Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 120 Casole il versante est

1. Raccoglie le aree il cui riassetto rende possibile la riqualificazione del versante est di Casole d'Elsa, attraverso la conferma ed il potenziamento del suo carattere prevalentemente residenziale. La conferma e l'incremento di funzioni turistico-ricettive contribuiscono al consolidamento ed al rafforzamento dell'identità urbana del luogo.
2. Lo schema direttore SD1 comprende otto Unità Minime di Intervento.

Dimensionamento:

Il dimensionamento residenziale massimo (Superficie netta - Sn) relativamente alle singole UMI interne allo Schema Direttore SD1 "Casole il versante est" è quello indicato nella scheda "Dimensionamento residenziale" UTOE II "Casole Capoluogo" (Allegato A presenti N.T.A.).
Il dimensionamento turistico-ricettivo massimo (posti letto) relativamente alle singole UMI interne allo Schema Direttore SD1 "Casole il versante est" è quello indicato nella scheda "Dimensionamento turistico-ricettivo" UTOE II "Casole Capoluogo" (Allegato B presenti N.T.A.).

Art. 121 UMI S.D. 1A

superficie territoriale mq.29.908
totale Sn (mq.)
nuova edificazione R2.5002.500nuova edificazione
totale (mq.)
Ms - parcheggi scoperti756756parcheggi
Vg - giardini8.8368.836spazi pubblici o collettivi

Indirizzi per il Programma Integrato di Intervento:

Il nuovo insediamento residenziale a nord della Corsina pone i temi della ridefinizione del margine tra urbano ed extraurbano e quello del completamento della maglia di spazi aperti di interesse collettivo introdotti attraverso i recenti progetti per il versante rivolto verso il centro antico di Casole. Rispetto al principio insediativo proposto finora nella zona, nella nuova espansione la rete delle strade carrabili dovrà essere ridotta al minimo in modo tale che ciascun edificio sia raggiungibile agevolmente in auto da un lato ma dall'altro sia in diretto contatto con gli spazi aperti verdi, prima privati e poi collettivi. Quasi tutte le strade di servizio all'insediamento si dovranno configurare semplicemente come adeguamento di tracciati già esistenti; la conseguente necessità di allargamento della sezione potrà implicare delle modeste opere di rimodellamento del terreno con eventuale realizzazione di muri di contenimento anche coincidenti con elementi costitutivi degli edifici stessi. Le nuove abitazioni saranno edifici di massimo due piani con rapporto di copertura inferiore al 30%, dunque a bassa densità, con tipi edilizi mono oppure plurifamilari (fino ad un massimo di quattro alloggi), ad eccezione del lotto nella parte più orientale dove, in continuità con le case di via Belvedere, potrà essere previsto un edificio in linea oppure a schiera. Le tipologie edilizie dovranno essere progettate rispetto alla conformazione del suolo, in modo da ricavare spazi accessori seminterrati e da facilitare ad esempio l'accesso alle autorimesse, limitando l'impiego di lunghe rampe carrabili esterne. Insieme all'intervento di espansione residenziale dovranno essere realizzate le sistemazioni degli spazi verdi di uso pubblico. A nord, sul poggio, gli spazi verdi dovranno essere trattati in modo naturalistico e dunque attrezzati in maniera minimale.

Art. 122 UMI S.D. 1B

superficie territoriale mq.107.275
totale Sn (mq.)
nuova edificazione T4.0004.000nuova edificazione
50posti letto Tr

Descrizione generale dell'intervento e finalità:

Obiettivo del progetto è il recupero e la riqualificazione di un'area di dimensione piuttosto considerevole dismessa dall'attività di cava che l'ha fortemente caratterizzata e modellata; la ritrazione funzionale ha lasciato il luogo in uno stato di notevole degrado urbanistico, paesistico e ambientale.

