Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 60.3 Strade poderali e vicinali

1 - Con l'obiettivo di migliorare la vivibilità dei complessi rurali, sono ammessi, all'interno del Sistema ambientale, senza che ciò costituisca Variante, leggere modifiche di tracciato alle strade poderali e/o vicinali.

2 - Tali modifiche devono essere realizzate nel rispetto della morfologia esistente, tenendo conto dei dislivelli del terreno ed evitando, in generale, opere che comportano eccessivi movimenti di terra.

3 - Le modifiche sono ammissibili fermo restando le necessarie verifiche di tipo vincolistico, paesistico, di fattibilità geologica e geotecnica.

4 - Al fine di mantenere inalterato il ruolo paesaggistico dei tracciati poderali e vicinali valgono le prescrizioni che seguono:

  • - eventuali aree di sosta o belvedere lungo i tracciati possono essere realizzate utilizzando sedimi già esistenti, senza sbancamenti, movimenti di terra o contenimenti che alterino i rapporti esistenti tra sede viaria e immediato contesto;
  • - devono essere mantenuti gli accessi alla viabilità minore presente;
  • - deve essere garantita la continuità dei percorsi e la ricomposizione dei percorsi ove il reticolo si presenta interrotto, dimostrandone l'esistenza tramite ricognizione storica e confronto tra cartografie e fotografie;
  • - sono vietate interruzioni a causa delle realizzazioni di recinzioni a delimitazione delle proprietà private. In ogni caso deve essere comunque garantita la continuità del tracciato e la fruizione pubblica;
  • - sono vietate le asfaltature con asfalto e bitume tradizionale;
  • - nei tratti particolarmente impervi, per tratti da rendere più sicuri in funzione di insediamenti, nuclei o complessi e per le destinazioni e attività ivi svolte, nonché in prossimità dei nuclei abitati, possono essere utilizzate terre stabilizzate o pavimentazioni in conglomerato bituminoso colorato purché consistenza e colore siano coerenti al contesto paesaggistico;
  • - in riferimento a condizioni di rischio riferite alla presenza umana, ove le terre stabilizzate non siano garanti di sicurezza, possono essere ammessi materiali diversi, tranne l'asfalto con bitume tradizionale, purché garanti del medesimo risultato sia dal punto di vista della protezione ambientale del contesto (esempio scorrimento/trattenimento delle acque) che dal punto di vista paesaggistico;
  • - devono essere conservati eventuali manufatti di arredo presenti (lavatoi, fontanili, pozzi, muretti, elementi arborei, siepi) che conferiscono identità e riconoscibilità ai luoghi.