziale, dei corsi d'acqua insistenti sull'area.
Nelle aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata non è consentita la realizzazione di nuove volumetrie; per tali aree vale quanto specificato agli Artt.100.2.1 e 100.2.2 delle presenti NTA.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione di interventi strutturali o di volumetrie addizionali è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
- - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun vincolo.
RQ7.10
Intervento convenzionato il 21.09.2016 con convenzione Rep. nr. 1234/2016, modificata l’08.03.2017 con convenzione Rep. 1242/2017 e il 13.06.2018 con convenzione Rep. 1278/2018.
- Parametri urbanistici:
Sc max mq. 17.225
Sc max di nuova edificazione mq. 5.190
SE max di nuova costruzione mq. 5.710
Altezza massima: vale quanto prescritto all’art. 18 delle presenti NTA
- Aree da convenzionare:
aree di standard minime: parcheggi pubblici (Ms – parcheggi scoperti) mq. 5.923.
- Modalità di intervento:
Intervento diretto previa approvazione di Permesso di costruire convenzionato ai sensi dell’art. 28 bis del D.P.R. 380/2001 con le procedure di cui all’art. 121 della L.R. 65/2014 e con i contenuti del Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
- Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e con Rc max 40%.
- Modalità di intervento:
Intervento diretto
Prescrizioni e criteri per gli interventi
Oltre ai criteri di intervento di cui al comma 8 dell’art. 94.2 delle presenti NTA dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni
- le aree destinate a parcheggio dovranno essere sufficientemente alberate utilizzando essenze arboree facenti parte del contesto ecologico locale e non dovranno comportare l’aumento di superficie impermeabile. I parcheggi potranno essere realizzati utilizzando masselli autobloccanti permeabili o pavimentazioni drenanti in genere;
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti geologici
L’area è caratterizzata da pericolosità geologica elevata (G.3) pertanto è necessario rispettare i criteri generali di seguito indicati, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino.
La fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata all'esito di studi, rilievi e indagini geognostiche e geofisiche, effettuate in fase di intervento edilizio diretto e finalizzate alla verifica delle effettive caratteristiche geomeccaniche scadenti, che potrebbero originare cedimenti e cedimenti differenziali o particolari rigonfiamenti e ritiri del terreno di fondazione.
Qualora dagli studi, dai rilievi e dalle indagini ne emerga l’esigenza, la fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata alla preventiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.
Gli interventi di messa in sicurezza, che sono individuati e dimensionati in sede di intervento edilizio diretto sono tali da:
1) non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;
2) non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione del terreno;
3) consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza.
Il raggiungimento delle condizioni di sicurezza costituisce il presupposto per il rilascio di titoli abilitativi.
Aspetti idraulici: in tutta l’area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d’uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Nelle aree ricadenti in pericolosità da alluvioni elevata o media (come da elaborati della Relazione geologico tecnica di supporto alla variante al RU) la realizzazione degli interventi di trasformazione previsti è subordinata al rispetto delle specifiche condizioni di cui alla L.R. 41/2018 s.m.i..
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti sismici
L’area è caratterizzata da pericolosità sismica locale elevata (S3), pertanto in sede di intervento edilizio diretto sono da studiare e approfondire i seguenti aspetti:
• per quanto riguarda i terreni di fondazione particolarmente scadenti, devono essere effettuate adeguate indagini geognostiche e verifiche geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti;
• per quanto riguarda le zone stabili suscettibili di amplificazione locale, caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido o entro le coperture stesse entro alcune decine di metri, dovrà essere effettuata una specifica campagna di indagini geofisiche (quali, ad esempio, profili sismici a riflessione o rifrazione, prove sismiche in foro e, ove risultino significative, profili MASW, o MASW-ESAC o interpretazioni congiunte MASW-ESAC e HVSR) e geognostiche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti per valutare l’entità del (o dei) contrasti di rigidità sismica tra coperture e bedrock sismico o entro le coperture stesse.