All'interno dell'area è presente l'ex fornace, ormai fatiscente e in avanzato stato di degrado. L'intervento è finalizzato al recupero e ripristino ambientale dell'area della ex cava con funzioni turistico-ricettive (ai sensi della L.R. 42/2000 e s.m.i. e del relativo Regolamento d'attuazione) per un totale massimo di 50 posti letto e dei relativi servizi di supporto. Sono, inoltre, ammesse le destinazioni coerenti con il Sottosistema di appartenenza ad esclusione della residenza.
L'intervento dovrà avere carattere unitario, pertanto, viene subordinato alla redazione di Piano di Recupero esteso a tutta la UMI SD 1B come perimetrata sulle tavole "Usi del suolo e modalità d'Intervento".
Viene assunto come criterio costitutivo della progettazione la persistenza e la continuità della qualità del patrimonio paesaggistico considerato come continuità di risorsa ambientale, storica e culturale.
Il progetto dovrà essere supportato da "piano industriale" che renda conto dell'efficacia di lungo periodo degli interventi proposti sia per gli effetti innovativi sia rispetto alla loro congruità economica, sociale e occupazionale.

Prescrizioni generali per gli interventi:

In considerazione dello stato di fatiscenza e di degrado, il progetto potrà prevedere la completa demolizione dei manufatti presenti con interventi di nuova edificazione per una Superficie netta (Sn) massima di mq. 4.000. I nuovi manufatti dovranno essere disposti nella zona attualmente occupata dalla vecchia fornace e comunque nelle aree a ridosso dell'attuale sedime.
Il progetto dovrà essere connotato della massima attenzione all'inserimento paesaggistico, alle sistemazione esterne e al trattamento di suolo, tenendo conto dei dislivelli del terreno nel rispetto della morfologia esistente e evitando, in generale, opere che comportano eccessivi movimenti di terra e che ne possano alterare la conformazione attuale.
L'accesso carrabile avverrà utilizzando le strade esistenti, opportunamente risistemate e adeguate; dovranno essere individuati percorsi pedonali di collegamento con il centro della frazione e con le attrezzature sportive.
Le aree di parcheggio dovranno essere localizzate lungo il margine della Strada Provinciale, verso la cava, con parti alberate, sfruttando il dislivello di quota tra il piano stradale e quello di campagna è ammessa la realizzazione di un quota di parcheggi coperti con accesso diretto dalla strada.

Modalità di attuazione:

Piano di Recupero.

Norme transitorie:

Fino all'attuazione del Piano di Recupero sono ammessi:

  • interventi di manutenzione degli edifici con esclusione di ogni nuova edificazione;
  • tutti gli interventi di manutenzione degli spazi esterni e della rete viabile (strade e sentieri).

Dimensionamento:

Il dimensionamento massimo (relativamente ai posti letto) è quello indicato nella scheda "Dimensionamento turistico-ricettivo" relativa all'UTOE II "Casole Capoluogo" (Allegato B presenti N.T.A.).

Art. 123 UMI S.D. 1C

superficie territoriale mq.7.486
totale Sn (mq.)
nuova edificazione T1.0001.000nuova edificazione
40posti letto Tr
totale (mq.)
Ms - parcheggi scoperti251251parcheggi

Descrizione generale dell'intervento e finalità:

Obiettivo dell'intervento è la riqualificazione della zona del Merlo, adiacente all'area della ex cava di Liggiano. Ciò comporta la sistemazione del bordo ovest della strada principale del centro abitato con inserimento di nuove funzioni turistico ricettive di tipo alberghiero (albergo/RTA ai sensi della L.R. 42/2000 e s.m.i. e del relativo Regolamento d'attuazione) per un totale massimo di 40 posti letto e dei relativi servizi di supporto. Sono, inoltre, ammesse le destinazioni coerenti con il Sottosistema di appartenenza ad esclusone della residenza.
L'intervento dovrà avere carattere unitario, pertanto, viene subordinato alla redazione di Piano di Recupero esteso a tutta la UMI SD1C come individuata sulle tavole "Usi del suolo e modalità d'Intervento". Viene assunto come criterio costitutivo della progettazione la persistenza e la continuità della qualità del patrimonio paesaggistico considerato come continuità di risorsa ambientale, storica e culturale.
Il progetto dovrà essere supportato da "piano industriale" che renda conto dell'efficacia di lungo periodo degli interventi proposti sia per gli effetti innovativi sia rispetto alla loro congruità economica, sociale e occupazionale.

