Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 88.2 Intervento S.D. 1B

Superficie territoriale - mq. 53.194
Destinazione d'usoSn mq.Sn totale mq.Abitanti equivalentiTipo di intervento
R - residenza (art.
51 presenti NTA con
esclusione delle
articolazioni di cui al
comma 3 e 4)
4.0004.000133Ristrutturazione urbanistica
Tc -commercio di
vicinato (art. 53
presenti NTA con
esclusione delle
articolazioni di cui al
comma 5 e 6)
≤ 20% Sn≤ 20% Sn
H max - Altezza
massima
2 piani
Aree minime destinate a standard
Ms - parcheggi
scoperti
5,5 mq/ab.mq. 735
Vp - parcomq. 15.580mq. 17.900
Vg - giardinimq. 2.320

Descrizione generale dell'intervento e finalità

Obiettivo del progetto è il recupero e la riqualificazione di un'area di dimensione piuttosto considerevole dismessa dall'attività di cava che l'ha fortemente caratterizzata e modellata; la ritrazione funzionale ha lasciato il luogo in uno stato di degrado urbanistico, paesistico e ambientale.

All'interno dell'area è presente l'ex fornace, ormai fatiscente e in avanzato stato di degrado. Obiettivo dell'intervento è la valorizzazione, il recupero e il ripristino ambientale dell'area della ex cava anche attraverso la riorganizzazione dell'area con l'introduzione di funzioni residenziali, aree verdi e parcheggi di supporto all'intera frazione del Merlo.

L'intervento dovrà avere carattere unitario, e dovrà essere mirato al corretto inserimento paesaggistico-ambientale nel rispetto delle sue caratteristiche complessive (morfologia, architettura, vedute, essenze vegetali, ecc. ); pertanto, viene subordinato alla redazione di Piano di Recupero esteso a tutta l'area SD 1B come perimetrata nella Tavola "b1 Usi del suolo e modalità d'Intervento".

Viene assunto come criterio costitutivo della progettazione la persistenza e la continuità della qualità del patrimonio paesaggistico considerato come continuità di risorsa ambientale, storica e culturale.

Prescrizioni generali per gli interventi

In considerazione dello stato di fatiscenza e di degrado, il progetto potrà prevedere la completa demolizione dei manufatti presenti (la cui consistenza dovrà essere dimostrata nel Piano di Recupero) con interventi di nuova edificazione che comunque non potranno avere una Superficie netta (Sn) superiore di mq. 4.000. I nuovi edifici, con altezza massima due piani, dovranno essere disposti seguendo l'andamento del terreno nel rispetto della morfologia esistente nella zona attualmente occupata dalla vecchia fornace e comunque nelle aree a ridosso dell'attuale sedime. Nella progettazione dei nuovi edifici dovranno essere utilizzati metodi per la produzione di energia rinnovabile adottando soluzioni progettuali integrate all'architettura e compatibili con il contesto paesistico e tecniche di progettazione mirate al risparmio e al controllo energetico.

Il progetto, nel suo insieme, dovrà essere connotato della massima attenzione all'inserimento paesaggistico, alle sistemazione degli spazi esterni e al trattamento di suolo, evitando, in generale, opere che comportano eccessivi movimenti di terra e che ne possano alterare la conformazione attuale.

L'accesso carrabile avverrà utilizzando le strade esistenti, opportunamente risistemate e adeguate e come individuate nella Tavola "b1 Usi del suolo e modalità d'Intervento; le aree di parcheggio dovranno essere opportunamente localizzate e alberate all'interno dell'area perimetrata e individuata con la sigla R3 C; dovranno, inoltre, essere realizzati percorsi pedonali di collegamento con il centro della frazione.

Per quanto riguarda le aree verdi di uso pubblico da sistemare a Parco (art. 58.2 comma 5 delle presenti norme):

  • - non è consentita la realizzazione di strutture di tipo leggero a servizio dell'area;
  • - l'articolazione funzionale delle aree verdi dovrà tenere conto della morfologia naturale;
  • - le essenze vegetali dovranno essere mantenute e integrate con altre coerenti con il contesto ecologico locale;
  • - i materiali utilizzati dovranno tenere conto della tradizione locale.
  • - vale quanto prescritto dall'art. 60.5 e dall'Allegato 3 delle presenti norme relativamente all'area degradata RE03 (come individuata nell'Allegato 3 alle presenti NTA).

Modalità di attuazione

Piano di Recupero.

Norme transitorie

Fino all'attuazione del Piano di Recupero sono ammessi:

* interventi di manutenzione degli edifici con esclusione di ogni nuova edificazione;

* tutti gli interventi di manutenzione degli spazi esterni e della rete viabile (strade e sentieri).

Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica

Aspetti geologici:

Fattibilità F.1 - Le aree a verde potranno realizzarsi senza particolari prescrizioni.

Fattibilità F.2 - Gli interventi previsti per l'area R3 C sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA. Gli interventi di sistemazione a verde e di ordinaria manutenzione previsti per l'area V5 C dovranno essere tali da non aumentare la pericolosità nelle aree limitrofe.

Fattibilità F.3 - La realizzazione di nuove volumetrie residenziali all'interno dell'area denominata R3 C, è sottoposta ai vincoli di cui all'Art.100.1.3 delle presenti NTA. Dovranno essere in particolare definite le caratteristiche geometriche (estensione e spessore) e geotecniche dei terreni di riporto costituenti il substrato su cui verranno realizzate le costruzioni in progetto attraverso una opportuna campagna geotecnica estesa a tutta l'area in trasformazione. La presenza di falda idrica superficiale dovrà essere individuata ed eventualmente monitorata tramite installazione di piezometri al fine valutarne le possibili interazioni con le strutture in progetto.

Dato il generale degrado dei versanti limitrofi all''area S.D. 1B, per qualunque progetto di intervento che comporti modifiche anche minime della morfologia dei versanti dovranno essere previste opere di stabilizzazione/contenimento degli eventuali fronti permanenti che verranno a crearsi, preferendo tecniche di ingegneria ambientale ove possibile.

Gli interventi di realizzazione dell'area a parco dovranno prevedere la preventiva o contestuale messa in sicurezza degli ex fronti di cava, secondo quanto specificato dall'Art 60.5 e dall'Allegato 3 per l'Area degradata RE03 Loc. Liggiano (come individuata nell'Allegato 3 alle presenti NTA).

Aspetti idraulici: Fattibilità F.2 - in ragione della morfologia generale dell'area, nel progetto di trasformazione dovrà essere specificatamente previsto un sistema di canalizzazione delle acque meteoriche ed un loro allontanamento o raccolta al fine di evitarne l'accumulo ed il ristagno nell'area di fondovalle in cui è prevista la realizzazione di nuove volumetrie; il naturale deflusso delle acque lungo l'impluvio naturale esistente dovrà essere mantenuta e ne dovrà essere garantita la funzionalità nel ridisegno generale dell'area.

Aspetti sismici: nelle aree a Fattibilità F.3 per gli aspetti sismici, gli interventi sono vincolati alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b):

  • - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento: la campagna geofisica dovrà essere programmata in modo da poter individuare eventuali contrasti di impedenza sismica al contatto fra i diversi terreni che costituiscono il substrato e che possono indurre cedimenti differenziali;

Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 - Nessun Vincolo.