Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 129 UMI S.D. 2A

superficie territoriale mq.28.135
totale Sn (mq.)
nuova edificazione R2.7502.750nuova edificazione
totale (mq.)
Vg - giardini12.70112.701spazi pubblici o collettivi

Descrizione generale dell'intervento e finalità:

L'area è divisa in tre interventi S.D.2A, S.D.2A.2, S.D.2A.3.
L'intervento SD.2A è relativo ad un nuovo insediamento residenziale a Poggio ai Bimbi, tema che coinvolge l'intera estremità nord-est del crinale del centro antico di Casole, ridefinendone il ruolo e l'impianto. Requisito prioritario sarà il corretto inserimento nel paesaggio dei nuovi edifici che dovranno essere disposti lungo il versante orientale, lasciando libero il crinale vero e proprio. Viene assunto come criterio costitutivo della progettazione la persistenza e la continuità della qualità del patrimonio paesaggistico considerato come continuità di risorsa ambientale, storica e culturale.
La ridefinizione degli spazi aperti avrà come obiettivo la costruzione di una sequenza di luoghi messi in relazione e collegamento da una parte con quelli del centro antico, prevalentemente pavimentati e raccolti, e dall'altra con l'aperta campagna, dove lo spazio è dilatato. In particolare la realizzazione di un giardino sul crinale, che prosegue alcuni altri interventi puntuali recentemente attuati in prossimtà della strada che costeggia le mura a ovest, consentirà la riqualificazione di un'area attualmente piuttosto degradata soprattutto a causa della presenza di manufatti precari; gli spazi saranno attrezzati in maniera da permetterne l'utilizzo temporaneo per attività collettive all'aperto; sono pertanto ammissibili modesti rimodellamenti per regolarizzare il pendio e mettere in comunicazione i vari livelli.

Data la delicata situazione paesistica dovranno essere effettuate specifiche valutazioni di compatibilità paesistico-ambientale e di impatto sul paesaggio mirate alla verifica del corretto inserimento paesaggistico-ambientale nel rispetto delle sue caratteristiche complessive (morfologia, architettura, vedute, essenze vegetali, ecc. ) verificando l'effettiva incidenze sulle risorse degli interventi.
I ruderi dei castri andranno recuperati e mantenuti all'interno dell'area a verde pubblico a memoria della continuità storico-culturale dei luoghi.

Prescrizioni generali per gli interventi:

Relativamente all'intervento S.D.2A le tipologie edilizie delle abitazioni (massimo 45 alloggi) dovranno essere sviluppate specificamente sulla base della conformazione altimetrica del suolo, gli edifici saranno, quindi, disposti ortogonalmente alla linea di massima pendenza in modo da seguire il naturale declivio del terreno. L'articolazione dei volumi dovrà favorire il rapporto di continuità tra gli spazi aperti e gli alloggi. I nuovi edifici avranno altezza non superiore a due piani, oltre ad un eventuale livello parzialmente o totalmente interrato. Nella progettazione dei nuovi edifici devono essere utilizzati metodi per la produzione di energia rinnovabile adottando soluzioni progettuali integrate all'architettura e compatibili con il contesto paesistico.
Le essenze vegetali per la sistemazione degli spazi verdi dovranno essere scelte tra quelli quelle coerenti con il contesto ecologico locale.
L'accesso ai parcheggi privati dovrà avvenire dalla viabilità interna evitando l'uso di lunghe rampe carrabili; i parcheggi pubblici saranno a raso e disposti lungo le strade di nuova realizzazione.
Per quanto riguarda la viabilità, il progetto dovrà sostanzialmente limitarsi a riconfigurare tracciati esistenti, adeguando la sezione e i materiali ad una diversa e relativamente maggiore mole di traffico; in particolare dovrà essere riqualificato il tratto finale di via Roma, per rendere più sicura la circolazione. Tutte le opere dovranno rispettare il criterio del minimo impatto ambientale, evitando sensibili scavi/riporti di terreno; ove indispensabile sarà comunque consentito l'impiego di muri di sostegno di altezza contenuta. I muri di sostegno esistenti dovranno essere recuperati per quanto possibile.
L'intervento S.D.2A.2 interessa un edificio residenziale, di scarso valore architettonico, nella parte nord dell'area.
L'intervento consiste nel consentire di realizzare al massimo due ulteriori unità immobiliari ampliando l'edificio esistente per una superficie netta massima di mq. 150 con altezza massima due piani compreso l'eventuale interrato.
Sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 5 nonché di adeguamento delle altezze ove non si rispettassero i requisiti igienico-sanitari.
Non è ammessa la realizzazione di rampe carrabili.
L'intervento S.D.2A.3 situato nella parte nord-ovest dell'area, appena fuori le mura,oggi degradata ed occupata da alcuni manufatti di pessima fattura, interessa l'edificio degli ex macelli. Allo scopo della riqualificazione dell'area si prevede la sostituzione dei volumi degradati con un edificio a destinazione residenziale da collocare al posto dell'edificio ex macelli in continuità con il muro che individua la pertinenza.
Il nuovo edificio, che sarà costituito da un volume compatto e forme semplici, avrà altezza massima a valle due piani e Sn massima mq. 160.
La rimanente parte, costituita da un'ordinata oliveta e conclusa da un muro in pietra dovrà essere mantenuta a pertinenza della residenza, restaurando il muro esistente e mantenendo l'oliveta. Eventuali nuove essenze vegetali per la sistemazione degli spazi verdi dovranno essere scelte tra quelle coerenti con il contesto ecologico locale.

Modalità di attuazione:

Piano di Lottizzazione per l'intervento S.D.2A.
Intervento diretto per gli interventi S.D.2A.2 e S.D.2A.3.

Norme transitorie:

Fino all'attuazione del Piano di Lottizzazione sono ammessi: - interventi di manutenzione degli edifici con esclusione di ogni nuova edificazione;
- tutti gli interventi di manutenzione degli spazi esterni e della rete viabile (strade e sentieri).

Dimensionamento:

Il dimensionamento residenziale massimo (Superficie netta - Sn) è quello indicato nella scheda "Dimensionamento residenziale" UTOE II "Casole Capoluogo" (Allegato A presenti N.T.A.).

Indicazioni progettuali per questa Unità Minima d'Intervento Indicazioni progettuali per questa Unità Minima d'Intervento