La valutazione dell’azione sismica (NTC 2018, paragrafo 3.2), da parte del progettista, è supportata da specifiche analisi di risposta sismica locale (in conformità NTC 2018, paragrafo 3.2.2 e paragrafo 7.11.3), nelle fasi di piano attuativo o progettuali. È prescrittivo che lo studio di Risposta Sismica Locale (RSL) sia eseguito in modo unitario su tutta l’area interessata dalla variante di R.U.
Criteri di fattibilità in relazione a problematiche connesse alla risorsa idrica
Nell’area interessata dalla Variante di R.U. la risorsa idrica non risulta particolarmente esposta e non presenta un basso grado di protezione, pertanto tutti gli interventi previsti sono fattibili senza alcuna prescrizione particolare in relazione alle problematiche connesse alla risorsa idrica.
In ogni caso la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.
Il PTC della Provincia di Siena esclude tutta la zona rilevata per la Variante di R.U. in progetto dalle aree sensibili, pertanto non esiste alcun vincolo a tal riguardo.
Prescrizioni ambientali e mitigazione delle risorse
Componente aria
Gli spazi a verde e gli spazi della sosta dovranno essere realizzati prevedendo l’utilizzo di specifiche specie arboree, che nel rispetto del contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, consentano l’assorbimento degli inquinanti in atmosfera come indicato nella Delibera di Giunta Regionale nr. 1269 del 19.11.2018 - DCR 18 luglio 2018, n. 72 PRQA - Piano regionale per la Qualità dell’Aria in Toscana - Attuazione intervento Piano U3) Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l’assorbimento di particolato e ozono. Approvazione Linee Guida.
Sistema delle acque
Risorsa idropotabile: gli impianti per la distribuzione dell’acqua potabile all’interno degli edifici dovranno essere dotati di dispositivi per limitarne i consumi. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Vaso WC a ridotto consumo idrico/sciacquoni a basso flusso o a flusso differenziato;
Rubinetteria a basso consumo;
Docce a flusso ridotto;
Riduttori di flusso;
Frangigetto;
Riduttori di pressione.
Recupero delle acque meteoriche: si dovranno prevedere idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche correttamente dimensionati secondo le idroesigenze degli spazi verdi.
Suolo
Gli spazi a parcheggio, pubblici e privati, dovranno essere realizzati con tecnologie e materiali che evitino la completa impermeabilizzazione del suolo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di accesso ai fabbricati ed ai loro spazi pertinenziali.
Risparmio energetico
Si dovranno utilizzare sia sistemi e soluzioni costruttive a basso consumo energetico che sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Illuminazione con tecnologia a led;
Sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso consumo energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.);
Utilizzo di tecnologie e sistemi architettonici ad alta efficienza energetica;
Sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, sonde geotermiche, ecc.)
Rq7.11
- - Parametri urbanistici:
o Sc max mq. 15.053
o Sc max di nuova edificazione mq. 100
o Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 20 comma 2 delle presenti NTA
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
- - Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
o sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e con Rc max 40%.
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici: Fattbilità F.2 - in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Nelle aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata non è consentita la realizzazione di nuove volumetrie; per tali aree vale quanto specificato agli Artt.100.2.1 e 100.2.2 delle presenti NTA.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione di interventi strutturali o di volumetrie addizionali è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
- - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun vincolo.
RQ7.12
- Parametri urbanistici:
Sc max mq. 16.241
Sc max di nuova edificazione mq. 1.570
SE max di nuova edificazione mq. 1.727
Altezza massima: vale quanto prescritto all’art. 18 delle presenti NTA
- Aree di standard minime:
parcheggi pubblici mq. 519 da realizzare nella scheda RQ 7.3, lungo la SP 27
- Modalità di intervento:
Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
- Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e con Rc max 40%.