Prescrizioni generali per gli interventi:

In questo caso il progetto dovrà sviluppare il progetto di una attrezzatura turistico-ricettiva di dimensioni contenute (comprensiva di ristorante e strutture di supporto): oltre al recupero degli edifici esistenti si prevede una nuova edificazione di Sn massima pari a mq. 1.000. Nella realizzazione del nuovo volume, destinato ad albergo oppure a residenze turistico alberghiere, si dovrà contestualmente prevedere comunque l'eliminazione di tutte le strutture precarie e degradate oggi situate sul retro della cortina edificata. Il Piano di Recupero, nel rispetto delle caratteristiche storico-architettoniche e paesaggistiche, dovrà individuare, sulla base di un'attenta valutazione critica dello stato dei luoghi e dell'analisi dei degradi, categorie di intervento, nell'ambito della riqualificazione, aderenti alla reale situazione dei luoghi e degli edifici.
L'accesso carrabile avverrà utilizzando in parte un tracciato esistente, opportunamente risistemato e adeguato, con il ridisegno dell'intersezione con la strada provinciale in modo da rendere la circolazione sicura e scorrevole; lo stesso ingresso/uscita del parcheggio, a servizio anche del ristorante, sarà indiretto, sul retro, al fine di evitare immissioni diffuse sulla viabilità principale. Un nuovo percorso carrabile, di sezione con dimensioni minime, servirà l'edificio per l'attività ricettiva; la collocazione della strada in posizione arretrata, dove la quota del terreno è inferiore, potrà consentire soluzioni interessanti per l'accesso diretto alle eventuali autorimesse interrate, evitando rampe di forte impatto; allo stesso tempo questo assetto facilita la continuità dello spazio pedonale tra l'area del ristorante ed il nuovo insediamento.
Il trattamento degli spazi aperti dovrà assicurare adeguate prestazioni nella protezione rispetto alla viabilità e rispetto all'introspezione, anche per quanto concerne la localizzazione di eventuali attrezzature di uso collettivo come una piscina scoperta; si dovranno comunque evitare rilevanti opere di scavo/riporto che possano alterare la morfologia del suolo che proprio nelle vicinanze presenta alcuni importanti punti critici.

Modalità di attuazione:

Piano di Recupero.

Norme transitorie:

Fino all'attuazione del Piano di Recupero sono ammessi:

  • interventi di manutenzione degli edifici con esclusione di ogni nuova edificazione;
  • tutti gli interventi di manutenzione degli spazi esterni e della rete viabile (strade e sentieri).

Dimensionamento:

Il dimensionamento massimo (relativamente ai posti letto) è quello indicato nella scheda "Dimensionamento turistico-ricettivo" relativa all'UTOE II "Casole Capoluogo" (Allegato B presenti N.T.A.).

Indicazioni progettuali per questa Unità Minima d'Intervento

Art. 124 UMI S.D. 1D

superficie territoriale mq.6.149
totale Sn (mq.)
nuova edificazione R900900nuova edificazione
totale (mq.)
Ms - parcheggi scoperti348348parcheggi
Vp - parchi2.3822.382spazi pubblici o collettivi

Indirizzi per il Programma Integrato di Intervento:

