Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 123 UMI S.D. 1C

superficie territoriale mq.7.486
totale Sn (mq.)
nuova edificazione T1.0001.000nuova edificazione
40posti letto Tr
totale (mq.)
Ms - parcheggi scoperti251251parcheggi

Descrizione generale dell'intervento e finalità:

Obiettivo dell'intervento è la riqualificazione della zona del Merlo, adiacente all'area della ex cava di Liggiano. Ciò comporta la sistemazione del bordo ovest della strada principale del centro abitato con inserimento di nuove funzioni turistico ricettive di tipo alberghiero (albergo/RTA ai sensi della L.R. 42/2000 e s.m.i. e del relativo Regolamento d'attuazione) per un totale massimo di 40 posti letto e dei relativi servizi di supporto. Sono, inoltre, ammesse le destinazioni coerenti con il Sottosistema di appartenenza ad esclusone della residenza.
L'intervento dovrà avere carattere unitario, pertanto, viene subordinato alla redazione di Piano di Recupero esteso a tutta la UMI SD1C come individuata sulle tavole "Usi del suolo e modalità d'Intervento". Viene assunto come criterio costitutivo della progettazione la persistenza e la continuità della qualità del patrimonio paesaggistico considerato come continuità di risorsa ambientale, storica e culturale.
Il progetto dovrà essere supportato da "piano industriale" che renda conto dell'efficacia di lungo periodo degli interventi proposti sia per gli effetti innovativi sia rispetto alla loro congruità economica, sociale e occupazionale.

Prescrizioni generali per gli interventi:

In questo caso il progetto dovrà sviluppare il progetto di una attrezzatura turistico-ricettiva di dimensioni contenute (comprensiva di ristorante e strutture di supporto): oltre al recupero degli edifici esistenti si prevede una nuova edificazione di Sn massima pari a mq. 1.000. Nella realizzazione del nuovo volume, destinato ad albergo oppure a residenze turistico alberghiere, si dovrà contestualmente prevedere comunque l'eliminazione di tutte le strutture precarie e degradate oggi situate sul retro della cortina edificata. Il Piano di Recupero, nel rispetto delle caratteristiche storico-architettoniche e paesaggistiche, dovrà individuare, sulla base di un'attenta valutazione critica dello stato dei luoghi e dell'analisi dei degradi, categorie di intervento, nell'ambito della riqualificazione, aderenti alla reale situazione dei luoghi e degli edifici.
L'accesso carrabile avverrà utilizzando in parte un tracciato esistente, opportunamente risistemato e adeguato, con il ridisegno dell'intersezione con la strada provinciale in modo da rendere la circolazione sicura e scorrevole; lo stesso ingresso/uscita del parcheggio, a servizio anche del ristorante, sarà indiretto, sul retro, al fine di evitare immissioni diffuse sulla viabilità principale. Un nuovo percorso carrabile, di sezione con dimensioni minime, servirà l'edificio per l'attività ricettiva; la collocazione della strada in posizione arretrata, dove la quota del terreno è inferiore, potrà consentire soluzioni interessanti per l'accesso diretto alle eventuali autorimesse interrate, evitando rampe di forte impatto; allo stesso tempo questo assetto facilita la continuità dello spazio pedonale tra l'area del ristorante ed il nuovo insediamento.
Il trattamento degli spazi aperti dovrà assicurare adeguate prestazioni nella protezione rispetto alla viabilità e rispetto all'introspezione, anche per quanto concerne la localizzazione di eventuali attrezzature di uso collettivo come una piscina scoperta; si dovranno comunque evitare rilevanti opere di scavo/riporto che possano alterare la morfologia del suolo che proprio nelle vicinanze presenta alcuni importanti punti critici.

Modalità di attuazione:

Piano di Recupero.

Norme transitorie:

Fino all'attuazione del Piano di Recupero sono ammessi:

  • interventi di manutenzione degli edifici con esclusione di ogni nuova edificazione;
  • tutti gli interventi di manutenzione degli spazi esterni e della rete viabile (strade e sentieri).

Dimensionamento:

Il dimensionamento massimo (relativamente ai posti letto) è quello indicato nella scheda "Dimensionamento turistico-ricettivo" relativa all'UTOE II "Casole Capoluogo" (Allegato B presenti N.T.A.).

Indicazioni progettuali per questa Unità Minima d'Intervento