- Modalità di intervento:
Intervento diretto
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti geologici
L’area è caratterizzata da pericolosità geologica elevata (G.3) pertanto è necessario rispettare i criteri generali di seguito indicati, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino.
La fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata all'esito di studi, rilievi e indagini geognostiche e geofisiche, effettuate in fase di intervento edilizio diretto e finalizzate alla verifica delle effettive caratteristiche geomeccaniche scadenti, che potrebbero originare cedimenti e cedimenti differenziali o particolari rigonfiamenti e ritiri del terreno di fondazione.
Qualora dagli studi, dai rilievi e dalle indagini ne emerga l’esigenza, la fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata alla preventiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.
Gli interventi di messa in sicurezza, che sono individuati e dimensionati in sede di intervento edilizio diretto sono tali da:v
1) non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;
2) non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione del terreno;
3) consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza.
Il raggiungimento delle condizioni di sicurezza costituisce il presupposto per il rilascio di titoli abilitativi.
Aspetti idraulici:
in tutta l’area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d’uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Nelle aree ricadenti in pericolosità da alluvioni elevata o media (come da elaborati della Relazione geologico tecnica di supporto alla variante al RU) la realizzazione degli interventi di trasformazione previsti è subordinata al rispetto delle specifiche condizioni di cui alla L.R. 41/2018 s.m.i..
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti sismici
L’area è caratterizzata da pericolosità sismica locale elevata (S3), pertanto in sede di intervento edilizio diretto sono da studiare e approfondire i seguenti aspetti:
• per quanto riguarda i terreni di fondazione particolarmente scadenti, devono essere effettuate adeguate indagini geognostiche e verifiche geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti;
• per quanto riguarda le zone stabili suscettibili di amplificazione locale, caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido o entro le coperture stesse entro alcune decine di metri, dovrà essere effettuata una specifica campagna di indagini geofisiche (quali, ad esempio, profili sismici a riflessione o rifrazione, prove sismiche in foro e, ove risultino significative, profili MASW, o MASW-ESAC o interpretazioni congiunte MASW-ESAC e HVSR) e geognostiche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti per valutare l’entità del (o dei) contrasti di rigidità sismica tra coperture e bedrock sismico o entro le coperture stesse.
La valutazione dell’azione sismica (NTC 2018, paragrafo 3.2), da parte del progettista, è supportata da specifiche analisi di risposta sismica locale (in conformità NTC 2018, paragrafo 3.2.2 e paragrafo 7.11.3), nelle fasi di piano attuativo o progettuali. È prescrittivo che lo studio di Risposta Sismica Locale (RSL) sia eseguito in modo unitario su tutta l’area interessata dalla variante di R.U.
Criteri di fattibilità in relazione a problematiche connesse alla risorsa idrica
Nell’area interessata dalla Variante di R.U. la risorsa idrica non risulta particolarmente esposta e non presenta un basso grado di protezione, pertanto tutti gli interventi previsti sono fattibili senza alcuna prescrizione particolare in relazione alle problematiche connesse alla risorsa idrica.
In ogni caso la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.
Il PTC della Provincia di Siena esclude tutta la zona rilevata per la Variante di R.U. in progetto dalle aree sensibili, pertanto non esiste alcun vincolo a tal riguardo.
Prescrizioni ambientali e mitigazione delle risorse
Componente aria
Gli spazi a verde e gli spazi della sosta dovranno essere realizzati prevedendo l’utilizzo di specifiche specie arboree, che nel rispetto del contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, consentano l’assorbimento degli inquinanti in atmosfera come indicato nella Delibera di Giunta Regionale nr. 1269 del 19.11.2018 - DCR 18 luglio 2018, n. 72 PRQA - Piano regionale per la Qualità dell’Aria in Toscana - Attuazione intervento Piano U3) Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l’assorbimento di particolato e ozono. Approvazione Linee Guida.