Il progetto per la gesseria rappresenta l'occasione di una importante operazione di riqualificazione di un'area di dimensione considerevole quasi dismessa e di forte rilievo nell'immagine e nell'identità della zona del Merlo. Viste le rilevanti risorse che dovranno essere mobilitate, risulta opportuno suddividere l'area in due unità minime di intervento, anche se resta comunque necessario che i due interventi siano strettamente coordinati.
Nell'unità situata immediatamente a ridosso dell'abitato il progetto prevede un nuovo insediamento residenziale ed il recupero ambientale come spazio verde di uso pubblico di una parte della fascia retrostante la gesseria. Nelle sistemazioni a verde potranno essere individuate delle aree attrezzate, ma le superfici dovranno essere prevalentemente alberate.
L'accesso alle abitazioni non sarà diretto dalla strada provinciale ma dovrà essere realizzato una sorta di controviale parallelo alla viabilità principale. I parcheggi di uso pubblico saranno localizzati lungo questa strada interna. Lungo la provinciale dovrà essere realizzato un percorso pedonale che collega tutti i luoghi centrali.
Nella scelta delle tipologie edilizie e nella definizione dell'impianto planivolumetrico dovrà essere attentamente valutata la conformazione altimetrica del terreno, che non dovrà in linea di massima essere alterata sensibilmente.

Art. 125 UMI S.D. 1E

superficie territoriale mq.32.328
totale Sn (mq.)
nuova edificazione R/T5.8006.300nuova edificazione
nuova edificazione S500
totale (mq.)
Ms - parcheggi scoperti1.4191.419parcheggi
Vp - parchi8.29210.259spazi pubblici o collettivi
Vg -giardini1.967

Descrizione generale dell'intervento e finalità:

Il progetto per la gesseria rappresenta l'occasione di una importante operazione di riqualificazione di un'area di dimensione considerevole quasi dismessa e di forte rilievo nell'immagine e nell'identità della zona del Merlo. L'intervento dovrà avere carattere unitario, pertanto, viene subordinato alla redazione di Piano di Recupero esteso a tutta la UMI SD1E come individuata sulle tavole "Usi del suolo e modalità d'Intervento". Viste le rilevanti risorse che dovranno essere mobilitate, il Piano di Recupero potrà individuare due unità minime di intervento, anche se resta comunque necessario che i gli interventi siano strettamente coordinati. Viene assunto come criterio costitutivo della progettazione la persistenza e la continuità della qualità del patrimonio paesaggistico considerato come continuità di risorsa ambientale, storica e culturale.

Prescrizioni generali per gli interventi:

Il Piano di Recupero, nel rispetto delle caratteristiche storico-architettoniche e paesaggistiche, dovrà individuare, sulla base di un'attenta valutazione dello stato di conservazione, delle effettive possibilità di riuso dei singoli manufatti (in rapporto alle specifiche funzioni compatibili con i sottosistemi ai quali le aree appartengono) dell'analisi dei degradi, categorie di intervento aderenti alla reale situazione dei luoghi e degli edifici. Dovrà essere verificata l'opportunità di conservazione della ciminiera. Dovrà essere anche verificata l'opportunità di conservazione della ciminiera.
Sulla base di tali analisi e proposte sarà dunque possibile mettere a punto un progetto che potrà comprendere anche interventi di demolizione e ricostruzione o di nuova edificazione; le quantità indicate in tabella sono riferite complessivamente alla somma degli interventi di recupero e di trasformazione.
L'intervento sarà esteso anche alla riqualificazione con sistemazioni a verde del terreno accidentato dietro alla gesseria; le attrezzature dovranno essere minimali. Al margine nord si dovrà prevedere l'impianto di una barriera vegetale come filtro rispetto alla viabilità principale; la profondità in sezione non dovrà essere inferiore a 15 ml. e le specie impiegate dovranno essere adeguate alla funzione secondo un impianto conforme alle esigenze della sicurezza della circolazione stradale.
L'accesso non sarà diretto dalla strada provinciale ma dovrà essere realizzato un nuovo tracciato viario interno. I parcheggi di uso pubblico saranno localizzati prevalentemente lungo la viabilità interna. Lungo la provinciale dovrà essere realizzato un percorso pedonale che collega tutti i luoghi centrali.
Nella scelta delle tipologie edilizie e nella definizione dell'impianto planivolumetrico dovrà essere attentamente valutata la conformazione altimetrica del terreno, che non dovrà essere alterata sensibilmente.

Modalità di attuazione:

Piano di Recupero.

Norme transitorie:

Fino all'attuazione del Piano di Recupero sono ammessi:
- interventi di manutenzione degli edifici con esclusione di ogni nuova edificazione;
- tutti gli interventi di manutenzione degli spazi esterni e della rete viabile (strade e sentieri).

Dimensionamento:

Il dimensionamento residenziale massimo (Superficie netta - Sn) è quello indicato nella scheda "Dimensionamento residenziale" UTOE II "Casole Capoluogo" (Allegato A presenti N.T.A.).

Art. 126 UMI S.D. 1F

superficie territoriale mq.7.804
totale Sn (mq.)
nuova edificazione R119119nuova edificazione
totale (mq.)
Ms - parcheggi scoperti388388parcheggi
Vg - giardini1.4301.430spazi pubblici o collettivi

Descrizione generale dell'intervento e finalità:

L'area è frutto di un intervento unitario a destinazione residenziale, all'estremità nord di Cavallano dovrà essere caratterizzato da tipologie a bassa densità e dalla valorizzazione dell'andamento altimetrico del terreno.
L'intervento è stato realizzato sulla base dell'art.19 del Programma Integrato di Intervento. Rispetto al dimensionamento complessivo che era pari a mq. 1.500 di Superficie netta (Sn) rimane un residuo di mq. 119 di Sn. Nel progetto era prevista ed è stata realizzata una nuova strada di servizio sia al nuovo nucleo edificato sia a quello esistente, creando un percorso alternativo per raggiungere le zone retrostanti il fronte antico lungo la viabilità principale e liberando così alcuni spazi di un certo interesse soprattutto dal punto di vista pedonale all'interno del tessuto più denso.
Le nuove abitazioni sono costituite da edifici di uno oppure di due piani, unifamiliari o bifamiliari, garantendo in ogni caso opportune prestazioni di privacy e di disponibilità di spazi aperti di pertinenza del singolo alloggio.
I parcheggi di uso pubblico sono disposti lungo la strada.
Nell'intervento sarà inoltre definito il trattamento degli spazi verdi di uso pubblico, eventualmente attrezzati.

Prescrizioni generali per gli interventi:

Nell'area insiste un ex annesso del quale appare opportuno il recupero. Al fine di recuperare tale edificio a destinazione residenziale sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia. Inoltre, è ammesso, nel caso in cui le altezze esistenti non rendessero possibile l'abitabilità, l'eventuale adeguamento delle altezze al fine di rendere l'edificio abitabile e la possibilità di un eventuale ampliamento realizzato in modo da rendere, comunque, riconoscibili le caratteristiche originarie e peculiari dell'ex annesso. La superficie totale derivante dal recupero con destinazione residenziale non deve superare i mq. 119.
Dovranno contestualmente essere realizzati gli interventi di adeguamento della strada interna al fine di migliorare il raccordo con la strada SP 27, nonché la cessione del lotto residuo, così come individuato nella Tavola b1 "Usi del suolo e modalità di intervento", al fine di realizzarvi un'area di verde pubblico. La sistemazione dell'area destinata a verde pubblico deve essere realizzata mantenendo, il più possibile, gli olivi esistenti, eventuali ulteriori essenze vegetali dovranno essere scelte tra quelle coerenti con il contesto ecologico locale.
Per gli edifici esistenti, di nuova realizzazione, sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 3 (rq3).

Modalità di attuazione:

intervento diretto.

Dimensionamento:

Il dimensionamento residenziale massimo (Superficie netta - Sn) è quello indicato nella scheda "Dimensionamento residenziale" UTOE II "Casole Capoluogo" (Allegato A presenti N.T.A.).