Sistema delle acque
Risorsa idropotabile: gli impianti per la distribuzione dell’acqua potabile all’interno degli edifici dovranno essere dotati di dispositivi per limitarne i consumi. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Vaso WC a ridotto consumo idrico/sciacquoni a basso flusso o a flusso differenziato;
Rubinetteria a basso consumo;
Docce a flusso ridotto;
Riduttori di flusso;
Frangigetto;
Riduttori di pressione.
Recupero delle acque meteoriche: si dovranno prevedere idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche correttamente dimensionati secondo le idroesigenze degli spazi verdi.
Suolo
Gli spazi a parcheggio, pubblici e privati, dovranno essere realizzati con tecnologie e materiali che evitino la completa impermeabilizzazione del suolo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di accesso al fabbricato ed ai relativi spazi pertinenziali.
Risparmio energetico
Si dovranno utilizzare sia sistemi e soluzioni costruttive a basso consumo energetico che sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Illuminazione con tecnologia a led;
Sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso consumo energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.);
Utilizzo di tecnologie e sistemi architettonici ad alta efficienza energetica;
Sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, sonde geotermiche, ecc.)
Rq7.14
- - L'area è suddivisa in tre interventi "A", "B" e "C" come rappresentati negli schemi grafici che seguono.
- - Intervento A
o Interventi sul patrimonio edilizio esistente: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di volume e di Sc.
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici:
Fattbilità F.2 - in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Fattbilità F.3 - Gli interventi previsti sul patrimonio edilizio esistente sono consentiti nelle aree a Pericolosità idraulica elevata purché sia garantita la sicurezza idraulica, conseguibile tramite sistemi di auto sicurezza, nel rispetto delle seguenti condizioni:
* Sia dimostrata l'assenza o l'eliminazione di pericolo per le persone o beni;
* Sia dimostrato che gli interventi non determinano aumento delle pericolosità in altre aree;
Le pavimentazioni esterne dovranno assicurare la trasparenza idraulica.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione degli interventi previsti è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
- - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun vincolo.
- - Intervento B:
o Ricostruzione dell'edificio bruciato esistente previa demolizione di tutti i manufatti residui nel lotto (Sc max mq.15.600)
o Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 20 comma 2 delle presenti NTA
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici:
Fattbilità F.23 - in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Gli interventi previsti sul patrimonio edilizio esistente sono consentiti nelle aree a Pericolosità idraulica elevata purché sia garantita la sicurezza idraulica, conseguibile tramite sistemi di auto sicurezza, nel rispetto delle seguenti condizioni:
* Sia dimostrata l'assenza o l'eliminazione di pericolo per le persone o beni;
* Sia dimostrato che gli interventi non determinano aumento delle pericolosità in altre aree;
* siano realizzati a condizione che sia assicurata l'assenza o l'eliminazione di pericolo per persone e beni (anche tramite sistemi di riduzione della vulnerabilità) e che non si determini l'aumento dei rischi e della pericolosità idraulica al contorno;
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione di interventi strutturali è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
- - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun vincolo.
- - Intervento C:
- - La previsione degli interventi di nuova edificazione rimane sospesa nel presente Regolamento Urbanistico in quanto riferiti ad aree ricadenti completamente in area a pericolosità Idraulica molto elevata; per queste aree saranno ammissibili previsioni di trasformazione solo dopo la realizzazione e il collaudo di opere di messa in sicurezza per eventi alluvionali con tempi di ritorno duecentennali. Per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente si applica quanto indicato dall'art. 2 della L.R. 21/2012. Per gli interventi consentiti la fattibilità verrà determinata secondo la tabella di cui all'Art.103 delle presenti NTA.
- - Aree di standard complessivi per l'area RQ7.14:
o parcheggi pubblici mq. 6.511
o verde pubblico mq. 1.605
Rq 7.14 intervento a
Rq 7.14 intervento b
Rq 7.14 intervento c
Rq7.15
- - Parametri urbanistici:
o Sc max mq. 1.964
o Sc max di nuova edificazione mq. 886
o Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 20 comma 2 delle presenti NTA
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto.
- - Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
o sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e e di Sc
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici: Fattbilità F.2 - in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Nelle aree a pericolosità idraulica molto elevata non è consentita la realizzazione di nuove volumetrie; per tali aree vale quanto specificato all'Art.100.2.1 delle presenti NTA.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione di interventi strutturali o di volumetrie addizionali è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
- - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun vincolo.
Rq7.16
- - Parametri urbanistici:
o Sc max mq. 3.576
o Sc max di nuova edificazione mq. 3.576
o Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 20 comma 2 delle presenti NTA
- - Aree di standard minime:
o parcheggi pubblici = 10%Sf. Tali parcheggi non sono stati individuati sulla Tav. b4 "Usi del suolo e modalità di intervento" e dovranno essere collocati e realizzati in sede di progetto previa dimostrazione del rispetto degli standard minimi ai sensi del DM1444/68.
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto previo Progetto Unitario di Massima (art. 96 comma 4 NTA).
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici: Fattbilità F.2 - in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Nelle aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata non è consentita la realizzazione di nuove volumetrie; per tali aree vale quanto specificato all'Art.100.2.2 delle presenti NTA.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione degli interventi previsti è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
- - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun vincolo.
RQ7.17
- Parametri urbanistici:
Sc max mq. 5.058
Sc max di nuova edificazione mq. 1.110
SE max di nuova edificazione mq. 1.221
Altezza massima: vale quanto prescritto all’art. 18 delle presenti NTA
- Modalità di intervento:
Intervento diretto.
- Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e di Sc.
- Modalità di intervento:
Intervento diretto
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti geologici
L’area è caratterizzata da pericolosità geologica elevata (G.3) pertanto è necessario rispettare i criteri generali di seguito indicati, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino.
La fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata all'esito di studi, rilievi e indagini geognostiche e geofisiche, effettuate in fase di intervento edilizio diretto e finalizzate alla verifica delle effettive caratteristiche geomeccaniche scadenti, che potrebbero originare cedimenti e cedimenti differenziali o particolari rigonfiamenti e ritiri del terreno di fondazione.
Qualora dagli studi, dai rilievi e dalle indagini ne emerga l’esigenza, la fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata alla preventiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.
Gli interventi di messa in sicurezza, che sono individuati e dimensionati in sede di intervento edilizio diretto sono tali da:
1) non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;
2) non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione del terreno;
3) consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza.
Il raggiungimento delle condizioni di sicurezza costituisce il presupposto per il rilascio di titoli abilitativi.
Aspetti idraulici:
- in tutta l’area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d’uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Nelle aree ricadenti in pericolosità da alluvioni elevata o media (come da elaborati della Relazione geologico tecnica di supporto alla variante al RU) la realizzazione degli interventi di trasformazione previsti è subordinata al rispetto delle specifiche condizioni di cui alla L.R. 41/2018 s.m.i..
Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti sismici
L’area è caratterizzata da pericolosità sismica locale elevata (S3), pertanto in sede di intervento edilizio diretto sono da studiare e approfondire i seguenti aspetti:
• per quanto riguarda i terreni di fondazione particolarmente scadenti, devono essere effettuate adeguate indagini geognostiche e verifiche geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti;
• per quanto riguarda le zone stabili suscettibili di amplificazione locale, caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido o entro le coperture stesse entro alcune decine di metri, dovrà essere effettuata una specifica campagna di indagini geofisiche (quali, ad esempio, profili sismici a riflessione o rifrazione, prove sismiche in foro e, ove risultino significative, profili MASW, o MASW-ESAC o interpretazioni congiunte MASW-ESAC e HVSR) e geognostiche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti per valutare l’entità del (o dei) contrasti di rigidità sismica tra coperture e bedrock sismico o entro le coperture stesse.