Art. 127 UMI S.D. 1G

superficie territoriale mq.6.023
totale Sn (mq.)
nuova edificazione R450450nuova edificazione
totale (mq.)
Pz - piazza275275spazi pubblici o collettivi

Descrizione generale dell'intervento e finalità:

L'area è divisa in due interventi unitari S.D.1G.1, S.D.1G.2 oltre agli interventi relativi alla sistemazione degli spazi aperti di uso collettivo.
L'UMI S.D. 1G riguarda il nucleo antico di Cavallano nel quale una lunga stratificazione di operazioni e soprattutto di aggiunte ha determinato una situazione di scarsa qualità dove gli spazi non sono commisurati agli utilizzi ma nemmeno possiedono grande valore storico o insediativo, è basato sulla ridefinizione di una più chiara struttura per gli spazi aperti con la costruzione di una sequenza di piccoli luoghi raccolti di relazione e di collegamento, differenziando le tipologie di fruizione (pedonale, carrabile, carrabile di servizio), di luoghi di socialità, sulla riqualificazione e caratterizzazione funzionale del nucleo.

Viene assunto come criterio costitutivo della progettazione la persistenza e la continuità della qualità del patrimonio paesaggistico considerato come continuità di risorsa ambientale, storica e culturale.

Inquadramento cartografico dell'intervento

Prescrizioni generali per gli interventi:

L'intervento S.D.1G.1 è finalizzato alla realizzazione di uno spazio-piazza all'interno dell'area individuata nelle tavole "Usi del suolo e modalità di Intervento" dalla sigla L2 Pz. Tale intervento comprende, oltre alla realizzazione della piazza, il recupero con destinazione residenziale degli edifici esistenti individuati con il n°001 e la realizzazione di un edificio residenziale all'interno dell'area libera individuata. La realizzazione del nuovo edificio residenziale (Superficie netta mq. 150, altezza massima non superiore a due piani) è ammessa solo previa demolizione del manufatto esistente nell'area contrassegnata con la sigla L2 Pz e la cessione, all'Amministrazione comunale, dell'area per la realizzazione della piazza. Il nuovo edificio dovrà essere progettato con criteri e materiali che favoriscano il rispetto e l'integrazione con i caratteri generali del borgo. L'intervento di recupero dell'edificio 001, contribuendo comunque al comparto, potrà essere realizzato anche in tempi diversi rispetto alla piazza e all'intervento di nuova edificazione.
Per l'edificio 001 sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia con le seguenti prescrizioni:
- l'altezza potrà essere adeguata alle normative vigenti; per il corpo più alto è consentita la modifica della copertura con falda unica con pendenza verso il fronte principale;
- dovranno essere impiegati materiali e finiture tradizionali e omogenei con le caratteristiche dell'edificio e con i caratteri generali del borgo;
- nel caso di dimostrata impossibilità di recupero con interventi di ristrutturazione edilizia sono ammessi interventi di demolizione con ricostruzione purché siano mantenute le proporzioni tra i due corpi di fabbrica che costituiscono l'edificio. Nella ricostruzione dovrà essere mantenuto l'allineamento rispetto al percorso carrabile di servizio;
- l'aia dovrà essere mantenuta nella sua destinazione, l'attuale pavimentazione dovrà essere recuperata o sostituita, per quelle parti non recuperabili, utilizzando gli stessi materiali e la stessa finitura.
L'intervento S.D.1G.2 è finalizzato al recupero e al riuso, a destinazione residenziale, di alcuni manufatti secondari e non di pregio, che delimitano ad ovest il borgo. Sulla base di un'attenta valutazione dello stato di conservazione, della tipologia e delle effettive possibilità di riuso dei singoli manufatti, contrassegnati con il n° 002, sono ammessi interventi di demolizione con ricostruzione con le seguenti prescrizioni:
- l'altezza potrà essere adeguata alle normative vigenti; fino a raggiungere l'altezza massima di un piano (h max ml. 3.50);
- dovranno essere impiegati materiali e finiture tradizionali e omogenei con le caratteristiche dell'edificio e con i caratteri generali del borgo;
- nella ricostruzione dovrà essere mantenuto l'allineamento rispetto al percorso carrabile di servizio.

Al fine di migliorare l'abitabilità degli edifici e tenendo presente che la superficie totale derivante dal recupero con destinazione residenziale non deve superare complessivamente i mq. 300 di Sn, sono ammessi eventuali piccoli ampliamenti, fino ad un massimo del 10% della Sn esistente.
Per quanto riguarda gli interventi di sistemazione degli spazi aperti collettivi, questi sono rappresentati da un percorso carrabile di servizio che circonda il nucleo e dalla nuova piazza. Gli interventi consistono nella realizzazione di una pavimentazione omogenea, sia per la piazza che per il percorso carrabile di servizio, realizzata in pietra o in altri materiali comunque coerenti con i contesti. Potranno, inoltre, essere collocate attrezzature di arredo urbano al fine di rendere gli spazi accoglienti e vivibili.

Modalità di attuazione:

intervento diretto.

Dimensionamento:

Il dimensionamento residenziale massimo (Superficie netta - Sn) è quello indicato nella scheda "Dimensionamento residenziale" UTOE II "Casole Capoluogo" (Allegato A presenti N.T.A.).

Art. 127bis UMI S.D. 1H

superficie territoriale mq.8.413
totale Sn (mq.)
nuova edificazione R1.2001.200nuova edificazione
rapporto di copertura30% 
totale (mq.)
Ms - parcheggi scoperti200200parcheggi
Vg - giardini2.2582.258spazi pubblici o collettivi

Descrizione generale dell'intervento e finalità:

Il completamento del nuovo insediamento residenziale della Corsina pone i temi della ridefinizione del margine tra tessuto insediativo e territorio aperto. L'obiettivo è quello di creare un nuovo insediamento residenziale a bassa densità in grado di realizzare la connessione tra gli spazi aperti di interesse collettivo e gli spazi residenziali.
Il progetto dovrà porsi in continuità con il principio insediativo prevalente nella zona, proseguendo la rete delle strade carrabili in modo tale che ciascun edificio sia raggiungibile agevolmente e nello stesso tempo sia in diretto contatto con gli spazi verdi privati e collettivi.

Prescrizioni generali per gli interventi:

Considerando l'andamento orografico del terreno, saranno ammesse opere di rimodellamento del suolo per consentire la realizzazione del tracciato carrabile di accesso al lotto. L'intervento sarà realizzato, secondo la morfologia del terreno, con edifici di altezza massima di due piani escludendo il livello seminterrato o interrato delle autorimesse.
Non sono ammesse rampe carrabili esterne per l'accesso ai parcheggi.
Dovranno essere previsti tipi edilizi mono o plurifamilari
Nella progettazione dei nuovi edifici devono essere utilizzati metodi per la produzione di energia rinnovabile adottando soluzioni progettuali integrate all'architettura e compatibili con il contesto paesistico.
Dovranno essere, inoltre, realizzate le sistemazioni degli spazi verdi di uso pubblico, che potranno essere attrezzati con strutture leggere per il gioco dei ragazzi e dei bambini, ed i parcheggi pubblici a supporto delle aree attrezzate. Le essenze vegetali per la sistemazione degli spazi verdi dovranno essere scelte tra quelli quelle coerenti con il contesto ecologico locale.
Il progetto dovrà essere connotato della massima attenzione all'inserimento paesaggistico, alle sistemazione esterne e al trattamento di suolo, tenendo conto dei dislivelli del terreno nel rispetto della morfologia esistente.
Data la delicata situazione paesistica, la valutazione Integrata dovrà porre particolare attenzione alla valutazioni di compatibilità paesistico-ambientale e di impatto sul paesaggio mirate alla verifica del corretto inserimento paesaggistico-ambientale nel rispetto delle sue caratteristiche complessive (morfologia, architettura, vedute, essenze vegetali, ecc. ).

Modalità di attuazione:

Piano di Lottizzazione.

Norme transitorie:

Fino all'attuazione del Piano di Lottizzazione sono ammessi:
- tutti gli interventi di manutenzione degli spazi esterni e della rete viabile (strade e sentieri) con esclusione di ogni nuova edificazione.

Dimensionamento:

Il dimensionamento residenziale massimo (Superficie netta - Sn) è quello indicato nella scheda "Dimensionamento residenziale" UTOE II "Casole Capoluogo" (Allegato A presenti N.T.A.).