Nelle zone di bordo della valle è preferibile l’utilizzo di prove geofisiche di superficie capaci di effettuare una ricostruzione bidimensionale del sottosuolo, quale quella sismica a rifrazione o riflessione.
La valutazione dell’azione sismica (NTC 2018, paragrafo 3.2), da parte del progettista, è supportata da specifiche analisi di risposta sismica locale (in conformità NTC 2018, paragrafo 3.2.2 e paragrafo 7.11.3), nelle fasi di piano attuativo o progettuali. È prescrittivo che lo studio di Risposta Sismica Locale (RSL) sia eseguito in modo unitario su tutta l’area interessata dalla variante di R.U.
Criteri di fattibilità in relazione a problematiche connesse alla risorsa idrica
Nell’area interessata dalla Variante di R.U. la risorsa idrica non risulta particolarmente esposta e non presenta un basso grado di protezione, pertanto tutti gli interventi previsti sono fattibili senza alcuna prescrizione particolare in relazione alle problematiche connesse alla risorsa idrica.
In ogni caso la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.
Il PTC della Provincia di Siena esclude tutta la zona rilevata per la Variante di R.U. in progetto dalle aree sensibili, pertanto non esiste alcun vincolo a tal riguardo.
Prescrizioni ambientali e mitigazione delle risorse
Componente aria
Gli spazi a verde e gli spazi della sosta dovranno essere realizzati prevedendo l’utilizzo di specifiche specie arboree, che nel rispetto del contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, consentano l’assorbimento degli inquinanti in atmosfera come indicato nella Delibera di Giunta Regionale nr. 1269 del 19.11.2018 - DCR 18 luglio 2018, n. 72 PRQA - Piano regionale per la Qualità dell’Aria in Toscana - Attuazione intervento Piano U3) Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l’assorbimento di particolato e ozono. Approvazione Linee Guida.
Sistema delle acque
Risorsa idropotabile: gli impianti per la distribuzione dell’acqua potabile all’interno degli edifici dovranno essere dotati di dispositivi per limitarne i consumi. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Vaso WC a ridotto consumo idrico/sciacquoni a basso flusso o a flusso differenziato;
Rubinetteria a basso consumo;
Docce a flusso ridotto;
Riduttori di flusso;
Frangigetto;
Riduttori di pressione.
Recupero delle acque meteoriche: si dovranno prevedere idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche correttamente dimensionati secondo le idroesigenze degli spazi verdi.
Suolo
Gli spazi a parcheggio, pubblici e privati, dovranno essere realizzati con tecnologie e materiali che evitino la completa impermeabilizzazione del suolo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di accesso al fabbricato ad ai relativi spazi pertinenziali.
Risparmio energetico
Si dovranno utilizzare sia sistemi e soluzioni costruttive a basso consumo energetico che sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:
Illuminazione con tecnologia a led;
Sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso consumo energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.);
Utilizzo di tecnologie e sistemi architettonici ad alta efficienza energetica;
Sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, sonde geotermiche, ecc.)
Rq7.19
- - Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
o sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e di Sc
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici: Fattbilità F.2 - in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Nelle aree a pericolosità idraulica elevata non è consentita la realizzazione di nuove volumetrie; per tali aree vale quanto specificato all'Art.100.2.2 delle presenti NTA.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione di interventi strutturali o di volumetrie addizionali è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
- - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun vincolo.
Rq7.20
- - Interventi sul patrimonio edilizio esistente:
o sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 3 (rq3 - art. 83.2 comma 5 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e e di Sc
- - Modalità di intervento:
o Intervento diretto
Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica
Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA:
Aspetti idraulici: Fattbilità F.2 - in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.
Nelle aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata non è consentita la realizzazione di nuove volumetrie; per tali aree vale quanto specificato agli Artt.100.2.1 e 100.2.2 delle presenti NTA.
Aspetti sismici: Fattibilità F.3 - la realizzazione di interventi strutturali o di volumetrie addizionali è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):
- - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento.
- - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri.
Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun vincolo.